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Autore: Haylslove    08/02/2013    3 recensioni
Io ed Andrew ci incontrammo per puro caso ad una festa,una di quelle organizzate dalla più figa della scuola alla fine dell'anno scolastico. Per vari motivi fu odio a prima vista,non sopportavo la sua arroganza, la sua antipatia e il suo modo di fare. Promisi a me stessa che non avrei più voluto vederlo e invece...
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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-Non ci credo!
-Si, è andata così.
Non posso vedere il viso di Meg ma riesco ad immaginare la sua espressione meravigliata. Sono le dieci del mattino, mi sono svegliata da poco e ,dopo aver fatto colazione, ho deciso di chiamare la mia amica per raccontarle tutto quello che mi è accaduto alla festa di Nicole.
-Comunque hai fatto bene, io quello non lo sopporto proprio. Però prima di tornare a casa dovevi chiamarmi, non sapevo che fine avessi fatto.
Okay, forse aveva un po’ di ragione ma in quel momento io ero davvero troppo nervosa. Andrew sonoilpiùfigoditutti mi aveva davvero fatta arrabbiare quindi, dopo avergli dato una sberla da fargli girare la testa, presi tutte le mie cose e me ne andai via, lasciandolo nel bagno con uno sguardo stupito. Ma dico io, proprio a me doveva rovinare la serata? Tra tutte le ragazze presenti alla festa, proprio a me doveva gettare il drink addosso, sulla maglietta nuova tra l’altro? O sono sfigata io o è uno stronzo lui.
Io opterei più per la seconda opzione.
-Hai ragione scusami, ma ero davvero arrabbiata. Inoltre ho dovuto chiamare il papà che trovandomi in quelle condizioni non mi voleva nemmeno far salire sulla sua amata Alfa Romeo 147.’Rovinerai i miei sedili in pelle’- dico imitando la sua voce- Pensa cosa ho dovuto sopportare. Io mi trovavo in mezzo alla strada, bagnatissima, con i vestiti completamente bagnati, il trucco sbavato, i capelli in disordine  e quello che si lamentava era lui-dico tutto d’un fiato.
-Michela, sei troppo nervosa. Hai Agnese l’amica di ogni mese?
-Si, è arrivata stamattina.
 
I don’t mind spending everyday
Out on your corner in the pouring rain
Look for the girl with the broken smile
Ask her if she wants to stay awhile
And she will be loved
-Tesoro, sono a casa.
Poggio la mia chitarra sul letto e scendo le scale che portano alla cucina.
-Ciao mamma- le dico lasciandole un bacio veloce sulla guancia- cosa hai comprato?
-Gli ingredienti per la crostata di mele. Hai voglia di aiutarmi?
-Ovviamente!- esclamo sorridente.
La mamma manca sempre da casa. Il lavoro occupa gran parte del suo tempo e ogni volta torna stanca morta. Io avrei davvero bisogno di passare più tempo con lei, è la mia mamma. Ho bisogno di raccontarle i miei segreti, di ascoltare i suoi consigli. Ora che è finita la scuola spero che riusciremo a passare più tempo insieme, anche se ne dubito.
-Okay, allora mentre io preparo il tutto, tu vai di sopra a legarti i capelli e nel tragitto preparati psicologicamente perché mi dovrai raccontare tutto quello che è successo ieri sera.
-E tu cosa ne sai?
-Beh, il papà è arrivato in stanza brontolando perché ha rischiato di rovinare i suoi sedili in pelle- dice trattenendo una risata.
 
-Ma sei sicura che questo Andrew non ti piaccia?
-Mamma, ti prego!-
-Da come lo hai descritto deve essere proprio un bel ragazzo- dice mettendo la crostata in forno.
-Potrà anche essere bello ma ha un carattere di mer..- mi becco un’occhiataccia-…brutto, un carattere brutto.
-Meg con chi è tornata a casa?
-Il papà di Noemi ha fatto da autista per tutte- esclamo sorridendo.
-Okay tesoro, vado a fare una doccia e dopo riposo un po’. Sono stanchissima. Tu stai attenta alla crostata.
-Si, stai tranquilla. Ora chiamo Meg e vedo se vuole venire un po’ qui da noi così più tardi usciamo.
-Con questo caldo?
-Si mamma, con questo caldo- dico sbruffando.
-E se ti dovessi sentire male? Hai sentito cosa hanno detto al telegiornale? Bambini e anz…
-si, io non sono ne una bambina ne un’anziana quindi posso uscire tranquillamente.
-E va bene,fai come vuoi. Ma se ti dovessi sentire male per strada io non voglio sapere nulla.- esclama mentre si allontana dalla cucina.
 
-Davvero buona questa crostata, non solo tua madre ha bei gusti per quanto riguarda la moda ma è anche brava a cucinare- esclama Meg mentre, seduta sul divano del mio salotto, mangia la crostata preparata con tanto amore da mia madre.
-Si okay, ma sbrigati perché ho voglia di uscire.
-Coma mai tutta questa fretta? Non dovrai mica incontrare qualcuno?
La fisso intensamente e cerco di capire dove vuole arrivare.
Eccola li, lo sapevo.
-Meg, la finisci?
-Michela andiamo, potrà essere anche antipatico ma è un figo da paura.
Sbruffo mentre mi allontano per prendere la mia borsa con Meg dietro.
-Ma se ti piace così tanto- quasi urlo- perché non ti fai avanti?
-Perché lui non ha buttato il drink addosso a me.
Mi giro e, con braccia conserte, la guardo con uno sguardo decisamente arrabbiato.
-E con questo dove vorresti arrivare?
Si avvicina lentamente e mentre mi pizzica la guancia esclama:
-Amy, mia piccola, ingenua, dolce Amy. Ma non lo capisci? Lui ti ha gettato il drink addosso per attirare la TUA attenzione. Gli piaci. E’ evidente.
Levo la sua mano dal mio viso.
-Oh, ora capisco- dico lentamente- ah. Ah. Ah. No!
-Ma cosa hai sugli occhi? Mortadella?
-Una volta le persone avevano il prosciutto sugli occhi non la mortadella!- dico mentre,sbuffando, prendo le chiavi di casa e le poso nella borsa.
-Si quello li, comunque hai capito cosa voglio dire! Non negarlo.
-Possiamo chiudere questo discorso? Mi fa innervosire solo pensare a quell’ornitorinco.
-Ti sono sempre piaciuti gli ornitorinchi- risponde sghignazzando.
 
 
 
 
-Owh finalmente.- esclamo entrando nella gelateria.
-Ma tutto questo caldo? Siamo solo a Giugno!- dice Meg mentre si lascia cadere su una poltrona.
-E già ragazze, il telegiornale diceva che…
-Gli anziani e i bambini devono rimanere a casa, certo Joe. Come stai?- dico mentre mi avvicino per abbracciare il gelataio, nonché grande amico di famiglia. Per me è come un padre. Mi ha vista crescere ed è stato uno dei pochi ad esserci sempre quando ne avevo bisogno.
-Ciao tesoro, come stai?- esclama mentre, sorridente, mi accoglie tra le sue braccia.
-Sto bene, ma con una bella granita alla fragola starei ancora meglio.
-Oh, allora mi metto a lavoro. E tu Meg cosa prendi?
-Qualsiasi cosa, l’importante è che sia fredda!
Mi allontano da Joe per avvicinarmi alla mia amica e sedermi al suo fianco.
Dopo pochi minuti arrivano al tavolo  le nostre granite alla fragola. Inizio a bere, quando mi blocco con gli occhi spalancati e la bocca aperta.
-Cosa c’è? Oh sei sempre la solita. Ti si è congelata la testa? Quante volte devo dirtelo di bere piano?
Azzittisco Meg e mi nascondo dietro di lei.
 
 Ma dico io, su sei miliardi di persone al mondo proprio lui doveva entrare? Con tutte le gelaterie che ci sono in città, proprio in quella doveva venire?
-Mi spieghi cosa stai facendo?- dice la mia amica mentre mi guarda scioccata.
-Non. Parlare. Non. Respirare. Non dobbiamo attirare l’attenzione!
-MA L’ATTENZIONE DI CHI?
-Ciao ragazze, come va la vita?
 

 

Okay bellezze, primo capitolo di questa nuova storia.
Sono contentissima perché il prologo ha avuto molte visite e diverse approvazioni, anche su twitter. Vi ringrazio e spero che questo capitolo non vi abbia deluse, anzi spero proprio che vi siate incuriosite. Fatemi sapere il vostro parere.Un bacio.


Haylslove
 

 
 
   
 
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