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Autore: daemonlord89    07/02/2013    1 recensioni
Due avvenimenti lontani tra di loro: l'omicidio di un vecchio precettore, che aveva scoperto qualcosa che doveva restare nascosto e il ritorno di un'antica minaccia sepolta tra i ghiacci. Apparentemente scollegati, i due fatti si riveleranno tasselli di un unico, mortale puzzle.
Genere: Avventura, Dark, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La trilogia dell'Angelo Nero '
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CAPITOLO UNDICESIMO
-Greshen-

 

---Da qualche parte, nella foresta a sud di Valarel---
---Sera---

Thomas e i suoi compagni, poco dopo essere partiti da Valarel, avevano preso una deviazione all'interno della foresta per raggiungere uno dei villaggi indicati da Shaina sulla mappa. Erano giunti lì e avevano, con disappunto, scoperto che si trattava di quattro case in croce, sufficienti ad ospitare qualche taglialegna, un cacciatore ma, sicuramente, nessun mago. La prima tappa si era dunque rivelata un fallimento e aveva portato via buona parte della giornata ai cinque compagni. Per quel motivo, a sera, non erano ancora giunti alla sponda di Kyaas.
Avevano scelto di accamparsi in una radura non lontana dalla strada; avevano montato le tende e acceso un vivace fuoco da campo, che scaldava gli animi e sarebbe servito per tenere lontano animali e altre bestie feroci. In seguito, avevano consumato un pasto a base di carne essiccata e si erano concessi, come dessert, una delle mele candite che Selene e Vigran avevano tenuto dalla loro visita al negozio.
L'ambiente era tranquillo, ma l'eccessiva fiducia non aveva portato lontano nessun guerriero, per questo avevano organizzato dei turni di guardia: il primo sarebbe toccato a Thomas e Vigran, che si divisero per pattugliare due diverse aree, il primo verso Valarel, il secondo nell'altra direzione.

Stava per finire il turno, quando Thomas scorse qualcosa in lontananza: c'erano delle figure a cavallo che si stavano avvicinando, erano due. Il guerriero si mise in attesa. I cavalieri avevano visto il fuoco e si stavano dirigendo nella sua direzione.
“Alt, chi siete?” chiese.
“Prima di tutto, una domanda ben più importante: chi siete voi?”
“Noi? Perché dovrebbe essere importante?” Thomas scrutò nell'oscurità, ma senza riuscire ad intravedere nulla sotto l'elmo che i due portavano.
“Rispondi, per favore.”
“Siamo dei soldati di Landam.”
“Sia ringraziato Kilan! Vi abbiamo raggiunti!”

Qualche minuto dopo, i due si erano presentati al gruppo come Ferren ed Hayst, raccontando una strada storia circa una fortezza isolata sulle montagne, dove dei guerrieri venivano addestrati fin da ragazzi per fronteggiare una minaccia sconosciuta. Vigran, nel frattempo, non era ancora tornato dal suo giro di pattuglia.
“Siamo venuti ad avvertirvi.” disse quello che si chiamava Ferren, i cui occhi verdi scintillavano al fuoco “Ciò che state portando a Landam potrebbe causare la devastazione del continente.”
La rivelazione di Ferren colse solo in parte di sorpresa il gruppo, che un po' di dubbi già li aveva, come avevano discusso la sera precedente.
“Cosa sapete?”
“Dunque...”
I due Guardiani narrarono ogni particolare della vicenda, ponendo l'accento sui Kemoriani, sicuramente la minaccia più vicina e sentita da dei cittadini di Landam. Narrarono di come i Petali lavorassero per il governo di Kemoria e volessero sfruttare gli Archi Dimensionali per ottenere un potere superiore a quello di qualsiasi esercito.
“E Landam?”
“Landam è molto importante, ed ora ve ne mostrerò il motivo” disse allora Hayst, aprendo un grosso libro.
“Qui ci sono delle statistiche, relative ai portali e al loro potenziale distruttivo. Questo viene misurato in Ark; un'unità di misura a noi sconosciuta, ma non è un problema. Osservate.”
Il Guardiano indicò con il dito una serie di dati, relativi ad un numero di cittadine impressionante. A quanto pareva, quasi tutti i centri più importanti del nord di Arasta e molti di quelli a sud avevano un portale dimensionale, un tempo attivo.
A metà della lista, sottolineato, c'era il dato relativo a Landam.

Landam---Aperto? NO---Analizzato? SI---POTENZIALE 440 Ark---Rischio ELEVATO---

“440 Ark...” lesse Mekor
“E' di gran lunga il numero più elevato presente nella lista. I Kemoriani hanno trovato l'uovo di colombo; il portale più forte che potessero immaginare è ancora attivabile, utilizzando la pietra di volta.”
“Dannazione! Sapevo che c'era qualcosa di strano!” si lamentò Thomas, mentre nella sua mente venivano proiettate immagini di Kemoriani all'opera per massacrare ogni cittadino libero, usando un potere che nessuno poteva contrastare.
“Dovete restituirci la pietra rubata.” concluse Ferren.
“Certo, venite. E' nella mia tenda.”

 

Qualche minuto prima, senza che nessuno se ne accorgesse, erano osservati da una presenza minacciosa, nascosta nell'oscurità e nei cespugli. Greshen non si era perso una parola del discorso.
Ci mancavano questi cosiddetti Guardiani, pensò.
Era davvero una fortuna che lui fosse lì, che i suoi capi non si fossero fidati a mandare cinque uomini che con i Petali non avevano nulla a che vedere. Gli avevano chiesto di sostituirsi ad uno di essi e lui, quella sera stessa, aveva individuato la sua vittima: Vigran aveva fatto baldoria fino a tardi, incurante della necessità di riposare prima di un viaggio, e aveva incrociato la sua strada nei vicoli dietro casa di Thomas. Greshen, ancora trasformato nel saggio Alken, si era recato lì per tenere d'occhio il ragazzo. Un incontro fortuito, ma che aveva rappresentato una grande opportunità per il Doppelgänger. Aveva inseguito Vigran e l'aveva ucciso con un colpo ben assestato all'osso del collo, per poi assorbirne la personalità, l'aspetto e le memorie.

Quando aveva sentito arrivare i due cavalieri all'accampamento, si trovava già in zona, ma aveva preferito non farsi vedere, per poter raccogliere un maggior numero di informazioni. Ora doveva agire, non poteva permettere che i Guardiani recuperassero la pietra; avrebbe significato il fallimento di Kemoria. A metà del discorso, intuendo ciò che sarebbe successo dopo, si era diretto alla tenda di Thomas, constatando con piacere che si trovava in un angolo cieco per i suoi compagni. Con un po' di attenzione a non fare rumero, entrò e aprì lo zaino, in bella vista sopra al sacco a pelo. La pietra vibrò di energia tra le sue mani, mentre la riponeva nella sua borsa da viaggio. Guardandosi le mani, dopo l'operazione, notò che erano tornate ad essere le sue naturali, perdendo ogni traccia di aspetto umano. Evidentemente la magia della pietra era talmente potente da destabilizzare la sua abilità innata.
Poco male. Tanto ora non mi serve più.
Uscì dalla tenda poco prima che i sei uomini accanto al fuoco si alzassero e si precipitò nella foresta.

“Cos'era?” domandò Selene, indicando nella direzione della tenda.
“Maledizione!” Thomas prese a correre a perdifiato, gettando solo un rapido sguardo all'interno, sufficiente a constatare la mancanza della pietra di volta. Shaina lo superò e identificò il ladro.
“E' Vigran!”
“Vigran? Maledetto bastardo!” imprecò Mekor, cominciando a correre in mezzo agli alberi, seguito da tutti i compagni.
“Ma perché? Perché l'ha fatto?” era la voce di Selene.
“Contatti interni.” spiegò Hayst mentre correva, nettamente più veloce degli altri “E' la regola, per i Petali.”
Dopo qualche altro passo, fu chiaro che il fuggitivo li aveva seminati. Non vedendolo da nessuna parte, i sei si fermarono e Thomas si lasciò cadere in ginocchio, percuotendo la terra con il pugno destro.
“Lo ucciderò!” sbraitò.
“Ehi, guardate qua.”

Mekor stava osservando qualcosa poco più avanti, al livello del terreno. Le impronte di Vigran erano mutate. Da un momento all'altro, il piede umano aveva lasciato il posto ad un orma più ferina, dotata di artigli.
“Oh, cielo! Cosa..?” chiese Selene, sempre più inorridita.
“Sì è trasformato?”
“Doppelgänger.” capì Ferren.
“Doppel-cosa?” intervenne Shaina.
“E' un mostro, un demone. Si accenna a questa creatura in molti bestiari, ma sono molto rari. Il suo potere è quello di trasformarsi in qualsiasi essere vivente assorba.”
“Assorba?”
“Sì, uccide e immagazzina i dati relativi alla vittima con un incantesimo, che ha anche l'effetto, non da sottovalutare, di far scomparire il corpo. In questo modo, può diventare chi ha ucciso. Ha accesso alla personalità e alle memorie, ma la sua capacità di trasformazione è limitata ad una vittima per volta: per cambiare soggetto, deve rinunciare al precedente ed uccidere qualcun altro.”
“E' terribile!”
“Sì, è inquietante.” convenne Hayst “E avete avuto prova della sua pericolosità. E' praticamente impossibile riconoscerne uno senza avere a disposizione oggetti magici.”
Mekor si aggiunse al discorso, impaziente.
“Sì, sì, interessante, ma ora dobbiamo inseguirlo!”
“E come facciamo? Quando si trasforma trasforma anche tutti gli oggetti che porta, quindi non avrà l'ingombro della pietra. Inoltre, potrà assumere la forma di un qualsiasi animale, magari un uccello, per andare più veloce. Sarà impossibile tracciare la sua posizione.”
“Allora andiamo nell'unico luogo dove potrebbe essere diretto, fregandocene dell'inseguimento e cercando semplicemente di fare il più in fretta possibile.”
“A Landam, quindi?” chiese Hayst.
“A Landam.”

 

 

   
 
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