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Autore: Change_Your_Life_    09/02/2013    14 recensioni
Quella mattina, come al solito, la sveglia non smetteva di suonare e fui costretta a spegnerla con un pugno più forte del solito e finii per farmi più male io, che quella stupida sveglia.
Così, non appena mi alzai dal letto, notai la mia figura davanti lo specchio: avevo i capelli arruffati, gli occhi ancora un po’ sporchi di trucco e la guancia destra, che aveva, ancora, la forma della mia mano. Poi mi diressi in bagno e mi feci una doccia, che, per un minuto, mi fece dimenticare tutto quello che, per quel giorno, avrei dovuto sopportare. Poi, il più velocemente possibile, mi vestii e mi diressi in cucina, ma come al solito nessuno mi aveva preparato la colazione, dato che mio padre era appena uscito. Allora lasciai perdere la colazione e uscii di casa, diretta a scuola.
Ma quel giorno sentivo qualcosa di diverso, come se quel giorno la mia vita potesse cambiare, ma io ero stufa dei cambiamenti!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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You have changed my life.



Quella mattina mi svegliai di soprassalto, a causa di un incubo.

C’eravamo io ed Harry, lui mi stava accanto e mi sorrideva tranquillamente; ad un certo punto era spuntata Margi, con un sorriso malizioso sul volto e lo aveva portato, grazie a varie moine, dalla sua parte. Harry non sembrava opporre resistenza, anzi sembrava più interessato a stare con lei e il suo gruppetto, che con me. Io cominciai a chiamarlo, ma lui sembrava non sentirmi e mano a mano la sua figura, insieme a quella di Margi, cominciava a scomparire nel nulla. Io mi ritrovai sola e tutto intorno a me stava diventando scuro e sentivo anche delle voci.
Mi alzai di scatto e per poco non caddi dal letto: la mia solita goffaggine.
Quel sogno mi aveva traumatizzata, ma mi aveva lasciata, anche, perplessa. Cosa voleva dire? Che Harry non teneva a me e che preferiva Margi a me? Che tutto quello che avevamo passato, era niente?
Ci riflettei bene, ma arrivai ad una, sola, conclusione: quelle erano soltanto le mie paure! Avevo paura che Harry mi lasciasse, che preferisse Margi a me e, in un certo senso, ieri sera, me ne aveva dato la prova: infatti dopo che ci fummo staccati, ci guardammo negli occhi, per non so quanto tempo. All’improvviso si era staccato da me e mi aveva sussurrato un “Scusami”, prima di andare via da casa mia. Io ero rimasta ferma, immobile come una statua. Era inutile dire che ci ero rimasta, davvero, male; questo voleva dire che lui non provava niente per me e in quell’attimo mi ero solo illusa, lui però, baciandomi, aveva, solo, alimentato le mie illusioni.

Ecco perché, appena sveglia, ripensando al giorno prima, mi ritrovai a piangere sul mio letto per un ragazzo; il ragazzo che aveva rubato il mio cuore, quello di cui ero perdutamente innamorata, quello che mi aveva illusa e poi mi aveva lasciata così, senza una spiegazione.
Però non mi lasciai abbattere, no, come dice mio fratello Louis: “Un Tomlinson non si fa MAI mettere i piedi in testa da nessuno!”, e infondo aveva, anche, ragione.
Mi girai verso la sveglia e vidi che era ancora presto, così, invece di rimettermi a dormire, mi alzai e mi andai a preparare; il sonno era completamente scomparso e, anche se non avevo la minima voglia di andare a scuola, non solo perché lo avrei rivisto, ma anche perché non avrei sopportato le occhiatacce di Margi, senza urlarle contro che il suo ragazzo, la sera prima, mi aveva baciata.

Una volta pronta uscii di casa, senza fare colazione, e mi diressi da Starbucks, per fare colazione e per parlare, un po’, con il mio fratellone.
Arrivata a destinazione, notai un auto parcheggiata davanti al locale e ci misi poco a capire che era quella di Liam. Finsi un sorriso ed entrai dentro il locale.
Louis subito mi vide e venne ad abbracciarmi; con quell’abbraccio, inconsapevolmente, era riuscito a farmi sentire un po’ meglio e non potei fare a me di sorridergli.
Poi andai verso Liam, che mi guardava preoccupato: guai in vista, aveva capito tutto.
Venne ad abbracciarmi, io ricambiai; in quell’abbraccio potevo sentire tutto l’affetto, che provava per me e, di questo, gli fui infinitamente grata.
Poi mi sussurrò all’orecchio: “Poi mi racconti come è finita col riccio!” mi disse lui, io gli feci un piccolo sorriso, ma risultò più una smorfia e lui se ne accorse. Continuammo a fare finta di niente; non volevo che mio fratello si preoccupasse per niente.

Facemmo colazione insieme e Liam decise di accompagnarmi a scuola, io annuii: infondo era giusto raccontargli cosa era successo, lui stesso era presente ed era normale, credo, che volesse sapere come era finita.
Salimmo in auto e lui, subito, accese il riscaldamento per non farci morire congelati. A Londra in quel periodo faceva un freddo incredibile, per poco non nevicava, ma essendo già verso Marzo, non penso avrebbe nevicato. Rimasi un po’ a contemplare il paesaggio: quella mattina, oltre che il freddo, Londra sembrava molto cupa, subito pensai che si stesse preparando per un temporale.

“Scusa Lot, ma questo silenzio mi sta facendo preoccupare seriamente! Si può sapere cosa è successo ieri sera, dopo che me ne sono andato?” mi chiese lui e notai dal suo sguardo, che era seriamente preoccupato.
Presi un lungo respiro. “Harrymihabaciata!” glielo dissi tutto d’un fiato, ma parve capire lo stesso. Mi guardò, prima sorpreso, poi un sorriso comparve sul suo volto; ma, vedendo che non sorridevo, mi guardò seriamente. A quel punto non c’è la feci più e cominciai a piangere; lui, come un fratello, mi abbracciò.
Non riuscivo a smettere, era come se piangere riuscisse a liberarmi di quel peso che avevo nel cuore. Lui prese ad accarezzarmi i capelli e in quel gesto mi dimostrò che ci sarebbe sempre stato, per qualsiasi cosa.

Dopo qualche minuto mi calmai e continuai con il racconto; quando arrivai al punto in cui lui mi aveva lasciata, vidi sul suo volto una smorfia di disprezzo, ma lo calmai dicendogli che era comprensibile, visto che era fidanzato. Lui girò verso di me e mi guardò con un espressione, che mi fece capire che in quel momento, non stavo facendo altro che difenderlo, invece di pensare a me e a male che mi aveva fatto.

Liam riusciva sempre a farmi capire dove sbagliavo e non lo ringrazierò mai abbastanza!
Arrivai a scuola in tempo per andare al mio armadietto e prendere i libri per le prime ora; fortunatamente quel giorno non avevo nessuna materia in comune con Harry, quindi l’avrei, potuto, benissimo, evitare; anche se sapevo che avrei dovuto chiarire con lui.


***

La giornata passò in fretta; quella mattina Niall non c’era, perché aveva la febbre e Nina era rimasta a casa, per fare non so cosa, quindi a pranzo mi sarebbe toccato stare con Harry e Margi, o addirittura da sola. Un annuncio che diceva, che il professore dell' ora successiva era malato, mi salvò, letteralmente.
Così corsi subito a prendere la borsa e mi diressi verso l’uscita, dove mi aspettava Liam.
Avevamo deciso, la mattina di passare un po’ di tempo insieme, diceva che voleva farmi sorridere e farmi passare una giornata senza pensieri e io non potei rifiutare.

Mentre stavo per uscire, un braccio mi prese e mi fece girare verso il suo proprietario; non rimasi sorpresa quando vidi il volto di Harry, guardarmi intensamente.
Io cercai di liberarmi dalla sua presa, ma lui sembrava non voler mollare.
Subito cercò di guardarmi negli occhi, ma io evitai il suo sguardo: di sicuro non so cosa avrei fatto se avessi incontrato i suoi occhi smeraldini, che erano capaci di perforarmi l’anima.
“Che cosa vuoi Harry?” sbottai decisa. Lui non mi rispose, ma si avvicinò di più a me.
Io non riuscii a tirarmi indietro, forse perché la sua stretta era troppo forte, o forse perché non volevo, non avevo la forza per staccarmi da lui.

Ad un tratto, fortunatamente, qualcuno decise di salvarmi.
“Ehi Lottie che fine hai fatto? Sono dieci minuto che ti aspetto fuori da scuola!” esclamò Liam, non appena mi vide. Poi il suo sguardo si spostò su Harry, che non appena aveva sentito la sua voce, si era allontanato da me, ma non troppo.
“Li-Li scusa ma avevo dimenticato un libro in classe e Harry era venuto a portarmelo. Adesso possiamo andare.” Dissi io, mandando un’occhiataccia al riccio.
Liam annuì e venne verso di me, cingendomi le spalle con un braccio. Io gli sorrisi, poi mi voltai verso il riccio, che ci guardava con un’aria arrabbiata. Io feci finta di nulla, lo salutai con un cenno di mano, poi presi Liam per mano e mi allontanai insieme al mio migliore amico, verso l’uscita; riuscivo a sentire lo sguardo del riccio puntato su di me. L’unica cosa che pensai fu che sta volta sè l’era cercata.

“Si dice spesso che la verità non conti, le persone vedono ciò che vogliono vedere: alcuni potrebbero fare un passo indietro e scoprire che stavano guardando lo stesso grande quadro, altri potrebbero accorgersi che le loro bugie li hanno intrappolati, altri ancora potrebbero vedere ciò che è sempre stato lì e poi c'è un altro tipo di persone quelle che scappano più veloce che possono per non doversi guardare dentro.”





My corner... :D

Ehi Belle Ragazze, come va? A me tutto bene... Sono iniziate le vacanze di Carnevale e non posso essere più felice! *-* A voi le hanno date?
A me le hanno date da lunedì a mercoledì! :D
Passiamo al capitolo, che ne dite? Fa un pò schifo, non è vero?
Diciamo che sto mettendo un pò più in evidenza il personaggio di Liam, ma non preoccupatevi il rapporto tra lui e Lottie è solo amicizia, anzia quasi fratellanza.
Voglio ringraziare quelle magnifiche persone che hannp recensito lo scorso capitolo. Davvero grazie ragazze, non saprei come fare senza di voi!
Ringrazio chi l'ha aggiunta tra le preferite/seguite/ricordate e i lettori silenziosi! Grazie, vi amo! :D
Questo capitolo lo decido ad
Hazzina99, colei che deve credere nei suoi sogni e deve sapere che io l'appoggerò SEMPRE! :D
A tutte coloro che hanno un storia, scusate se spesso non riesco a recensire, ma faccio sempre il possibile, perchè io amo le vostre storie! :3
Adesso vado..
Mary :D





Ecco una GIf di Lou! Non è bellissimo? *-* Invece qua abbiamo Liam! é stupendo, vero? :D
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