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Autore: FabTaurus    09/02/2013    2 recensioni
L'Incursore Vorken è un combattente implacabile, nato esclusivamente con lo scopo di servire la sempre affamata macchina bellica dell'Impero, che attualmente si affaccia su quella "terra di nessuno" di una decina di sistemi solari indipendenti che lo separa dalla Confederazione Pangalattica Zerch'ar-youlan. Nella prospettiva di una Guerra di Conquista, l'Impero muove le sue pedine per accaparrarsi anche il più piccolo frammento di asteroide da cui estrarre manodopera, materie prime e roccaforti per i propri eserciti. Proprio questo scenario si muove il nostro protagonista.
Genere: Azione, Guerra, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Stihr 3, Capitale
 
45° 22' 5.23”Nord - 180° 44'0.00”Est
 
Nonostante gli scontri si fossero conclusi da ormai quasi due settimane standard, neri fumi si levavano ancora dalla città morente come fetidi miasmi di un corpo divorato dalla cancrena.
A parecchie centinaia di piedi da terra, al riparo da quegli orridi vapori, una lattiginosa escrescenza vetrosa emergeva dallo scafo dell'incrociatore che levitava pigramente, avvoltoio troppo sazio ma ancora crudelmente insoddisfatto. 
Dietro quegli imponenti bastioni di cristallo e metallo, il Contrammiraglio scrutava rapace lo scempio che le sue armate avevano arrecato al tessuto architettonico della città, complimentandosi con i Colonnelli al suo cospetto e gustando vero cibo. 
Cibo Terrestre, oltretutto.
Comodamente seduto a un mastodontico tavolo organico, che si mormorava essere la copia esatta di un tavolo preistorico risalente alle Guerre Navali dei Primi Uomini, gustava prelibatezze dimenticate. 
Alle sue spalle stava il suo Stato Maggiore e ai fianchi del tavolo invece alcuni Ufficiali. In piedi.
Come volgari inservienti, sibilava più d'uno.  
-Ottimo lavoro, Uomini- disse infine, dopo aver deglutito un boccone piuttosto impegnativo di carne. Carne vera, cresciuta su ad animali vivi, non il surrogato di laboratorio che veniva rifilato agli ufficiali inferiori, e nemmeno la compressa di proteine pure e lieviti che la soldataglia ingoiava mattina e sera. 
-Vi farà piacere sapere che l'Imperatore, Gloria e Onore alla sua Persona, è rimasto piacevolmente colpito dalla rapidità con cui ho sottomesso questa regione di confine. Per questo motivo, e per mia gentile intercessione, ad alcuni voi è stato concesso un contratto di baronato con valenza bisecolare sui possedimenti appena conquistati. Capitano Flint e Caporale Rill’so complimenti, a voi la co-baronia di Setha 7 e il controllo del sistema solare Setha per conto dell’Imperatore; Capitani J’hrho, Kurt, Silva a voi invece il co baronato per Irivia 5 e le sue due lune sempre con annesso controllo sul sistema solare. E infine…- il Contrammiraglio si sciacquò la bocca con un sorso di vino, vino vero, - Maggiore O'Kerst a voi la Baronia di questo splendido pianeta, Stihr 3, da poco tornato sotto l’ala benevola dell’Impero.-  
Fuori dalla cupola,  i neri fumi continuavano a sollevarsi dalle macerie, mentre la rossa e fredda luce  della stella Stihr illuminava la desolata superfice spoglia del pianeta.
Avvelenati sono i regali dell’Impero, un detto che era più che semplice leggenda.
Con un'unica mossa, gli Alti Generali avevano formalmente concesso onorificenze di grane valore degli eroi, liberandosi al contempo di territori di confine molto scomodi da gestire, relegando nel margine più pericoloso dell’Impero i fautori della guerra; e se il fato fosse stato benevolo, quella stessa guerra che avevano creato e che tanto in alto li aveva portati, ben presto li avrebbe spazzati via.
Il Contrammiraglio fece trillare un minuscolo campanellino d’argento che era sempre stato sul tavole di fianco alle pietanze.
Servitori comparvero silenziosi, porgendo coppe di cristallo ai vari ufficiali, colme di vino bianco annacquato per tutti, eccetto i nuovi Baroni, cui vennero offerti neri calici colmi di forte vino rosso.
Scuro e corposo, del colore del sangue.
Come da protocollo, il Contrammiraglio si alzò , facendo cenno ai cinque di disporsi di fronte a lui. Fatto ciò alzò il suo calice, opportunamente  empito di nuovo.
- È davvero un piacere ed un onore essere al vostro cospetto miei...Baroni.- e mentre l'ultima parola echeggiava nel solarium, le sue labbra si arricciarono in un ghigno appena trattenuto.
- Come Nobili, ora non siete più Uomini ma Cavalieri dell’Impero. Siete la Spada della Vittoria e lo Scudo del Popolo. L’Occhio dell’Imperatore e la Mano della Legge, è questo ciò che siete. Non dimenticatelo mai. Ricchezza e prosperità a voi e Eterna Vita all’Impero.– il ghigno da appena trattenuto ora era palese.  
Tutti bevvero, in silenzio, calici bianchi e calici neri.
I sei calici neri bevvero sapendo di brindare con il propri stesso sangue.
 

 

Foibe di Stihr 3

79° 63' 8.38”Nord - 134° 45'6.33”Est

 

Sussurri e bisbiglii nella grotta oscura.
-3...2...1...contatto-
Uno sfrigolare di scintitille.
Un occhio si aprì nelle tenebre.





 

E Rieccomi Qua, che pubblico qualche misera riga dopo mesi di silenzio stampa. sappate solo che sono le 4 di mattina e io sono pure un po' ubriaco. forse è per questo che lo pubblico, aspettassi domani probabilmente cestinerei tutto come sto facendo da mesi a questa parte. buna lettura e spero qualcuno lasci un commento. =) io vado a letto
  
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