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Autore: MedusaNoir    12/02/2013    1 recensioni
Sbadigliò, si sgranchì le gambe e riprese la veglia. In realtà non aveva dormito affatto, non ne era capace, ma gli piaceva quella parvenza di realtà, così ogni mattina, quando arrivava l’alba, chiudeva gli occhi per cinque minuti e al risveglio poteva avvicinarsi alla Pandorica e dire: - Buongiorno, Amy. Dormito bene?
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Lizzie e l'Angelo Piangente

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C’era un Angelo Piangente al numero 29 di Craven Road; ogni giorno Lizzie gli passava davanti nell’enorme casa che abitava da sola, dopo che la sua vecchia zia era morta. C’era solo lei, nessun altro.

L’Angelo Piangente la osservava camminare sul parquet, i capelli biondi stretti in una treccia. Ogni tanto Lizzie si fermava davanti a lui per stringersi i lacci delle scarpe da ginnastica o cercare qualche foglio volante, che dal passaggio da una stanza all’altra spariva incredibilmente: Lizzie viveva in quella casa ed era lì che lavorava, spedendo al suo capo gli articoli per il Times tramite il fax che teneva nello studio.

L’Angelo Piangente la osservava e per Lizzie era sempre stato una statua, una splendida statua di pietra che non avrebbe mai permesso fosse portata via da lì. E l’Angelo aspettava ogni giorno che Lizzie attraversasse il corridoio, tappandosi gli occhi quando avvertiva i suoi passi avvicinarsi. Chissà di che colore erano i suoi occhi.

Con il passare del tempo l’Angelo Piangente perdeva le forze, diventava debole, ma nessun visitatore suonava al campanello di Craven Road, 29. Non avrebbe mai potuto toccare Lizzie, non quell’anima persa che camminava avanti e indietro nel corridoio in cerca di ispirazione, come un pesce in una boccia, costretto a nuotare nel poco spazio a disposizione. Come lui, che restava imprigionato nella boccia che era il corridoio.

Voleva toccarla, ma non poteva, perché l’avrebbe persa per sempre. Voleva, fredda pietra, posare una mano sulla sua spalla, accarezzare i suoi capelli, sentirla. Nel corso dei millenni che aveva passato sulla Terra, l’Angelo aveva scoperto che gli umani amavano toccarsi per dimostrare il loro affetto.

Voleva farlo anche lui. Voleva toccarla, voleva toccarla, voleva…

 

Avrebbe voluto che fosse ancora lì.


Angelo Piangente, Wish you were here, Pink Floyd.
Craven Road... Beh, in quale altro posto si potrebbero trovare certe creature?
   
 
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