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Autore: onedirector    10/02/2013    0 recensioni
Appena finì di salire l’ultimo gradino sentì la dolce melodia di due chitarre che andavano a ritmo di 'payphone' e subito il testo iniziò a balenargli nella mente. Si avvicinò alla porta e ascoltò meglio. È proprio brava la piccola Malik pensò Harry appena la canzone finì. Andò in bagno e scese di nuovo al piano di sotto con quella melodia nella mente, con lei nella mente.
Genere: Azione, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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You save me, boy
chapter 2






L’aria era fredda e pesante. I colori sempre i soliti, tipici dell’inverno.
Il prato era di un verde spento, quasi marrone. Gli alberi spogli sembravano voler toccare il cielo grigio e con qualche nuvola. C’era un gran silenzio in quel parco.
Un silenzio che però, nella mente di Stella, era del tutto inesistente.
- L'ho chiamato ieri sera, prima di andare a dormire e non mi ha risposto. Ho riprovato. Nulla. Stamattina gli ho inviato un messaggio e ancora non mi ha risposto. Perché? - 
Attorcigliò una ciocca di capelli intorno al suo dito e si guardò intorno.
- Non è suo solito fare tardi il sabato mattina, mi ha mentito? -
Rivolse il suo sguardo alla panchina su cui era seduta, accarezzando il legno di un rosso fuoco. Sperava di sbagliarsi.
Nick la stava distraendo e monopolizzava la sua attenzione continuamente. La rendeva cieca e insensibile a tutte le sfumature meravigliose di una vita di una normale diciottenne. 
Per colpa sua non prestava più attenzione al mondo esterno.
Non vedeva quella bicicletta abbandonata infondo al viale.
Non vedeva quel cane che, poggiato al tronco di un albero, dormiva.
Non vedeva quell’uomo distante qualche metro da lei correre. 
Non vedeva due ragazzi nascosti dietro la casetta del parco giochi intenti ad osservarla.
Niall ed Harry la seguivano da parecchio ormai ed erano anche loro spazientiti e preoccupati.
Niall si sistemò meglio il cappello di lana e si strinse nel cappotto, dubbioso:
“Secondo me per la sbronza di ieri non si presenta”
- Meglio, non voglio vederli insieme - pensò Harry sorpreso dalle sue stesse parole - ma perché non voglio vederli insieme? Stella non è neanche la mia ragazza… - 
Neanche il tempo di rispondersi che tutti e tre videro la figura alta e slanciata di Nick avvicinarsi. Aveva una sigaretta in bocca e l’aspetto di uno che aveva vomitato tutta la notte. Si vedeva che non aveva retto la sbronza della sera precedente.
Stella sorrise inconsapevolmente nel vederlo ma quello stesso sorriso le morì in gola non appena vide la sigaretta che lui stringeva fieramente tra le dita. Sbuffò, le aveva promesso di smettere.
Appena le si avvicinò per un bacio, lei sentì quel forte odore di alcool e rispose al bacio distante.
- Mi ha mentito? – si chiese di nuovo la mora
Dall’altra parte, i due osservavano la scena e, per quando Niall resisteva alla voglia di spaccare la faccia al ragazzo, Harry, dopo quel bacio, era rimasto di stucco.
Quando aveva visto quelle labbra combaciare complici, segno che si conoscessero da tempo, un brivido gli aveva percorso la schiena e un senso di nausea si era impossessato del suo stomaco.
Eppure, continuò a tenere gli occhi puntati su di loro.
“Mi avevi detto che avresti smesso” Stella gli indico la sigaretta
“È solo una, non ti ci mettere anche tu ora!” sbuffò Nick alzando il tono della voce
Lei lo guardò sorpresa, non le aveva mai rivolto la parola in quel modo.
“E la puzza d’alcool? Il tuo ritardo?”
Lui non rispose, indifferente.
-Sicuro, mi ha mentito. –
Lo sovrastò con uno spintone e, con le mani infilate nel cappotto blu elettrico, si incammino verso l’uscita del parco.
Nick decise di non rincorrerla, troppo stanco della serata in discoteca e fece qualche altro tiro alla sua sigaretta, Niall contrasse la mascella, Harry diede un pugno alla casetta sfogando tutta la sua rabbia.
Rimasero nascosti finché Stella non svanì dalla loro visuale poi, prima il biondo e dopo il riccio, raggiunsero la caffetteria.
“Perché hai dato un pugno alla casetta prima?” chiese Niall confuso da quel gesto
Sapeva che Harry era un ragazzo sensibile anche se non dava spesso a vederlo ma ancora non capiva del tutto il suo coinvolgimento emotivo in questa storia. Per lui Stella cos’era?
Il riccio alzò le spalle, controllando la voce: “Odio la gente come Nick”
Il biondo si accontentò della risposta, almeno per ora.
Continuarono a camminare silenziosamente ed entrarono nella caffetteria più famosa di Bradford.
Era un posto tranquillo e colorato. Tutti ci andavano all’uscita da scuola, chi per studiare, chi per parlare, chi per un appuntamento, chi semplicemente per bere un frullato.
Superata la porta Niall trovò Sarah seduta ad uno dei tavoli infondo, sola. 
Aveva un libro sul tavolo e, accanto a un muffin e un bicchiere di caffè ormai vuoto, c’era un quaderno. Stava studiando, o meglio cercava ma inutilmente perché non le importava nulla delle biomolecole. Aveva in testa solo lo sguardo che Zayn le aveva rivolto la sera precedente quando, tornando a casa, l’aveva trovata sul divano con Stella. L’aveva fissata indifferente poi aveva inclinato leggermente la testa e aveva sorriso. Infine era salito in camera e lei era rimasta lì, immobile, a fissare le scale. Scosse la testa con vemenza appena si accorse della gravità dei suoi pensieri. Lei stava con Eric.
Anche Harry la vide e sorrise amaramente.
Per lui Sarah era un cheerleader, una delle ragazze più conosciute di tutta la città.Non era una zucca vuota e neanche una fissata con la dieta. Era terribilmente normale e soprattutto era proprietà di Zayn. Non stavano insieme, è vero, ma lui era sicuro che Zayn provava dei forti sentimenti per lei, solo che era tanto stupido da non accorgersene.
“Se ci vede insieme siamo morti” sussurrò Niall
Harry inarcò le sopracciglia e la voce squillante di Sarah li chiamò.
Il biondo roteò gli occhi e, seguito dal riccio, la raggiunse al tavolo.
Lei gli rivolse uno sguardo interrogativo e fu costretto a raccontare tutto.
Le disse di aver visto Nick la sera prima al pub e infine aggiunse, sapendo già che lei lo avrebbe ucciso, che Harry sapeva tutto e che avevano passato la mattina a seguire Stella.
Appena finì Sarah sbraitò.
“Ora andrà a dire tutto a Zayn, ti rendi conto?” disse lei alzandosi e richiamando l’attenzione di mezzo locale.
Harry scoppiò a ridere e Niall si coprì il volto con le mani. Sapeva che la sua migliore amica l’avrebbe presa male.
Dopo una risposta alquanto acida alla gente che li fissava Sarah si risedette, consapevole di aver esagerato. Prese un respiro profondo e incastrò i suoi occhi di un azzurro cristallino in quelli verdi smeraldo di Harry.
“Dirai tutto a Zayn?”
“No”
“Sicuro?”
“Si”
“Bene – rispose lei rilassandosi leggermente – perché se no ti strappò le palle a morsi”
Harry rise ancora. Alla sua descrizione doveva aggiungere anche volgare e diretta.
“Quindi quel bastardo ieri ha mentito?” chiese poi rivolgendosi a Niall
“Si, l’ho visto con questi occhi e stamattina l’ha trattata uno schifo!”
Sarah diede un pugno al tavolo. Se prima rispettava la scelta dell’amica ora doveva farla ricredere. Lui era un bastardo e un bugiardo che si stava comportando da vero stronzo. Poi, come una lampadina che si accende all’improvviso, si voltò verso Harry che aveva a stento detto qualche parola:
“Tu che c’entri? Si, insomma hai visto Nick ieri ma…”
“Mi va di aiutare Stella, tutto qui” rispose immediatamente cercando di sembrare naturale. Era vero, voleva aiutare Stella ma lui era sicuro che voleva anche qualcosa di più, anche se non sapeva ancora in cosa consisteva quel qualcosa.
Sarah alzò le sopracciglia scettica e aprì bocca ma prima che potesse emettere anche solo un suono si bloccò e fissò l’entrata. Allargò la bocca in un sorriso che sostituì subito dopo con una smorfia.
- Smettila di fare la ragazzina in calore, ricorda che tu lo odi – pensò poi aggiunse – magari lo odiassi davvero… -
Intanto uno Zayn tremendamente bello e attraente stava facendo il suo ingresso e Sarah aveva distolto lo sguardo, concentrandosi sul libro che aveva davanti. I ragazzi si voltarono e capirono l’improvviso cambiamento di Sarah e si guardarono complici poi la fissarono maliziosamente e lei, alzando gli occhi, si morse un labbro.
“Abbiamo capito, non siamo così importanti come sonoildiodelsesso Malik” sussurrò Niall che ricevette un calcio mentre il diretto interessato si stava avvicinando.
Harry rise leggermente ma fu fulminato con lo sguardo.
“Ciao ragazzi - salutò calorosamente Zayn sedendosi di fronte a Sarah - che ci fate qui?"
"Ehm... abbiamo preso un frullato" rispose Harry e Sarah gli rivolse uno sguardo pieno di gratitudine e fiducia
Dopo si diffuse un silenzio che però fu interrotto subito da Niall
"Noi andiamo - disse invitando con lo sguardo Harry ad alzarsi, il riccio capì e lo imitò - ci vediamo"
Infine lasciò un bacio sulla fronte di Sarah e lei ricambiò con un pizzicotto sul braccio. La stava lasciando sola con Zayn, lo odiava.
Zayn annuì e osservò gli amici uscire poi concentrò il suo sguardo sulla ragazza davanti a lui che aveva ripreso a studiare.
Aveva i capelli neri come l'inchiostro legati in una coda alta che metteva in evidenza il suo viso sottile. Gli occhi azzurri, così liquidi e quasi trasparenti, si muovevano velocemente e le labbra carnose e di un rosa vellutato erano socchiuse.
- È così bella -
"Smettila di fissarmi, mi distrai Mallik" disse continuando a fissare la pagina del libro
Lui ignorò il suo ordine
"Cosa stai studiando?"
"Biologia" rispose senza alzare lo sguardo
"Guardami" le disse terribilmente serio
Alzò lo sguardo, sconfitta. Lo guardò dritta negli occhi cercando di non cedere. Era perfetto, si ritrovò a pensare.
"Ti fa di uscire con me, stasera?" 
Semplice, diretto.
"Esco già con Eric"
Semplice, diretta.
Zayn strinse i pugni.
"Quello vuole una cosa sola da te, lo sai benissimo" sibilò a denti stretti
"Quello che vuoi anche tu da me, ammettilo" affermò Sarah decisa
"Io non..."
"Smettila Zayn - lo interruppe iniziando a prendere le sue cose - smettila"
Zayn cercò di afferrarle il polso ma lei fu più veloce e, a grandi falcate, raggiunse la porta del locale per poi sbattere la porta.










Harry calpestò l'asfalto raggiungendo casa. Aveva accompagnato Niall a casa e ora era solo con i suoi pensieri.
- Cosa mi prende? - guardò la mano destra livida per colpa del pugno - Perchè mi da fastidio che Stella baci qualcuno? Lei è libera di fare quello che vuole ma non può rovinarsi per Nick perchè lui non la merita. Lei è una ragazza solare, divertente e carina. Nick è bugiardo, stupido e arrogante e non la merita. Se fossi io il suo ragazzo non la farei aspettare, la bacerei davanti a tutti e... Ma che sto dicendo?! Io non sono il suo ragazzo ma vorrei ess.. -
Fu interrotto da un singhiozzo. Qualcuno stava piangendo.
Guardò a destra e vide Stella seduta sul marciapiede che tentava invano di nascondere le lacrime. Le si avvicinò e quando lei lo sentì vicino sorrise.
Ora aveva bisogno di qualcuno e lui c'era. Era strano come Harry si trovasse sempre al momento giusto, quando lei aveva bisogno solamente di un sorriso rassicurante e di un abbraccio.
"Perch-?"
Il riccio non finì neanche di parlare che Stella si buttò tra le sue braccia, stringendolo forte.
-Se fossi io il suo ragazzo non la farei mai piangere-










La musica era forte e assordante, le luci abbaglianti e un forte odore di alcool e tabacco impregnava l'intera discoteca.
Sarah non aveva bevuto niente e non aveva preso niente. Forse, tra tutta quella gente che si strusciava sulla pista da ballo, lei era l'unica ancora sobria e perfettamente lucida.
Si strinse nel vestito nero e attillato, cercando di coprire il più possibile le gambe. Perchè Eric aveva insistito per un vestito così corto?
Si alzò di scatto e la mano grande e forte di Eric si posò sul suo fianco spingendola in bagno.
Chiuse la porta e, sbattendola al muro, la bloccò con il corpo.
Sarah era spaventata e tremava.
Lui le baciò il collo avido. Lei cercò di allontanarlo ma niente.
"Eric smettila, non voglio farlo qui" urlò esasperata
Lui si staccò dal suo collo, fissandola
"Dillo, tu non vuoi farlo con me, vero?"
Sarah si morse il labbro. Era vero, lei non voleva fare sesso con lui perchè non lo amava. Lo sfruttava solo per fare ingelosire Zayn.
"Però a quel cretino di Zayn ti concedevi, eh? Non ti tiravi mai indietro e ora non lo farai con me" disse prima di fare pressione con il suo corpo su quello di lei
Le baciò il collo e cercò la zip del suo vestito. Sarah cercava di urlare, di dimenarsi ma non riusciva a liberarsi. 
Lui le strappò leggermente il vestito scoprendo il reggiseno e massaggiandole il seno con fare possessivo.
Sarah urlò ancora più forte e cercò di spingerlo ma senza successo. Una lacrima le rigò il viso ed Eric la baciò ma lei non rispose. Era immobile, spaventata e l'unico pensiero che le venne in mente fu Zayn.
- Zayn non è come Eric, non lo è mai stato - 
Fu quello, fu quella certezza a riscuoterla e a darle forza.Si dimenò ed urlò ancora più forte finchè non colpì Eric nelle parti basse. 
Il ragazzo si piegò subito, accasciandosi e lei ne approfittò per raggiungere la porta.
"Sei solo una puttanella" le urlò steso per terra
"Sei solo uno stronzo" e chiuse la porta alle sue spalle, correndo al di fuori del locale.
Appena fu fuori iniziò a piangere e corse.
Aveva la vista annebbiata ma non le importava perchè il suo unico obiettivo era fuggire. Fuggire da quello schifo e soprattutto da Eric,
La sua corsa però fu fermata da un corpo caldo e possente che la intrappolò.
"Lasciami, lasciami" iniziò ad urlare e Zayn la guardò preoccupato accarezzandole la guancia
"Sono io, sono Zayn" le sussurrò all'orecchio e la vide calmarsi
"Zayn, portami via... ti prego" lo supplicò guardandolo negli occhi
Erano un oceano in tempesta, pensò Zayn. Soffermò poi il suo sguardo sul vestito strappato e un moto di rabbia si impossessò del suo corpo
"Quello stronzo... ti ha ridotto così... vero?" le chiese quasi urlando e stringendola ancora più forte
"Ti prego, non urlare.." 
Zayn non l'aveva mai vista così indifesa e fragile. Per lui era la ragazza tenace e coraggiosa che gli teneva testa. Lo distruggeva vederla così e tutto per colpa di Eric.
Le baciò i capelli e fu sorpreso della domanda che Sarah le rivolse, quasi in sussurro:
"Io, per te, sono solo sesso?" 
Lui le alzò il viso colmo di lacrime con un dito. Aveva paura a toccarla perchè non voleva farle del male e quel viso bagnato gli comunicava solo fragilità. Soffiò vicino alle sue labbra.
"Per me non sei mai stata solo sesso, Sarah" 






 okok, ditemi le peggiori cose perchè le merito. Non aggiorno questa storia da due mesi e mi dispiace tantisssssimo ma non ho tempo e l'ispirazione era andata in vacanza (?)
comunquee, il capitolo è lunghisssimo e ci ho passato un intero pomeriggio perciò siate buoni/e 
vi avevo promesso Zayn e Sarah ed eccoli hgsdjiks non sono meravigliosi? A me piacciono un sacco! Comunque non ci saranno solo queste coppie e.. non dico più niente AHAHAHAHAAH
sono riuscita a farmi perdonare? *facciadacucciolo*
ringrazio chi legge la storia e chi ha messo tra le seguite! Siete meravigliosi/e <3
Vi amo lo sapete? hsjghjsg
cooomunque il prossimo capitolo sarà molto di più su Stella e non so se farò già entrare in scena... no, non dico niente di nuovo
PROMETTO DI AGGIORNARE MOOOLTO PRIMAAA
se volete lasciate una recensione, sono quuuui 
ciaaaaaao


  
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