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Autore: YouOnlyLiveOnce6    10/02/2013    1 recensioni
In fin dei conti tutto ciò che ognuno di noi desidera è trovare la propria anima gemella. Ma solo chi rischia ci può riuscire. Mettere se stessi in gioco per trovare il pezzo mancante del nostro puzzle; ecco questo è ciò che dobbiamo fare.
Eccomi, con la mia seconda fanfiction, un bel po' diversa dalla prima, ma non voglio anticiparvi nulla, buona lettura!
Debby!:3
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Non pensate di dirigere l’amore perché se vi trova degni di lui, è lui che vi conduce.”
                                                                                                                                                                            Kahlil Gibran.
Zayn: Non esagerare dai! Vieni, mangiamo.-disse prendendomi la mano.-
Bree:Mangiare?
Zayn: Una volta il pranzo,ora la cena!!
Bree: Manca colazione e merenda!
Zayn: Abbiamo una vita davanti.
Ci sedemmo su dei cuscini che c’erano lì per terra e Zayn aprì il cestino che aveva portato per cenare. Mi diede una decina di vaschette e due bacchette, cinese...oh Dio!
Bree:Cinese...davvero?
Zayn:Scommetto che mai hai mangiato cinese,vero? Considerando che mai mangi!
Bree: Hai ragione! Adoro questa canzone!-la radio trasmetteva give me love.-
Zayn: Balliamo?
Si alzò e mi prese per mano, mentre la calda voce di Ed Sheeran si diffondeva su tutta la spiaggia, i nostri corpi erano vicinissimi, le sue mani sui miei fianchi, le mie braccia al suo collo, la mia testa appoggiata al suo petto. Era tutto perfetto, sembrava che fossimo entrati in una bolla per 5:27 min. Sentivo battere il suo cuore e il suo fiato nei miei capelli, mi sentivo lentamente cullata da quella dolce musica, ma non la canzone in sé, la canzone più il suo battito cardiaco, unito al mio. Avrei voluto baciarlo, ma la canzone fortunatamente finì giusto in tempo per permettermi di scacciar via quel desiderio. Ritornammo seduti e scherzammo come se quel momento di intimità ci aveva solo unito ancor di più. Zayn faceva le facce buffe con il sushi in bocca e io ridevo, una volta mi aveva fatto sputare tutto quell’idiota. Poi, d’un tratto tutto serio si alza e caccia la macchina fotografica di Ally dal cestino.
-Mi ha obbligato a portarla.- disse con la faccia desolata.-
- Oh beh non preoccuparti, credo che l’hai capito ormai che amo stare sotto l’obiettivo.-risposi tranquillamente.
-Vieni,  diamo ad Ally ciò che vuole.-disse mettendo la macchinetta sul cavalletto e cliccando sull’autoscatto.  Scattammo prima una foto normale,  abbracciati e sorridenti. Poi con il sushi in bocca, mentre ballavamo qualche canzone che la radio trasmetteva, mentre io provavo a mettere i piedi nel mare, ma poi avevo paura, mentre lui correva rincorrendo un cagnolino che cercava di rubarci la cena. Dopo una buona mezz’oretta a fotografare di tutto, tornammo a sederci, per mangiare il dolce che aveva portato.
-Quel giorno in cui svenni nel tuo negozio-iniziai- tu pronunciasti quella frase, che purtroppo non posso sentire, sai quella dell’errore...In pratica, sin da quando tornai a casa dall’ospedale dopo essere nata i miei genitori continuavano a ripetere a me e a mia sorella che loro non ci avevano mai voluti.-chiusi gli occhi, rivissi quelle immagini.-Ripetevano quella frase in continuazione. Mio padre mi picchiava, perché io non dovevo essere mai nata.-una lacrima rigò il mio viso, l’asciugai.  Zayn mi disse che se non volevo parlarne per lui non c’erano problemi, ma io mi sentivo di farlo.-picchiava mia madre che non aveva voluto abortire... Mi picchiava per  qualsiasi cosa facessi, compreso andare a scuola o a danza. Allo studio ci andavo di nascosto, raccontandogli che in realtà andavo a lavorare. Un anno io e mia sorella preparammo l’albero di Natale e il Presepe, lui tornò a casa e gettò tutto a terra, picchiandoci fino allo sfinimento solo perché non gli avevamo chiesto il permesso. Noi volevamo solo una famiglia normale. Mai un regalo, mai nulla, compravano per noi solo il necessario, come  il materiale per la scuola e il cibo, eppure i soldi li avevamo, eccome! Solo che lui reputava non giusto spendere i soldi da lui guadagnati per qualcuno che lui non avrebbe mai voluto. Poi finalmente quando avevo dodici anni, mia sorella divenne maggiorenne e andò via di casa. Loro decisero di separarsi, e dissero al giudice che nessuno dei due mi voleva. I miei parenti erano tutti macchiati di qualche reato e così fui affidata a mia sorella, che non mi ha mai fatto mancare nulla! E’ dal 2008 che non ho notizie di quelli che la legge reputa i miei genitori. Ma da quel giorno ogni volta che sento quella frase mi prende una fitta allo stomaco e mi sento venir meno.- conclusi la frase e sentì il mio viso umido.
Zayn:Fino ai miei primi cinque anni di vita sono stato un bambino felice, che aveva tutto dalla vita sai....genitori benestanti, ultimo figlio dopo quattro ragazze, viziatissimo. Avevo quattro sorelle: Waliya, Safaa, Doniya e Marienn... Marienn era la più grande,aveva diciotto anni, quando un giorno fece un incidente con l’auto e perse la vita sul colpo. Da quel giorno mio padre si è rinchiuso nel lavoro e parla difficilmente. Mia madre è una donna distrutta, ha iniziato a dedicarsi solo al negozio e a casa, senza dedicare più di tanto tempo a noi,ma soprattutto a me! Mi reputavano una specie di causa, perché quando ha avuto l’incidente mi stava accompagnando a scuola e lei è morta, io no! Mi sento molto spesso io la causa di tutto ciò. –concluse con lo sguardo verso il basso, torturandosi le mani.-
Bree: Non devi dire così Zayn, non è stata colpa sua, doveva andar così. Non siamo noi a scrivere il nostro destino.
Zayn: Hai ragione! Andiamo a guardare le stelle?
Bree:Certo.-ci stendemmo sulla coperta appoggiata sulla sabbia e iniziammo ad inventare storie sulle stelle e le costellazioni. Poi d’un tratto vedemmo passare una stella cadente. In silenzio entrambi affidammo i nostri desideri a quella cometa, sperando li portasse direttamente a colui che aveva scritto il nostro destino.-Sai, ogni volta, ogni stella, ogni bracciale...porta con sé un unico desiderio!
Zayn: Shh...Non lo dire, se no non si realizza!!
Bree:Prendimi!-mi alzai ed iniziai a correre seguita da lui. Facemmo un sacco di strada io ero veloce, ma lui più di me. Infatti poco dopo mi acchiappò e mi fece sdraiare sulla sabbia.- Idiota i capelli!!
Zayn: Oh beh visto che il solletico non funziona, posso provare con lo scompigliarti i capelli e riempirli di sabbia?
Bree: Ti prego noooo! Giuro che faccio quello che vorrai!- la situazione era alquanto imbarazzante, io sdraiata per terra, lui a cavalcioni su di me. Provai ad alzarmi, i miei occhi si persero nei suoi, arrossì. Mi baciò. Il secondo bacio, un bellissimo bacio, passionale. Mi mordeva il labbro inferiore, io il suo superiore. Le nostre lingue danzavano allegre unite dal ritmo del mare. In quella notte stellata e fredda, quel bacio scaldò entrambi. Ci staccammo e rimanemmo un po’ ognuno perso nello sguardo dell’altra. Dopo di ché ci alzammo e cercammo di eliminare i granelli di sabbia che avevamo addosso, li avevo ovunque! Raggiungemmo il nostro chalet e raccogliemmo le nostre cose. Si erano fatte le tre e noi non ce ne eravamo neanche accorti. Continuammo a dire cavolate come se niente fosse. Poi, quando presi la macchina fotografica ebbi un’idea.
-Ally, vuole vedere una foto bella, perché non gliela diamo?- affermai con un sorrisetto malizioso.-
-Baciami!- e non appena Zayn pronunciò quella parola, cliccai sull’autoscatto e diedi un bacio a stampo a Zayn, flesh! Quella foto, quel momento rimasero indelebili per me. Mise il cestino con la roba dentro nel cruscotto della moto e partimmo.
Bree: Zayn,ma se Ally mette quella foto su facebook?
Zayn: A me non importa, a te?
Bree: No! Ma se qualche ragazza si arrabbia?
Zayn: Non ti preoccupare! Me la vedo io!! Bree, avevi detto che avresti fatto ciò che volevo, giusto?
Bree: Credo di si!
Zayn: Tagliati i capelli, ti prego!
Bree: scordatelo! Levatelo proprio dalla testa.
La moto sfrecciava veloce nella notte, senza nessuno che disturbava il nostro passaggio. Poi un semaforo, era ferma un’altra macchina decappottabile, con due amanti che  si baciavano. Si staccarono, i due ci guardarono, Zayn partì a tutta velocità, senza aspettare che il semaforo diventasse verde. Correva troppo, avevo paura, troppa! Inutile gridargli di fermarsi, che avevo paura, non mi ascoltava. Arrivammo a casa mia in un lampo. Si fermò.
-Scendi.-mi urlò.
Bree: Zayn che cazzo ti viene? Potevamo fare un incidente! Che cazzo ti ha preso? Zayn rispondimi cazzo.
Zayn: Era... era... quella puttana era...non posso, non ce la faccio!
Bree: Non capisco... Ma merito una spiegazione!
Zayn: Hai ragione...Bridget quella donna in quella macchina era-deglutì- mia madre. Ma quell’uomo non era mio padre! Era  l’ex- non ce la faceva era visibilmente sconvolto.-
Bree: Lascia stare, vieni! Togliti il casco e siediti qui!-c’era una piazzetta fuori casa mia e così ci sedemmo su una panchina. Si calmò prima un  po’ e poi mi disse che quell’uomo era  l’ex di Marienne, sua sorella. Mi chiese di abbracciarlo, lo strinsi forte a me e gli accarezzai i capelli. Si era reso debole davanti a me e io l’avevo fatto sfogare. Entrambi quella notte facemmo molti progressi. Aspettai che si calmò del tutto e lo feci andare via, mi chiese scusa e poi mi ringraziò di tutto. Gli dissi che sia le scuse che i ringraziamenti non servivano. Ci salutammo con un bacio sulla guancia e ognuno rientrò nella propria abitazione. Mi gettai sul letto, guardai le foto, dalla prima che scattammo al mare tempo fa, all’ultima, il nostro bacio! Non capivo, un ragazzo, da un giorno all’altro, poteva diventare così importante per me? Io neanche lo conoscevo prima e quella sera ebbi il mio primo appuntamento con lui, e c’eravamo pure baciati. Due volte e per totale tre volte! Mi stavo innamorando? Oh beh no di certo ,io con l’amore avevo chiuso.
#Zayn.
Non potevo ancora credere che quella puttana di mia madre se la faceva con quello stronzo dell’ex di Marienne! Stavano insultando il nome di mia sorella e io non potevo permetterlo! Bridget mi aveva calmato un po’, ma quella notte di rientrare a casa non ne volli proprio sapere! E così andai nell’unico posto in cui potevo sfogarmi davvero: la serra. Quando tutti mi videro si meravigliarono molto, alcuni mi domandarono che fine avessi fatto, perché non mi ero più presentato lì e roba simile. Risposi che avevo avuto da fare. Vinsi ben tre corse quella sera, con il totale di trecento euro, altro che pranzo ora che avrei potuto offrire a Bree. Poi uno sguardo e la vidi:  Quei capelli biondo cenere, corti come sempre che le affidavano quel tocco sexy, le corniciavano il viso. Quegli occhi azzurri, così maliziosi, che con uno sguardo ti fanno capire che ti vuole portare a letto. Quel fisico  da coniglietta di Play boy, le solite minigonne inquinali, soliti top poco coprenti, era proprio lei ed era tornata! Jennifer, la mia prima volta. Avevo sedici anni, volevo una storia seria. Mi portò a letto, mi spogliò, persi con lei la mia verginità. Per i primi tempi uscivamo insieme, scopavamo ogni notte. Poi scoprì che stava con uno più grande, un militare. Quest’ultimo ci scoprì, mi fece male e se la portò via. Ora era tornata, cosa voleva? Si avvicinava sempre di più, sempre con quello sguardo malizioso. Eccola qui, Jennifer era tornata.
Zayn: Cosa ci fai qui?
Jenny: L’ho lasciato, ce l’ho fatta e sono scappata! Avevo bisogno di voi, delle mie vecchie abitudini, di te!
Zayn:Dove ti ha portato per tutto questo tempo?
Jenny:Irlanda... Dai Zayn, ho voglia di scopare, e anche tu credo! Vieni, sto in un hotel mozzafiato.
Inizialmente ci pensai su, ma alla fine presi, come al solito, la decisione sbagliata e la seguì. Andai in quell’hotel e scopai con lei tutta la notte. Ma ora quello esperto ero io, non lei! Ma era come se non c’era più sfizio, ma nonostante tutto quella notte riuscì a non pensare a niente, solo a scopare, come non facevo da tempo! Mi dimenticai di tutto e di tutti, ma specialmente di Bree! Le avevo promesso che la sarei andata a prendere a scuola, e invece quando lei uscì io stavo ancora dormendo nel letto con Jennifer.
#Bree.
Bree:Non lo so Ally, mi aveva detto Zayn che mi veniva a prendere, ma di lui non c’è traccia.
Ally: Tesoro, Niall sta arrivando ma sta con la moto, come facciamo?
Bree:Non preoccuparti, torno a piedi o col pullman!
Ally:Prova a chiamarlo,no?
Bree: Ally, non preoccuparti! Ci sentiamo quando arrivo a casa.
Quella preoccupata in realtà ero io! Non avevo raccontato nulla ai miei amici della notte precedente, ma era preoccupata che Zayn avesse potuto fare qualche cazzata! Forse aveva ragione ally, lo avrei dovuto chiamare. Ci provai, ma era spento! Niente da fare. Decisi di distrarmi un po’ ,così misi le auricolari e mi persi osservando la vita mondana di New York. I bambini che correvano all’uscita della scuola;gli innamorati che camminavano mano nella mano raccontandosi i sogni per il loro futuro insieme; le amiche che spettegolano sul buffo abbigliamento di qualcuno o che parlano dei loro idoli; poi c’è il ragazzo solitario, chiuso in se stesso in un angolo che minaccia chiunque osi disturbarlo,animali compresi; in un angolo invece c’è quella ragazza con il blocchetto e la penna in mano. Una ragazza semplice e normale all’apparenza, ma che magari nasconde sotto quella felpa, i segni di tutti i suoi problemi. E poi c’ero io,che cercavo il senso della mia vita, senza trovarlo. La maggior parte delle persone vive per trovare la sua anima gemella, io non la troverò mai!  Arrivai a casa, avvisai Ally e mi fiondai nel letto. Controllai il cellulare, di Zayn neanche la traccia, entrai su facebook, zero totale, tranne le foto che pubblicò Ally. Le salvai tutte, compresa quella del bacio, che continuavo a guardare e a chiedermi perché.
Passò il pomeriggio, il giorno seguente...Ma di Zayn neanche la traccia. Quella sera andammo in discoteca con la nostra comitiva, ma lui non venne. Tornai a casa, ma sentivo delle voci.
Bree: Hazzaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!! Cosa ci fai tu qui??- Hazza, era mio cugino, l’unico mio parente che considero davvero tale. E’ il figlio della sorella di mia madre, i genitori sono in galera per spaccio di droga e lui gira il mondo. Mi è sempre stato vicino, finché è diventato maggiorenne ed è partito alla scoperta del mondo, ora viveva a Miami!
Hazza: Sono venuto a stare un po’ qui! Ho affittato l’appartamento qui vicino, sono con la mia ragazza, Sarah!
Sharon: No Harry Edward Styles che mette la testa a posto?
Hazza: Eh cara cuginetta, tutto può succedere! Sai, questa ragazza è meravigliosa, mi ha cambiato tantissimo. Domani ve la farò conoscere.
Bree: E così ti sei dimenticato di Ally?- prima che Harry partiva, erano scopamici!
Hazza: Ho finito con quelle cose lì! Tu piuttosto, cerca di tornare prima a casa!
Sharon: E’ inutile, è una anno che provo a dirglielo, niente!
Bree: Ho diciassette anni, sto solo vivendo!
Hazza:Okay, ora me ne vado ,notte cuginette.
La mattina seguente mi svegliai con la colazione a letto e con Harry che mi cantava la nostra canzone. Era bravissimo a cantare! Mi accompagnò lui a scuola con la sua auto e mi venne anche a prendere.Conobbi Sarah, era davvero magnifica quella ragazza! Di Zayn non ebbi notizie, neanche un messaggio. Niall mi disse che non lo sentiva anche lui da quel giorno.  Ero sempre più in pensiero! Poi quella sera lo vidi.
Eravamo andati in quella discoteca sulla centosessantottesima, Harry era venuto con me , Sarah me lo concesse. Rivide Ally, si abbracciarono come due vecchi amici, entrambi cambiati oramai. Ballai tutta la sera con Harry, ci divertimmo un mondo, poi mi girai, uno sguardo, quegli occhi! Li avrei riconosciuti in un posto con diecimila persone, senza luci e con il vapore, era lui! Ballava con una ragazza, bionda,alta,figa,maliziosa,bona! Mi sentì come gelosa d’un tratto e non capivo perché. Aveva trovato una ragazza, poteva anche dirmelo, invece di farmi penare per tre giorni, ed io la stupida che si preoccupava, mentre quello chiavava come  un cammello. Uscì fuori di quel posto, sentivo mancarmi l’aria. Una voce, quella voce.
Zayn: Che ci fai qui fuori, ti prenderai una bronchite
Bree:OH quarda un po’ ora sei tu a preoccuparti!
Zayn:Mi dispiace non essermi fatto più vivo.
Bree: Oh figurati, vedo che eri molto impegnato con la tua nuova ragazza.
Zayn: Beh, anche tu ti sei data subito da fare eh? Quel ricciolino è carino
Bree:Si ed è mio cugino! E anche se è tornato per stare con me, in questi giorni sono stata assiduamente a telefono e al computer per capire che fine avevi fatto, avevo paura per te! E tu invece, stavi scopando con la tua coniglietta di playboy!
Zayn: Non ti ho chiesto niente io!
Bree: Vaffanculo Zayn.
-To be continued.
   
 
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