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Autore: fulgebit    12/02/2013    3 recensioni
Partire per il college significa lasciare la famiglia, gli amici, il liceo, e... Zayn.
Sarà una prova troppo dura per Megan?
Attenzione: è il continuo della flashfic 'The last prom' (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1387187&i=1).
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4.


«Ma niente! Io ne ho abbastanza, no puoi sempre comportarti così!»

 Esco dalla stanza, infastidita dalle urla di Abby. Ha litigato di nuovo con il suo ragazzo, Colin. Sinceramente non so come faccia a sopportarlo. La tratta male due volte su tre: una volta la insulta, un’altra volta le parla alle spalle, un’altra volta ancora va con un’altra ragazza. Abby ci rimane male, lo chiama, gli urla contro, piange e butta giàù il telefono. Per due giorni non si sentono poi puntualmente lui la chiama e in men che non si dica lei lo perdona e torna euforica. Poi il ciclo ricomincia.
Vorrei solo poterla aiutare, consigliarla… ma lei è troppo sensibile su quest’argomento e finirebbe certamente con un grande litigio. La settimana scorsa ho cercato, con tatto, di farle notare che probabilmente a lui non importa poi così tanto di lei: è uscita dalla camera e non l’ho vista per tutto il giorno. E la mattina dopo era ancora un po’ fredda.
Perciò, ho deciso di non intromettermi più, e se lei avrà bisogno, sarà lei a parlare ed io la ascolterò.
Una volta raggiunto il grande albero al centro del parco, tiro fuori il cellulare. E’ uno dei pochi luoghi del campus dove c’è campo. Apro la rubrica del telefono, e vado a cercare il suo nome.
«Ehi, piccola»
«Ciao Zayn»
«Tutto bene, amore?»
«Meglio» Lo sento ridere. Ambientarmi qua è davvero difficile per me, e lui lo sa. Non sono una che ama i cambiamenti. «Tu?»
«Beh se tu fossi qui starei certamente meglio»
«Idem per me» Sposto una ciocca di capelli dietro alle orecchie.
«Ieri ho parlato col professore… sai, quello per cui devo fare la tesina»
«Ah giusto! E com’è andata?»
«Ha detto che mi ci devo impegnare ancora molto,» lo sento sospirare «ma… sembra buona.»
«Ma è fantastico, Zayn!»
«Sai che vuol dire? Che probabilmente farò lo stage!»
«Lo so amore, e sono felicissima per te» Sto saltellando. La gente mi prenderà per matta, ma chi se ne frega? Il ragazzo che amo sta realizzando il suo sogno, come posso non essere contenta? Da quando era piccolo sogna di fare lo sceneggiatore, e questo stage gli darà la possibilità di entrare finalmente in quel mondo. E’ importantissimo per lui.
«Grazie, Megan. Senza di te non sarei mai riuscito.» Il suo tono è diventato serio, ora.
«Questo non è vero, Zayn. Hai molto talento, e tu lo sai.»
«Si, ma tu mi hai spronato. Se non fosse stato per te non ci avrei nemmeno provato.» «Felice di esserti stata utile, allora.» Rido, felice. «E che mi dici di te?»
«Mah… niente di che. Il solito»
«Hai più pensato al musical?»
«Si, ma… no. Non lo faccio.»
«E perché no? Tu adori questo genere di cose.»
«Si lo so, ma non conosco nessuno qui. Non mi va di fare la figura dell’idiota.»
«Ma tu non la faresti. Sei bravissima a recitare, e canti benissimo. Dai, in ricordo dei vecchi tempi! Io e te siamo stati in ogni recita al liceo.»
«Si, ma quello era il liceo, Zayn! E non è la stessa cosa senza te.»
«Facciamo così. Ti ti iscrivi, ti danno la partem studi il tuo ruolo e la sera della messa in scena io sarò lì.»
«Cosa?»
«Hai capito. Siamo d’accordo?»
«E’ una promessa?»
«E’ una promessa.»
«Come fai ad essere così meraviglioso?» Lo sento ridere.
«Eh, è una dote naturale dei Malik, essere meravigliosi»
«E anche modesti, a quanto pare.» Aggiungo io.
«Soprattutto modesti.» Ora rido anche io.
«Zayn, ora devo andare. Ho da studiare per domani»
«Ciao Megs. Ti amo»
«Ti amo anche io.» Premo il pulsante di fine chiamata e ripongo il cellulare.

Arrivando dalla porta della nostra camera, sento la voce concitata di Abigail, così entro e, vedendola ancora a telefono, prendo i miei libri ed esco. Parlare con Zayn mi da sempre stare bene e non voglio rovinare il mio buon umore, perciò vado nel giardino e mi siedo all’ombra di un’albero a studiare.
Cinque pagine dopo, mentre sono immersa nella fosforillazione ossidativa, con la coda dell’occhio vedo avvicinarsi un’ombra.

«Cosa ci fa una bellezza come te qui a studiare in una giornata come questa?» Apre le braccia, come per enfatizzare la giornata soleggiata.
«Ciao, Jacob»
«Ehi, pecorella»
«Tu chiamami un’altra volta così e non sarai più in grado di avere figli, te lo giuro.» Dico scherzando, anche se un fondo di verità c’è. Maledetta la Darbus.
«A parte gli scherzi, perché non vieni a fare un giro con me, piccola?» Piccola? Era quasi meglio pecorella, allora.
«Scusa, ma stavolta passo.»
«Oh e posso sapere perché?» Indico i libri sparsi intorno a me.
«Capisco. Allora ci vediamo in giro. Ciao, Megs»
«Ciao Jake» Si allontana.

Mi dispiace essere stata un po’ troppo dura con lui, ma mi dà l’idea del classico rubacuori, e la cosa mi infastidisce. Inizio ad avere freddo, perciò ritorno nel mio settore.
Entro, e vedo Abby intenta a studiare: la sfuriata deve esserle passata.
«Ehi, lì c’è un pacco per te. L’ha portato poco fa la portinaia.»
«Uh! Grazie Abbs»
Sul mio letto c’è una scatola con il mio nome sopra. La apro e trovo un libro. Inizio a sfogliarlo.
Ci sono tutte le foto mie e di Zayn, le nostre gite, i nostri musical. Vedo poi foto di Monique, di quando ha vinto quella gara di canto l’anno scorso e per i due mesi successivi non ha fatto che portare qua e là il suo premio. Sorrido ai bei ricordi.
Infine vedo immagini di Emily, una in particolare mi fa ridere: eravamo in gita a Parigi, in metropolitana, e ricordo che era così terrorrizzata di prendere qualche ‘malattia mortale’ e tutti noi la prendevamo in giro.
Nell’ultima pagina trovo una cosa che mi fa commuovere:

“Ehi, Megs. Sei la nostra migliore amica, e ti amiamo un mondo. Ma vogliamo vederti felice, perciò non farti prendere dalla malinconia! Sappi che ci saremo sempre per te, e non ti abbandoneremo mai.”

 

Leggo le varie dediche, ormai in lacrime. Abby mi chiede che succede ma io non le do retta. Ho i migliori amici del mondo e hanno ragione. Non posso continuare a vivere nel passato. Da ora in poi, cambia tutto.
«Abbs, ti va di andare al bar?» Le chiedo, con un sorriso.



_________________________________________________________________________
 

Schifo.
Ho cercato di far trapelare l'insicurezza di Megan, che d'ora in poi cambierà.
Ma è venuta fuori una cosa indecente.
Pardon.
Alla prossima,
fulgebit.

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