Come promesso, pochi minuti dopo arrivarono. Sul portone, lui le lasciò  la mano, sentendosi improvvisamente imbarazzato a morte. Stava per entrare in casa di una ragazza. Ma non di una ragazza qualsiasi. La ragazza. Claire.

- Ok... stai calmo... non stai facendo niente di illegale. NIENTE! MANTIENI LA CALMA, DRAKUL! -

" Ehi, ti sei pietrificato? "

Nessuna risposta. Claire sventolò una mano davanti agli occhi sconvolti di lui, tentando di riportarlo alla realtà, ma senza successo. Lo guardò, non sapendo bene che fare e cosa pensare. Doveva essere molto concentrato sui suoi pensieri, se non sentiva nemmeno la sua voce! Ma a cosa stava pensando? Era questo che la ragazza non capiva.

" Pronto? Claire chiama Drakul! Claire chiama Drakul! ”

" A-ah? C-cosa? ”

Lui batté le palpebre un paio di volte, prima di notare la mano e fermarla, delicatamente, con la propria.

" Perché stai sventolando la mano? "

Domandò, incuriosito da quel gesto.

" Perché non ti riprendevi. "

Lui la guardò, interrogativo. Claire rise.

" Solo tu ti capisci, Drakul! "

Entrarono, Mihawk la seguì fino in cucina. Era spaziosa, le pareti colorate di un leggero lilla, il quale  emanava un senso di calma, che aiutò lo spadaccino a calmare i nervi. La ragazza si voltò e lui piegò un angolo della bocca, cercando di sorridere, nonostante il nervosismo. Un'altra cosa che lo rendeva inquieto? Non capiva il motivo della sua tensione!! Insomma, non stava facendo niente di sbagliato! O almeno così credeva...

- Ma perché mi sto ossessionando con tutte queste paranoie? -

" Vuoi qualcosa da bere, Drakul? "

" Hm... hai del vino? "

Lei annuì e si annotò mentalmente che la bevanda preferita di Occhi di Falco era il vino. Sorrise, capendo che l'altro non si aspettava una risposta affermativa. In effetti poteva sembrare insolito che una ragazza come lei avesse degli alcolici in casa. Prese una bottiglia e un bicchiere, sempre sotto lo sguardo attento e discreto dell'altro, il quale si avvicinò e prese la bottiglia fra le mani, studiandola. Poi sospirò e la posò sul tavolo di legno.

" E' una buona marca..."

Commentò, guardandola stranito. Stava per chiederle da quanto beveva, gli sembrava strano che avesse bevande simili in casa. Lei gli diede il bicchiere e, prendendo le pentole, gli rispose

" Mio padre ha un sacco di scorte in casa. Hai di che divertirti, sai? "

Rise. Mihawk ci mise qualche secondo per assimilare quelle parole.

" CHE COSA? TUO PADRE E' IN CASA? "

Urlò, terrorizzato. Claire si voltò e, vedendo che si era quasi strozzato, gli si avvicinò e gli batté qualche colpo sulla schiena per aiutarlo.

" Ma, no sciocchino! Ti ho solo detto che mio padre ama bere vino, come te. Non è in casa, è un marine, adesso è alla sua base. "

" COSA???!!! TUO PADRE E' UN... "

Non riuscì a finire la frase, la guardava con gli occhi sgranati e la bocca spalancata. Sconvolto. Semplice, no?

- Poco mi manca e mi viene un attacco di panico- 

Pensò, ancora più terrorizzato di prima.

" Ok. Ok. "

Respirò profondamente, nel tentativo di calmarsi.

" Non fare scherzi di questo tipo, Claire! Mai più! Mi hai fatto prendere un colpo! "

La guardò, cercando di riprendersi. Ma lei neanche lo stava ascoltando, poiché stava ridendo così forte, che era piegata in due, e si aggrappava al tavolo.

" Oh mio dio, Drakul! Non dirmi che ti sei spaventato! "

" SPAVENTATO!? PER POCO NON MI HAI FATTO VENIRE UN INFARTO! "

Urlò, rosso in volto. Si rese conto dopo della scemenza che aveva detto.

- Non ci posso credere! Io, Drakul Mihawk, Occhi di Falco, miglior spadaccino del mondo, membro della Flotta dei Sette, terrorizzato da un semplice marine, padre di una ragazza! Ragazza che sto frequentando, va bè... dettagli! - 

Un momento... frequentando? Aveva davvero pensato questo? Si sorprese egli stesso dei suoi pensieri. Lui non aveva mai frequentato una ragazza per amore! Non sapeva neanche che cos’era, l’ amore!

- Ma è davvero amore? -

In fondo, Claire era molto diversa da lui, soprattutto per carattere.

- Gli opposti si attraggono...-

Lo aveva letto in un libro.

- E se fosse vero? -

Allora, se fosse vero... poteva sperare di conquistarla, di essere ricambiato.

- AH! Drakul, ragiona! La conosci da nemmeno 24 ore, e già pensi a come conquistarla? -

Sbuffò, scocciato dei suoi stessi pensieri. Possibile che doveva essere sempre così orgoglioso, lui?

E che diavolo! Forse si stava innamorando, per la prima volta, e la prima cosa a cui riusciva a pensare era il suo orgoglio?! Ma se si stesse sbagliando? Se non fosse amore ma solo un interesse? Lui, di interessi verso le donne ne sapeva bene. Cose momentanee, che si concludevano nel giro di poche ore. Ma, ne era certo, quello non era interesse. Era molto di più. Se non fosse stato così, allora perché, ogni volta che la guardava il cuore batteva più forte? Perché ogni volta che aveva un contatto fisico con lei, arrossiva e si imbarazzava? Non si spiegava neanche il motivo per il quale l'aveva protetta da quei delinquenti. Avrebbe potuto benissimo fregarsene, lasciando che facessero ciò che volevano. Invece no. Lei lo aveva guardato. Occhi negli occhi. E gli aveva chiesto aiuto. E lui non aveva saputo negarglielo.

Si appoggiò al muro, il bicchiere di vino in mano. La sentiva canticchiare, e la osservava muoversi elegantemente nella cucina, il sorriso perennemente sul viso, quel sorriso di cui lui sempre più restava affascinato, e di cui si stava innamorando, anche se non se ne rendeva ancora conto. Era incantato. Lei gli provocava quest'effetto. Non aveva smesso un istante di guardarla. E si sa, il tempo passa in fretta quando si sta insieme a una persona speciale.

Quello di cui lui non si era accorto era che la ragazza aveva percepito su di sé quegli sguardi, quelli occhi dorati. E sorrideva per questo. Drakul Mihawk le piaceva, inutile negarlo. Era affascinante, e la faceva sentire al sicuro. Le ricordava un po’ suo padre. Orgoglioso e forte.

" E' pronto! "

Annunciò, sorridente. Si voltò, notando che l'altro non aveva capito. O meglio non aveva recepito il messaggio. Scosse la testa. Un’altra volta.

" Drakul? Ci sei? "

Provò di nuovo a sventolare la mano. Meccanicamente, lui la prese, ma ancora non la sentiva. Era lontano, lo aveva capito. 

" Ehi? "

Alzò gli occhi al cielo, sinceramente divertita

" Ma tu guarda che mi tocca fare, per farlo riprendere... "

Rise, dandogli un bacio sulla guancia. Come aveva previsto, lui batté le palpebre un paio di volte, poi arrossì e le lasciò la mano. L'imbarazzo, però, durò poco. Le accarezzò una guancia, delicatamente. Un brivido le percorse la schiena, facendola sorridere ancora di più. Il tocco era rude, ma soffice. Il rossore aveva preso di nuovo possesso delle sue gote, ma sembrava che non gli importasse, dato che le lisciò una ciocca di capelli ribelle.

" Hai dei bellissimi occhi, sai? "

Lei era arrossita. Riceveva molti complimenti dagli uomini, ma nessuno le aveva mai detto una cosa simile. Di solito nessuno ci badava.

" Davvero? "

" Certo. Gli occhi sono il riflesso dell'anima, rispecchiano le tue emozioni e i tuoi pensieri… "

Anche lei era arrossita. Non si aspettava un pensiero così profondo da parte sua, nonostante si fosse dimostrato molto riflessivo, era stata una cosa inaspettata, ma gradita. Era stato molto dolce da parte sua, anche il fatto che prima l'avesse aiutata con quei pirati.

" E i tuoi sono speciali. "

Sospirò lui, poi si fermò, abbassando la mano fino a sfiorarle un braccio. Lo sconforto si impadronì nuovamente del suo animo. 

" Ehi, sembri triste. "

Mormorò la ragazza studiandolo in volto. Aveva intuito che c’era qualcosa che lo turbava, ma non capiva bene cosa fosse. In fondo, per lei, Drakul Mihawk era un mistero. Un mistero che lei stava scoprendo, piano piano.

" No.... non è niente... andiamo a mangiare. "

" Drakul.. so riconoscere uno sguardo felice da uno triste. Che c'è? Qualcosa non va? "

" No, niente, tranquilla Claire. "

Le carezzò nuovamente una guancia, per tranquillizzarla. Lui, sempre con gli occhi velati di un dolore che si portava dietro da sempre, si sedette di fronte a lei. O meglio queste erano le sue intenzioni. Infatti Claire aveva scosso la testa in segno di diniego, e gli aveva indicato il posto accanto al suo. Mihawk era arrossito lievemente, ma aveva sorriso, annuendo. Cominciarono a mangiare.

ANGOLO DELL'AUTRICE

Ed eccomi qua! Come promesso, ho tentato di rendere questo capitolo un pò divertente! Spero solo di esserci riuscita... In caso contrario, le mie scuse. Dopo il prossimo capitolo, si ritornerà nel ' presente ' ( non so come chiarmarlo, pardon ). Come reagirà Zoro di fronte a questa realtà? Odierà suo padre oppure cercherà di capire cosa è successo? E che fine ha fatto la dolce Claire? Eheh... lo scoprirete presto, niente paura! Ah, stavo per dimenticarmene, nel prossimo capitolo, sarà soprattutto il falcone a mostrare tenerezza, non chiedetemi come mi sia venuto in mente. In ogni caso farò bene a tenere occhi aperti. Ho scoperto che il suddetto Occhi di Falco attenta alla mia vita!!  Sono certa che prima o poi mi ucciderà per tutte le sdolcinatezze che gli sto somministrando. Forse posso sperare in un diabete o qualcosa del genere, ma è meglio essere prudenti con certi soggetto. Devo assumere una guardia del corpo! Alias: ZORO!!

Come sempre ringrazio chiunque leggerà/recensirà! Al prossimo capitolo! ( Ammesso che ci arrivi viva, ovvio... )

Ciao!