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Autore: AlexisLestrange    07/02/2013    6 recensioni
Crossover demenziale Supernatural/Harry Potter.
Hogwarts è minacciata dall'erede di Serpeverde, da un professore disastroso, e da un fantasma isterico. Ah, sì, è c'è anche il Basilisco.
Ma se entrassero in campo i fratelli Winchester, la situazione non potrebbe essere risolta in un batter d'occhio?
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Proprio mentre Silente sta passando in rassegna i nuovi arruolati dell'Ordine della
Fenice, qualche corridoio più in là e qualche torre più in su, Harry Potter è impegnato
a scrutare uno per uno tutti i pezzi della sua agguerritissima squadra di scacchi
magici.

«Compagni! È giunto il momento di far vedere a quei neri avversari il nostro valore!»
esclama, carico di convinzione. Dall'altra parte del tavolo, Ron Weasley inarca un
sopracciglio in segno di perplessità.

«Batteremo quegli indegni pezzi di scacchi! All'attacco, miei prodi!» conclude Harry,
per poi limitarsi a mandare in avanscoperta un timido pedone che viene
immediatamente preso a sediate in testa dal re, fino a rotolare agonizzante lungo il
bordo della scacchiera.

I due giovani Grifondoro si voltano contemporaneamente ad ascoltare il commento
saccente e intollerante di Hermione, ma ohibò! La sua sedia è vuota! D'improvviso si
svela loro la ragione di tanto silenzio che gli stava addirittura permettendo di
concludere una partita in santa pace.

«Ma Hermione, dov'è finita?» chiede quindi Ron, ma solo dopo essersi assicurato che i
suoi pezzi abbiano circondato a mò di bulli il re di Harry e che si stiano preparando a
pestarlo per bene, scrocchiandosi i pugni.

Harry, per tutta risposta, alza le spalle, e sta per dire qualcosa, quando all'improvviso,
in tutta la scuola, risuona la sirena d'allarme (essendo ad Hogwarts, si tratta di una
sirena vera, quella del bagno dei Prefetti, che per l'occasione di fa prestare un
megafono da uno dei quadri più futuristici).

«A tutti gli studenti è severamente ordinato di andare nei propri dormitori e starci!»
esclama, preoccupata, la voce della McGrannitt.

Ad Harry viene immediatamente voglia di andarsi a fare un giretto nella scuola, per
cui scatta in piedi ed esclama, con fervore: «Dobbiamo trovare Hermione! È
sicuramente coinvolta in qualche strana e pericolosa faccenda che noi, dall'alto dei
nostri dodici anni, saremo in grado di risolvere!»

«Ma, Harry, potrebbe essere pericoloso!» fa Ron, titubante. «E chi ti dice che non è
semplicemente andata in bagno?» (Anche se, viste le situazioni precedenti, neanche
questo sarebbe proprio-proprio garanzia di sicurezza).

La voce nel megafono tossicchia e continua: «Ah, e se qualcuno ha visto in giro Ginny
Weasley, ci faccia sapere, perché è un po' che non la vediamo, ed ha con sé il cestino
della merenda dei professori e un cappuccetto rosso rubato ai nani da giardino».

«Ginny!» esclama Harry, in ansia.

«Il cestino della merenda!» scatta Ron, ancora più in ansia. «Se i nani la trovano,
finiranno tutto!»

Insomma, la cosa è fatta: da bravi Grifondoro, i due escono di soppiatto dal dormitorio
e si mettono a girare per Hogwarts, chiamando ad alta voce Hermione e Ginny da
sotto il Mantello dell'Invisibilità.

Purtroppo per loro, chi sente le loro grida sono niente di meno che i fratelli di
Winchester, che stavano passeggiando in quel momento nel corridoio; si bloccano
immediatamente, in allerta.

«Sammy, sento delle voci! Sarà sicuramente un fantasma!» esclama Dean.

«E con questo?» fa Sam, che in tutti quei mesi ad Hogwarts ha un po' perso la mano
da cacciatore.

«Allora io dico: sale!» urla Dean, e comincia a lanciare dalla veste barattoli di sale ed
occasionalmente anche di pepe (tanto per stare sicuri), tanto che Harry e Ron, da
sotto il Mantello, starnutiscono e fanno volare via la loro copertura -letteralmente.

«Harry!» A Dean brillano per un momento gli occhi mentre va incontro al suo protetto.
«Cosa ci fai qui? Il tipo rosso ti ha rapito?»

«Ti ho già detto che io...» comincia Ron, ma Dean lo zittisce con una mano in bocca.

«È pericoloso per voi, dovreste tornarvene al vostro dormitorio!» aggiunse Sam,
raggiungendoli. «Noi grandi abbiamo da fare!»

«Ma il mostro ha preso Hermione e la sorella di Ron!» esclama Harry,
preoccupatissimo.

«Mostro? Quale mostro? E da quando lui ha una sorella?» chiede subito Dean,
accigliandosi. Ricorderete certo che il nostro Winchester si era distratto proprio
quando Malfoy stava per rivelargli della misteriosa creatura, e anche quando Ron
stava cercando di parlargli di Ginny.

«Non vi preoccupate, ce ne occuperemo io e Dean» interviene di nuovo Sam, il quale
invece, era stato più attento -e aveva letto "Storia di Hogwarts", il che è sempre un
gran vantaggio.

Harry scuote la testa con forza. «Ma il mostro è venuto per me! Vuole uccidermi! Tutti
mi vogliono uccidere! Voldemort mi vuole morto! Ha occhi e spie e ovunque! Aaaaah!»

Preso dall'angoscia, Harry comincia a rotolare in qua e in là per il corridoio, sbattendo
la testa contro le armature. Dean corre subito in suo soccorso, agguantandolo per le
spalle e cullandolo un po'.

«Su, su, vedrai che andrà tutto bene. Sconfiggeremo quel brutto mostro cattivo, e
anche quel Vartemolt. Valdamort. Aldavar.» dice convinto, dandogli delle pacche sulle
spalle (sì, si era distratto anche durante il video illustrativo della vita del Ragazzo
Sopravvissuto).

Harry alza la testa, tirando su con il naso. «Ma io ci sono, voglio combattere! (¹)
Posso?»

I due Winchester ci pensano un attimo, scambiandosi un'occhiata complice, poi Sam
prende la parola: «Beh, noi stiamo andando ad una riunione da Silente, decidererà lui
cosa fare con voi!»

S'incamminano fino a ritornare all'ufficio del Preside, dove è riunito l'Ordine della
Fenice, o meglio, quella dozzina di persone che Silente è riuscito a racimolare in giro,
e che comprendono Piton, la McGrannit, Allock, Sibilla Cooman, che se ne sta da parte
a lanciare occhiate a Castiel, raggomitolato su un tavolino a lucidarsi l'elmo, Hagrid,
che a causa dei suoi nuovi gusti musicali si presenta una ventina di piercing sparsi
ovunque e un bel giubbotto di pelle nera, Cedric Diggory, che è stato reclutato per
caso giusto per il suo aspetto brillante e Dobby l'elfo domestico, che porta sottobraccio
il Bolide, con il quale ha finalmente stretto amicizia.

In più, in un angolino nascosto, si sentono le effusioni amorose di Thor e Tippie,
osservati con invidia da Mirtilla Malcontenta, la quale sta rimuginando sul fatto che
non potrà più dirsi "sola come un cane" visto che anche loro hanno una vita sociale più
attiva della sua.

«Bene, finalmente ci siete tutti!» esclama Silente facendo spazio ai nuovi arrivati.
«L'ordine del giorno è il seguente: un mostro si aggira da qualche parte nel castello,
una ragazzina è stata rapita e un'altra ventina sono pietrificati in Infermeria. Chi si
offre volontario per sistemare la faccenda?»

(«Mi offro volontaria! Mi offro volontaria come Tributo!» risuona l'eco di un lontano
fandom).

Harry e Ron alzano immediatamente la mano.

«Beh, visto come se la sono cavata l'anno scorso con Voldemort in persona, potremmo
anche pensare di...» comincia Silente, giulivo.

«Ma sono bambini!» esclama la McGrannitt scandalizzata.

«Sì, ma quella da salvare è sorella sua» bofonchia Allock indicando Ron. «Io non
dovevo nemmeno essere qui, io che c'entro?»

«Lo dicevo, io, che era tutta colpa del rosso» borbotta Dean incrociando le braccia sul
petto.

«Io propongo, tutti per uno, uno per tutti!» fa Cedric, saltando in piedi con fiero
orgoglio, ma viene bellamente ignorato e zittito.

«Beh, effettivamente, è un po' pericoloso per loro due...» comincia Hagrid, ansioso di
dire la sua.

«Ma sarebbe un'esperienza formativa» commenta Piton con un ghigno sarcastico, e la
Cooman annuisce, ma solo perchè sta aspettando che un suo qualche oscuro presagio
si avveri.

«Fermi tutti, ho io la soluzione!» fa Dean, alzandosi in piedi a sua volta. «Non
possiamo permettere che quei due ragazzini rischino la vita, ma è pur vero che è un
affare loro, quindi...»

«Quindi?» fa eco la platea, immersa nella suspance.

«Quindi andremo io e Sam, spacciandoci per loro due!» esclama il maggiore dei
Winchester (la Pozione Polisucco gli ha evidentemente dato alla testa). Tira fuori un
paio di occhiali tondi e l'infila a Sam, disegnandogli una cicatrice in fronte. «Tu sarai
Harry, ed io Ron!»

«Ed io?» esclama tristemente Castiel, voltando gli occhioni blu verso il cacciatore.

«Tu... tu...» comincia Dean, imbarazzato, ma recupera subito. «Tu che sei così
intelligente, giocherai un ruolo fondamentale nel trio: sarai Hermione!»
Castiel pare appena perplesso. «Ma Hermione è appena stata pietrificata» commenta.

«Appunto!» fa allegramente Dean, con un gran sorriso. «Andiamo, uccidiamo il mostro
e torniamo, tu non ti muovere da qui!»

E così, baldanzosi, s'incamminano lungo la via verso la Camera dei Segreti, pronti ed
eccitati per lo scontro finale.

Riusciranno i Winchester a sconfiggere l'orrenda bestia? Ginny sarà ancora tutta
intera, dopo tutto quel tempo nella Camera? E soprattutto, ma qualcuno sa dove sia?




(¹) Tale frase ebbe talmente tanto successo che Harry decise di usarla anche successivamente, per lavorarsi Sirius.

Note dell'autrice:

Vi rubo solo un paio di secondi per salutarvi, scusarmi per il solito ritardo -maledetta scuola, e ringraziarvi per essere rimasti con me
until the very end. O quasi, visto che manca ancora un capitolo alla conclusione. Spero che questa storia continui a farvi divertire, e...
niente, a prestissimo!

Ps. Si noti bene, che i ruoli scelti da Dean non sono per nulla causali. Castiel è davvero l'intelligentone, Sam come Harry è il Prescelto,
e Dean... beh, Dean ha le lentiggini. Should I say more?

With love,

Relya
   
 
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