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Autore: Like an Undead    12/02/2013    1 recensioni
Ho scritto questa fan fiction a scuola mentre guardavo dei corvi dalla finestra dell'aula, non è un granché ma spero che vi piaccia! xD
"Erano le 05 e 30 del mattino ed era un giorno come altri per tutti gli abitanti di Namimori.
Come al solito Takeshi si era svegliato presto per allenarsi quando intravide una ragazza dai capelli rossi che svoltavano l'angolo di corsa, come per fuggire da qualcuno.
Lui la seguì istintivamente e quando girò si accorse che quello era un vicolo cieco e che per terra si trovava una piuma nera come quella di un corvo e nient'altro la ragazza di era come volatilizzata, aveva un brutto presentimento."
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Kyoya Hibari, Takeshi Yamamoto, Un po' tutti, Xanxus
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4: Tra lacrime e baci.

 

Killer era rimasta sconvolta.

Non capiva cosa le era preso, il suo corpo stava come prendendo fuoco.

Aveva avuto quel flashback improvvisamente.

Lei non sapeva nulla sul suo passato, non conosceva la sua infanzia, non aveva ricordi.

Era come se lei non l'avesse mai avuta, era inesistente.

La sua "presunta famiglia" era composta da suo fratello maggiore e suo padre, di sua madre invece si era saputo poco e niente.

Takeshi pensò e ripensò all'accaduto.

Come era possibile un cambio così repentino del colore di un occhio, e poi quello scatto velocissimo e quella forza dimostrata nel contatto con Hibari…era oltre che insolito, praticamente incredibile.

E c'era un'altra cosa che si chiedeva: da dove spuntavano tutte quelle piume che ormai sembrava dover collezionare?

Ogni volta che la rossa scompariva come per magia trovava una piuma nera…cosa poteva voler dire tutto questo?

Troppe domande e troppe poche risorse per ottenere risposte.

L'unico modo che gli venne in mente fu quello di domandare a lei << Senti…ma che ti è preso prima? >> nessuna risposta.

Arrivarono in infermeria dove provarono a curare le ferite del povero malcapitato.

<< Hai qualche problema? Se vuoi parlarmene fa pure, siamo amici no? >>

A quanto pareva la ragazza non era minimamente intenzionata a rispondere ai quesiti del moro.

Allora lei decise di mettere fine a quella storia.

Sospirò appena << …Non credo che potremo più essere amici… >> il moro sgranò gli occhi << …anzi, dubito anche che mi iscriverò definitivamente a questa scuola… >> le cadde una lacrima << …una volta tornata in Italia, frequenterò lì e…e… >> cominciò a piangere a dirotto.

Yamamoto andò nel panico più assoluto.

Si, erano i pianti delle donne il suo punto debole, allora fece la prima cosa che gli venne in mente, la abbracciò.

Lei in un primo momento si stupì, poi si strinse a lui e continuò a piangere fino a quando non consumò tutte le lacrime.

Lui strinse ancora di più la presa, non voleva vederla piangere…tutt'altro, il suo desiderio era quello di vederla sorridere.

Sorridere felice e spensierata, anche se questo sembrava impossibile in quel momento.

<< I-Io….prima io….non volevo, io…non l'ho fatto apposta…io, non sono cattiva, ma in quel momento sentivo come se fossi io l'antagonista… >> singhiozzò la rossa.

Lui le accarezzò la testa, era un abbraccio doloroso perché forte, ma talmente dolce da far dimenticare qualsiasi bruta sensazione.

<< M-Miele… >> lui assunse un'aria interrogativa << che vuoi dire? >>

Lei continuò << Miele…il tuo profumo…tu profumi di miele..dolcissimo miele… >> disse la ragazza evidentemente più rilassata.

Lui arrossì un pochino.

Pensò *Miele eh? Questo si che non me lo aveva mai detto nessuno…ma Killer, non si può paragonare a nessun altro dopotutto…* poi appoggiò delicatamente una mano sul viso della giovane.

Lei indietreggiò leggermente e quando finalmente i loro occhi si incontrarono, si baciarono appassionatamente, ma dolcemente.

Si, quel bacio sapeva di miele.

Dopo di ciò lui le sussurrò << Si, hai ragione…non possiamo essere amici… >> lei spalancò gli occhi in segno di preoccupazione, prima l'aveva detto solo perchè non voleva coinvolgerlo se avesse nuovamente perso in controllo, ma non lo pensava davvero << …non possiamo essere amici, perché io ti amo Killer… >> lei sgranò ancora di più gli occhi << …non ho alcuna intenzione di essere tuo amico, perché voglio essere di più di un amico per te! >>

Lei sapeva che non le era permesso di innamorarsi di qualcuno che non fosse approvato strettamente da suo fratello ancor più che da suo padre, ma in quel momento non le importava.

Voleva solo rimanere ancora con Takeshi.

Allora decise: avrebbe fatto di tutto per rimanere con lui, perché corrispondeva perfettamente i sentimenti del ragazzo.

<< …Ti amo anch'io… >> affermò insicura la bella.

Poi si baciarono nuovamente.

I loro cuori battevano insieme, erano ormai un tutt'uno metre si baciavano…spiritualmente, mentalmente e fisicamente, e nulla avrebbe potuto dividerli, almeno così credevano.

 

Fine Capitolo 4

 

Nota di quella pazza sclerotica senza cervello della scrittrice di questo delirio senza senso dell'autrice:  

Dopo tanto, ma proprio tanto tempo sono riuscita ad aggiornare la storia finalmente!

Scusatemi infinitamente ragazzi per avervi fatto aspettare, ma non ve ne vorrò se giustamente avrete smesso di leggere la fanfiction.

Se invece siete ancora qui con me vi ringrazio infinitamente e spero di ricevere tante recensioni positive anche per questo ennesimo delirio XD

Ciao ciao, al prossimo capitolo!

 

_L'autrice pazza_

   
 
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