Epilogo
Un anno dopo
Abigail si guardò un altro istante nello specchio, e si
sistemò per l'ennesima volta i capelli prima di uscire.
Percorse a passo svelto ma misurato le poche vie che la separavano
dalla sua meta, lasciandosi dietro una scia di profumo
speziato.
Si fermò di fronte ad un palazzo imponente, in cui si
svolgeva la mostra internazionale a cui era stata invitata dal rettore
dell'Università in cui insegnava suo padre.
Un mostra di fotografia.
Data la sua parentela e grazie al fatto che il suo lavoro di scrittrice
cominciava ad essere apprezzato in patria, poteva entrare nelle sale
dell'esposizione prima che venissero aperte al pubblico,
così da poter gustare con calma quelle opere d'arte, quelle
finestre sul mondo.
La guardia al cancello la fissò per qualche istante di
troppo, forse incantato dal suo viso luminoso, o dal modo in cui il suo
vestito rosso le fluttuava intorno alle ginocchia, e poi si
schiarì la voce e la lasciò passare.
Una volta entrata la ragazza si soffermò velocemente su ogni
quadro, anche se in realtà ne stava cercando uno in
particolare.
Quando lo trovò, nella sezione dedicata ai fotografi
americani emergenti, rimase ipnotizzata a fissarlo.
Riconobbe la sua stessa immagine, e quella della sorella, sulle rive
del Mar Morto, in quel giorno d'estate ormai lontano un anno, e si
perse nel ricordo, fin quando non si rese contro di non essere sola.
Il ragazzo di fianco a lei fissava il quadro con la medesima
concentrazione, e quando si voltò verso di lei la trafisse
con i suoi occhi chiari.
“Le piace la mia foto?”
La sua voce non era cambiata, anche se riconobbe che era più
matura.
“Sì, mi piacerebbe molto usarla come copertina per
il mio prossimo libro.”
Lui si passò una mano tra i capelli, che erano cresciuti e
gli coprivano in parte la fronte, e sorrise.
“Possiamo discuterne” affermò con aria
divertita, e poi le prese un mano, stringendola tra le sue dita, e
avvicinò le labbra all'orecchio di Abigail.
“Sono contento di rivederti” sussurrò il
ragazzo, in un ebraico quasi perfetto.
La ragazza gli cinse il collo con le braccia, ridendo.
Avevano mantenuto tutte le loro promesse, ed ora era giunto il momento
di stipularne di nuove.
***
Angolo
autrice
E con questo epilogo, la storia è proprio finita. L'immagine era inclusa nel pacchetto dei prompt da utilizzare per il Contest. Spero che via abbia soddisfatto e fatto passare qualche momento spensierato, mi sono divertita molto a scriverla e ad idearla! Un grazie a tutti voi che mi avete accompagnato in questo breve viaggio!
GRAZIE!
Alla prossima!
Sayuri