Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Change_Your_Life_    11/02/2013    9 recensioni
Quella mattina, come al solito, la sveglia non smetteva di suonare e fui costretta a spegnerla con un pugno più forte del solito e finii per farmi più male io, che quella stupida sveglia.
Così, non appena mi alzai dal letto, notai la mia figura davanti lo specchio: avevo i capelli arruffati, gli occhi ancora un po’ sporchi di trucco e la guancia destra, che aveva, ancora, la forma della mia mano. Poi mi diressi in bagno e mi feci una doccia, che, per un minuto, mi fece dimenticare tutto quello che, per quel giorno, avrei dovuto sopportare. Poi, il più velocemente possibile, mi vestii e mi diressi in cucina, ma come al solito nessuno mi aveva preparato la colazione, dato che mio padre era appena uscito. Allora lasciai perdere la colazione e uscii di casa, diretta a scuola.
Ma quel giorno sentivo qualcosa di diverso, come se quel giorno la mia vita potesse cambiare, ma io ero stufa dei cambiamenti!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

You have changed my life.



Durante il tragitto, in macchina regnava il silenzio. Liam non mi aveva chiesto cosa fosse successo con Harry, immagino avesse capito qualcosa, ma capendo che non ne volevo parlare, da buon amico quale era, non mi aveva chiesto niente.

Nel mentre io ero “molto” presa dal paesaggio, che si mostrava davanti a noi; avevamo attraversato molte tra le zone più belle della città, tra cui il Madame Tussauds, Hide Park e alcune delle zone più ricche. Adesso ci stavamo dirigendo verso una zona in cui non ero mai stata.
In macchina, la radio aveva appena mandato Oath di Cher Lloyd, in quel momento un sorriso spuntò sul mio viso e su quello di Liam: avevamo pensato la stessa cosa.
Cominciammo a cantare a squarciagola, ma senza dubbio lui era molto più bravo di me; Liam aveva una voce stupenda ed era molto intonato. Oltre a lui, anche mio fratello, Niall e Zayn sapevano cantare davvero bene.

All’improvviso, Liam, accostò e si fermò vicino ad un parco che, prima d’ora, non avevo mai visto.
C’era un prato verdissimo, e in un punto era ricco di tulipani ed altri tipi di fiori; più in la c’era un’altalena con due seggiolini un po’ malandati, ma si ci poteva, ancora, sedere sopra; accanto ad essa c’era uno scivolo, qualche panchina qua e la e alcuni alberi che facevano da sfondo.
Era un posto stupendo ed ero grata a Liam di avermelo fatto scoprire.
Lo vidi subito accanto a me, sorrise e io ricambiai.
“Allora ti piace?” mi chiese lui, abbastanza, curioso.
“Tantissimo!” risposi io sorridendo ancora più di prima. Lui non aggiunse altro, mi prese per mano e mi trascinò vicino le altalene; sapeva che le adoravo e subito mi ci sedetti sopra, Liam mi imitò.

Restammo in silenzio per un po’, ma non era un silenzio imbarazzante, no, era un silenzio che ci permetteva di riflettere, di pensare.
“Sai l’altro giorno ho incontrato una ragazza. È davvero carina e penso che mi piaccia. È bellissima e poi è una ballerina bravissima.” Mi disse lui, arrossendo imbarazzato.
Io sorrisi, ero contenta che avesse trovato qualcuno che lo facesse sorridere e che lo rendesse felice.
“Sono davvero contenta per te Li-Li! Era ora che trovassi qualcuna che ti piacesse e che ti rendesse felice.” Gli sorrisi sinceramente. Lui venne ad abbracciarmi, mi prese in braccio e cominciò a farmi girare; io cominciai a ridere e lui subito dopo.

Quel pomeriggio fu il più divertente di tutta la mia vita, lo passammo a rincorrerci, a ridere, a scherzare, a farci foto di tutti i tipi; mi parlò anche di quella ragazza, che da quello che avevo capito gli aveva, letteralmente, rubato il cuore. Dalle sue descrizioni, per poco, potei giurare di conoscerla da sempre.
Eravamo stesi sul prato, quando mi venne in mente una cosa.
“Liam, me la farai conoscere, non è vero?” gli chiesi, sapevo che era scontato, ma ero davvero curiosa.
“Certo Lot, come potrei non farla conoscere all’altra donna della mia vita?” mi chiese lui sorridendo beffardamente. Io risposta, io, gli diedi una pacca sulla spalla.

Ad un tratto sentii il mio cellulare squillare, lo presi dalla tasca e quando vidi il nome sullo schermo, sorrisi e risposi.
“Ehi Nialler come stai?” gli chiesi, realmente preoccupata per le condizioni del mio migliore amico.
“Un po’ meglio, penso, però, che domani non c’è la faccio a venire. Piuttosto tu, come è andata oggi?” mi chiese, invece, lui visibilmente curioso.
“Bene!” risposi subito, sentii dalla sua parte un sospiro. Sperai che mi avesse creduto. “Lottie, mi vuoi dire cosa è successo, o devo chiamare Liam? Scommetto che è li con te, adesso.” Mi aveva scoperto, mi conosceva troppo bene.
Sospirai, non potevo mentirgli, ma gliene avrei parlato dopo.
“Uffa Niall ma come fai, sempre, a sapere tutto? Comunque ti racconterò tutto dopo, anzi adesso mi faccio accompagnare a casa tua da Liam.” Gli dissi, semplicemente.
“Beh io sono il tuo migliore amico e ti conosco bene, come tu sai. Comunque d’accordo!” mi disse lui e potei giurare di averlo sentito sorridere; prima che potessi staccare, lui continuò.
“Ah non dimenticarti di portarmi qualcosa da mangiare, sai da quando sono malato, mia madre mi vieta di mangiare cose “poco salutari”. Ti prego aiutami!” mi disse lui, sicuramente con una faccia da cucciolo. Non resistetti: infondo era il mio Niall mangiosempre e noningrassomai Horan.
“Beh... D’accordo Nialler, ci vediamo tra poco.” Gli dissi io infine, arrendendomi e prima di attaccare, gli sentii dire un “Ti voglio bene Lottie”.
Sorrisi scuotendo la testa, prima di voltarmi verso Liam, che stava ridendo e per poco non gli veniva un collasso per le troppe risate. Io misi il broncio e le mani sotto il seno, mentre lui, vedendomi così, continuò a ridere sempre di più
Alla fine mi unii anche io a lui. Dopo dieci minuti di risate, si fece tardi e io dovevo ancora passare da Niall; così ci alzammo e ci dirigemmo verso l’auto.

Dopo ben venti minuti di traffico e dopo essere passati da Nando’s, per prendere qualcosa da mangiare per Niall, arrivammo davanti casa sua.
Salutai Liam e lo ringraziai per la bellissima giornata e per il passaggio. Lui sorrise e ripartì.
Suonai al campanello e subito un Niall, tutto coperto, con una faccia da malato, mi venne ad aprire. Non appena vide il cibo che gli avevo portato lo prese e mi lasciò entrare.
Mi fece accomodare sul suo letto, mentre divorava, letteralmente, la pizza che gli avevo portato. Io, nel mentre, mi guardavo intorno fischiettando, come se quella camera non la conoscessi come le mie tasche e come se Niall non mi potesse sentire.

Ad un tratto qualcuno cominciò a picchiettare sulla mia spalla, facendomi smettere il fischiettio, mi girai e vidi Niall, che mi guardava con un sopracciglio alzato, aspettando che io cominciassi a raccontare.
Gli raccontai tutto quello che era successo negli ultimi giorni, di Harry, di Liam, del bacio e di come mi sentissi.
Lui mi abbracciò quando, per quel maledetto bacio, cominciai a piangere.

Rimasi a casa sua ancora per un po’; ad un certo punto sentii, di nuovo, il cellulare squillare; sbuffai, lo presi dalla tasca e senza, nemmeno, guardare chi era risposi.
“Pronto Lottie, sono papà!” sospirai, aveva davvero pensato che fosse Harry.
“Dimmi pà…” gli risposi io.
“Dove sei adesso?” mi chiese lui. Sembrava abbastanza tranquillo, ma qualcosa nella sua voce lo tradiva. Di solito non mi chiedeva dove ero, se non era qualcosa di importante.
“A casa di Niall, perché?” gli chiesi io, cominciando ad alterarmi. Persino Niall mi guardava confuso.
“Beh… Vedi dovresti tornare a casa, devo dirti una cosa importante.” mi disse lui, molto nervoso. Risposi di si e attaccai.
Dissi tutto a Niall, promettendogli di dirgli tutto, appena ne fossi venuta a conoscenza anche io. Lo salutai con un abbraccio da orso, che lui ricambiò e gli augurai di rimettersi presto, lui sorrise e mi ringraziò per la pizza. Io sorrisi e andai via.

Arrivai davanti casa, oltre la macchina di mio padre, c’era anche la macchina di Anne. Cominciai a preoccuparmi sul serio, chissà cosa era successo.
  


"A volte è difficile vedere i confini che abbiamo tracciato finché non li oltrepassiamo.
Questo succede quando ci affidiamo alle persone che amiamo perché ci salvino e ci diano qualcosa a cui aggrapparci.
E poi ci sono dei confini tracciati in modo netto... e se osi oltrepassare qui confini... potresti non riuscire più a tornare indietro.
"

  




My corner :D

Ehi eccomi qui, scusate davvero per il ritardo, ma sono stata tutto il giorno fuori e solo adesso sto avendo il tempo di pubblicare.
Bene secondo voi cosa sarà successo? Vi dico che non è nulla di grave, anzi... *-*
Ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo, cioè 13 recensioni, ma volete farmi morire per caso???? ^__^
Ma io vi amo :3
Ringrazio chi l'ha aggiunta tra le preferite/seguite/ricordate e chi l'ha solo letta! :D
Adesso scappo...
Mary :*









Vi lascio con una tenerissima gif di Niall :3  E una foto della nostra Lottie! :)
Image and video hosting by TinyPic
Image and video hosting by TinyPic
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Change_Your_Life_