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Autore: jaureguisvojce    11/02/2013    8 recensioni
Dopo due anni passati negli States, Rossana ritorna a casa. Cosa le aspetterà? Ecco un'anticipazione: "Quella era.. SANA?- dissero tutti in coro." Buona lettura! :)
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti | Coppie: Sana/Akito
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6 – YOU STOLE MY HEART.


Dopo che tutti finirono di cenare, la mamma di Sana iniziò a sparecchiare, aiutata da Robby. Così Sana ed Heric si diressero nel salone. Sana accese la tv e si sedette accanto ad Heric.
-Allora, Sana, stasera che si fa? –chiese Heric.
-Io sto qui davanti la tv, tu puoi anche andare. –rispose lei, fingendosi arrabbiata.
-Che c’è ancora?
-Già sei rimasto a cena, sottolineando il fatto che non eri gradito da me, cosa vuoi ancora?
-Io non voglio niente. Ti sto solo facendo compagnia. –disse Heric, stuzzicandola.
-Credi abbia bisogno della tua compagnia? –chiese Sana, scioccata.
-Credo? Ne sono sicuro.
-Non ci pensare nemmeno! Non ho bisogno di te.-disse Sana, girandosi.
-Ammettilo, Sana, ammettilo.-disse Heric, sogghignando.
Sana prese il piko e glielo diede in testa.
-Dannazione Sana, togli sto coso di torno!- disse Heric, massaggiando la testa.
-No, lui è l’unico di cui ho bisogno. Quindi.. ARIA! –disse Sana ridendo.
-Aria?
-Si.
-Che vuol dire? –chiese Heric stranito.
-Vuol dire che DEVI ANDARE VIA.
-Oh, è un nuovo termine che si usa negli States? –facendo il verso a Daniel.
-No, è un nuovo termine per dire che non ti voglio intorno.
-Ma che ti ho fatto? –chiese Heric. Forse è arrivato il momento di chiarire, che lei lo voglia oppure no, pensò.
-Niente, mi stai sulle scatole. –disse Sana, prendendolo in giro.
-Prima non la pensavi così.
Sana ritornò improvvisamente seria. –Che vuol dire, scusa?
-Vuol dire che prima che partissi pensavo ti importasse veramente di me, ma poi mi hai lasciato su due piedi, senza farti troppi scrupoli. Non so nemmeno io cosa pretendessi o cosa mi aspettassi da te, a dire il vero, ma non questo.
Sana rimase senza parole. Per certi versi, non si aspettava che Heric un giorno le avesse rinfacciato tutto così chiaramente.
-Te l’ho già detto, Heric. Ne abbiamo già parlato, è stato per il lavoro.
-E io ti ho già fatto una domanda: il lavoro era più importante di me?
Sana non sapeva che dire. –Senti, ormai è passato. Sono di nuovo qui, è questo che conta, no? Stiamo andando avanti e, a poco a poco, stiamo ritornando amici, mi pare.  E ci siamo fatti una promessa ieri sera, ricordi? Quindi non ci sono più problemi.
-Forse per te. –rispose Heric. –Ti sembra così facile? Mi hai spezzato il cuore. –disse poi, abbassando lo sguardo.
Sana ci rimase malissimo e si sentiva tremendamente in colpa. Non sapeva che dire, sapeva che scusarsi era vano, ma ci provò comunque. –M-Mi dispiace.. Non pensavo che..- nemmeno terminò la frase che Heric la interruppe.
-Lo so, tu non pensi mai. Ma ormai è passato, no? E, come hai detto tu, stiamo andando avanti e non ci sono più problemi. Quindi dimentica ciò che ti ho detto, continuamo ad essere amici.
-Ma.. –Sana non sapeva davvero che dire.
-Niente ma, davvero, è apposto così. Ora scusa, devo andare. –disse Heric, alzandosi.
-No, aspetta. Io scherzavo prima, se vuoi  puoi restare. –disse Sana, prendendolo per un braccio.
-Lo so che scherzavi, ma devo andare a parlare con Fanny.
Sana lo guardò con sguardo interrogativo.
-Si, le vado a dire tutto. Non posso continuare a stare con una persona che non amo più.
-Oh, ehm, okay. Spero tu non ce l’abbia con me, però. –affermò Sana.
-No, don’t worry.
-E questa da dove è uscita? –chiese Sana, sghignazzando.
-L’ho sentito dire a Daniel, e ho pensato fosse carino dirlo a te visto che ormai sei un’Americana, right? –disse Heric, prendendola in giro.
-Smettila, ti preferisco in versione normale, grazie. E no, non sono Americana.
-Va bene, va bene. Vado! –disse Heric, avviandosi alla porta.
-Ti accompagno.
Arrivarono alla porta, ma quando Heric fu sul punto di uscire, la abbracciò. Sana stavolta non fu sorpresa e non disse nulla, ricambiò solo l’abbraccio. Stettero in quella posizione per qualche secondo, dopo di che Heric, senza dire una parola, si girò e andò via.



*Spazio Autrice* Ciaaao! *saluta con la mano* Da quanto tempo, eh? Una fan che seguiva la storia mi ha consigliato di continuarla e io c’ho provato. Come ho già scritto nell’avviso di prima, SORRATEMI. (?) Cercherò di essere puntale, adesso. Sottolineo il ‘cercherò’, lol. By the way, sto capitolo fa leggermente pena ed è anche cortissimo, ma vabbè, accontentavi.  c: Ci vediamo prestissimo! (Spero, lol) Byeee! x
  
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