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Autore: Givemelove_69    05/02/2013    1 recensioni
Due ragazzi e la loro storia.
Amicizia o amore? Forse nemmeno loro sanno quale sentimento li lega.
Tutto impossibile come possibile.
Una storia nuova,che non ha limiti di tempo.
Violet e Daniel,tutto non è come sembra.
Leggere non basterà,bisognerà andare oltre alle semplici parole scritte.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Arrivata a casa mi precipitai in bagno per fare un doccia bollente. Quelle che duravano un'ora,che amavo tanto. Presi il mio telefono,misi play,lo poggiai sul mobiletto ed entrai nella doccia.
 
Chiedo scusa a chi ho tradito e affanculo ogni nemico.
Che io vinca o che io perda è sempre la stessa merda.
Non importa quanta gente ho visto,quanta ne ho conosciuta.
Questa vita ha conquistato me ed io l'ho conquistata.
 
Non ho mai avuto un migliore amico o una migliore amica,sono sempre stata solo io. Ero troppo poco per gli altri. Proprio per questo è nato quel mio insignificante mondo.
 
"Questa vita.." ha detto mia madre "figlio mio va vissuta."
Questa vita non guarda in faccia,in faccia al massimo sputa.
Io mi pulisco e basta,con la manica della mia giacca.
 
Sì,mia madre. Lei e mio padre sono sempre in giro per il mondo,per lavoro. Quando ero piccola erano sempre presenti. Anche perché sono figlia unica.
Ma quando hanno visto che sapevo cavarmela da sola sono spariti. Vivere da sola è stata una mia decisione. A loro non importa di me,bene! Io me ne frego di loro.
Per me sono morti. Sono i miei genitori,non dovrei parlare così.. ma tutto il dolore che mi hanno provocato in questi anni è davvero troppo. 
Ci hanno mai pensato? Hanno mai pensato a me? A quanto fossi sola e indifesa? No! Io sono niente,per tutti.
 
E quando qualcuno ti schiaccia,devi essere il primo che attacca.
Non ce l'ho mai fatta,ho sempre incassato.
E sempre incazzato,fino a perdere il fiato.
 
Proprio perché sono un nessuno,gli altri credono che possono ferirmi e farmi male quanto vogliono loro. Ma col tempo ho creato una corazza intorno a me,per non essere più ferita.
Loro credono di farmi male,ma in realtà non mi scalfisce più niente.
 
Arriverà la fine,ma non sarà la fine.
 
E' arrivata già troppe volte e io sono ancora qua. Come quel famoso 21 dicembre. Dovevamo morire tutti e invece siamo ancora qua.
La fine,per me,è arrivata già. Ma sono costretta a vivere in un mondo che non mi piace. Vivo,perché sono obbligata.
 
Io non lo so chi sono e mi spaventa scoprirlo.
 
Dopo questa chiusi l'acqua ed uscii dalla doccia. Mi asciugai,mi vestii e feci i capelli ricci.
Non mangiai,non ne avevo voglia. Cosa che succedeva continuamente ormai. Il mio stomaco era diventato un puntino,un piccolo puntino chiuso.
Era la prima volta che avrei visto un ragazzo. Era la prima volta che un ragazzo non mi aveva giudicata senza conoscermi.
"Non giudicare un libro dalla copertina." Era proprio quello che aveva fatto Daniel. Anche per questo credevo fosse diverso.
Presi le chiavi di casa ed uscii,pronta per vederlo.
Quando arrivai al Track Park lui era già lì. Questo mi stupì ancora di più. Aveva voglia di vedermi?
Gli andai in contro.
Violet:"Hey Dan.." gli dissi dandogli un bacio sulla guancia,salutandolo. Lui fece lo stesso.
Daniel:"Ciao Violet" disse sorridendomi. 
Il suo sorriso. Era come il fuoco,che ti scioglieva e che ti provocava brividi allo stesso tempo.
Camminammo un po' per il parco,scherzavamo come se ci conoscessimo da un sacco di tempo. Avevamo una complicità incredibile. Non l'avevo mai avuta con nessuno prima di allora.
Sembrava 'la Violet' al maschile. Vedevo me,in qualsiasi cosa facesse. Sorrise,sorrise per tutto il tempo. Non so come ma quel sorriso mi fece ricordare il suo sguardo cupo di quella mattina.
Violet:"Volevo chiederti di nuovo scusa per oggi,per quella mia domanda.. ho notato che ti rattristava in un certo senso,non volevo."
Daniel:"Non scusarti Violet,non è stata colpa tua.."
Violet:"Dan,se hai bisogno.. io sono qui." gli dissi sorridendogli.
Non so perché lo feci,precisamente,ma era esattamente quello che volevo dirgli.
Daniel:"Grazie Violet,lo stesso vale per te.." disse sorridendomi,per poi continuare a parlare:"Il motivo del mio cambio d'umore stamattina è mio padre."
Violet:"Tuo padre? Per quale motivo? Posso saperlo?"
Daniel:"E' morto in un incidente.." disse con gli occhi lucidi.
Il mio istinto mi urlava di precipitarmi ad abbracciarlo e così feci. Lo strinsi,lo strinsi forte. Piangeva. Mi si spezzava il cuore.
Daniel:"Eravamo in vacanza a Londra,come ogni anno. Io,lui e mia madre. Eravamo diretti ad un ristorante. I miei genitori.. i miei genitori facevano venti anni di matrimonio. Mio padre era molto allegro quel giorno,mia madre era la sua vita. Eravamo in macchina,quando un camion non ci ha visti e ci è finito addosso. Io e mia madre ci siamo salvati. Mio padre è andato in coma.. ed è... morto." mi disse ancora in lacrime,tra le mie braccia.
Lo strinsi ancora più forte,per fargli capire che io c'ero. Un "mi dispiace" non sarebbe servito. Gli era morto il padre,nessuna parola sarebbe servita. In quel momento,il silenzio significava tante cose. I miei genitori non c'erano per scelta,suo padre c'era per lui e gliel'avevano portato via. Quanta rabbia. Passammo non so quanto tempo in quel modo,poi lui si staccò.
Daniel:"Grazie.."
Violet:"E per cosa? Non ho fatto assolutamente niente.." gli dissi un po' frastornata.
Daniel:"Hai fatto più di quanto immagini. Sei l'unica a cui l'ho detto. Non mi fido di nessuno. Eppure sembra strano da dire ad una persona che conosco da poche ore. Ma tu,Violet,dal primo momento che ti ho vista.. sapevo fossi diversa. Sapevo che non mi avresti giudicato,come fanno tutti. Mi hai abbracciato,mi hai ascoltato e mi hai supportato in silenzio. Per me il silenzio vale più di qualunque altra parola in momenti come questi. Mi hai fatto sentire protetto. Non mi conosci,non ti conosco.. ma nei tuoi occhi ho visto i miei occhi. Siamo più uguali di quanto pensi,fidati di me." mi disse guardandomi dritto negli occhi.
Lui aveva letto tutto nei miei occhi. Lui aveva visto tutto? Sapeva delle mie sofferenze? Sapeva di quanto mi chiudessi in me stessa? Sapeva quanto difficile fosse per me fidarmi? Sapeva.. e mi aveva dato tanta sicurezza in quel momento. Ci eravamo dati sicurezza a vicenda,senza accorgercene.
Violet:"Io ci sono e ci sarò,ok? A me basta solo che ci sia anche tu.." gli dissi,sorridendogli il più dolcemente possibile.
Daniel:"Io ci sarò,promesso."
Violet:"Promesso."

Angolo autrice:
Okkeeeey,questo capitolo è il capitolo delle spiegazioni per eccellenza.
Daniel si apre a Violet,piange e lei è lì ad ascoltarlo,a sostenerlo in silenzio.. a proteggerlo!
Mi scuso per il ritardo,ma ho avuto una giornata molto pesante.
Vi avverto che non so quando pubblicherò il prossimo capitolo,oltre alle poche recensioni fantastiche che ha avuto il primo capitolo,nessuno si fila la storia :\


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Beh,ecco a voi come vedo io Violet e Daniel c:

Voi invece,come li immaginate?
Un bacio,Valentina.

 
  
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