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Autore: sharleenmaglione    07/02/2013    4 recensioni
I fatti avvenuti prima sono gli stessi dei libri originali; ho modificato gli ultimi eventi per dare un'opportunità a Piton e al suo amore per Lily.
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Minerva non pore a trattenere un sorriso nel vedere Severus attraversare il prato, verso le serre, dove con gran disappunto della professoressa di erbologia, strappava un fiore magico per portarlo a Lily.
 
Lily rideva e lo metteva al centro del tavolo. A volte il piccolo Harry lo appellava senza rendersene conto e ci tuffava dentro il viso, per riemergere sternutendo per le spore.
 
...spesso quando era Piton a tenerlo in braccio, Harry gli strizzava dispettosamente il naso adunco o gli tirava i capelli
“Non è cambiato affatto! Si è già guadagnato una settimana di punizione ancor prima di aver messo piede a Hogwarts”
 
E Lily rideva, e rideva… E avrebbe voluto tuffarsi tra le braccia forti di quell’uomo che la faceva sentire viva
Genere: Introspettivo, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: Lily/Severus
Note: Lemon, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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Il mattino dopo, Severus si svegliò felice. Vide accanto a se Lily, dolcemente addormentata. I capelli scomposti sparsi sul cuscino. La sua pelle tiepida, il suo respiro leggero. Lui si trovò ad amare la vita, ad amare quello che vedeva fuori dalla finestra, il cielo chiaro, i profili delle case, i raggi del sole…
 
Quegli attimi, o quelle ore, quei giorni perfino, in cui sembra che tutto si meraviglioso, che valga la pena di tutto, che ti senti euforico, felice, e saresti felice anche da solo un mezzo ad una tempesta, ad una bufera perché senti dentro uno scopo, una meta raggiunta, senti che il mondo è bellissimo e che la vita può essere anche generosa.
 
Quei momenti o quei giorni in cui, anche se solitamente sei cinico e menefreghista, ti fa piacere portare una colazione a letto, perché ti riempie di gioia il piacere di fare quel gesto.
 
E andare al lavoro mantenendo dentro quel senso di gioia come se conservassi la sua mano sul viso, o il suo sorriso dentro i tuoi occhi.
 
Piton fu talmente cordiale e disponibile quel giorno, a scuola, durante le lezioni e durante il pranzo nella sala grande, che molti non riuscirono a chiedersi perché ma furono semplicemente meravigliati e contagiati dalla sua felicità.
 
A sera, mentre usciva dal castello per tornare a casa, sradicò mezza serra di fiori, e la professoressa di Erbologia strabuzzò gli occhi ma non se la sentì di rimproverarlo.  
 
Neanche Silente, che aveva osservato Piton durante il pranzo porgere il pane alla Mc Granitt con estrema cortesia, e ora guardava Severus depredare le serre, si sentì di dirgli alcunché.
 
Ma Silente, che sembrava sapere sempre tutto nel momento stesso in cui quel tutto accade, se non prima, guardandolo pieno di entusiasmo andare quasi di corsa verso i cancelli per potersi smaterializzare a casa, dove c’era la felicità che per vent’anni gli era stata privata, dove c’era qualcosa che gli ridava fiducia nella vita e speranza per se stesso, speranza di avere un anima, un cuore che sapesse ancora provare qualche emozione… A Silente, scese una lacrima silenziosa che si perse nella sua barba bianca.
 
Piton entrò in casa e si diresse in soggiorno, dove si aspettava di vedere la sua Lily sul divano, a leggere un libro o a giocare con il piccolo Harry… in soggiorno non c’era. Passò in cucina. Niente. Posò i fiori sul tavolo, e salì al piano di sopra; forse si stava riposando.
 
La camera da letto era vuota. Il letto era fatto alla perfezione. Pochi secondi e Severus provò una sensazione orribile. Le cose di Lily non c’erano. Non c’era alcun vestito sulla sedia, né pantofoline accanto a letto. Severus strappò i cuscini da sotto le coperte tirate su; nessuna camicia da notte sotto il cuscino. Aprì violentemente l’armadio: vuoto.
Si appoggiò accanto alla parete.
 
Respira. Calma. Ragioniamo… ragioniamo, ragioniamo! Ma che c’è da ragionare!!! Nella stanza accanto, niente delle cose del bambino, niente.
 
Scese in cucina a passi lenti e pesanti. I suoi fiori poggiati sul tavolo. Lily se ne era andata, senza una spiegazione. Certo non era sciocco, capiva che lei poteva sentirsi confusa. Ma dannazione, discuterne, parlarne, una spiegazione!! Che razza di comportamento è sparire così! Tra persone adulte e mature si parla… quasi scordava che effettivamente lei era ancora una ragazzina…  stette immobile qualche minuto.
 
Ho passato di peggio. Si sistemerà tutto.
 
Alzò lo sguardo. Quei maledetti fiori sul tavolo.
 
Fu un boato. Rovesciò il tavolo, i fiori si sparpagliarono tutto intorno. Li calpestò senza riguardo. Estrasse la bacchetta: scintille rosse colpirono la cucina raggiunsero il divano in salotto.
 
Un fragore assurdo, ma niente paragonato al suo stato d'animo.
 
Se la casa fosse esplosa, o implosa, non ci sarebbe stato da meravigliarsi.
 
Invece la casa rimase in piedi, ma Severus crollò.
 
Oh, si sarebbe risolto tutto… ma adesso, nella rabbia e nel dolore, pianse e stracciò quei fiori. 
  
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