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Autore: Debbie    01/09/2007    6 recensioni
Hogwarts, durante un ipotetico settimo anno.
Tutto è tranquillo, e i due ragazzi più cocciuti della scuola sono ad un passo dal fare quello che non hanno ancora avuto il coraggio di fare: dichiararsi. Ok, è difficile per tutti, per loro poi non ne parliamo, ma ci sono quasi...
Che dite, ci riusciranno? Io non ci scommetterei troppo!
Leggete per sapere, e recensite in tanti! Bacioni
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 5. L'occasione
Sono passate due settimane da quella famosa lettera. Sapete che ne ho fatto? Inizialmente volevo romperla, strapparla in un milione di pezzetti. Ma poi mi sono detto che probabilmente sarebbe stata l'ultima cosa di Hermione che mi rimaneva, così l'ho conservata. Ora giace in fondo al cassetto del mio comodino, ogni tanto la rileggo pure. Si, lo so, è patetico.
Ma questi giorni sono stati un inferno, specie i primi. Non solo ho avuto un tracollo dal punto di vista scolastico, con i voti che se non gli metto il paracadute si schiantano a terra tanto sono in picchiata, ma soprattutto dal punto di vista emotivo. Ed anche fisico.
Faccio fatica a concentrarmi, mi scordo dei compiti, per non parlare del Quidditch: non ho mai giocato peggio in vita mia. Il fatto è che mi sento come se una parte del mio corpo mancasse, e so anche dov'è in questo momento: con Lei.
Con lei che in questo momento se ne sta beatamente seduta sotto una quercia del parco, vicino al lago, con il suo nuovo gruppetto di amici. Oh si, perchè è questo che lei ha fatto: si è trovata un nuovo Trio, in sostituzione del nostro. Lei, e due stupidi Corvonero. La ragazza di per sè non mi tocca più di tanto, non mi ricordo nemmeno come si chiami, ma è lui che mi da i nervi solo a vederlo: alto, moro, intelligentissimo. Proprio quello di cui lei ha bisogno. Finalmente ha trovato l'altra metà della mela. Ed io impazzisco. Li vedo parlare nei corridoi, nel parco, studiare assieme in biblioteca. La tratta gentilmente, è dolce. E' tutto quello che ero io e anche di più. Ha preso l mio posto, e questo non lo sopporto. Jonathan, mi sembra, mi scordo sempre di chiedere a Ginny. Lui può stare con lei, ridere, scherzare, perchè no, abbracciarla, mentre l'unica cosa che posso fare io è fissarla da questa finestra del secondo piano, da dove so che non posso essere visto, con una intensità tale che potrebbe consumarsi da un momento all'altro.
Com'è bella, così concentrata, probabilmente sta facendo il tema di Pozioni. Che io logicamente non so nemmeno dove sia. Ormai so ogni suo movimento a memoria, ed ogni volta che gioca con un boccolo, o che si morde il labbro, è un ricordo in più, un tuffo al cuore di cui farei volentieri a meno, ma che d'altra parte non vedo l'ora che arrivi. Perchè ormai posso andare avanti solo a ricordi.
Harry dice che sto male, forse ha ragione. Sto lentamente cominciando ad estraniarmi anche da lui. Infondo sta con mia sorella, e io mi sento di troppo. Loro non vorrebbero, ne sono sicuro, ma voglio poter stare solo, poterla guardare all'infinito, anche se questo mi dovesse portare alla pazzia. Poco male, se non altro ho un motivo valido.
E pensare che ho fatto di tutto per poterla avvicinare, per parlarle.
Dopo quella sera, nella quale ho pianto, singhiozzato, preso a pugni qualsiasi cosa mi capitasse sotto mano, presi una decisione: non mi sarei arreso per nessuna ragione. E decisi anche che nessuna lettera mi avrebbe più coperto, volevo parlarle di persona. Mi manca anche la sua voce.
L'ho fermata nei corridoi, l'ho pregata di ascoltarmi, ho chiesto ad Harry di incontrarla per poi farmi trovare lì, ma niente. Mi ritrovavo sempre addosso quel sacramento che mi intimava di lasciarla in pace, che lei non mi voleva parlare e che dovevo farmene una ragione. Miseriaccia, me ne devo fare una ragione? Questo qui non ha capito un bel niente.
O forse sono io a non aver capito, ma non me ne importa un fico secco. Rivoglio Hermione, punto e stop.
Ma visto che lei mi evita nemmeno avessi la peste, l'ho lasciata stare per un pò. Nel frattempo ho rotto con Lavanda.
Quella si che è stata una scena madre. Dico io, perchè le ragazze devono rendere tutto pubblico con urla isteriche da attricette di serie b? In quegli istanti l'ho odiata, ferocemente. Ho cercato di essere dolce, di avere tatto nello spiegarli che non era colpa di nessuno, semplicemente non eravamo fatti per stare insieme. Ma lei no, ha iniziato ad urlare, in mezzo la Sala Comune, accusandomi di averla usata. Ed ha persino ragione, almeno in parte. Povera Lavanda.
Fatto sta che ora sono di nuovo libero come l'aria, e con la testa più occupata della dispensa di Lumacorno. Direte voi, Hermione non ha apprezzato nemmeno questo? No. Impassibile, ha continuato a comportarsi come di sua abitudine, ovvero facendo finta che non esistessi. Nella mia testa riecheggiavo in continuazione quelle tre misere parole: è troppo tardi.
Scrollo la testa, mi accorgo che stavo fissando un punto indefinito sul muro. Chi mi è passato accanto deve aver pensato che sono un pò tocco. Vero, verissimo.
Riporto lo sguardo sulla quercia dove Lei sedeva, e con sommo orrore di rendo conto che non c'è più. Basta Weasley, anche per oggi è finita. Mi stacco dalla finestra, e stancamente inizio a camminare in direzione del dormitorio. Devo fare dopotutto ancora i compiti, e sono già le sei del pomeriggio. Devo trovare Harry, magari mi da una mano, alias mi fa copiare i compiti. Accelero il passo, svolto l'angolo e BUM!
Sbatto contro qualcosa, o meglio qualcuno, dato che impreca contro di me.
-Possibile che nessuno guarda dove cammina?- Una voce irritata, stridula. Oddio, la sua voce.
Abbasso lo sguardo, la trovo intenta a massaggiarsi la fronte. Com'è piccola, uno scricciolo.
-Hermione...- Sembra più un lamento, ma la mia voce è andata in ferie per un pò, mi muore in gola. Eppure deve avermi sentito, perchè alza lo sguardo e mi fissa dritto negli occhi. Una scarica elettrica mi trafigge la schiena, mi vorrei perdere in quel nocciola così invitante...
-Ronald.- fa lei, si ricorda come mi chiamo! Accenno un sorrido, ma lei non ricambia: si limita a fissarmi, così, senza espressione, ed io non riesco a spostarmi, è più forte di me.
-Scusa, non volevo...- Non so se lo riferisco all'incidente, o al "tutto", non so nemmeno come lei lo recepisca. Sbatte le palpebre, non sembra voler parlare. Ronald Bilius Weasley, è la tua occasione! Merlino, che devo fare?
Ok, sono un caso perso...
Alzo una mano, la porto sulla sua guancia, la accarezzo dolcemente. Lei sgrana gli occhi stupita, mormora un -No...- che io zittisco subito.
Le afferro il viso, mi faccio più vicino e le mie labbra sono sulle sue, adagio, a volerle dare il tempo di spostarsi. Ma non lo fa, e mi sembra di sognare. La sto baciando, la sto baciando! Cerco di metterci tutto l'amore che posso, tutta la voglia di averla.
E poi non penso più a nulla, sento solo le mie labbra che si muovono, e le sue...
No aspetta, si è fermata. SBANG!
Apro gli occhi di scatto, giusto il tempo di incontrare i suoi, pieni di lacrime. Mi porto una mano sulla guancia che lei ha appena amabilmente schiaffeggiato, e la vedo correre via, lontano da me.
Perchè? Perchè, Hermione? Ti prego spiegami... Da solo non capisco, d'altronde è sempre stato così.
Rimango immobile in quel corridoio per un tempo che mi sembra interminabile, a fissare il punto in cui sei scomparsa, prima di decidermi a muovermi. Cammino, voglio una boccata d'aria, magari mi schiarisce le idee.


__________________________

Ciao! Questo è il penultimo capitolo di questa storia, non so se con vostra gioia o disperazione. Spero vi sia piaciuto anche questo Chap, è fondamentale per l'ultimo, e al solito non ne sono soddisfattissima. Ma credo sia un problema mio, o almeno spero!
Fatemi sapere, recensite! Baciotti

Debbie

  
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