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Autore: Serenissima1    11/02/2013    3 recensioni
Mi chiamo Edward Cullen e non posso accettare che una creatura mi indebolisca con uno sguardo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Jasper Hale, Rosalie Hale, Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
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La invito a scavalcare un recinto che ci avrebbe condotto nella parte abbandonata del parco.
 
< Edward, ma dove stiamo andando? >
 
< Per una volta stai zitta e scavalca.> le accenno un sorriso.
 
Passiamo questo recinto ed andiamo nella parte abbandonata del parco, sotto una grande quercia che ci fa da Tenda..
 
Stendo l’immensa coperta e mi sdraio.
Lei si sdraia affianco a me ed iniziamo a parlare.
 
< Perché mi hai portato qui? Nella parte isolata del parco? >
 
< Perché qui nessuno potrà disturbarci. Vengo spesso qui da solo, questo posto mi aiuta molto a riflettere ed a rilassarmi. L’unico rumore che posso avvertire qui è il cinguettio degli uccelli che mi rilassa ancora di più. >
 
< Hai ragione. È davvero affascinante questo posto. >
 
< Posso togliermi le scarpe? >
 
< Certo Bella, a meno che tu non abbia i piedi puzzolenti. Ahahaha >
 
< Ma come tutta questa allegria Edwardino? >
 
< Come mi ha chiamato? >
 
< Edwardino.. ahahahah.. >
 
< Non ti permettere mai più Bellochetta o dovrò denunciarti. >
 
< Non mi chiamare Bellochetta . >
 
Si alza offesa mentre io mi scompiscio dalle risate.
 
< Dai Bellochetta, non offenderti.. >
 
La afferro per un piede e la trascino e lei cade addosso a me.
Siamo a pochi centimetri l’uno dall’altra e per me è veramente difficile trattenermi.
Cerco di spostarla ma lei oppone resistenza, evidentemente le piace stare così.
Mi fissa intensamente negli occhi e mi bacia. Mi sento morire.

Sto rivivendo di nuovo tutte le emozioni di una volta ma con la consapevolezza che ci sarà solo questo e basta. La stringo forte e capovolgo la situazione, ora io sono sopra di lei. Mi avvento nuovamente sulle sue meravigliose labbra.

Sembriamo due adolescenti che amoreggiano nel parco, ma a me non importa. Non mi sono mai sentito più vivo.

Decido di lasciarmi andare ed inizio ad accarezzarle i capellii, senza staccarmi da lei, neanche un attimo.
I nostri baci diventano sempre più intensi e passionali e mentre le nostre lingue continuano ad assaporarsi infilo una mano sotto la sua maglia e le accarezzo dolcemente la pancia.

 Come al solito non c’è nessuno qui e decido di non trattenermi. Arrotolo la coperta sulle mie spalle e le alzo, con delicatezza il vestitino. Sfilo con cautela le calze ed inizio a massagiarle l’interno coscia, arrivando sempre più su.
Vorrei evitare di fare l’amore senza preoccuparmi di niente come la prima volta, perché per quanto io possa starci attento può sempre succedere un imprevisto.
 
< Bella, dimmi che prendi la pillola. >
 
< Si, prendo la pillola. >
 
Erano le parole più belle che lei potesse dirmi in quel momento.
 
Slaccio la mia cintura, scendo la zip e abbasso i miei pantaloni quel po’ che basta per fare uscire tutta la mia erezione.
Poi sposto le mani, le allargo leggermente le gambe ed entro in lei. Le alzo la maglia, e mentre spingo dentro, le bacio il seno. il suo sguardo è perso nel vuoto e la sua bocca sembra essere sprovvista di voce.

Questi nostri movimenti continuarono per un’altra mezzora fino a quando entrambi non abbiamo raggiunto l’orgasmo.
Il mio cuore batteva all’impazzata mentre lei non smetteva di accarezzarmi.
Bella era una ragazza diversa dalle altre, ed io solo pensiero che l’avrei persa un'altra volta mi incuteva una terribile tristezza.

Questa volta non abbiamo fatto sesso. Abbiamo fatto l’amore.
Esco da lei e mi alzo i pantaloni mentre lei si infila le calze e si abbassa il vestitino.

La abbraccio forte mentre inizio a fare gli occhi lucidi.

È impossibile quello che mi sta accadendo. Un uomo come me che fa gli occhi lucidi. Non sono più io.
Lei si gira verso di me per baciarmi e si accorge del mio stato d’animo.
 
< Ehii..Edward, che ti prende? >
 
< Bella è stato bellissimo, è stato diverso dall’altra volta.. >
 
Mi guarda intensamente ed i miei occhi si riflettono nei suoi.
 
< Lo so, è stato bellissimo. Ma ora che ti succede? Ti vedo diverso.. >
 
< Abbiamo di nuovo commesso l’errore di quattro anni fa, ci siamo fatti trasportare dalla passione.
Ora siamo punto e a capo, si ripeterà di nuovo la stessa storia ed io non volevo. >
 
< Edward, non si ripeterà di nuovo la stessa storia. >
 
< Perché non dovrebbe ripetersi? >
 
Mi stinge forte a se.
 
< Perché io adesso sono cresciuta. >
 
< E quindi? >
 
< Quindi sono pronta ad avere una relazione seria. Ma la cosa più bella sai qual è? >
 
< No, dimmela. >
 
< è che voglio averla con Te. >
 
< Bella, giurami che non mi stai prendendo in giro. >
 
< Te lo giuro. Non ho nessuna intenzione di perderti. Sei importante per me, anche se non te l’ho mai detto. 
Ti ho pensato molto in questi anni ed ho sempre rimpianto tutti le mie stupide scelte.
Non riuscivo a perdonarmi per averti deluso, l’unica cosa che mi dava pace era la consapevolezza che un giorno ci fossimo rivisti ed avrei avuto la possibilità di farmi perdonare.
Questo giorno finalmente è arrivato e ti do solo un consiglio Edwardino.. >
 
< Sssi.. >
 
La mia voce era incredula, diffidente e sbalordita.
 
< Segna questa data sul calendario. >
 
< Perché? >
 
< Perché da oggi inizia la nostra vita. >
 
La abbraccio più forte che posso ed il mio cuore mi spinge a dirle tutto quello che penso…
< Bella, sei la cosa più bella che mi sia mai capitata. Promettimi che starai sempre al mio fianco, che mi aiuterai nei momenti difficili, che saprai tutto di me e che mi aiuterai a scegliere il divano nuovo.
Promettimi che non mi tradirai mai, che mi rispetterai ma soprattutto promettimi che non guarderai mai nessuno come guardi me. >
 
< Te lo prometto. >
 
.  .  .  Avete presente un dipinto? Uno di quei dipinti nel quale è raffigurata la primavera senza il sole?
.. Io ero uno di quei dipinti prima di incontrare Bella, un meraviglioso dipinto da ammirare o da mettere in mostra addirittura.
 Ma se un esperto si fosse soffermato ad osservare quel dipinto si sarebbe reso conto che mancava l’elemento essenziale. Il sole.
E senza quel sole, il dipinto non avrebbe trasmesso niente, ne alle persone comuni e ne agli esperti.
 E allora che senso avrebbe avuto metterlo in mostra?
Lo avrebbero messo in mostra perché era bello.
.. ma chi avrebbe mai comprato un dipinto incompleto?
 .. Nessuno, credo. O se qualcuno lo avesse comprato, ci avrebbe aggiunto il sole..
Allora si che il dipinto avrebbe iniziato a vivere, soddisfatto ed orgoglioso di essere completo.
Qualcuno ha reso completo il mio dipinto ed ora anche io sono soddisfatto.
Sono certo che la mia vita sta iniziando proprio ora. Insieme al mio unico sole di nome ,Bella.

 

La mia prima storia si conclude qui.. Spero vi sia piaciuta.. Grazie a tutti i lettori.. Lasciate una recensione se vi và :)
... Un bacio :) Serena 

 
 
  
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