‘Mamma! Mamma!’ gridò Phoebe.
Louis e Harry si guardarono, allarmati. Harry era rimasto immobile quasi pietrificato, mentre Louis era corso a rincorrere la sorellina, fermandola appena in tempo.
‘Fratellone e Harry si stavano baciando!’ gridò lei, ma, dato che non c’era nessuno in casa, tranne suo fratello e il suo non-più-solo-un-amico, nessuno l’aveva potuta sentire.
‘Phoebe, ti sai sbagliando.’
‘No! Non è vero! Louis bugiardo!’
‘Sorellina non ricordi?’
‘Ricordare cosa?’
‘Eravamo in camera io, te ed Harry a guardare ‘Alice nel paese delle meraviglie’, il tuo film preferito, quando, ad un tratto ti sei addormentata. Poi ti sei svegliata urlando e correndo via, dicendo che io ed Haz c’eravamo baciati. Invece era solo un tuo incubo.’
‘No…Lou…Haz…’
‘Pho, credimi, è andata così. Non ti fidi di me?’ Disse Louis, fingendo di essere triste e deluso.
‘Io… Sì, ti credo… Ma…’
‘Niente ‘ma’, fidati, è andata proprio così. Non vedi quanto sei stanca? Ha due occhiaie da paura.’
Phoebe sbadigliò, poi fece segno a suo fratello di prenderla in braccio e di portarla a letto.
Quando Louis ebbe finito di preparare sua sorella e di metterla a letto, notò che il suo pasticcino si era preparato, e sembrava intenzionato ad andarsene.
‘Hey, dove vai?’
‘Scusami Boo, devo andare… Ho bisogno di stare da solo, di pensare, di riflettere. Sai, riguardo a…’
Harry non fece in tempo a finire la frase che venne interrotto da Louis.
‘Non preoccuparti, ti capisco, va pure, ci sentiamo.’
Il maggiore ci era rimasto un po’ male, ma capì che era normale che dovesse riflettere, era stato così anche per lui.
 
Il riccio, arrivato a casa, si spogliò e si fece una bella doccia fredda, iniziando a pensare.
‘Sono troppo confuso. Che mi sta succedendo? Ho baciato il mio Louis, il mio migliore amico da sempre, un uomo, e, per giunta, mi è pure piaciuto. E ora non riesco a smettere di pensare a lui, ai suoi capelli che sfioravano il mio viso, ai suoi occhi color ghiaccio che mi fissavano bramosi, al suo respiro sulla mia pelle, alle sue labbra, così calde, morbide, che si posavano sulle mie, alle nostre lingue, che si esploravano a vicenda, alle sue mani sui miei fianchi, ai suoi pettorali e ai suoi addominali accennati, al suo fondo schiena così perfetto, alle sue gambe, magre, bellissime, alla sua simpatia, alla sua esuberanza, alla sua dolcezza… a lui. In effetti era da un po’ che mi ero accorto che non ero attratto dalle ragazze… Ma non ci avevo mai pensato seriamente. Però il mio Lou è così… così… così perfetto.  Eh sì, sono omosessuale, e sono innamorato perso del mio migliore amico, ma non è poi così male.’
Dopo la doccia, circa alle 21, Harry andò a letto.
Harry diventava proprio zuccheroso quando si parlava di amore.
 Invece, Louis, si mise a guardare la televisione, guardare per modo di dire, perché era penso nei suoi pensieri. O meglio, si era perso pensando a Harry. Per lui non era complicato ammettere di essere gay e di essere innamorato di Harry, lo aveva già capito da un po’, anche se non ne aveva parlato con nessuno.
 
2 giorni dopo

Styles si svegliò di notte, reduce da un incubo dove Louis era appena stato ucciso da un cavallo e un polipo, sulla torre di Pisa, mentre la sua più terribile professoressa parlava del nuovo numero di ‘Play boy’.
Si svegliò confuso, sudato, e per nulla voglioso di tornare a dormire. Erano le 4 di notte,  e il giorno dopo non doveva andare a scuola. Aveva tanta voglia di andare da Louis, così uscì di casa senza farsi sentire dai suoi.
‘Lou! Sveglia!’ disse Harry lanciando dei sassolini sulla finestra della camera di Louis.
Poco dopo vide una luce accendersi e la finestra aprirsi.
‘Che ci fai qui, a quest’ora?’
Disse Louis spettinato, con la voce roca e senza maglia.
‘Fammi salire, ti prego!’
‘Ora scendo, aspetta…’
Così Tomlinson scese e aprì la porta, facendo scattare la serratura.
‘Vieni, andiamo in camera mia.?
Così i due si diressero al secondo piano, nella seconda camera a destra, quella di Louis.
Appena arrivati, Lou si buttò sul letto, e Haz lo seguì poso dopo, osservando il viso del magnifico ragazzo accanto a lui, si avvicino a lui sempre più lentamente, fino a poggiare le sue labbra su quelle del maggiore, e iniziarono a baciarsi allo sfinimento, baci con nulla di casto, proprio nulla. E nel frattempo Harry toccava il petto, gli addominali, la schiena di Boo. Invece Louis toccava le braccia muscolose, i fianchi morbidi, ancora da ragazzino, i ricci, il viso di Harry.
Dopo attimi, che parevano ore, i due si staccarono.
‘Harry…’
‘Dimmi.’
‘Ci hai pensato? A noi, intendo.’
‘Si, ho pensato a te. E tu ci hai pensato?’
‘Si…’
‘E…?’
‘Piccolo, so che forse è presto, che non dovrei, che siamo forse troppo giovani per conoscere ‘il per sempre’, che nessuno sa di ciò che ci è successo, che dobbiamo ancora abituarci appieno all’idea, ma tu mi piaci, molto sul serio, quindi… Vuoi essere il mio ragazzo?’
 
 
Note autrice:
*Da daaan*
Ecco il terzo capitolo, per la gioia vostra, e di Mary!
Vorrei ringraziare le 5 recensioni, le 9 persone che seguono questa mia prima ff *sclera*, vorrei soprattutto ringraziare Mary, che mi ascolta quando sono felice, triste, arrabbiata, sclerata, che legge la mia Larry pur non essendo Larry shipper, che sembra che le piaccia molto e che mi ha dato spunto per l’inizio del capitolo.
Grazie di cuore Mary, ti voglio tanto bene, anche se non ti ho incontrata e vorrei tanto abbracciarti dskjgh
Anyway, aggiorno abbastanza spesso perché mi piace scrivere, anche se devo farlo di nascosto, quando non ci sono né mia sorella né i miei lol, e sono molto presa dalla storia.
HARRY E LOUIS SONO COSI’ PATATOSI DGDJH *-*
Adioss, alla prossima!
Xx Terry