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Autore: weasleywalrus93    10/02/2013    12 recensioni
Cosa può succedere se la Liverpool del 1958 e la Liverpool a noi contemporanea venissero a contatto tramite due ragazzi? Di uno il mondo conosce il suo nome, la sua vita e i suoi ideali. Dell'altra invece il mondo non fa nemmeno caso, mettendola in disparte e oscurando ciò che potrebbe offrire al mondo. Ma dall'esterno non si può sapere quanto una persona, anche la più famosa, può venire influenzata da qualcuno che il mondo nemmeno vede.
(mia primissima FF... mi sono letteralmente buttata a scrivere)
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Lennon , Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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But of all these friends and lovers
There is no one compares with you
[...]
Though I know I'll never lose affection
For people and things that went before
I know I'll often stop and think about them
In my life, I'll love you more
{In My Life}

 
Londra, Royal Albert Hall, 16 Novembre.
 
Avevo il controllo del mio corpo. Sapevo solo questo. Aprii appena gli occhi. Una densa nebbia avvolgeva tutto. Mi trovavo dentro una nuvola. L'unica cosa di cui ero cosciente era di essere sdraiata su un fianco su questo pavimento quasi inconsistente. Lentamente mi misi a sedere. Avevo gli stessi vestiti che avevo nel 1958. La densa nebbia era dappertutto. Ancora più lentamente mi misi in piedi, curiosa di sapere dove diavolo mi trovavo. Le pareti bianche sembravano allontanarsi sempre più a ogni passo che facevo. Ogni tanto uno spiffero caldo mi accarezzava il viso. Era una sensazione alquanto piacevole. Dopo alcuni passi constatai che il pavimento sotto di me era alquanto consistente e resistente e con passo più deciso, cominciai a cercare qualcuno che potesse darmi una spiegazione su cosa ci facevo li.
I contorni degli oggetti attorno a me cominciarono a comparire. Non sapevo bene cosa stesse per comparire. Solo che delle forme anche confuse mi davano sicurezza.
Improvvisamente sentii dei passi venire dietro di me. Il panico si impossessò di me. Lentamente feci dietro-front. Davanti a me si parò l'ultima persona che avrei voluto vedere all'altro mondo.
 
-Jim!-
 
Il panico sparì all'istante, sostituito da una sorta di follia. Senza nemmeno pensarci, gli buttai le braccia al collo, facendolo barcollare pericolosamente e quasi cadere a terra.
 
-Che cosa ci fai qui?-
 
-Beh... la stessa cosa che ci fai tu-
 
-Si ok ma per quale motivo sei qui?-
 
-Lasciami andare e te lo spiego... Mi stai togliendo il fiato-
 
Gli tolsi le braccia dal collo, che massaggiava freneticamente. Fece qualche passo e si sedette. Mi fece segno di raggiungerlo e mi avvicinai.
 
-Ora vuoi dirmi perché sei qui?-
 
-Vedi qualche giorno fa sono venuti degli strani tipi li nel negozio e beh... Volevano rapinarmi, ho cercato di difendermi e... Mi hanno ucciso-
 
Lo guardai con aria triste. Era il mio unico vero amico e non avrei voluto che se ne andasse così.
 
-Non volevo che tu morissi...-
 
-Neanche io volevo che tu te ne andassi... Eppure eccoti qua-
 
Mi indicò, sorridendo mestamente. Mi accarezzò piano il volto. Aveva gli occhi lucidi.
 
-Sei cresciuta così tanto da quando ci siamo conosciuti...-
 
-Sei stato tu a crescermi-
 
-Lo ricordo. Eccome se lo ricordo.-
 
-E se non era per te sarei arrivata qui molto tempo fa-
 
-Shh. Non pensarlo nemmeno. Pensa soltanto che c'è chi ti ha voluto davvero bene quando ancora eravamo li-
 
-Non so come ringraziarti... Davvero! Mi dispiace troppo che tu te ne sia andato così-
 
-Capirai... Da quando ho saputo del tuo incidente vivevo a metà. Passavo la maggior parte del mio tempo in ospedale a farti compagnia. I tuoi genitori non sono mai venuti a trovarti. Però sono venute delle persone che non avrei mai immaginato di conoscere, ma sembravano conoscere te incredibilmente bene.-
 
-Chi erano queste persone?-
 
Abbassò lo sguardo. Lo faceva sempre quando mi diceva qualcosa a cui sapeva non avrei creduto mai.
 
-Tanto non ci crederesti mai...-
 
-Non avrei mai creduto nemmeno di morire a quest'età quindi spara-
 
-Beh la sera dopo l'incidente sono spuntati Paul e Ringo...-
 
-Frena frena frena! Quei Paul e Ringo?-
 
-Te l'avevo detto che non mi avresti creduto!-
 
-Nono ti credo. Continua-
 
-Ecco poi è spuntata la Ono a braccetto con un ragazzo che non era il figlio. Mi sa che era proprio Julian-
 
-E perché sarebbero venuti a vedere proprio me?-
 
-Non ne ho idea. Gliel'ho chiesto più di una volta ma non mi hanno mai risposto. Mi hanno fatto piuttosto diverse domande su di te.-
 
-Che tipo di domande?-
 
-Il tuo nome, anche se sembrava che lo conoscessero già, cosa ti piaceva e non ti piaceva fare... Cose del genere-
 
-Capito... Poi perché venire a vedere proprio me?-
 
-Boh... Credevo ci fosse un errore all'inizio ma loro sostenevano che volevano davvero vedere te.-
 
Improvvisamente realizzai. John. Sussultai appena quando mi venne in mente. Fortunatamente, Jim non se ne accorse.
 
-E' tardi. Io devo andare. E' stato bellissimo rivederti-
 
-Dove vai?-
 
Balzò in piedi. Lo imitai pochi secondi dopo.
 
-Mi stanno aspettando i miei genitori. Sai tutti i nuovi hanno bisogno di una specie di guida per ambientarsi. Ho chiesto di essere io la tua guida ma non mi hanno accettato. Troppo fresco.-
 
Sorrise appena. I miei occhi pizzicavano. Gli volevo davvero bene. Avevo voluto così bene solo un'altra persona. Aprì le braccia. Immediatamente mi ci fiondai, nascondendo il viso sul suo petto. Silenziosamente mi accarezzò i capelli.
 
-Grazie. Davvero-
 
-In realtà sono io che dovrei ringraziare te. Non so come mi sarebbe finita se quel giorno al parco non ti avessi preso prima che ti buttassi dal ponte-
 
Mi baciò sulla fronte e si allontanò. Poco prima di sparire agitò la mano in segno di saluto.
 
Era li, proprio come la ricordavo io. Dovetti aspettare ben 54 anni prima di rivederla da vicino. Si guardava attorno con aria smarrita. Lentamente mi avvicinai.
 
Sentii dei passi avvicinarsi alle mie spalle. Lentamente mi voltai. Un ragazzo di non più di 22-23 anni, con giacca e cravatta, stivaletti, occhialoni da vista neri e un inconfondibile taglio di capelli si stava avvicinando. Rimasi immobile fin quando non si avvicinò del tutto.
 
-Ciao-
 
-Ciao-
 
-Allora... Alla fine era vero-
 
-Si... Era vero-
 
Teneva lo sguardo basso. L'ultima volta che ci eravamo visti non ci eravamo salutati in modo pacifico.
 
Con due dita mi rialzò il mento. I suoi occhi mi osservavano da molto vicino. Erano sereni.
 
-Ci sediamo?-
 
Annuì piano. Ci buttammo a terra proprio come facevamo spesso.
 
-Quindi tu saresti...-
 
-La tua guida esatto-
 
-Perché proprio tu? Insomma. Quando ci siamo lasciati mi odiavi a morte-
 
-Cerca di capirmi.-
 
-Già fatto-
 
-Allora?-
 
-Esagerato. Come al solito-
 
Con il pugno chiuso mi diede un leggero spintone sulla spalla, che mi fece sorridere. E che me lo fece amare ancora di più.
 
-La rabbia di quel giorno mi ha accompagnato per diverso tempo. Ce l'avevo con te. Solo dopo diversi anni ho capito che in fondo non era colpa tua-
 
-Quando l'hai capito?-
 
-Quando ho incontrato la mia seconda moglie-
 
-Davvero?-
 
-Si. Fu la prima persona a riuscire a leggere il segreto che mi portavo dentro. Fu la prima persona a cui parlai di te. Dopo ovviamente ne parlai anche agli altri, ma lei fu la prima. Ne parlai pure a Julian. Me lo consigliò Yoko. Questo segreto tra noi due ci avvicinò decisamente come padre e figlio-
 
-Allora... Le persone che mi sono venute a trovare in ospedale... Sapevano chi ero-
 
-Lo sapevano bene. Ho mostrato loro le foto che hai lasciato sul tavolo della cucina di Mendips 54 anni fa-
 
-Le hai viste quindi?-
 
-Si. Rimasero su quel tavolo per anni. Fu Mimì a ridarmele. In uno scatto di follia aveva aperto la busta e aveva visto noi due. Si era ricordata di te. Le stavi simpatica a proposito.-
 
-Posso... Chiederti dove sono ora le foto?-
 
-A New York. Dove c'è il mio memoriale-
 
-Vuoi dire... Lo Strawberry FIelds?-
 
-Esatto. Dissi io una volta così per caso a Yoko che se morivo volevo andare in un posto dove nulla è reale-
 
Mi guardò tristemente. Sapevo cosa stava pensando. Che era tutto troppo esagerato per lei. Lei che era abituata ad essere un fantasma per le strade della sua città, lei che veniva sempre presa in giro, lei che era un soprammobile tra le mani dei genitori, lei che in classe era poco più che un'ombra. Improvvisamente si rendeva conto che le sue foto riposavano nel memoriale di uno dei cantanti più famosi della storia.
 
-Chi è stata la tua guida quando sei venuto qui?-
 
-E' stata Julia. Te la farò conoscere. Le piacerai tantissimo-
 
-Ma quindi se anche Julia è qui...-
 
-C'è anche George esatto-
 
Qualcosa dentro di me esultò. Non sapevo bene il perché. Sapevo solo che avrei conosciuto un altro dei miei miti. Erano tutti li. Non dovevo far altro che avvicinarli e parlargli. Nel frattempo i contorni attorno a me si facevano sempre più nitidi.
 
-Dove siamo?-
 
-Questo è il posto che hai scelto tu-
 
-Sembra un teatro-
 
-La Royal Albert Hall per essere precisi-
 
-Ma... perché?-
 
-Tu stessa hai detto che il marciapiede è il più grande teatro della vita. A teatro ti metti a nudo davanti al pubblico e diciamo che ora ti stai mettendo a nudo davanti a un pubblico che però conoscerai dopo-
 
-Quando?-
 
-Troppa fretta signorina... Con calma e lo saprai-
 
La osservai per un attimo. Non mi sembrava nemmeno vero di poterla rivedere dopo tutti quegli anni. Avvicinai la mano al suo viso. Si lasciò accarezzare mentre teneva lo sguardo fisso nei miei occhi.
 
-Ti ho vista crescere...-
 
-Cioè...-
 
-Si ho visto tutta la tua vita da qui...-
 
-Papà ha sempre detto che mi hanno chiamato Judy perché quando sono nata è partita inspiegabilmente Hey Jude... Solo che poi hanno sbagliato a trascriverlo e così mi hanno chiamato Judy...-
 
-Che non è nemmeno il tuo vero nome-
 
-Odio il mio vero nome! Ma mi piace Francise-
 
-Piace anche a me... C'è una cosa che devi sapere...-
 
-Cosa?-
 
-L'ho messa io quella canzone quando sei nata-
 
-Davvero? E come hai fatto? Cioè.. E' impossibile-
 
-Lo è per te. Mica per me-
 
Aveva sempre quello sguardo di furbizia che lo rendeva così unico. Mi lasciai andare sulla sua mano. Era calda e morbida.
 
-Però c'è una cosa che non riesco a capire...-
 
-Cosa?-
 
-Perché hanno fatto incontrare proprio noi due in quel passaggio temporale?-
 
-Forse era destino... Ma dopo aver origliato qua e la credo sia perché avevano capito che saremmo andati d'amore e d'accordo... Solo che eravamo troppo lontani temporalmente-
 
-Quindi ci saremmo incontrati lo stesso vero?-
 
-Probabilmente si... Si è fatto tardi. E' meglio se andiamo-
 
Mi alzai all'in piedi e lei mi seguì subito dopo. Eravamo quasi alle quinte del teatro quando mi fermai.
 
-Il giorno che mi hanno sparato ho pensato a te, a quello che mi avevi detto-
 
-John io volevo dirtelo...-
 
-Nono è colpa mia... Volevo solo farti sapere che non ti ho mai dimenticato-
 
-Davvero?-
 
-Si. Speravo che tu un giorno sentissi le mie canzoni perché la maggior parte erano per te-
 
Quell'ulteriore notizia mi fece tremare le ginocchia. Ebbi come una fitta alla bocca dello stomaco. Si voltò verso di me.
 
-Ho sempre amato le tue canzoni-
 
-Lo so-
 
-E ho sempre amato i tuoi modi di fare come nient'altro al mondo-
 
-Beh... Devi sapere solo che nella mia vita non ho mai amato nessun altro come te-
 
 
 
 
Così finiscono due storie che apparentemente sembrano distinte, in realtà si fondono assieme creandone una sola. Perché entrambe si completano a vicenda, ogni storia è completamente dipendente dall'altra, così come lo sono le persone. Anche la persona più famosa o più potente ha bisogno di una fonte di ispirazione che però resta nell'ombra. Il mondo vedrà sempre le grandi cose che ha fatto il grande, ma si fermerà li. Non si accorgerà mai della fonte delle idee e delle ispirazioni che portano alle grandi azioni o alle grandi parole. C'è chi ha entrambe le personalità dentro di se e sa gestirle in modo equilibrato. Ma la gente ferita nell'orgoglio, con tanti difetti, tante delusioni e poco affetto da parte degli altri cercherà sempre la propria fonte di ispirazione ma si accorgeranno di averla trovata solo quando questa sarà costretta a lasciarla.
 
Fine.

 
 
 
 
 
 
Spazio autrice
Ebbene si miei discepoli. È finita. Intanto mi scuso enormemente per il ritardo ma ho avuto diversi inconvenienti (e poi un po’ mi dispiaceva concluderla… mi ero affezionata tanto a questi due :3). Ma parliamo di cose più serie… vorrei ringraziare tutti voi per aver letto la mia storia, per averla recensita e per avermi sommerso di parole stupende che non credo nemmeno di meritarmi.  Andando per ordine,  ringrazio: binsaneBohemianScaramoucheCheccaWeasleyDoxa9011ElejjkkGnufolettaHelter SkelterLisa_PanLondon_CallingMiss_Riddle StarkeyphoessgtpeppersuliaTeardropTholomewV for VirginiaVal_phoenix__lovelyrita per aver inserito la storia tra le seguite. Grazie davvero :) ringrazio: London_CallingTholomew per averla inserita tra le ricordate. Ringrazio inoltre: Doxa9011I_me_mineLadyLealee, LenmacLilliSheeranLittle WillowLu_and_LiotropQuella che ama i BeatlesStreetsOfLoveTeardropTheFlyingPaperTholomewV for Virginiawithyou92xdonniedarko__lovelyrita per averla inserita tra le preferite. Infinitamente grazie <3 ringrazio anche:  365dayswiththeBeatlesQuella che ama i BeatlesTheFlyingPaperTheNowhereGirlOfYesterdayV for Virginia per avermi aggiunta come autrice preferita. Davvero non avevo mai pensato che il mio modo di scrivere potesse piacere a qualcuno :’) ringrazio anche: 365dayswiththeBeatles, Val_phoenix, Miss_Riddle Starkey, Helter Skelter, phoes, _Nice, Lisa_Pan, I_me_mine, _lovelyrita, SweetDispotinionever, Teardrop, Lady Madonna, Lenmac, A Taste Of Beatles, TheFlyingPaper, V for Virginia, Little Willow, Quella che ama i Beatles, StreetsOfLove per aver recensito la storia. Chi puntualmente chi anche un solo capitolo… mi ha fatto molto piacere leggere i vostri pareri. J non avrei mai immaginato che la mia storia potesse essere la 5° più popolare del fandom. Graizegraizegrazie <3 dopo il successo di questa storia credo che continuerò a scrivere… anche perché le idee non mi mancano XD vabbè che altro aggiungere??? Grazie mille a tutti *grazie grazie* sparisci lennon sono io che ringrazio! *tu mi hai utilizzato come bambolotto lasci che ringrazi anch’io* vabbè fate un bell’applauso a lennon altrimenti non me lo scrollo più di dosso. Scusate il papiro ma ci tenevo a ringraziarvi tutti uno per uno :)

 
  
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