Mi sveglio all’improvviso, guardandomi intorno.
Il dormitorio è vuoto.
La sveglia segna le nove passate da poco.
“perché non l’ho
sentita?E perché Hermione non mi ha svegliata
subito?”
M’infilo di corsa una maglietta stropicciata e un paio di jeans aderenti e corro giù.
Il ritratto della Signora Grassa si apre silenziosamente.
“Harry!”
Mi si avvicina stupito.
“Che ci fai ancora qui?Non sei a Hogsmeade con gli altri?”
Scuoto la testa.
“Non ho sentito la sveglia e Hermione, stranamente, non mi ha chiamata!”
Alza gli occhi al cielo, ridendo.
Lo guardo negli occhi.
Un ciuffo di capelli dispettoso gli cade davanti agli occhiali e gli copre la sua famosa cicatrice.
“A quanto pare, siamo rimasti da soli nel castello!”
Alzo le spalle.
“Senti, Harry…io…volevo ringraziarti per ieri notte…se non mi avessi dato quel consiglio, ora non sarei così sicura di quello che devo fare!”
Sorride.
“Non c’è bisogno che mi ringrazi, l’ho fatto con piacere!”
“Ed inoltre voglio anche chiederti scusa…”
Inarca le sopracciglia.
“E perché dovresti scusarti?c’è qualche motivo in particolare?”
Mi mordo le labbra e guardo il pavimento.
Harry si avvicina e mi alza il viso, tenendo una mano sotto il mio mento.
Mi perdo nei suoi occhi.
“Non ancora…ma tra poco ci sarà!”
Mi alzo sulle punte e lo bacio.
Un bacio vero.
Harry appoggia le mani sui miei fianchi.
Maledico la mia piccola statura e mi sollevo ancora di più, aggrappandomi al suo collo con entrambe le braccia.
Lo stomaco mi va in subbuglio per una strana sensazione, mai provata prima.
Come d’ali di farfalle.
Le gote raggiungono la stessa gradazione di ieri notte.
La stanza intorno a noi sembra scomparire, lasciandoci galleggiare nel vuoto.
Ecco cosa succede, quando non senti più la terra sotto i piedi…mi gira la testa.
“è lui!é Harry!Che
stupida che sono stata!perchè non ci ho pensato
prima?Ti amo, Harry!ecco, finalmente l’ho detto!ne sono
sicura, sei tu l’unico
ragazzo che ho mai amato e il solo che amerò per
sempre!é così che ci si deve
sentire!E tu, Harry?Anche tu senti questo magico calore che ci
avvolge?é lo
stesso per cui sedici anni fa non sei morto per l’anatema che
uccide di
Voldemort!L’amore!L’amore di tua madre che si
è sacrificata per te, ti ha
permesso di sopravvivere!Quel segno sulla tua
fronte…è la prova che l’amore
è
in grado di sconfiggere ogni male presente nel mondo!é il
sentimento più
forte…il più grande!ora lo so, amore
mio…ti amo!”
Sfortunatamente, ci dividiamo.
“è per questo che ti devi scusare con me?” mi chiede col sorriso sulle labbra.
Annuisco.
Mi abbraccia stretta.
Poggio la testa sul suo petto.
“Tum-tum,
tum-tum,
tum-tum, tum-tum”
Una lacrima mi riga la guancia. Lacrima di gioia.
“Allora anche il tuo cuore è
impazzito!Lo senti vero?Come se volesse
uscirti dal petto…il mio sì, Harry. Ma non
è più mio, appartiene a te!Te lo
affido, amore…è tuo!”
“Ginny, non voglio le tue scuse! Lo sai che lo rifarei dieci, cento e altre mille volte!perchè io ti amo!”
Un battito più forte di tutti gli altri.
“TUM-TUM”
Sollevo la testa.
“Anche io ti amo, Harry!”
Ci baciamo ancora…e ancora….e ancora.
Una
voce oltre
“Harry, sei dentro?”
Il mio unico amore non si gira per rispondere…continua a tenermi tra le sue forti braccia e mi guarda.
“Ma non eravamo soli a
Hogwarts?”
“Sì, cosa c’è?”
“Ti stavamo cercando per andare all’allenamento di Quidditch!Allora vieni?”
Annuisco e lo bacio velocemente.
“vai, ci vediamo dopo!”
Esce e resto sola.
“Da oggi cambierà tutto!E in
meglio, perché lo provo davvero!Lo so, ne
sono convinta…perché finalmente te l’ho
detto…ti amo, Harry!”
Mi siedo sul divano scarlatto e mi sfioro le labbra.
Mi guardo le mani e sorrido.
Sono sudate e tremano.
Eccolo.
L’ultimo indizio che lo rivela.
L’indagine è finita.
Colpevole.
“Sì, lo
ammetto….sono colpevole…colpevole
perché amo”