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Autore: AliceCutso    05/02/2013    1 recensioni
cosa sarebbe successo se Bree Tanner fosse riuscita a scappare con Fred? sarebbe venuta a conoscenza di tutte le bugie di Railey? i Volturi l'avrebbero mai trovata?
e se lei avesse il potere più grande e invincibile mai conosciuto dalla razza umana e vampira?
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bree Tanner, Fred, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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-Mi dispiace F- riesco a sussurrare.
Lui mi ignora. è da quando ha accettato di entrare a far parte della guardia dei Volturi che non spiccica parola e mentre ci conducevano nelle nostre stanze aveva uno sguardo duro.
-Ti prego, di qualcosa...-.
-cosa vuoi che ti dica Bree? che sono contento? Che non vedevo l'ora di mettermi questa stupida collana e questo stupido mantello per servire quei vampiri per tutta la vita?-.
Il tono gelido e incolore della sua voce mi fa rabbrividire -mi dispiace-.
-anche a me-. Detto questo entra nella sua stanza e mi lascia sola in corridoio.
 
***
Il soffitto della mia camera è molto molto alto. Le pareti sono in pietra e qua e la sono drappeggiati inutili arazzi rossi. Addosso a una parete c'è un enorme armadio in mogano che va a braccetto con il grosso e robusto letto a baldacchino. Per un attimo mi chiedo come mai ci abbiano messo il letto e quando ne comprendo il possibile motivo arrossisco violentemente. O almeno lo avrei fatto da umana.
Mi ci lancio sopra. Quanto tempo è che non mi stendo su un letto? "io non sono qui" mi ripeto "ora aprirò gli occhi e mi troverò nel letto vicino a Diego, umani. Normali."
Ma quando li riapro sono sempre a Volterra e Diego è ancora morto.
Mi rizzo a sedere e vedo il mio riflesso nello specchio. Non ho una grande cera. Un'espressione più triste che mai rovina la mia solita bellezza da vampira e le maniche strappate della maglia, come le gambe del pantaloni, mi danno un'aria sciatta.
Osservo come incantata le piccole cicatrici argentee sulle spalle e le coscie poi mi alzo e cerco dei vestiti buoni con movimenti automatici. Nell'armadio trovo solo vestiti monotoni e anonimi. Alla fine scovo un paio  di Jeans e ci metto una camicia blu chiaro. 
Quando mi volto vedo che sulla scrivania c'è qualcosa. Ripiegato con cura ci trovo un mantello nero dai ricami blu scuri. Lo indosso e vado a vedermi allo specchio.
Ora alla luce non brillano più le ferite tipiche di una neonata, le cicatrici argentee, ma la collana in oro che Aro ci ha donato. E, mentre un rubino incastonatovi mi fa l'occhiolino, mi chiedo cosa fosse realmente peggio.
 
***
Nessuno mi cerca più così decido di andare a fare un giro per il palazzo. Esco di camera e, evitando accuratamente la porta do Fred, mi incammino per il corridoio. Il posto è grande, molto grande dal poco che ho potuto vedere mentre ci portavano qui. Mi sto chiedendo se mai ci potrebbe essere una biblioteca quando un rumore alle mie spalle mi fa girare.
-Passeggiata mattutina?- mi chiede il tipo biondo. è l'amico di Felix! Come diavolo si chiamava?
-ehm... sì. Che c'è? Non si può?-.
-certo che puoi, questa è casa tua ora- dice sorridendomi. 
-evviva- ok, forse sto esagerando col sarcasmo.
Lui sorride -sai, anch'io all'inizio non volevo unirmi ai Volturi ma poi ho cambiato idea. Qui non è poi così male-.
-cosa ti ha fatto cambiare idea?-.
Fa spallucce -ho solo capito che il posto dove stavo non era più adatto a me-.
-Da quanto tempo fai parte della guardia?-.
-oh, molti anni. Circa mille su per giu-.
-li porti bene-.
Lui inarca le sopracciaglie sorpreso e divertito anche se la più sorpresa fra i due sono proprio io.
-Posso farti fare un giro turistico?- indica la porta con fare cavalleresco di tempi ormai andati.
Io esito ma Demetri mi sprona -suvvia, dopotutto dovremo stare assieme per un bel po' di tempo tanto vale essere amici-.
-mm... te lo ha detto Aro di farlo vero?-.
Lui esita poi sorride un poco -è vero, me lo ha ordinato. Ma comunque prima o poi avremmo comunque fatto amicizia, di solito succede verso la seconda settimana-.
Lo seguo e lui fa vedere l'enorme dimora dei Volturi. Alla fine mi porta in una grande sala circolare con dei divani rossi ai lati.
-Questa è la sala comune. Qui è dove socializiamo noi della guardia- si mette a sedere su un divano e io mi sistemo accanto a lui. 
-Perchè non mi spieghi come funziona qui? Cioè c'è tipo una guardia capo o qualcosa di simile?-.
Lui annuisce -la tonalità dei nostri mantelli indica il rango. Quelli grigi chiaro sono quelli delle guardie minori, che non hanno poteri speciali, poi si va su fino a quelli neri scuri. Jane e Alec sono i nostri capi, dobbiamo stare ai loro ordini altrimenti Jane ci punirebbe-.
-Col suo Dono?-.
Annuisce -è qualcosa di orribile... ti auguro di non provarlo mai-.
-oh, non ti preoccupare. Sono abituata al dolore-.
  
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