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Autore: FedericaLille    12/02/2013    4 recensioni
Una fan, un idolo, una lettera, una canzone, poi un'altra lettera, e ancora un'altra.
Niall e Federica, distanti migliaia di metri, riescono a intrecciare le loro vite, tanto diverse ma tanto simili.
Niall nel suo ambiente da Pop star e Federica nella sua comune routine quotidiana. Cosa li accomuna?
Forse nulla, forse è tutto uno stupido scherzo del destino... o forse è amore.
Niall: "Non avevo mai pensato a come dovesse essere sentire quell'inspiegabile necessità di avere una persona accanto, che non fosse una qualunque , ma proprio QUELLA persona. Ecco cosa si provava: paura di starle lontano e farmi del male, ma soprattutto paura di starle lontano e causare male a lei."
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lime, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Gioco di lettere'
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Andrea camminava verso di noi, e i nostri occhi potevano vedere sempre più vicini quei due biglietti tanto ambiti. Potevamo quasi sentirne l’odore, e per poco percepirne la forma, sfiorandoli con le nostre dita.

Con quei due biglietti in nostro possesso avremmo potuto conoscere quei cinque angeli che ascoltavamo e idolatravamo da più di un anno, li avremmo potuti incontrare di persona, parlarci davvero, abbracciarli anche! Avremmo realizzato tutti i sogni che riempivano le nostre notti insonni, o vivere quei buffi momenti che immaginavamo quotidianamente fra di noi, sentirli ridere o parlare a vanvera, guadagnarci un loro sguardo, solo nostro.

Ad un tratto anche i due tizi dietro si incamminarono verso di noi, e non avevano un bell’aspetto.

Avanzavano a passo lento e ci guardavano le gambe sogghignando, notammo anche che si scambiavano battutine che (purtroppo) non riuscivamo ad udire.

“Non tremate bellezze.”, ci rassicurò Andrea, notando i nostri sguardi perplessi e intimoriti.

“Oh, non tremo affatto, grazie del pensiero.”, rispose sfacciata mia cugina, ancora sul sellino della moto.

Io ero già in piedi e le stavo accanto.

“Li volete?”, domandò sventolando i due biglietti con la mano sinistra. Pochi metri ci distanziavano ormai da quei foglietti di carta. Ma quello sembrava stesse giocando, ci osservava con un sorrisetto sghembo in bocca che mi faceva temere il peggio.

“Certo, siamo qui per questo!”, risposi convinta.

 

Avevo conosciuto Andrea tramite Facebook, il mitico social network ormai sulla bocca di tutti, era stato cortese nei miei confronti e conosceva la maggior parte dei miei amici, quindi pensavo di potermi fidare di lui. Ma a quanto pareva non avrei dovuto sopravalutarlo.

Si occupava di organizzare eventi per ragazzi, e se si aveva bisogno di qualcosa di ‘introvabile’ bastava rivolgersi a lui, in quanto si diceva avesse i migliori contatti per procurarsi la qualsiasi. Così gli avevo chiesto di quei biglietti, e lui mi aveva garantito di poterli avere tra le mani in pochi minuti, ma ogni cosa aveva il suo prezzo. Avrei speso milioni pur di averli, ed ero pronta ad affrontare qualsiasi cosa…

Ma sentii infrangere ogni sogno nel petto quando quel tipo dalla maglia bianca lanciò per aria i biglietti, che iniziarono a svolazzare davanti ai miei occhi increduli. Corsi a prenderli, d’istinto, ma una volta inginocchiata per terra con quei biglietti in mano mi resi conto che fossero due pezzi di carta straccia senza valore.

 

“Mi hai preso in giro!”, gli gridai contro.

I tre iniziarono a ridere spropositatamente, tanto che mi innervosirono come nessuno mai in vita mia.

“Pensavamo di fare un gioco insieme a voi due! Ma siete ancora delle bambinette… Piangere per cinque merde come quelle! Assurdo.”, ci schernì uno dei tre, scrutando mia cugina che non era riuscita a trattenere le lacrime.

“Un gioco…? Bambinette? Merde?!”, domandai io, agitata. Stavo ancora per terra, con le ginocchia sbucciate e i biglietti fasulli stritolati tra le dite. Non ci vedevo più dalla rabbia, ero completamente fuori di me.

“Dai, sai che intendiamo!”, rispose sempre quello, ridacchiando.

“I giochi li andate a fare con le vostre amichette poco di buono! E bambinetti ci sarete voi, che vi divertite con così poco…”, mi sollevai dall’asfalto “…così vi divertite?!”, sollecitai calciando un colpo basso ad uno dei tre, che si piegò a metà dal dolore e cominciò a bestemmiare.

“Che cavolo fai Fè?? Vieni qua!”, mi chiamò mia cugina, terrorizzata dalla situazione che si era venuta a creare.

Io intanto indietreggiai, mentre quelli soccorrevano il mal capitato, e tentai di raggiungere il motorino di El quando mi sentii afferrare per un braccio…

“Dove credi di andare? Il gioco è appena cominciato!”, era Andrea che mi tirò violentemente a sé, facendomi tanto male che non riuscivo a divincolarmi. Mi stringeva sempre più forte il polso, strizzai gli occhi dal dolore e smisi di opporre resistenza.

“Elisa corri!”, le gridai in preda al panico.

“Non ne ho la benché minima intenzione.”, mise in moto e accelerò verso di noi, con una fermezza negli occhi che non le conoscevo. Vidi la morte in faccia, ma forse era meglio morire, a quel punto.

Andrea mi mollò e si mise al riparo, io una volta libera dalla presa mi scansai a malapena dalla mira di El, e poi corsi a raggiungere il sellino posteriore. Lei rallentò, così che io potessi salire in groppa, e poi riprese la corsa.

Mi voltai e guardai alle mie spalle, vidi i tre non arrendersi e rincorrerci determinati.

Noi intanto ci allontanavamo sempre più, e pensai che fosse davvero finita stavolta. Non ci avrebbero più raggiunto se la malasorte non ci avesse tessuto una ragnatela tanto fitta e tortuosa.

 

Pensare di rischiare il tutto e per tutto per dei cantanti, e sapere per certo che loro probabilmente non lo sarebbero mai venuti a sapere, fu l'apice del mio mal’ umore.

Ogni speranza era tramontata, nell’orizzonte del mio cuore, una sola lacrima rigava il mio viso, ma non era finita lì. E' proprio vero che al peggio non c'è mai fine.

Il terrore salì alle stelle alla vista di un cancello chiuso in fondo alla strada: in trappola.



Che ne pensate?? Ce la faranno le ragazze a farla franca?
Insomma.. la fortuna non sembra proprio girare dalla loro parte xD

La storia è ancora agli inizi e probabilmente non vi dice niente di chè...
Ma fidatevi che già dal prossimo capitolo inizieranno i colpi di scena :)


 

  
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