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Autore: in love with horan    12/02/2013    10 recensioni
-hai appena uccido una direzione- parla finalmente Sam, fissandomi ancora sconvolta.
La fisso, non capendo a cosa si riferisse.
-la famosa band, One Direction, quelli di Londra- mi sventola una mano davanti la faccia.
Ecco dove l'avevo già visto!
-e che ci fanno a Miami?- chiedo non capendo.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MAGIC
 


Prendo un profondo respiro.
Si erano fidati di me, non potevo comportarmi da codarda e scappare di nuovo.
Chiudo gli occhi e annuisco sola. Se qualcuno mi avesse visto, sarei passata per matta, sicuro!
Caccio dalla tasca le chiavi che Harry mi aveva dato. 'Vai, lui aspetta solo te', ripenso alle parole del riccio; ed io avevo bisogno di lui.
Infilo la chiave nella serratura e spingo la porta entrando nell'immensa villa. Tutto è silenzioso; strano, Louis mi aveva detto di averlo lasciato in casa che si ingozzava di patatine, depresso.
Scuoto la testa, richiudendo la porta, magari era in camera sua a deprimersi; con sicurezza mi avvio alle scale. Sono pronta a chiedere scusa, pure in ginocchio se ce n'è bisogno. Sono io quella che a volte esagera, sono io la stupida che non sa tenere la sua boccaccia chiusa.
Mi guardo a destra e a sinistra sul pianerottolo, ricordando perfettamente la sua camera. Gli angoli della mia bocca si curvano in un sorriso, il cuore batte all'impazzata; sarei svenuta dall'eccitazione in pochi istanti.
Appoggio la mano sulla maniglia della porta, c'è così tanto silenzio che riesco perfino sentire il mio cuore battere forte. Sono innamorata, lo so.
Un ultimo respiro profondo ed apro la porta, sbarrando gli occhi di conseguenza. La scena davanti a me non era quello che mi aspettavo, quello che avevo immaginato, quello che avevo preferito: lui, senza maglia con un ginocchio appoggiato sul letto, dove sdraiata quella strega sorrideva in modo malizioso.
Il suo viso punta dritto nei miei occhi. Faccio un passo indietro, passandomi una mano sulla bocca, sconvolta. Non è lui, non l'avrebbe mai fatto.
-Sophy- codarda! Ecco cosa sono. Butto le chiavi che ancora tenevo tra le mani, sul pavimento con un suono assordante. Scendo le scale così velocemente che a stento riesco a credere di non essere inciampata nei miei piedi cadendo a faccia in giù. C'era qualcos'altro a farmi più male.
-Sophy- sento i suoi passi pesanti alle mie spalle, segno che mi stava inseguendo..inutilmente.
I miei occhi si bagnano di lacrime, che non tardano a scendere veloci sulle mie guance; tutto diventa appannato quando sbatto violentemente la porta d'ingresso, o come per me lo era appena diventata, d'uscita. Per sempre...
 
 
23 GIORNI PRIMA...
 
 
Qualcuno bussa alla porta; nascondo immediatamente il diario sotto il cuscino e mi sistemo sul letto, rendendomi più presentabile possibile -avanti- urlo poi.
La porta si apre, mostrandomi la figura esile di Rose far capolinea nella mia stanza -signorina Smith- alzo gli occhi al cielo -c'è in sala la signorina Mcartney che l'attende- spiega.
Scivolo giù dal letto indossando le ballerine, mi avvio alla porta sorridendo alla donna -grazie- sussurro -ma ti prego, chiamami per nome- non era di certo la prima volta che glielo dicevo.
-certo signorina Sophy- certe volte, odiavo questa schiavitù.
Scendo velocemente la scala a chiocciola, lasciando stare il solito discorso: signorina di qui, signorina di lì, faccia così, faccia colì..la mia vita, era tutto tranne che emozionante!
Entro in sala con un grosso sorrisone stampato in faccia, cercando di non far rumore per divertirmi un momento: Sam è troppo attenta a fissare le foto posate sul camino -BOO- urlo vicino al suo orecchio, facendola trasalire e gettare a terra la foto che aveva tra le mani.
-ma dico, sei idiota?- si affretta a recuperarla sul pavimento, rimettendola al suo posto -e comunque, c'è bisogno di tutto sto casino per ogni volta che voglio vederti?- sbuffa, facendomi capire esattamente a cosa si riferisse.
Sfoggio il sorriso migliore che posso fare e le accarezzo un braccio -oh Samantha, Samantha- la prendo in giro, sapendo quanto odiasse il suo nome per intero; infatti i suoi occhi puntano il soffitto, poi ritornano su me, aspettando che continuassi -sai come la pensa la nonna su di te- storce il muso, delusa.
-nonna, nonna, nonna..avevo capito che questi due giorni non era nel mezzo dei piedi, andiamocene- dice afferrando entrambe le mie mani -facciamo una pazzia, scappiamo- sembra convinta.
Sospiro, sorridendo dal suo perfetto modo di essere teatrale.
-shopping?- chiedo, guardandola di sottecchi.
Si passa una mano sulla bocca, fingendosi shoccata -sei anche veggente, adesso?- scherza.
Ridiamo insieme.
-fammi prendere la borsa e torno- annuncio, avviandomi alle scale per salire al primo piano.
Apro la porta della mia stanza, occupata da Rose intenta a sistemare i vestiti gettati la mattina su una sedia -sto uscendo- la avverto recuperando il cellulare e qualche spicciolo -mi raccomando- mi guarda curiosa -acqua in bocca- ammicco, sorridendo.
Quella donna era da amare, era quasi la mia seconda mamma. Se gli chiedevo un favore, si faceva in quattro per soddisfarmi, se gli chiedevo di non dire alla nonna che stavo uscendo con Sam, una piccola peste ai suoi occhi, teneva la bocca serrata. E poi, nonna sarebbe mancata qualche giorno per qualche stupido convegno, sarei stata libera ancora per poco.
Saluto Rose, ancora intenta a piegare la maglia, e mi avvio all'ingresso, dove Sam mi aspetta battendo un piede nervosamente sul pavimento -voglio vedere quando tarderai al primo appuntamento con un ragazzo, se questo, stufo, non ti molla all'ultimo- scherza, aprendo la porta d'ingresso.
 
*  *  *
 
Le braccia di Sam erano ormai piene di buste. Le mie, tutto l'opposto.
Non mi andava di far esplodere il mio armadio, e poi, i negozi dove avevamo passato l'intero pomeriggio, vendeva solo quei vestiti che mia nonna riteneva 'sciatti', per donne di facili costumi. Era rimasta ad altri tempi.
-fra un mese, di nuovo scuola- sposto lo sguardo su Sam, al mio fianco che sbuffa sonoramente.
-è l'ultimo anno, perchè non pensi a divertiti?- dico, quando noto che Sam non si trova più al mio fianco. Mi volto, e la vedo qualche passo più dietro me -che fai?- chiedo confusa.
-tu..divertirsi..wow- sembra cadere dalle nuvole -non credevo che conoscessi questo vocabolo- dice.
Rido, abbassando lo sguardo sulle mie scarpe -idiota, come ti ho detto, è l'ultimo anno e ho deciso di divertirmi..una nuova vita, giuro- urlo, per farmi sentire.
Scuote la testa ridendo -non ti credo, questa è una bella bugia, più grande di quella di Gemma- dice.
Sbarro gli occhi, ridendo -oddio, ma quella grassa così?- allargo le braccia, cercando di imitare la forma di una nostra ex compagna di corso, ma qualcosa va storto.
Sento una botta sulla mia mano: avevo appena colpito qualcuno.
-oh cielo, scusa- mi abbasso a vedere come stesse il ragazzo per metà sull'asfalto.
Del vento scompiglia i miei capelli, per poi notare che in realtà è un ragazzo con tanta fretta.
-oh, merda- le buste di Sam, finiscono tutte a terra. Rimane paralizzata.
-ti sei fatto male?- lascio perdere la mia amica, cercando di essere gentile. Il ragazzo che correva, torna sui suoi passi e si avvicina, col fiatone.
-muoviti Zayn, stanno arrivando- dice, cercando di convincere l'amico di muovere le gambine.
Il ragazzo finalmente alza lo sguardo, fissandomi qualche istante. Una goccia di sangue cola dal suo naso; Dio mio.
Perchè avevo la sensazione di aver già visto quel ragazzo?
-aspetta..- cerco di prendere un fazzolettino dalla borsa, ma il ragazzo prontamente mi blocca per un braccio.
-non importa- dice rimenttendosi in piedi -ho fretta- passa il polso sotto il naso, notando il sangue sulla sua pelle. Alza le spalle, sorridendomi.
-amico, queste ci fanno le penne- dice l'altro, affrettando la cosa.
Il ragazzo sposta i suoi occhi color cioccolato dal mio viso alla strada, prendendo a correre con l'altro come un pazzo. Poco dopo, ragazzine urlanti cominciano a spingermi, spaccandomi per poco un timpano. Faccio in tempo e spostarmi ed evitare di essere scacciata da migliaia di piedi. Anche Sam fa lo stesso, mettendo in salvo la sua spesa.
-hai appena uccido una direzione- parla finalmente Sam, fissandomi ancora sconvolta.
La fisso, non capendo a cosa si riferisse.
-la famosa band, One Direction, quelli di Londra- mi sventola una mano davanti la faccia.
Ecco dove l'avevo già visto!
-e che ci fanno a Miami?- chiedo non capendo.
La mia amica alza le spalle -bo, vacanza..mica loro hanno scuola come noi- mi spinge, avviandosi verso casa.
Già, nuova vita.
 
HOOOOOOOOOLA
sono sempre io a rompere le balls :)
Bhè, non ho nulla da dire visto siamo solo all'inizio,
posso solo dirvi che, stranamente, per questa storia ho
fatto una scaletta con tutto quello che accadrà, e che ci sono
solo 25 capitoli, compreso questo :)
 
Spero mi seguiate anche qui, ve ne sarei grata :)
 
xoxo S
   
 
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