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Autore: LilyStrongx    09/02/2013    1 recensioni
Ciao a tutte! allora ragazze, questa FanFiction parlerà di questa ragazza, Lily e dei One Direction
Grazie al cazzo.
Beh quello che voglio dirvi è che se siete delle persone che trovano la realtà estremamente noiosa, io cercherò di aiutarvi a viaggiare via da tutti i vostri problemi, coinvolgendovi nella storia e spero di riuscire a strappare qualche sorrisetto, che non ha mai fatto male a nessuno, è la mia prima storia e cercherò di non deludervi, datemi un'opportunità, entrate e leggete, poi se non vi piace, siete libere di uscire c:
Genere: Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Hey…ehm.. è tutto ok?
Senza neanche avere il tempo di asciugarmi le lacrime, alzo il capo, curiosa di sapere chi fosse il mittente di quella voce, e il fatto che fosse li, proprio davanti a me, non fa altro che aumentare il mio enorme senso di stupidità.



-Lasciami in pace.
Detto questo mi alzo e cerco di andarmene ma Peter mi ferma, trattenendomi con il suo braccio.
-Non trattarmi così

-Oh scusa tanto, come preferiresti essere trattato?   Chiedo con un falso sorriso.

-Con rispetto.

Non riesco a evitare le risate di scherno che mi escono involontariamente a sentire quella frase.

-Rispetto? Non provare a venirmi a parlare di rispetto! Devo ricordati quello che è successo?

-Ancora con questa storia? Quando la smetterai?

Mi trattengo dal tirargli un ceffone in piena faccia, mentre i ricordi di noi due prendono il posto di quelli di Harry ed Ashley. Non so dire quali siano quelli più dolorosi. Io e Peter stavamo insieme, tre o quattro mesi fa, era tutto fantastico, ma la notte non riuscivo a dormire per i sensi di colpa. Sì, esattamente, sensi di colpa provocati dal fatto che Peter non mi è mai piaciuto veramente, lo stavo solo usando per smettere di pensare ad Harry. Un giorno volevo mettere fine a questa storia, io sono una persona onesta, Peter era importante per me e volevo smettere di prenderlo in giro, così quando mi presentai senza preavviso a casa sua, lo trovai con un’altra ragazza mentre si baciavano, quando stavo per interromperli la situazione  stava diventando troppo travolgente e se io Peter non mi avesse visto, attraverso la finestra del salotto, avrebbero potuto tranquillamente continuare.
Anche se i miei sentimenti verso di lui non erano così forti, erano pur sempre veri e soffrii lo stesso.

Lui cercò di sistemare le cose, ma per me, quando una persona ti tradisce, non tradisce solo il tuo amore, ma soprattutto la tua fiducia, ed un volta persa, non puoi più riconquistarla.

-Hey Lily ci sei? Perché stavi piangendo?

-E tu perché devi scartavetrarmi le palle? Fatti i cazzi tuoi e non venirmi a stressare, coglione.

Mi incammino verso la classe, dato che per mia sfortuna sono ancora a scuola, credo che fingerò di essere malata, troppe emozioni in troppo poco tempo

-Non è finita qui! E tu lo sai benissimo! Dovremo parlare un giorno, vicino o lontano, e tu lo sai!

Per tutta risposta, alzo il dito medio senza nemmeno girarmi e continuo a camminare, soddisfatta per la mia risposta. Entro in classe noto con sollievo che il prof non è ancora arrivato, mi siedo al primo banco libero che trovo, prendo il cellulare e vedo che mi è arrivato un messaggio da Alice:

-Che fine hai fatto? Ricordati di aspettarmi fuori scuola alla fine delle lezioni. Xx
-Ok, a dopo allora xx.

Non mi andava di starle a spiegare per messaggio tutto quello che era successo, gliel’avrei raccontato di persona, avevo bisogno di una spalla su cui appoggiarmi, e il telefono non poteva offrirmela, quindi decido di tenermi tutto dentro, lacrime comprese, agognando la fine delle lezioni.

-La piccola Tomlinson è triste? Sfogati con noi stellina, vedrai che ti sentirai meglio!

Questa è una delle schiavette predilette di Ashley,che accompagna le sue parole da una risatina da oca a cui si aggiungono le altre “amiche”.
Sì. Proprio, siamo più amici io e Peter che loro, che appena possono si parlano alle spalle.

-No grazie, preferisco non parlare con gente la cui intelligenza è proporzionata alla lunghezza della loro gonna.   Dico ammiccando, lanciando uno sguardo alla sua mini-mini-mini-mini-…..-skirt.                                                      

I ragazzi dei banchi più vicini ridono e fanno versi, attirando l’attenzione di quelli più lontani, facendo voltare verso di noi tutta la classe.
-Ma lo vedi che sei  ino… inap.. com’è che si diceva? Ah si, I N O P P O R T U N A T A ? cosa centra adesso la matematica con quello che ti sto dicendo?                                                                                                                                                 Oh Dio, ditemi che non l’ha detto davvero.                                                                                                                                                                        
Senza contare che durante lo spelling della parola “inopportunata”, che poi doveva essere “inopportuna” ha lasciato la bocca aperta ad “A” per più di cinque secondi.

-Fai ridere! Sei talmente troia che le tue gambe sono come le porte di un supermercato, che si aprono automaticamente quando si avvicina qualcuno, e non importa se è un uomo, un cane o un gatto, se respira, va bene ugualmente!
Altre risate, ragazzi non continuate così, sto arrossendo.

-Cosa hai detto? Ripetilo se hai il coraggio!

Sorrido amabilmente: Ma zitta, che per farti capire un concetto è più facile fartelo entrare nel culo che in testa!

-Spiegami cosa centrano adesso in confetti!  
Non voglio più vivere su questo pianeta, se è pieno di persone del genere preferisco soffocarmi!                                                                                                                

 -Ma il cervello lo usi solo per separare le orecchie?  O magari solo per impedire che la testa si accartocci?

-Certo che no! Non lascerei mai che i miei capelli si accartoccino! Io ci tengo a queste cose, al contrario di te!

-Beh mi dispiace tesoro ma di un’altra parola e tra poco ti ritroverai a pettinare l’aria, perché io ti stacco i capelli uno ad uno se continui!

-No! Non i miei piccoli! Esclama iniziando a toccarsi le punte e a sistemarsi il ciuffo.
Devo smettere di offenderla, c’è un limite a tutto, ma farlo mi ha fatto stare così bene.. ancora una battutina e poi basta, giuro.

-Sei messa male ragazza! Se ingerissi un moscerino avresti più cervello nello stomaco che in testa!

-Sto messa male? Che c’è questa maglietta non si abbina con questa gonna?

-Ma perché ti sto rispondendo? Ti prendi per il culo da sola!                                                                                                                     
Difatti, tutta la classe stava ancora ridendo per le cazzate che il cagnolino di Ashley aveva sparato, e questo bastò a zittirla una volta per tutte.













Una volta uscita da scuola, mi appoggio al muretto e prendo l’Mp3, le lezioni di Alice finiranno solo tra venti minuti, quindi l’aspetto pazientemente, anche perché non ce la faccio più a tenermi tutto dentro.
Sì vabbè, pazientemente per modo di dire, continuo a guardare l’orario sul cellulare ogni dieci secondi, incavolandomi e prendendomela il lento passare del tempo.                                                                                                               Le note di She will be Loved  di Adam Levine mi fanno momentaneamente dimenticare tutti gli avvenimenti di appena qualche ora fa…aaah la musica, che mondo sarebbe senza? È come per la nutella, solo che senza cioccolata saremmo tutti più magri, senza musica saremmo tutti più vuoti, non importa il genere che ci piace, quando ci infiliamo le cuffiette e si va all’opzione musica: Mode on, automaticamente è come se i nostri problemi andassero: Mode off.

O almeno fino a quando non vedi il tuo problema venirti incontro, in quel caso, nemmeno Adam Levine può salvarti.

-Lily, ciao! Ti stavo cercando da tanto!

Oh scusami tanto, sai ero occupata a piangere, dimmi tutto!

-Ah..davvero? Mi dispiace ma sono in ritardo e devo andare .. inizio a incamminarmi verso i cancelli, sperando di uscire da quella scomoda situazione.

-No aspetta! Poi dove dovresti andare con tutta questa fretta? Mi domanda con un sorriso, come se non fosse successo niente.

-Io.. Ecco.. uhm.. devo.. Sì insomma, non ti riguarda, non voglio fare tardi ciao!

-Daiii perché non me lo dici! Mi stai nascondendo qualcosa? Mi chiede ancora con un sorrisino sghembo.

-Soffri di manie di protagonismo? *dico duramente* non ho tempo da perdere ok?

-Ok, ok, non agitarti, volevo solo dirti che sta sera ti passo a prendere alle nove e mezza.

Che cosa??

-Come scusa?

-La festa di Mary! Non ti ricordi che devo accompagnarti io?

Oh no, l’avevo completamente dimenticato! La festa è questa sera! Non voglio andarci, non voglio illudermi! Sto per rispondergli che non mi sento troppo bene e che può benissimo andarci con Ashley e già che mi ci trovo, potrei mandarlo anche a quell’altro paese,ma un’idea attraversa come un fulmine la mia testolina, evitando di dare voce ai miei pensieri.

Se mi comporto così, lui capirà che c’è qualcosa che non va, e a quel punto scoprirà la mia cotta e diventerà ancora più irraggiungibile di prima, mi ha spezzato il cuore, ma non demordo, mi piace da troppo tempo per permettere ad Ashley di mettermi i piedi in testa. Lui è mio. E questa sera gli dimostrerò tutto quello che si perde. Oh si, devo essere forte, lo sono sempre stata, non posso crollare adesso.

Sorrido, un sorriso amaro, non falso, solo estremamente dispiaciuto e dico: Va bene, a sta sera allora.

Detto questo ritorno al mio muretto, aspetto di essere fuori dalla visuale di Harry, prendo un fazzoletto e asciugo una lacrima, e prometto a me stessa che quella è l’ultima della giornata.
Vedo Alice avvicinarsi, e Harry andare in contro al Ashley mettendogli il braccio intorno al collo, mi rigiro, prendo Alice per un braccio e corriamo dritte verso casa.
 Sarà un notte molto lunga e per i miei parametri di sopportazione forse troppo.
 
 






















                                                                  Shalalala

Ciao ragazze! Questo è solo un capitolo di passaggio, il prossimo lo pubblicherò lunedì, promesso!
Prima di andare devo ringraziare un angelo: 1D_miky che ha recensito e messo tra le preferite la mia storia, sappi che ti amo!
Un altro ringraziamento va a:  ifancyrus   e  Mora69
Siete poche ma buone <3 mi raccomando non vi fermate! Ahahaah :D bene ora vado, ciao!                                                  
  
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