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Autore: Change_Your_Life_    12/02/2013    10 recensioni
Quella mattina, come al solito, la sveglia non smetteva di suonare e fui costretta a spegnerla con un pugno più forte del solito e finii per farmi più male io, che quella stupida sveglia.
Così, non appena mi alzai dal letto, notai la mia figura davanti lo specchio: avevo i capelli arruffati, gli occhi ancora un po’ sporchi di trucco e la guancia destra, che aveva, ancora, la forma della mia mano. Poi mi diressi in bagno e mi feci una doccia, che, per un minuto, mi fece dimenticare tutto quello che, per quel giorno, avrei dovuto sopportare. Poi, il più velocemente possibile, mi vestii e mi diressi in cucina, ma come al solito nessuno mi aveva preparato la colazione, dato che mio padre era appena uscito. Allora lasciai perdere la colazione e uscii di casa, diretta a scuola.
Ma quel giorno sentivo qualcosa di diverso, come se quel giorno la mia vita potesse cambiare, ma io ero stufa dei cambiamenti!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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You have changed my life.



Con la preoccupazione alle stelle, entrai in casa e subito vidi mio padre ed Anne parlare normalmente, ma, non appena mi videro, Anne venne ad abbracciarmi, io ricambiai, mentre mio padre mi salutò, visibilmente nervoso.
Vedevo Anne che cercava in tutti modi di calmarlo, ma sembrava tutto inutile.

All’improvviso venne fuori dalla cucina Nina, che portava un vassoio con il caffè.
Venne verso di me e mi salutò con un bacio sulla guancia; lei, come la madre, sembrava molto tranquilla, felice e questo mi fece tranquillizzare, ma non abbastanza.

Mio padre mi fece segno di sedermi accanto a lui, obbedii e ,non appena mi sedetti, mi prese la mano. Io guardai prima lui, poi Anne e Nina che gli sorridevano incoraggianti.
“Senti Lotti, adesso ti devo dire una cosa e tu ascoltami senza interrompermi, va bene?” mi chiese lui, io annuii.
“Vedi l’altra sera, quando sei venuta qui con Liam, ti ricordi della chiamata urgente che avevo avuto? E poi sono dovuto andare via?” mi chiese. Io mi ricordai e annuii.
Lui sospirò prima di continuare. Io gli strinsi la mano, per infondergli coraggio.
“Al telefono era un cliente, che sto seguendo da un po’, e, il suo, è un caso abbastanza complicato. Quindi mi ha chiesto se lo potessi raggiungere nella città dove lui abita, per poter lavorare meglio. Io gli ho detto che per me andava bene, ma prima ne avrei dovuto parlare con la mia famiglia. Ho già chiamato Louis e lui è d’accordo. Ora tu che ne dici?” mi disse tutto d’un fiato.
Io, all’inizio, lo guardai confusa: infondo perché avrei dovuto dire di no? Però poi ripensai che li c’erano anche Nina ed Anne e allora capii che c’era qualcos’altro sotto.
“Papà sai bene che non ti direi mai di no. È il tuo lavoro e lo capisco. Ma una domanda, dove vive questo cliente?” avevo quasi paura a chiederlo.
“In Irlanda, a Dublino.” Mi disse. Io rimasi a bocca aperta, cioè a Dublino, così lontano?
“Però non è tutto. Siccome non sei ancora maggiorenne e non mi va di lasciarti a casa da sola, andrai a stare da Anne, finché non tornerò.” A quelle parole, il mio cuore si bloccò, cominciai a respirare a fatica e la gola era diventata secca di colpo. A casa di Anne? Dove vive Harry? Dovrò stare nella stessa casa del ragazzo che amo e che mi ha baciata e poi mi ha lasciata?
Ad un tratto la rabbia si impossessò di me e non ci vidi più.
“Ma papà, non sono una bambina, so badare a me stessa, e poi posso sempre andare a stare da Lou, no?” gli chiesi, cercando di dissuaderlo da quella folle idea. Certo non mi dispiaceva stare con Anne e Nina, anzi sarebbe stato fantastico, se, in quella casa, non ci vivesse anche Lui.
“Lo so che non sei più una bambina, ma non ti lascerò a casa da sola. Per quanto riguarda Louis, mi ha avvertito che ha organizzato un viaggio per lui ed Eleanor, per san Valentino, quindi lui non sarà in città per almeno due settimane. Poi, scusa, perché non vuoi andare da Anne? Tu la adori!”
Altro colpo al cuore; mio fratello non ci sarebbe stato, di sicuro mio padre non mi avrebbe mandato a casa di Niall o dei ragazzi, quindi ero fregata, non mi restava altra scelta.
“Si papà, io voglio bene ad Anne, come una seconda madre e lo sai, ma non vorrei darle disturbo, tutto qui.” Gli dissi io. Ok ancora non mi ero arresa, ma era più forte di me!
“Tesoro ma quale disturbo, tu per me sei come una seconda figlia, e per me averti a casa mia è davvero un piacere.” Mi disse Anne sorridendo entusiasta, Nina accanto a lei sorrise e annuì d’accordo con la madre, io la incenerii con lo sguardo, ma lei fece finta di niente. Lei sapeva tutto e mi faceva tutto questo! Ma che migliore amica è?!
“Senti Lot, l’altra opzione è che tu venga con me a Dublino, ma non penso ti piaccia come scelta, o sbaglio?” mi disse, infine, mio padre. Ok di partire con lui non se ne parlava proprio, quindi non ebbi altra scelta di accettare l’offerta di Anne e in un battibaleno mi ritrovai in camera mia, insieme a Nina, per preparare la valigia e tutto l’occorrente.

Non le rivolsi la parola per tutto il tempo e lei, invece di farsi perdonare, rideva.
Sapeva quanto questa situazione mi rendesse nervosa, sapeva che già era difficile doverlo vedere a scuola, ci mancava vivere sotto lo stesso tetto.

Non appena finimmo, scendemmo in salotto, dove salutai mio padre con un grande abbraccio; nonostante tutto mi sarebbe mancato, era mio padre.
Caricate le valigie in macchina, partii insieme ad Anne e Nina, quest’ultima aveva smesso, finalmente, di ridere.

***

Arrivate a casa loro, Nina mi mostrò la mia “nuova” stanza, la ringraziai e incominciai a sistemare le mie cose.

Mentre prendevo i libri, mi accorsi di una foto; c’eravamo io e mia madre, era il mio quindicesimo compleanno, l’ultimo che avrei festeggiato con mia madre. Dietro di noi c’erano Louis e Niall, che non aspettavano altro che mangiare la torta, e Zayn e Liam che facevano delle facce buffe. Vedendo quella foto, alcune lacrime cominciarono a scendere dai miei occhi, seguite poi da una risata, che non riuscii a trattenere. Così decisi di metterla nel comodino vicino al letto.
Quella stanza era davvero bellissima: aveva le pareti di un rosa antico; un letto ad una piazza e mezzo; un’ampia finestra, adornata con delle tende color crema; una scrivania, dove avevo messo il mio computer e alcuni libri; infine una grande libreria, che aspettava, solo, di essere riempita dei miei, numerosi, libri.
Finito di sistemare tutto, mi diressi in bagno per farmi un doccia calda, ne avevo davvero bisogno.

Uscita dalla doccia, andai subito in camera mia, mi vestii comoda e scesi giù in cucina.

Mentre io aiutavo Anne a preparare la cena, Nina era andata a farsi una doccia.
Anne mi disse che per cena saremmo state solo noi tre, perché Harry era da un amico a studiare. Certo e io ero un puffo. Sicuramente sarà da Margi e non immagino cosa staranno facendo. Scacciai subito quel pensiero.

Dopo cena Anne andò subito a letto, dicendo di essere molto stanca; invece Nina, andò in camera per ripassare un po’. Io rimasi in salotto a guardare un po’ di tv, ma all’improvviso mi addormentai.


***
 

Mi svegliai sentendo il rumore di una porta che si apriva. Aprii gli occhi e vidi che ero ancora in salotto, solo che qualcuno mi aveva messo una coperta sopra; probabilmente era stata Nina, quando avrà visto che mi ero addormentata sul divano.
Poi mi ricordai che qualcuno era, appena, rientrato e pensai fosse stato Harry.

Così mi alzai e andai in cucina, per prendere un bicchiere d’acqua. Mossa sbagliata, lui era li, che beveva un bicchiere d’acqua, appoggiato al tavolo della cucina. Stava fissando il pavimento. Lo ignorai e mi diressi verso il frigo per prendere un bicchiere d’acqua. Lui, sentendo dei passi, alzò lo sguardo e lo spostò su di me, guardandomi sorpreso.
Io continuai a fare quello che stavo facendo e non appena presi il bicchiere pieno d’acqua, feci per andarmene, ma un braccio mi impedì di andare via. Non sopportavo più quella situazione e andare via mi sembrava la scelta giusta, ma per qualcun altro, invece, no.
Rimasi girata, mentre lo sentivo farsi più vicino a me, finché il suo petto non si scontrò con la mia schiena. Allora il cuore cominciò a battere forte, poi cominciai ad arrossire, quando la sua mano cominciò ad accarezzare i miei capelli. Con un gesto li spostò da un lato e poggiò le sue labbra sul mio collo; io deglutii, mentre il mio respiro si faceva sempre più irregolare e spostai, involontariamente, la testa indietro.

Ad un tratto ripresi conoscenza e mi staccai, violentemente, da lui, per poi girarmi di scatto; lo vidi guardarmi dispiaciuto, io, invece, ero furiosa.
“Si può sapere cosa vuoi da me Harry? Prima ti arrabbi con me, perché credi che io stia mentendo, poi, non appena scopri la verità, mi chiedi scusa e mi chiedi di ritornare amici. Io accetto, poi ti metti con Margi e nel mentre stai con lei baci me, poi mi lasci così, come un’idiota a chiedermi perché lo avessi fatto. Posso sapere cosa ti prende? Perché mi vuoi fare del male?” gli dissi tutto d’un fiato e senza saperlo, mi ero liberata di un enorme peso. Lui mi ascoltò attentamente e potei capire dai suoi occhi, che era davvero dispiaciuto. Poi si riavvicinò a me, mi prese la mano e fece incrociare le nostre dite; il mio sguardo si posò, subito, sulle nostre mani unite. Poi, con un dito, mi rialzò il mento, per permettermi di guardarlo negli occhi e come ogni volta, mi ci persi.
“Credimi Lottie, l’ultima cosa che voglio è farti del male, ma non capisco nemmeno io cosa mi prenda; so solo che quando ti ho vicino voglio averti solo per me, voglio baciarti, divento geloso e ho capito che non è solo perché sei la mia migliore amica. Ma tutta questa storia è complicata! Poi c’è Margi, lei mi piace. Ti chiedo solo di darmi un po’ di tempo, per capire quello che provo. Ti chiedo solo questo Lottie.” Mi disse lui, sempre guardandomi negli occhi.
Io capivo benissimo, ma c’era ancora qualcosa che mi impediva di credergli, non riuscivo a fidarmi, completamente, di lui. Scossi la testa più volte, poi mi allontanai da lui, lasciandolo confuso, e salii in fretta le scale.
Una volta arrivata in camera mia, mi chiusi a chiave, prima di scivolare a terra e a cominciare piangere silenziosamente. Ad un tratto sentii dei passi e successivamente qualcuno fermarsi davanti la mia porta, vidi che stava cercando di entrare, ma vedendo che la porta era chiusa, smise di provarci. Lo sentii appoggiarsi alla porta e sospirare.
“Ti prego Lottie, credimi, non voglio illuderti. Ti chiedo solo di avere un po’ di fiducia in me. Ti prego Charlie.” Mi sussurrò, prima di poggiare la fronte sulla porta. Sapeva di aver trovato il mio punto debole, ma sta volta non mi sarei lasciata convincere dai sentimenti, non ci riuscivo. Non gli risposi, ma continuai a piangere. Lo sentii allontanarsi dalla porta, prima di sussurrarmi la buona notte e andare in camera sua.

All’improvviso mi arrivò un messaggio, così presi il telefono. Era niall che mi diceva che stava molto meglio e che il giorno dopo sarebbe venuto a scuola, poi aggiunse che voleva raccontato tutto. Io gli risposi che ne ero contenta e gli chiesi se poteva passarmi a prendere a casa di Nina. Lui mi rispose di si, prima di darmi la buona notte.

Quella notte non riuscii a prendere sonno, era tutto così confuso, così surreale. Ma l'unica cosa di cui, adesso, ero sicura, era che non avrei più sofferto per lui, no. Da ora in poi avrei ricominciato a vivere una nuova vita, senza Harry Styles.
 
“Abbastanza vicino da iniziare una guerra.
Tutto quello che ho è in tavola.
Dio solo sa per cosa stiamo combattendo.
Per ogni cosa che dico, tu dici sempre qualcosa in più. Non riesco a stare al passo con i tuoi rovesciamenti di situazione.
Sotto il tuo controllo, non riesco a respirare. Perciò non ti lascerò avvicinare abbastanza da ferirmi.
No, non ti soccorrerò solo perché tu mi possa abbandonare. Non ti posso dare il cuore che tu credi di avermi dato. E’ il momento di dire addio ai tuoi rovesciamenti di situazione.”
(Adele-Turning Tables)






My Corner :D

Ehi ragazze, eccomi qui! Sono riuscita ad aggiornare dopo un giorno, ma non sono un mito? xD Scherzo :D Direi che è grazie alle vacanze.
Questo capitolo è più lungo di tutti, ma spero che vi piaccia lo stessp, perchè da qui le cose cambieranno e non poco!
Lo so che volevate che Harry e Lottie si metterssero insieme e uccidetemi, ma la storia è ancora lunga e prima succederanno un sacco di cose! :)
Avete visto che bella sorpresa che gli ha fatto suo padre? Io direi proprio di si! :)
Ringrazio coloro che hanno recensito, i lettori sileziosi e chi lha aggiunta tra le preferite/seguite/ricordate! Grazie davvero, vi amoooooo :3
Adesso scappoooooooo,
Mary :*
PS: Se qualcuna di vioi conosce un sito per fare i banner o è tanto gentile da farmene uno, gliene sarei davvero grata! *-*











Ecco Lottie ed Harry! :D

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