Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
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Autore: Budicca    10/02/2013    0 recensioni
In seguito ad un incidente automobilistico la vita di Megan Black verrà completamente stravolta e il soprannaturale entrerà a far parte della sua vita, come anche Gabriel, il suo angelo custode
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic A poco a poco i rumori sebbene ovattati riaffioravano, i rimori dell'ambilanza, Rufus che urlava il suo nome e un ronzio che faceva da sottofondo al tutto. Non riusciva a muovere un muscolo e provava un dolore lancinante ovunque.
Aprì gli occhi e il secondo dipo si pentì di averlo fatto. Il sangue era ovunque, Chad aveva il viso rivolto verso di lei e una lacrima era come congelata sulla sua guancia, gli occhi fissi su di lei, ora senza alcna espressione, una spranga di ferro gli trapassava il petto.
I suoi occhi si riempirono di lacrime, si voltò verso Rufus che piangeva, tutto ad un tratto il ragazzo si fece da parte per fare spazio a degli infermieri che la presero con delicatezza e la poggiarono a terra. Mentre la spostavano il suo sguardo cadde sul sedile posteriore della macchina dove stava Vicki, anche quello completamente insanguinato. Le lacrime le presero a scendere come l'acqua da una cascata.
-é mia figlia! Vicki!- Vivien, la madre di Vicki urlava mentre trasportavano il corpo senza vita della figlia fuori dall'auto -per lei non c'è nulla da fare- dichiarò l'uomo, la donna cadde a terra e abbracciò la figlia urlando il suo nome.
Nel vedere quelle scene di disperazione la sua situazione sembrava la meno grave assieme a quella di Rufus, loro ancora respiravano, anche se avrebbe tanto voluto non fosse così, avrebbe voluto essere con Chad, se lui era dovuto andarsene perchè lei era ancora lì, non era giusto.
Le lacrime le scendevono silenziose sul volto, il dolore, sia fisico che mentale, era così forte  che non aveva nemmeno la forza di singhiozzare.
Il suo sangue era sparso ovunque, volse la testa verso l'ambulanza, un ragazzo stava in piedi, la fissava con il volto inespressivo, ma che nascondeva dolore immenso, era pallido e aveva gli occhi di un verde blu profondo come un lago alpino, aveva i capelli neri, corti e spettinati dal vento, i suoi lineameni erano di una perfezione quesi disumana.
Dietro di lui due donne e un uomo le lanciavano occhiate preoccupate e discutevano animatamente tra loro, anche se le parole non giungevano alle sue orecchie sembravano dover decidere qualche cosa di importante. Nessuno sembrava notarli, poi un uomo passò loro davanti e loro sparirono.
-Meg- si sentì chiamare dalla voce più femminile che conosceva. Sua madre e suo fratello stavano correndo verso di lei mentre la caricavano su una barella e trasportavano verso l'ambulanza. Sua madre piangeva tra le braccia del fratello, si avvicinarono a lei, la donna non aveva nemmeno la forza di guardarla, suo fratello le strinse la mano, lei sorrise, di quei sorrisi che portano dentro tutta la tristezza del mondo, poi sussurò -devi prenderti cura della mamma- anche il fratello scoppiò in lacrime.
-ce la farà?- chiese ad uno degli uomini che stavano salento in ambulanza, questo lo guardò con lo sguardo triste -faremo del nosto meglio ragazzo-.
Suo fratello kevin e sua madre salirono nell'ambulanza con lei, strinse la mano a quella del fratello e si lasciò andare.
  
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