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Autore: Dragon gio    11/02/2013    1 recensioni
Benvenuti nella nuova raccolta incentrata sulla coppia SaiNaru/NaruSai! A differenza della "Summer Version" qui non vi sarà il tema ricorrente dell'ambientazione estiva o i titoli ispirati a famose canzoni; questa volta tutto ruoterà semplicemente intorno a Sai e Naruto e saranno raccontati in tutte le versioni, dal yaoi al friendship in one shot. Il genere varierà dal contesto Shippuden classico all' AU, e anche il Raiting cambierà di volta in volta, quindi occhio agli avvisi all'inizio di ogni capitolo! Buona lettura a tutti!
Genere: Commedia, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai
Note: AU, Lemon, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden, Più contesti
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Vivere

Autore: Dragon gio (sui forum wolferetic)
Rating: Arancione
Genere: Sentimentale
Personaggi: Naruto Uzumaki, Sai
Coppia: NaruSai

Contesto: AU
Note: Raccolta, One Shot, Yaoi, Lemon

 

  INCHIOSTRO E VENTO

+ Vivere +

Come fossero riusciti a sgusciare via dall’aula d’arte con una banale scusa, Sai ancora non lo comprendeva, l’unica cosa che il suo cervello concepiva in quel preciso istante era l’adrenalina pompata al massimo nel suo corpo. Ogni fibra del suo essere tesa ed eccitata allo stesso tempo, trascinato letteralmente dalla mano del suo improvvisato amante.
- Qui non ci viene mai nessuno! – esclamò quell’uragano sotto forma di ragazzo che rispondeva al nome di Naruto Uzumaki. Sai scrutando per un momento l’ingresso del vecchio e polveroso ripostiglio della palestra, sfoggiò il suo miglior sorriso.
- Se lo dici tu… - sussurrò in un bisbiglio ambiguo, ma che tanto piacque a Naruto da invitarlo ad entrare immediatamente. Richiuse la porta dietro di sé, rimanendo solo a rimirare la bellezza di Sai che tale rimaneva anche nella semioscurità. Anzi, se possibile acquisiva un fascino maggiore a cui non sapeva proprio resistere. L’istinto gli stava gridando di avventarsi su Sai, arpionarlo al muro e strappargli letteralmente di dosso la divisa scolastica, ma sapeva quanto il compagno fosse ostico a certi gesti passionali. Sai aveva bisogno di tempo per “scaldarsi”, non era abituato all’intimità con un'altra persona, a dirla tutta non era proprio abituato al contatto altrui. Gli aveva promesso che la prima volta che avrebbero fatto sesso sarebbe stato incredibile, così il genio di Naruto aveva deciso che lo avrebbero fatto a scuola, nel bel mezzo delle lezioni. Fantastico era stato il momento in cui in classe aveva bisbigliato a Sai del suo piano, gongolando al disappunto di quest’ultimo di saltare la preziosa lezione d’arte del professor Yamato per qualcosa di più stimolante.
Strappato letteralmente all’arte per dedicarsi al sesso sfrenato, il solo pensiero bastava per ringalluzzire l’amichetto che già scalpitava nei pantaloni di Naruto. Ma a giudicare Sai e la sua espressione piatta, non era dello stesso avviso, per ora.
- Sai, avvicinati… - in maniera assolutamente pacata, le mani di Naruto scivolarono sensuali sulle braccia nude di Sai. Faceva già caldo all’esterno, ma in quel buco polveroso la temperatura era ancora più elevata del normale. Impercettibili gocce di sudore rigavano il viso di Sai, quando le dita di Naruto passarono sulle tempie le percepirono una per una. Le labbra carnose di Sai, per quanto pallide, secche e rigide in quel mezzo sorriso, erano ambite da Naruto come non mai. Adorava baciarlo, anche se inesperto, Sai a modo suo era tenero in quel suo modo di essere passivo alla lingua di Naruto che lo divorava con gusto.
Freneticamente sciolse il nodo perfetto della cravatta, gettandola con foga dietro le spalle, suscitando un mugugno di disappunto in Sai.
- L’avevo appena stirata… -
- Aha, taci scemo! – soffiò sensuale continuando a baciarlo, quasi senza lasciargli fiato. Sbottonò la camicia con una calma irreale, liberando il petto, rimanendo accecato dal candore della pelle lattea di Sai. Naruto costrinse Sai contro il primo muro disponibile, impedendogli la fuga, sempre che lui volesse scappare dalle sue mani ruvide e calde. Proseguì la scia di baci e pizzichi a fior di pelle sul collo, scendendo rapidamente verso i pettorali e il ventre. Arrivato all’ombelico Sai avvertì le gambe farsi molli, le ginocchia cedettero leggermente e il suo corpo si ritrovò ancora più avvinghiato a Naruto che ovviamente, sogghignava.
- Non sono ancora arrivato al tuo cazzo e già sei ridotto così? –
- Non se mai arrivato così in basso… - ribatté titubante Sai, una sorta di tremore lo pervase dal collo in giù. Naruto avvertì chiaramente lo smarrimento del compagno e capiva: non gli aveva mai fatto un pompino o una sega, a malapena Sai si masturbava, figurarsi conoscere il resto. Dannata famiglia ultra cristiana e religiosa che gli aveva imposto una vita di castità totale. Nemmeno dovesse farti prete o diventare vescovo.
La voce di Naruto si addolcì mentre le sue labbra si posavano delicate sullo stomaco ben scolpito e pian piano scendeva verso il basso, inginocchiandosi di fronte a lui.
- Non avere paura… - ripeté donando un ulteriore bacio, sfiorando la zip dei pantaloni.
- Naruto… -
- Vedrai che ti piacerà… - con un gesto calcolato abbassò la cerniera e fece calare i pantaloni. Fu altamente soddisfatto di notare l’erezione che spingeva attraverso i boxer di Sai, che lui prontamente liberò dall’inutile costrizione. Un sano rossore si sparse sulle guance di Sai quando vide Naruto afferrare con decisione il pene e percorrerlo con le dita.
Sai sussultò dal piacere, il sentire la sua intimità stretta in mani altrui era una sensazione assolutamente nuova per lui. Quasi si inarcò annaspando in cerca di ossigeno quando le stesse labbra si posarono sul glande, leccando avidamente.
- Chissà che direbbe il tuo paparino Danzou se ti vedesse ora… -
- Ci ucciderebbe… tutti e due… -
- Io non glielo permetterei… - Naruto percorse per intero il pene dell’artista, torturandolo con le dita provocandogli piaceri nascosti e proibiti. Ma il massimo fu quando iniziò a succhiare. E lì Sai vide per la prima volta il paradiso, anche se era certo non potesse trattarsi di quello descritto dalla sacra bibbia. Gli venne spontaneo invocare il nome di Naruto e non quello del suo Dio. Raggiunse l’apice fra brividi e spasmi irregolari, non dando tempo a Naruto si staccarsi da lui, svuotandosi copiosamente nella sua bocca.
- Scusami… - bofonchiò nel panico vedendo Naruto tossire convulsamente – Perdonami, io non… -
- Non temere, può succedere! E’ solo che… non me lo aspettavo! – replicò Naruto ridacchiando e ansimando al contempo. Sai si soffermò sul volto arrossato e sudato, la camicia era madida e appiccicata al corpo ormai.
- Dovresti spogliarti… - fugace Sai si abbassò arrivando all’altezza del viso di Naruto, facendo scorrere le dita sul colletto della camicia – Sei tutto sudato… - le mani, chissà come fresche di Sai, ne solleticarono il collo umido. Naruto socchiuse gli occhi lasciandosi cullare, godendosi ogni istante di quel momento che tanto aveva agognato. Il perfetto studente casa e chiesa Sai che spogliava un altro ragazzo per farsi scopare, accidenti se solo qualcuno avesse saputo, che scandalo…
- Stiamo trasgredendo ad un miliardo di regole della tua bibbia! – trillò malizioso Naruto mentre veniva liberato dagli indumenti. Sai gli sorrise ma senza emettere un fiato, forse non aveva trovato la risposta più adeguata, o forse era troppo preso dai capezzoli rosei di Naruto per ragionare.
- Per essere un verginello, sai dove toccare… - gemette senza preoccuparsi di alzare la voce quando la lingua di Sai sfiorò un capezzolo rendendolo turgido.
- Ho avuto un buon sensei… -
Naruto lo squadrò con un cipiglio di sorpresa, stridendo a tratti mentre domandava – E chi sarebbe costui? Io non ti ho insegnato un bel niente! –
Resosi conto di aver ricevuto un attenzione eccessivamente morbosa dal compagno, Sai distese le labbra divertito. Dio solo sapeva quanto adorava farlo incazzare – Lo vuoi proprio sapere? –
- Sì, ‘tebayo! Da chi hai imparato a fare certe cose zozze?! –
- Porno dive alla riscossa… -
- Che cosa?! –
- Il tuo stupido film porno… quello che mi hai fatto vedere qualche settimana fa… -
Naruto ci pensò e poi gli si accese la lampadina – Aha, quel film! Sì è vero, c’è una scena dove la tizia leccava i capezzoli all’altro tizio! –
Accortosi di aver fatto la figura dello stupido, schioccò la lingua sentenziando – Adesso ti mostro qualcosa che in quel video non c’era! – si alzò di scatto in piedi imponendo a Sai di fare lo stesso. Il sorriso dell’artista di allargò in segno di sfida – Vuoi fottermi, Naruto? –
La riposta eloquente di Naruto fu quella di afferrare per la natiche Sai, palpando per bene per poi infilare un paio di dita nella piccola fessura. Tastò a fondo, solleticando e spingendosi fin dove gli era concesso, sfiorando zone erogene assai gradite a Sai.
- A… aspetta… - balbettò nel bel mezzo dell’operazione denominata nel cervello di Naruto “facciamo godere Sai a più non posso”.
- Che ti prende? –
- Non sono sicuro di essere davvero in grado di sopportare la penetrazione… -
Il sangue pompava a mille nelle vene di Naruto, era eccitato come non mai, il pene retto e pronto ad entrare in azione, ma gli occhi insicuri di Sai gli avevano arrestato improvvisamente la libido.
- E’ normale avere paura… insomma ce l’ho anche io! – cercò suo malgrado di rallentare e fare un passo indietro per mettere a suo agio Sai. In fondo, quella era la sua prima volta.
- Perdonami, non sono esperto di queste situazioni… -
- Sai, per uno come te che è cresciuto a pane e chiesa, è già un miracolo che sia arrivato fino a questo punto! –
- Adesso mi stai adulando… -
- Senti, facciamo così: ci proviamo, ma se ti faccio troppo male o ti senti troppo a disagio la pianto subito, ok?! –
- Va bene… - sorrise genuinamente, proprio il genere di sorriso che Naruto adorava, forse uno dei motivi per cui si era perdutamente innamorato di Sai.
Riprese a riempirlo di carezze e baci, ma stavolta più dolci, la lingua percorse il collo niveo di Sai, mordendo la carne teneramente, trasformando quel semplice succhiotto in un segno indelebile.
Faceva aderire il più possibile i loro bacini, massaggiando la schiena del compagno, graffiando come un felino che aveva appena ghermito la sua preda. E Sai, godeva, oh se godeva il verginello.
Si abbracciavano, strusciavano le loro erezioni l’una contro l’altra, persi totalmente nel vortice della lussuria. Naruto studiava con attenzione il corpo di Sai, lo accompagnava con movimenti ritmici, tentando di entrare in lui, letteralmente, ma senza riuscirci perché si ritraeva ogni volta. Rifulgeva a quel contatto ultimo, il più sublime che avrebbe decretato la perdita della sua verginità, per quanto ad un ragazzo potesse realmente importare di un simile dettaglio, per uno come Sai questa apparente inezia contava.
 
Cresciuto con la rigida convinzione che sesso, masturbazione, e altri contatti intimi fossero un insulto alla religione in cui era costretto a credere fin da bambino, anche la visione della propria verginità era stata altamente distorta. Preziosa castità che lui doveva preservare per la sua futura sposa, il copulamento gli era concesso solo dopo un matrimonio ecclesiastico e solo al fine di avere una progenie. Ogni altro genere di attività corporali erano severamente proibite, pena umilianti fustigazioni, infiniti rosari recitati seduto a ginocchioni sui ceci e altre torture folli.
Se mai il povero Sai fosse stato sorpreso a fare sesso con un altro ragazzo, come minimo il suo integerrimo padre lo avrebbe chiuso in un monastero sperduto chissà dove per tutta la vita. Lontano dalla sua amata arte, e dal suo segreto amante che con tanto zelo gli aveva fatto scoprire emozioni che mai pensava potessero esistere.
 
Ed ora, questo chiodo fisso di tradire in qualche modo il suo credo religioso lo bloccava, come se l’essersi scoperto omosessuale già non fosse bandito dalla Bibbia come un atto contro Dio stesso.
Sai lo sapeva, non era uno stupido, ma aveva bisogno di una scusa per giustificarsi con la sua coscienza, per essersi sporcato, per esser un gran bugiardo e aver disonorato il suo stesso padre.
- Sai, ti prego, non avere paura… - Naruto lo guardava e nelle pupille di Sai ci vedeva riflesso il suo stesso desiderio, il suo identico bisogno di amore, di calore umano – Ti amo… - necessitavano entrambi di vivere, anche sbagliando, ma vivere.
Il cuore di Sai prese a correre come  un cavallo imbizzarrito, gli occhi si inumidirono appena per la commozione. Due parole, due semplici parole e le paure di Sai scivolarono fuori dalla sua mente, proprio come il sudore che colava copioso dalla pelle ormai resa ardente dai ripetuti baci di Naruto.
In un turbinio di rude passione, Sai permise a Naruto di violarlo, di farlo suo finalmente. Il respiro gli si era spezzato, tanto dolore e piacere mischiati assieme erano una sensazione che non poteva appartenere a questo mondo, era qualcosa che andava oltre. I gemiti, forti e incontrollati salirono di tono man mano che Naruto aumentava le spinte, era come se avesse ingaggiato una battaglia. Stava per venire, era al limite della sopportazione, e più di ogni altra cosa, Sai desiderò catturare selvaggiamente le labbra di Naruto. La lingua si dibatté con violenza dentro la bocca del biondo, agitandosi e leccando ogni anfratto.
Con un ultimo spasmo Naruto si riversò interamente in Sai, donando ulteriore piacere a quest’ultimo che lo seguì da lì a pochi istanti.
 
Entrambi rimasero immobili a fissarsi, ansanti, confusi quasi. Gli occhi celesti di Naruto tremavano, indugiavano titubanti sul ragazzo steso sotto di lui. L’espressione di Sai, a metà fra il contrito e l’imbarazzo, era percorsa da sudore abbondante e un vistoso rossore.
Incerto mosse una mano verso il volto di Naruto, provocando un brivido quando lo sfiorò. Abbassò le palpebre, godendosi quel piacevole tocco seguito da un bacio sulla guancia. E Naruto adorava letteralmente quando era Sai a fare “la prima mossa”.
- Sto bene Naruto… sto bene, non temere… - anticipò Sai che aveva colto lo sguardo ansioso del compagno mentre lo osservava pulirsi alla buona dai residui di sperma. La pelle candida era rossastra e livida nei punti dove Naruto si era divertito.
- Sicuro? Aha, scusami, ci sono andato giù un po’ pesante, ‘tebayo! –
- Mi è piaciuto… - affermò Sai rivestendosi, l’aria assolutamente serena – Avevi ragione, è stato incredibile! –
- Oh, bé… te lo avevo promesso, no?! – ridacchiò Naruto, mentre cercava invano i suoi pantaloni finiti chissà dove in quel maledetto buco polveroso.
 
Quando finalmente uscirono dal ripostiglio peccaminoso, respirarono a pieni polmoni l’aria decisamente più fresca, rinvigorendosi notevolmente. Durante il tragitto per tornare in classe, Naruto si rese conto che non aveva pensato a quale balla dire al professore per un assenza così prolungata di entrambi. Mentre Sai invece pensava a cosa inventarsi con il padre per giustificare un uscita serale con Naruto.
- Glielo dirai mai a tuo padre? –
- No, mi ucciderebbe fisicamente, oppure mi rinchiuderebbe in un convento, ma non prima di avermi castrato… -
- Cavolo! Se le cose stanno così, meglio mentirgli a vita! –
- Sì, lui non capirebbe mai cosa provo per te… -
Un sorriso sentito si dipinse sul viso di Naruto, mentre si sentiva il petto pervaso da un delizioso calore esteso – Hai ragione! - afferrò senza indugio una mano di Sai e la condusse fino alle labbra, posando sopra le nocche pallide un piccolo bacetto – Potrai sempre dirglielo sul letto di morte, almeno non potrà farti più nulla! –
- Può sempre maledirmi… -
- Se lo farà davvero, io ti proteggerò! Lo farò ad ogni costo, sempre! –
- Grazie, ma non trattarmi come una damigella in pericolo, so difendermi anche da solo… -
Il bellissimo ghigno che accompagnò il sorriso malizioso di Sai, riaccesero gli istinti profondi di Naruto. Fosse stato per lui, lo avrebbe strattonato fino ai bagni dei maschi e lo avrebbe scopato una seconda volta seduta stante. Ma la campanella trillò comunicando ad entrambi che l’ora d’arte era finita, e realizzarono inoltre che non avevano ancora trovato una scusa decente da dire al professor Yamato che veniva verso di loro a grandi falcate con la sua espressione più truce.
 
Vivere, nessuno mai ce l’ha insegnato.


END
10/02/2013


*****

Salve bella gente! Ok, questa One Shot è frutto di ripetute letture delle stupende fiction di Aethelflaed (alias la mia adorata Odu! XD)! Sì cara mia, sei stata proprio tu ad ispirarmi! XD Quindi in un certo senso è dedicata a te, ma ancora di più a narutina90! Gli dovevo una Lemon da taaaanto tempo! Spero ti sia piaciuta cara! ^ ^

Il concetto religioso l'ho inserito quasi per osmosi, mi è venuto naturale, ma ci tengo a precisare che non era mia intenzione offendere nessun credente, se l'ho fatto dico in mia difesa che questa fiction è un opera di fantasia e che non inneggia contro la chiesa o ai preconcetti che hanno verso l'mosessualità (che ovviamente non condivido, io sono PRO matrimoni gay/lesbo e sostengo l'amore libero in generale)! XD

La citazione finale, così come il titolo sono ispirate ad una stupenda canzone "Vivere" di Gerardina Trovato cantata in coppia con il grande Andrea Bocelli, altamente consigliata! <3

Un grosso bacione a tutti, al prossimo aggiornamento!!

See you soon fan writer...




 
  
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