Alcuni
giorni dopo si tenne il funerale.
Erano
venuti tutti al cimitero. Mezzo paese era là. Tutti gli
amici di Deena piangevano.
Vi
era un vento fortissimo quel giorno, i nuvoloni neri
promettevano pioggia ma essa non arrivava, lasciava solo un tempo
gelido e
cupo.
Cercai
di trattenere più che potevo le lacrime, eppure me ne
scappò qualcuna mentre vedevo la tomba scendere. Non ebbi
neanche bisogno di
asciugarle che il vento me le aveva già portate via.
Anche
Louis era venuto al funerale. Stava sempre dietro di me e mi
stringeva forte quando sentiva che tremavo.
Dopo
il funerale andai da tutti e li ringraziai per essere venuti.
Cercavo di sfoderare qualche sorriso ogni tanto.
Le
persone avevano cominciato a diradarsi, erano rimasti solo
alcuni ancora intenti a parlare tra loro. Io mi girai per cercare Louis
e
chiedergli di tornare a casa ma non lo vidi da nessuna parte.
Iniziai
a girare dappertutto, quando vicino ad un albero scorsi
due figure. Non capivo chi fossero così mi avvicinai per
vedere se era lui.
Quando
fui vicina vidi Louis, ma dirigendomi verso di lui notai la
figura con cui stava parlando. Un ragazzo riccio di spalle era davanti
a lui.
Quando
Louis mi vide fece segno a Harry di voltarsi e tutti e due
si misero a scrutarmi col sorriso sulle labbra.
Non
potevo crederci che stessero lì insieme, era da secoli che
non
si parlavano.
Louis
si avvicinò verso di me ancora sorridendo.
Mi
strinse una mano intorno alle spalle:
-Io
e Harry pensavamo di andare a pranzare fuori adesso, ci stai?
–
mi disse guardando prima Harry facendogli un cenno e poi me.
Credo
che il mio stupore fosse palpabile perché feci perfino
fatica a rispondere. Guardai Harry con faccia interrogativa, ma lui si
limitò a
sorridermi.
-C-certo!
– dissi subito quando recuperai il dono della parola.
Harry
passò davanti a noi lasciando me e Louis dietro. Louis mi
prese per mano e avvicinò la sua bocca al mio orecchio:
-L’abbiamo
fatto per te, piccola…- mi disse sussurrando.
Io
iniziai a sorridere. L’avevano fatto davvero per me? Ero
lusingata e felice perché sapevo quanto Louis e Harry erano
buoni amici. Non ci
sarebbe voluto molto prima che recuperassero il buon rapporto che
avevano
prima.
Quel
pomeriggio andammo a pranzare da Nando’s. Per un
po’ mi
dimenticai di tutto il dolore che avevo provato in quei giorni, era
magnifico
essere lì con le due persone a cui tenevo di più
al mondo.
Louis
non si lasciò in molte smancerie con me, sapeva bene che
Harry sarebbe stato a disagio. Semplicemente parlammo e ridemmo come
tre buoni
amici.
Epilogo.
*tre
anni dopo*
-Rose,
siamo in ritardo!- sentii gridare la voce di Louis dal
piano di sotto.
Ero
pronta, dovevo solo infilare gli ultimi vestiti nella valigia.
Mi
diressi verso le scale e iniziai a scendere con la valigia in
mano.
Louis
mi venne in soccorso e mi aiutò a portarla.
-Hai
preso tutto?- mi chiese ansioso.
-Si-
dissi roteando gli occhi al cielo.
Era
la quarta volta che Louis me lo chiedeva.
-Bene
allora andiamo!- disse avvicinandosi verso la porta per
farmi uscire.
A
quel punto lo squadrai da testa a piedi e mi scappò un
risolino.
-Che
c’è?- mi disse sgranando gli occhi.
Io
gli indicai con un dito in basso, verso i suoi piedi. Allora
lui si guardò, accorgendosi solo in quel momento che aveva
solo i calzini
addosso.
-Merda.-
disse correndo su per le scale.
Quando
scese gli portai una mano sulla spalla per tranquillizzarlo,
era assolutamente su di giri, non l’avevo mai visto
così.
-Andrà
tutto bene.- gli dissi con calma.
Lui
mi guardò dritto negli occhi e rilassò un
po’ i muscoli della
faccia.
Mi
prese per la vita e mi stampò un bacio sulla bocca.
-Voglio
solo che sia tutto perfetto.- mi disse.
-Lo
sarà vedrai.- gli risposi io guardandolo fisso negli occhi.
Uscimmo
di casa con tutte le nostre valigie. Un’ora dopo eravamo
sull’aereo. Louis era silenzioso e si lasciò
andare la testa contro lo
schienale socchiudendo gli occhi. Probabilmente si stava calmando.
Io
mi girai guardando fuori dal finestrino. Io e Louis stavamo
partendo per l’Italia. Stavamo andando a trovare la mia
famiglia.
Da
quando era morta zia Deena la sua casa era divenuta la mia,
dato che lei non l’aveva mai condivisa con nessuno. Louis si
era trasferito da
me.
La
scelta di rimanere a Londra un solo anno era andato a puttane,
mi ero affezionata troppo a quella città e comunque non
avrei mai potuto
lasciare né Louis né Harry.
La
scuola era finita, Harry aveva finalmente trovato una ragazza,
si chiamava Alison.
Era
una ragazza da urlo, abbiamo stretto amicizia da subito.
Ora
io e Louis stavamo pensando di farci una vita nostra. Volevamo
andare a trovare la mia famiglia ed io ero nervosa dato che non li
vedevo da
ben 3 anni.
Avrei
rivisto anche Emma, mi era mancata tantissimo in certi periodi,
ma non abbiamo mai smesso di sentirci per telefono. Ripensai per tutto
il
viaggio a tutto ciò che era accaduto in quei 3 anni. Ero
sullo stesso aereo 3
anni fa, ignara di ciò che mi aspettava appena
dall’altra parte.
La
voce della hostess comunicò che avremmo decollato tra
qualche minuto. Chiusi
gli occhi e appoggiai la testa allo schienale. Le immagini scorrevano
veloci.
Mamma,papà,i miei amici,Louis ,Harry,Londra...
Presi
un respiro profondo e aprii gli occhi. Guardai fuori dal finestrino.
Cancellai
tutte le cose che mi passavano per la testa;questo era un nuovo inizio!
Dolcezze,
sono dispiaciuta di annunciarvi che questo era l’ultimo
capitolo :c So che non è una storia molto lunga, ma non
sapevo più come andare
avanti e ho notato che non è stata apprezzata da molte
persone. Oltretutto è un
periodo impegnativo a scuola ed è raro che trovi il tempo
per scrivere. Ho
deciso comunque che appena posso inizierò una nuova storia,
ho già in mente
delle idee asdfghjkl :3 Stavolta sarà a sfondo rosso. C:
Grazie
ancora a tutti coloro che l’hanno seguita, statemi bene
bellezze *smack*