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Autore: Athanate    02/09/2007    3 recensioni
Certe volte non puoi cambiare il tuo destino. Nemmeno quando conosci in anticipo gli avvenimenti. A volte la vita gioca sporco.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Cody Meyers
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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P.O.V Narratore

Na: - mio padre non aprirà bocca in proposito. Ne sono sicuro. L’unica cosa che ci resta da fare è andare dal dottor Myers. -
Annuirono tutti.
Dopo essere rimasti a lungo imbambolati a fissare la stanza spoglia, Nate era riuscito per primo a formulare un pensiero sensato.
Uscirono velocemente richiudendosi la porta alle spalle.
Bates osservò la piccola comitiva dirigersi verso la casa del dottor Myers. Prese la cornetta e compose il numero.
Pr. Ba: - arrivano…si…ok….buona fortuna… -
Riagganciò.
Il dottor Myers trasse un profondo respiro. Si chiedeva che male avesse fatto alla vita per meritarsi un simile trattamento. Già era una situazione difficile di per sé, in più era anche costretto ad un confronto diretto con quei ragazzi.
Bussarono alla porta. Si alzò svogliatamente dalla poltrona ed andò ad aprire.
Sq: - buon giorno signore… -
Dr My: - buongiorno. Cody non è qua se è questo che volete sapere. -
Il suo tono lasciò tutti spiazzati. Nate decise allora di prendere in mano la situazione.
Na: - se non è nemmeno qua allora dov’è? La sua stanza è vuota. -
Dr My: - non lo immaginate? -
I ragazzi si guardarono. No, non ne avevano la più pallida idea.
Dr My: - è partita. -
Silenzio.
Ta: - cosa vuol dire “è partita”? -
Dr My: - ha fatto i bagagli ed è andata via. -
Ta: - a quello c’ero arrivata anche io… -
Dr My: - allora cosa c’è di non chiaro? -
Na: - oh…dettagli…cose come ad esempio, dove, o perché o quando…dettagli di poca importanza vero? -
Il dottor Myers lo squadrò da capo a piedi. Nate stava perdendo le staffe, così come tutti gli altri. Il nervosismo era nell’aria ed era estremamente tangibile.
Dr My: - posso rispondere ad una sola delle tue domande -
Na: - che immagino sia la più inutile vero? -
Dr My: - dipende dal peso che tu le dai -
Nate lo incitò con lo sguardo a non indugiare oltre.
Dr My: - è partita ieri pomeriggio. -
L’espressione di Nate era abbastanza esplicita. Un misto di rabbia e frustrazione.
Tutti avevano capito che Cody era partita subito dopo la sua visita al campo.
Ad: - Dio mio…se l’avessimo seguita subito… -
Ta: - non colpevolizzarti Adena. Non potevamo saperlo. -
Na: - lei invece sapeva benissimo che non l’avremmo seguita… -
Dr My: - bene…se ora non vi dispiace io ho da fare… -
Na: - aspetti. Dov’è andata? -
Dr My: - avevo detto una sola domanda. -
Na: - sì ma non mi ha fatto scegliere a quale dei miei quesiti avrei desiderato che rispondesse. -
Dr My: - ed io non ho mai detto che potevi scegliere. -
Così facendo chiuse la porta.
I ragazzi rimasero spiazzati. Iniziarono ad allontanarsi.
Sq: - oddio chissà dov’è andata… -
Na: - io…credo che il dottor Myers prima o poi cederà… -
Ad: - sì lo credo anche io… -
I due si scambiarono uno sguardo d’intesa.
Tanis li guardò in questo silenzioso scambio di opinioni.
Poi si stancò e senza mezzi termini si intromise.
Ta: - mi spiace disturbarvi, ma vorreste renderci partecipi delle vostre deduzioni? -
Ad: - voi non ve ne siete accorti? -
Scossero tutti insieme la testa.
Na: - il padre di Cody stava palesemente mentendo. E non serve avere una laurea in psicologia per capire che tutto di lui esprimeva lo sforzo di apparire veritiero senza riuscirvi… -
Ad: - e considerando che fino ad adesso è stato un ottimo attore questo suo “calo di prestazione” non può che essere dovuto ad un turbamento interno -
Na: - inoltre cercava di non guardarci in faccia direttamente per evitare il nostro sguardo. Poi avrete notato l’aspetto trasandato. E di solito è sempre estremamente curato. E, fatto non trascurabile… -
Adena concluse la frase al suo posto.
Ad: - puzzava d’alcool. -
Nate annuì. Anche se in mezzo a quella bufera c’era poco da essere allegri Adena e Nate si sorrisero complici.
Bè in qualche modo si deve fuggire alla pazzia.
Le previsioni di Nate ed Adena si rivelarono giuste.
L’aspetto del dottor Myers peggiorava a vista d’occhio, ma nessuno si fece più avanti a chiedergli informazioni.
Certo, le sue condizioni facevano preoccupare non poco i ragazzi che temevano il peggio, ma il piano era quello della guerra psicologica. Si limitavano a fissarlo, facendogli capire che non si erano arresi e che con loro poteva sempre parlare. Così facendo avrebbe condiviso la sua pena e saziato le loro domande.
Per il dottor Myers quegli sguardi bruciavano più d’ogni altra cosa. No, forse non più di una cosa.
Fatto sta che passarono pochi giorni.
I ragazzi erano al solito campetto abbandonato. Non avevano niente da fare, e nemmeno la voglia di fare qualcosa.
Nate ed Adena erano seduti vicino condividendo un poco d’intimità. Quel tanto da non dare nell’occhio. Certe situazioni avvicinano le persone si sa, e per loro era stato così. Adena aveva scoperto che Nate non era solo il tipico secchione, ma una persona piena di risorse. Allo stesso modo Nate aveva trovato in Adena anche una mente brillante. Si stavano scambiando così i primi approcci per la scoperta di questi lati.
Squib stava rigirando la racchetta tra le mani pensieroso. Cameron leggeva gli aggiornamenti della classifica. Tanis rigirava tra le mani il ciondolo che le aveva donato sua madre.
Sentirono un rumore alle loro spalle. Si voltarono all’unisono.
Nate abbozzò un sorriso quando riconobbe la figura che aveva appena varcato il cancello.
Na: - ci chiedevamo quanto ancora avrebbe resistito, dottor Myers. -
Il dottor Myers esitò sulla soglia.
Ad: - non si faccia pregare ed entri. Ha tanta voglia di parlare quanta ne abbiamo noi di ascoltare. -
Il dottore si sforzò di sorridere.
Dr My: - siete fin troppo bravi ragazzi. -
Nate fece spallucce per dare poco peso alla cosa.
Lasciarono al dottore tutto il tempo di cui aveva bisogno.
Si avvicinò lentamente e si sedette davanti a tutti.
Dr My: - non dovrei essere qua… -
Na: - negli ultimi mesi abbiamo sperimentato tutti come i nostri desideri siano ostacolati dalla realtà… -
Dr My: - l’avevo promesso… -
Na: - a chi? -
Il dottore fece una pausa.
Dr My: - a Cody… -
Si voltarono tutti verso di lui.
Adena fu la prima che si azzardò a rompere il silenzio.
Ad: - che cosa le aveva promesso? -
Dr My: - io…oddio…non dovrei non dovrei… -
La cantilena del dottor Myers assomigliava sempre più al piagnucolare di un bambino. Gli altri non lo forzarono a parlare. Ma ormai l’angoscia si era insinuata nei loro cuori. Adena senti accelerare il battito. Squib trasse profondi respiri per non andare in carenza d’aria.
Poi il dottor Myers prese fiato. Tutti capirono che stava per parlare.
Adena strinse convulsamente la spalla di Nate il quale coprì la mano di lei con la sua in fare protettivo. Squib socchiuse gli occhi, come se quel gesto potesse proteggerlo dalla realtà.
Dr My: - Cody mi aveva detto di tacere, ma non ci riesco. Sono convinto che per lei sia meglio che voi sappiate… - Ancora una pausa.
Dr My: - Cody…lei…è malata…cancro. I dottori le diedero 6 mesi di vita all’incirca. -
Il fiato si spezzò in gola a tutti.
Dr My: - ed ora…i 6 mesi stanno per scadere… -
Un senso di vertigine colse tutti. Il cuore decelerò violentemente. Perse qualche battito.
Presto furono le lacrime. Calde. Amare. Inutili.
Gli occhi piangevano, così come il cuore. Faticava a crederci. La mente annebbiata non forniva nessuna spiegazione razionale a quell’assurdità.
Fu ancora il silenzio. Ancora una volta. L’ennesima.
  
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