Giorgio si ricordò
che a sua figlia piaceva il mare, in particolar modo ***, così decise di
continuare le sue ricerche proprio là, magari, se aveva un po’ di fortuna,
qualche viandante o persona
della zona aveva visto la ragazza.
Fece per varcare
la porta di casa quando una signore lo salutò.
-Buon giorno, lei
è il signore Santini?- domandò la donna porgendo una mano.
-Sì, signora, sono
proprio io. Posso aiutarla?- chiese Giorgio chiudendo dietro di sé la porta.
-Vede mio figlio è
scomparso- il volto di Giorgio si rabbuiò, ma la donna proseguì –Ormai è da un
po’ che non torna a casa e sono certo che sia con sua figlia-.
A quelle parole
l’uomo si voltò verso la donna colto dalla curiosità
–Mi dica, come si chiama suo figlio? Nicola Rossi?-.
-Sì signore è proprio
lui- la donna si agitò –la prego, mi dica che ne sa
qualcosa, mi dica che sa dove si trova-
-Le dirò signora,
mia figlia parlava molto spesso di lui, lo ammirava anche se,
secondo me, sotto sotto c’era ben più che una
semplice ammirazione, credo che mia figlia ne fosse addirittura innamorata- la
donna sorrise divertita.
-I due stavano
insieme- rivelò infine –Semplicemente Iris aveva paura a dirlo a lei perché
pensava in una sua reazione negativa-.
L’uomo si gratto
la fronte –Capisco. Comunque le devo purtroppo dire
che anche mia figlia è scomparsa da un po’, non ha letto i giornali?- chiese
lui.
-Guardi, Nicola è
molto malato e ultimamente non ho più avuto contatti col mondo esterno, sono
preoccupata per lui, il dottore..- e la donna fece un
minuto di silenzio, poi riprese fiato –Il dottore appena Nicola è scomparso mi
ha rivelato che lui ha soli pochi mesi vita-.
Le lacrime della
donna sembravano spingere dagli occhi e voler traboccare fuori, ma Lucia era
una donna forte di carattere quindi le ricaccio dentro.
-Lei non penserà
mica ad una fuga d’amore?- domandò Giorgio sempre più attento.
-Non so più a cosa
pensare signore, ogni scusa, ogni cosa mi sembra poter essere quella giusta-
rispose lei ormai disperata.
-Senta io stavo
giusto per andare a ***. Mia figlia ama molto il mare e credo che in quel posto
potremmo ricavarne qualche informazione in più. Certo, non mi aspettavo che di
mezzo ci fosse un ragazzo- commentò lui.
Lucia e Giorgio,
allora, presero qualche due semplici trolley e
partirono alla volta di *** per cercare di scoprire cosa stava capitando ai due
figli.
In auto c’era un
gran silenzio interrotto unicamente da una radio vecchia e scassata che andava solo quando ne aveva voglia.
Lucia, sempre
preoccupata per il figlio, da una parte era felice di sapere che Nicola si
trovava in buone mani, si era sempre fidata della ragazza, Iris era una con la
testa sulle spalle, sapeva bene cosa fare e calcolava sempre tutto fino
all’ultimo dettaglio.
Giorgio, invece,
impugnava stretto il volante e teneva lo sguardo fissò sulla strada, sia per
non perdere la concentrazione sia per l’imbarazzo creato da quella strana
situazione. Era sicuro che non si trattasse di una fuga d’amore, sua figlia era
molto sveglia e non era certo tipo da fare certe sciocchezze anche perché “fuga
d’amore” era sinonimo di “disagi famigliari”, questo era ciò che pensava.
Ai cellulari
nessuno dei due ragazzi era rintracciabili, Lucia e Giorgio, allora, speravano
solo che l’intuizione di quest’ultimo fosse esatta.
Dovettero
affrontare ben 2 ore di coda e 6 di auto prima di raggiungere il luogo da loro
stabilito, lasciarono i due trolley sull’auto e iniziarono a girovagare per la
città in cerca di indizi.
-Scusi signore, ha
per caso visto questa ragazza?- domandò Giorgio ad un pescatore del posto.
-Mah.. non mi pare, mi dispiace, provi a chiedere a Fabrizio,
lui sta sempre qua e conosce tutti- rispose indicando un giovanotto che se ne
stava bellamente disteso su un muretto in sasso a prendere il sole.
-Ehi ragazzo-
Fabrizio si tirò su e guardò l’uomo –Hai per caso visto questi due?- domandò
Giorgio mostrando una foto sia della figlia che dell’altro ragazzo.
-Iris e Nicola? Sì
certo, perché?- chiese confuso.
-Dove?- Giorgio
iniziò il suo terzo grado.
-Mah, sono stati
due o forse tre giorni da me, li ho ospitati per la notte, due ragazzi
simpatici- rispose lui.
-E ora? Dove
sono?- chiese sempre più irrequieto Giorgio.
-Boh parlavano di andare a vedere
***, ma poi non so se ci sono andati- rispose vago Fabrizio.
-Grazie ciao- e
Giorgio se ne andò.
“Che persona
strana…” pensò Fabrizio.
Giorgio raggiunse
subito Lucia.
-***- le disse.
-Cosa?- domandò
confusa lei.
-Sono andati lì,
prendiamo un caffè e poi ripartiamo- ordinò lui.
La tensione che c’era
nei due era inimmaginabile.
Presero un caffè
nella speranza di poter calmare la rabbia, preoccupazione, la disperazione che
vi era nei due.
Quando partirono
Giorgio iniziò a fare qualche domanda a Lucia, tanto per trascorrere il tempo
senza il silenzio del viaggio precedente.
Arrivarono a ***
un’oretta dopo.
Appena scesero
dall’auto i due sentirono subito l’inconfondibile odore della salsedine e la
brezza che veniva dal mare.
-E’ ora di darci da fare- si disse a sé stesso
Giorgio.
-Scusi lei per
caso ha visto questi due ragazzi recentemente- chiese Lucia ad una donna che
caricava frutta e verdura su un camioncino.
-Sì, proprio
questa mattina- rispose lei.
Giorgio e Lucia si
guardarono immediatamente: li avevano in pugno!
FINE CAPITOLO:
Allora qualcosa si
è chiarito? Pronostici sulla fine?
Tranquilli tranquilli, non manca molto alla fine della storia, 2 o 3
capitoli ancora e presto avrete le idee chiare.
Spero che anche
questo vi sia piaciuto, ciao e alla prossima^^