Two hearts and one kitchen
Imbarazzo in cucina.
“Ronald,
sei tu?”
Oh-oh. Rimango come paralizzata. Che
spettacolo… La porta che ho aperto è il bagno! E dentro
c’é…
Ron! Ancora bagnato, immerso nel vapore caldo
e…nudo!
Oh mio…nudo. Ron, il ragazzo dei miei sogni, nudo davanti a me!
Non posso fare a meno di
guardarlo, tutto. Inevitabilmente i miei occhi iniziano a percorrere il suo
corpo, in basso, sempre più in basso fino a…
Oh Morgana la strega! È davvero…davvero…
Oh Merlino
ma dove sto guardando?
Però…davvero
ben fornito il nostro ragazzo…
Mentre il mio cervello
formula tutti questi pensieri passano solo pochi secondi, e Ron
si accorge di me.
Mi guarda sorpreso, molto
sorpreso. Poi si accorge di essere…come mamma l’ha fatto. E si copre.
Oh no! Perché si
copre?
Oh Merlino ma cosa penso?
“Ehm scusa Ron io ecco…ti ce-cercavo…ehm mh non pensavo che tu fossi qui…non ho visto niente
ehm..devo
andare ciao!”
Questo è tutto
ciò che riesco a biasciare prima di scappare via, rossa in viso e con un’ immensa voglia di sprofondare venti metri sotto
terra.
***
Bene. Dopo aver fatto la
figura più grande del secolo, ho qualche possibilità su cosa fare
ora.
Prima possibilità: Fuggire molto lontano. Forse la
Siberia è il posto adatto. Forse.
Seconda possibilità: Armarmi di pala e piccone e scavarmi una
fossa. E non uscire finché Ron non avrà dimenticato tutto. Se potrà mai
farlo. Cioè io credo che non dimenticherò mai. Ah, visione
celestiale…!
Terza possibilità: Fare come gli gnomi che si accorgono che
c’è la Disinfestazione: uscire allo scoperto, vedere che succede e
conseguentemente fuggire.
Quarta possibilità: Fare come lo gnomo scemo
quando si accorge che c’è la Disinfestazione: uscire allo
scoperto e rimanere li impalato a godersi la scena.
Quinta possibilità: Entrare in casa e far finta di niente. Mangiare
uova al tegamino.
Sesta possibilità: Entrare in casa, incontrare Ron,
diventare rossa e balbettare frasi sconnesse.
Le mie gambe hanno preso
una decisione: entrano in casa.
No! Perché? Voglio la Siberia!!!
“Che puzza di
bruciato. Che cos’è?”
Oh-oh. È Ron? Ti
prego fa che non sai Ron che è sceso in
cucina. Fa che sia un mangiamorte, Tu-sai-chi. Un soufflé che
parla…ma non Ron!
Cautamente infilo la testa
nella cucina…
Oh no.
Oh no. È Ron. Fa che
non mi veda!
Siberia aspettami!!
-BANG-
Oh-oh. Ma perché capitano tutte a me? Dovevo
proprio picchiare la testa contro lo stipite della porta?
“Chi è?”
Ehm ehm.
Complimenti Hermione. Ora esci allo scoperto,
vigliacca!
“Ehmm…sono
io!”
Ma perché la mia
voce ora risulta così…acuta? Ah sembro un pulcino!
“Hermione?
Ah-“
Lo so! Lo so che sono
rossa! Peggio dei capelli dell’intera famiglia Weasley,
me lo sento.
Ma dove va a finire il mio
coraggio da Grifondoro quando serve?
“Si, so-sono. Senti Ron, hem, io volevo dirti
che…si ecco a proposito di prima…eccononhofattoapostaaprirelaportanonhovistonientelogiuro!”
Ce lo
fatta. Ce lo fatta! Olé!
Hip…hip…urrà!
“Scusa Herm, ma
credo di non aver afferrato il concetto…”
Che cosa? Che cosa?? Ma ora il concetto lo afferro io e glielo sbatto in
testa!
Che scimmione idiota.
“Beh senti, per prima
ecco…io…non volevo! Ho aperto la porta e io…”
Adesso sorride.
Perché? Qualcuno dovrebbe spiegarglielo che non c’è niente
di divertente.
Adesso vado di fuori e
prendo veramente una pala! In Siberia fa troppo freddo, credo.
“Si, ho capito Herm. Fa niente! Sono cose che succedono. Hai aperto la
porta sbagliata. Tutto qui.”
Ah-ah. Questo non è da lui, no. Secondo me il vero Ron
è stato rapito dagli alieni.
Certo.
Ma poi cosa dice che sono
cose che succedono? Ah se mi capitasse più spesso di aprire la porta
sbagliata…
Adesso basta, Hermione! Pensa a qualcosa altro…a qualcosa
altro…
“Ehm, beh, certo.
Scusa comunque.”
"Bene.”
Ehi. Perché se ne
va? No. Non andartene!
Devo chiederti scusa, Ron.
Ma non mi ascolta neanche!
Perché non si gira?
Forse dovrei chiamarlo.
Forse…
“Ron!
Aspetta! Le uova…”
Uh. Non si ferma? Fai che
non si ferma…Si è fermato? Noo e adesso
che faccio?
Fermati, fermati. Non
ascoltare quello che dice la mia bocca. Non sa cosa dice. Vai avanti, Sali le
scale!
“Che uova, Hermione?”
Nessun uovo. Era uno
scherzo, bye bye!
“Le,
ehm, uova da mangiare. Le ho cucinate…io.”
“Tu? Davvero hai
fatto delle uova?”
Ma perché l’ho
detto? Perché l’ho fermato? Uffa. Me lo sento, finiremo ancora per
litigare…
“Senti, Ronald io…. Ok. Basta! Sono
stufa di litigare per stupide cose. Sono davvero stufa. E mi dispiace, per
prima, quando abbiamo litigato. Io…non so cosa mi sia preso. Credo
che…ero nervosa. È stata tutta colpa mia,
scusa davvero!”
Oh-mio-dio. L’ho detto veramente? Veramente veramente?
Eh, il mio coraggio da Grifondoro è finalmente venuto allo scoperto.
Urrà!
E adesso??
Perché non scende quelle maledette scale e viene a dirmi qualcosa?
Perché? Perché???
“Non mi stai
prendendo in giro, Hermione? Mi stai veramente
chiedendo scusa? Tu, che chiedi scusa, a me??”
No, veramente, bene! Io mi
sforzo per farmi perdonare e lui…lui fa dell’ironia?
Ma come si permette? Non
può. Idiota….
“Certo! Io ti chiedo
scusa! È così strano, forse? Pensi che io non ne sia capace? Eh?
Oppure vuoi ancora litigare? Perché non lo so, io! Sembra che fai
apposta!...”
“Ma Herm…io…volevo solo…”
“Si, certo. Tu volevi
solo…volevi cosa??”
“Volevo solo
scherzare un po’…”
“Ah, bene! Davvero!
Io cerco un modo carino di scusarmi e tu…tu mi prendi in giro?”
Argh. Ma perché? Merlino e Morgana, ditemi
voi perché dobbiamo finire sempre a litigare!
“Scusa…scusa Herm! Davvero, questa volta è colpa mia, e ti
capisco. Sono stato un stupido. Mi
dispiace…”
Aha! Esatto, finalmente l’ha ammesso!
È uno stupido!
Ehi.
Aspetta.
Ha detto veramente che gli
dispiace?
Si?
Prima litighiamo, e poi mi
dice scusa, subito dopo…Non era mai successo!
Non è un sogno
impossibile autogenerato dalla mia mente?
Oh no.
Perché ora se ne va? Forse è per via della mia espressione, lo
so, me lo sento, che in questo momento ho la stessa faccia di un pesce palla.
Forse, dico, forse, dovrei
parlare.
“Beh, Herm, io vado di sopra…”
Noo! Aspetta! Ma perché? è
la seconda volta che cerca di andarsene…
Fermarlo! Ecco cosa devo
fare! Certo!
“Grazie, Ron.”
Eh? Perché gli ho
detto GRAZIE??
Merlino…Merlino…MERLINO!
“Per cosa?”
“Beh…per tutto.
Ecco, per sopportarmi, se mi capisci. Per avermi chiesto scusa. Grazie. Per
essere mio amico. Ecco…”
Oho. L’ho detto veramente veramente? Wow. Ehi. Sta scendendo dalle scale.
È un buon segno?
Speriamo…
“Grazie a te, Hermione.”
Che cosa sta facendo ora?
Perché si avvicina così a me? Potrebbe essere pericoloso per la
mia salute mentale! No…
Oh. Mi sta…mi sta
abbracciando!!
“Ecco, Ron, ti chiedo ancora scusa per essermi arrabbiata per la
faccenda del soufflé. Tu non potevi saperlo e…sai, ero, non so,
stanca…”
Ok. Ero nervosa. Perché c’era lui in
giro.
“E poi…sai
volevo farti una sorpresa, e volevo fare un soufflé bello grosso…”
Oh no.
Ma cosa ho detto? Lui sa che io l’ho visto in bagno e ….Merlino!
“Cioè scusa
volevo dire che…volevo che il mio soufflé fosse davvero enorme…”
Ahrg. Aiuto. Morgana, ti prego, fa che non
l’ho detto veramente.
“Io…scusa! E
poi non volevo aprire la porta del bagno…nonhovistonullasai?”
Beh, diciamocelo…se
quello era un nulla…wow.
Basta pensieri su Ron nudo! Basta!
Pensa…ai libri. Ai
compiti, alla scuola…a Ron…
“Bene. Sono felice,
tutto è andato a posto, no? . Allora…dove sono le uova?”
Buongiorno a tutti!
Allora…come trovate questo capitolo?
Non ho tempo per ringraziare tutti quelli che hanno recensito…quindi,
beh, grasssiee a tutti!^^
Lasciate un commentino, eh…^^
Baci
Feux