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Autore: KiaC92    12/02/2013    3 recensioni
Questa storia parte da quando la famiglia Cullen torna 100 anni dopo che Edward ha lasciato Bella. È stato Edward a decidere di tornare a Forks spinto dalla curiosità di sapere se la sua amata sia riuscita a rifarsi una vita.
Tutta la famiglia Cullen sa che la loro amata Bella ormai non esiste più ma l’incontro a scuola con Jacob Black e una misteriosa ragazza bionda dalla stesso profumo di Bella e dalla strana somiglianza tra le due insinua dei dubbi. Bella è veramente morta? E se così fosse chi è la misteriosa ragazza? E perché Black conosce la ragazza?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Bella/Edward, Jacob/Renesmee
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più libri/film, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Angolo Autrice: Ciao a tutti!!! Eccomi qua finalmente con il nuovo capitolo, un capitolo molto MOLTO lungo ed anche importante visto che ci saranno un pò di chiarimenti, ma il più importante non è ancora arrivato ma arriverà presto :D. Chiedo scusa per l'immenso ritardo ma lo studio mi sta portando via molto tempo e anche se avevo già iniziato a scrivere questo capitolo ho dovuto rimandarlo ma adesso eccomi qui ;) Ringrazio come sempre le splendide persone che recensiscono e tutti coloro che hanno messo la mia storia tra le seguite o tra i preferiti e tra le ricordate grazie mille!! Un grandissimo grazie va alla pagina facebook Graphics and Edit video per lo splendido banner, spero vi piaccia. Adesso vi lascio alla lettura e mi raccomando ditemi cosa ne pensate ;)
Un grandissimo bacio a tutti
KIA

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POV EDWARD
 
“Ed, cosa cavolo stai aspettando? Ti prego devi fare solo due cose, alzare il tuo bel culo da questo divano e correre da lei. In questo momento puoi darle un motivo, un motivo per ricominciare.
Non buttare questa seconda opportunità che il destino ti ha riservato, non tutti potrebbero essere fortunati come te. Hai ricorso Victoria per tutto il mondo e non l’hai trovata, pace fattene una ragione, Bella è viva hai capito? È viva, non la devi più proteggere” mi disse Alice qualche minuto dopo che Bella aveva varcato la porta.

“La ami come allora?” chiese all’improvviso Rose.

“Che domande certo che si, sono passati cento anni ma i miei sentimenti sono sempre gli stessi. Sapete perché ho deciso di lasciarla, se solo avessi trovato Victoria sarei tornato subito invece ho girellato come uno stupido mentre lei era qui ad aspettarmi.” dissi mettendomi le mani tra i capelli per cercare di calmarmi.

“Figliolo io credo che una volta saputa la verità lei potrebbe cercare di capire e perdonarti. Non dico che le cose tornerebbero al loro posto, ma una volta che smetterà di provare rancore credo che potreste riprovarci. Hai tutta l’eternità per farle cambiare idea, sfrutta ogni singolo momento e ritieniti fortunato per questa seconda possibilità” mi disse dolcemente Esme passandomi un braccio sulla spalla.

“Corri e fottitene dell’orgoglio, ne ha rovinati più lui che il petrolio, se ci fosse anche solo una probabilità.. giocala!” suggerì urlando Emmett.

“No, non ancora. Le serve del tempo, dobbiamo rispettare la sua decisione o almeno ci proveremo a rispettarla. Avremo la possibilità di ristabilire il sereno tra noi e Bella, prima o poi e non credete che sarà così lontano quel momento” disse all’improvviso Alice stravolgendo ciò che aveva detto prima: “Fidatevi l’ho visto. Intanto ha seguito il mio consiglio” disse saltellando come una pazza.

All’improvviso comparvero nella mia mente le immagini di una Bella dai lunghi capelli color cioccolato che camminava tra i corridoi della sua scuola, mi girai verso Alice che mi sorrise. Era un sorriso diverso da quelli che mi aveva rivolto negli ultimi anni, era felice e avrebbe fatto di tutto per riuscire ha farmi concedere una seconda possibilità.

“C’è sempre il problema di Victoria” disse Jasper

“Ci penso sempre io a quello, la terrò sotto osservazione così da poter anticipare ogni sua decisione” disse seria Alice: “I suoi giorni sono contati se solo osa fare del male a qualcuno di noi”
 
 
POV BELLA

 
Un insistente bussare alla porta mi distrasse dal nuovo libro che stavo leggendo, un ennesimo acquisto al quale non avrei trovato un posto visto l’enorme quantità di libri accumulati negli anni.
“Arrivo” dissi correndo alla porta.
Quando aprii mi trovai davanti Alice: “Ciao Bella, complimenti per la nuova casa” mi disse entrando.
Dopo anni vissuti nella mia vecchia casa avevo scelto di trasferirmi in una nuova lasciando a Nessie e a Jack quella di mio padre. Avevo scelto una piccola casetta nel mezzo del bosco, non lontanissima da Villa Cullen.
“Ehm grazie. Come posso aiutarti?” le chiesi

“Non sei venuta a scuola oggi e così ti ho portato i compiti che Ed ha preso per te, che carino non trovi? Comunque per la cronaca è da una settimana che non ti fai più viva”
“semplice non avevo voglia e non ho bisogno dei compiti, vado a scuola per finzione dovresti saperlo meglio di me. Sputa il rospo, cosa vuoi veramente?” le chiesi guardandola sospettosa.

“Okay ma ti prego smettila di trattarmi così. Non ti ho fatto nulla, non è stata mia la decisione di andarcene. Io volevo restare ma la mia famiglia è tutto per me” mi disse alterata.
"Perchè non mi hai salutata? Sei andata via così.” le chiesi, era questo che volevo da lei, delle semplice spiegazioni.
Non riuscivo ad avercela con lei e sapevo che non sbagliava quando diceva che non c’entrava nulla. Probabilmente al suo posto avrei fatto la stesso cosa, la famiglia prima di tutto.
“Non potevo avevo fatto una promessa e dovevo mantenerla, è un fratello per me e dovevo fare ciò che mi chiedeva. Probabilmente non ce l’avrei fatta ha salutarti e poi voltarti le spalle”

“Mi hai ferita, mi hai voltato le spalle quando avevo bisogno di te ma io non riesco ad odiarti” le dissi prima che mi si buttasse addosso e mi abbracciasse.
“Sono qui perché devo dirti alcune cose”

“Vieni sediamoci. Dimmi tutto” le chiesi incuriosita.
“Non voglio prendere le sue difese, ha fatto una cosa orribile e tutta la famiglia lo sta perdonando passo dopo passo. La tua improvvisa comparsa ci sta molto aiutando a perdonarlo. Non credere ha ciò che ti ha detto in quel bosco ma non posso dirti altro perché deve essere lui ha parlartene, comunque il motivo per cui se ne andato non è quello che tu conosci” iniziò ma poi la interruppi.
“Cioè che significa? Spiegati meglio Alice”
“Non posso solo lui te ne deve parlare perché è suo compito rimediare. Comunque sono venuta qui per che io sono tornata molto prima di tutti loro, sono venuta a controllarti durante il primo anno. Tutte le volte che Edward andava via io trovavo una scusa per correre qui e venire ha spiarti era come un bisogno, dovevo vederti.
Non sai quanto sentissi la tua mancanza, eri e sei una sorella per me. Ho visto il tuo dolore e ti giuro che è stato difficilissimo resistere e non aprire la finestra della tua stanza, nello stesso provavo un grandissimo dolore nel vederti in quel modo. Ero lì che guardavo la tua vita distruggersi a causa di mio fratello, ero sempre lì quando finalmente hai capito di dover riprendere in mano la tua vita, e nel momento in cui ti ho vista sorridere a Black ho capito che era tempo di andarmene.
Quel sorriso mancava da troppo tempo sul tuo viso, eri pronta per ricominciare anche se non avevi dimenticato, non aveva più senso la mia presenza lì, ma prima di andarmene dovevo avere la conferma che tutto stava migliorando nella tua vita. L’unica persona che poteva togliermi ogni dubbio era tuo padre, si Bella ho parlato con lui. Ho visto mentre prendeva la decisione di non dirti nulla sul nostro incontro e come potevo dargli torto, la mia presenza ti avrebbe sconvolto di nuovo e né io né lui volevamo questo.
Mi ha raccontato delle tue urla notturne eri come morta e la cosa strana è che invece di avercela con me per averti abbandonata mi diceva che ero sempre stata una brava ragazza e una buona amica. Non mi odiava per averti lasciata sola nel dolore. Alla fine mi parlò del tuo miglioramento dovuto alla presenza di Jack, sperava davvero di vedervi diventare una coppia.
Mentre stavo per andarmene mi chiese se avrebbe dovuto dirti qualcosa della mia visita e io dissi che era tutto nelle sue mani, la decisione sarebbe stata sua e di nessun altro.
Solo lui poteva sapere cosa era meglio per te” mi disse stringendomi una mano.

“Non eri costretta a tornare” le dissi
“Ti giuro non capivo perché sentissi questo bisogno. Non capivo perché, ma venivo presa da una nostalgia così lancinante che, anche se mi trovavo a casa mia, sentivo che esisteva un posto, da qualche parte, dove dovevo tornare. Dovevo tornare da te per stare bene ma non potevo e al contempo non volevo, il mio ritorno ti avrebbe devastato.
Magari se fossi riuscita a convincere gli altri saremmo potuti tornare ma non sarebbe stata la stessa cosa senza di lui. Se fosse stato per me, le cose sarebbero andate diversamente e adesso non ci troveremo in questa situazione.”

“Apprezzo ciò che stai facendo ma puoi stare tranquilla, io non ce l’ho con te e nemmeno con la tua famiglia, siete come una seconda famiglia per me e vi voglio bene, se così non fosse non mi sarei presa la briga di venire ha raccontarvi cosa mi è successo. C’è solo una persona che non riuscirò a perdonare, Alice è scappato da me.
È bastato un semplice e stupidissimo incidente per mettere in dubbio tutto e posso anche cercare di capire i suoi dubbi ma non posso passare sopra al fatto che è scappato. Mi rimprovero solo di non essere riuscita ha trattenerlo” le dissi.
“Bella le persone che scappano continuamente, vogliono solo essere fermate. Tirate via da un cornicione, da una linea gialla, da un vicolo cieco senza uscita e riportate a casa. Ma non lo diranno mai perché credono di non valere la pena. Pensano di non essere abbastanza nemmeno per se stesse, figuriamoci se pensano di poter esserlo per qualcuno che amano” mi disse alzandosi
“Che cosa vuol dire?” le dissi confusa
“Lo capirai prima o poi. Cambiamo discorso adesso, c’è una persona qua fuori che vorrebbe parlarti. Jasper vieni” disse avvicinandosi alla porta: “Vi lascio soli, ci vediamo Bella” mi disse baciandomi una guancia e prima di uscire incoraggiò Jasper con lo sguardo in un linguaggio che solo loro potevano capire. Quanti li invidiavo, erano bellissimi insieme.

“Allora Jasper, vieni accomodati. Che succede?” gli chiesi curiosa.
“Beh non ho mai avuto l’occasione di potermi scusare con te per ciò che successo la sera della festa e quindi ho colto la palla al balzo ed adesso eccomi qui. Sinceramente non so come potermi farmi perdonare però pensavo di iniziare con mi dispiace e..” iniziò prima che lo interrompessi.
“Oddio Jasper no non ci prova neanche a continuare. Non devi scusarti, fa parte della nostra natura ed è normale che prima o poi sarebbe successo, è capito a te ma poteva benissimo capitare a chiunque, non devi sentirti in colpa. La tua famiglia è riuscita ha bloccarti prima del disastro e ciò che è successo dopo non è assolutamente colpa tua fattelo entrare in testa. Lo sappiamo tutti che sarebbe successo ma non giustifica la sua decisione, come ho detto ad Alice io non vi ritengo colpevoli di nulla ma dovete capirmi, il vostro ritorno mi ha sconvolta, mi ero fatta una ragione del fatto che non sareste più tornati e poi me lo ritrovo ogni giorno a scuola, è dura Jasper.
Dopo la vostra partenza mi dicevo: “Io mi devo salvare”. Una specie di mantra, me lo ripetevo la mattina quando non riuscivo ad alzarmi. Io mi devo salvare, finché alla fine ci sono riuscita ” dissi disperata ma un secondo dopo sentì che Jasper stava cercando di calmarmi.

“Immagino il tuo dolore e ti capisco ma devi combattere come hai fatto fin’ora e continuare a vivere. Dici di esserti fatta una ragione della sua assenza, di essere riuscita ha salvarti, ma allora dimmi come è possibile che riesca ancora ha sconvolgerti? Semplice, non l’hai dimenticato e fidati non l’ha fatto neanche lui basta guardare il modo in cui cerca di rimettere in piedi le cose con te.
Prima di poter continuare la tua vita come nulla fosse devi rispondere a questa domanda: lo ami ancora? Ascolta te stessa, Edward ha già risposto a questa domanda davanti a noi senza un minimo di esitazione, rispondi a te stessa e poi deciderai se ascoltarlo o continuare ad ignorarlo.”
“Grazie Jasper, di tutto” gli dissi alzandomi per abbracciarlo.
“No Bella grazie a te per avermi perdonato” mi disse ricambiandomi.
“Ho bisogno di un favore e sono sicura che Emmett ti potrebbe essere d’aiuto. Devo imparare ha difendermi, ho bisogno che tu mi insegni, nessuno altro lo potrebbe fare meglio” gli chiesi.
Non volevo dirlo esplicitamente ma il ritorno di Victoria si avvicinava sempre di più e temevo la sua reazione al loro ritorno, non potevo restare nascosta per sempre ma soprattutto non volevo dipendere da nessuno.
Potevo benissimo difendermi da sola.
“Certo, ti posso aiutare ma sarà difficile tenerlo nascosto ad Edward. Sono contento ti poterti aiutare, non c’è dubbio ci sei proprio mancata. Solo per avvisarti ho sentito parlare Alice con Nessie e sembra proprio che vogliano organizzare una semi specie di pigiama party per festeggiare la riconciliazione tra le nostre famiglie” mi disse Jasper sorridendo sotto i bassi.
“Sono certa che il mio autocontrollo mi aiuterà” gli dissi: “non è necessario mentire ad Edward se lo scopre bene se dovrà fare una ragione, non posso sempre dipendere da qualcuno e non posso permettere che le persone a cui tengo si facciano del male per me quando posso benissimo difendermi da sola. Ho un’idea potrei fare pratica su di lui” dissi ironica.

“Ed eccola qua finalmente la Bella forte, testarda e combattiva che conosco. Sei unica Isabella Swan come te ce ne sono poche al mondo” disse all’improvviso una voce proveniente da dietro Jasper.
Sapevo benissimo di chi era quella voce, l’avrei riconosciuta dovunque e aveva ancora quell’odiosa potere di mandarmi in agitazione.
“Sembra che tutta la famiglia Cullen si sia data appunto qui” disse Alice entrando “Bella noi andiamo, forza Jasper” ma prima di uscire la sentii sussurrare qualcosa ad Edward ma non riuscii a capire cosa si dicessero.
 “Complimenti la casa è molto bella, semplice e piccola come il tuo stile” mi disse avvicinandosi per poi sedersi accanto a me.

“Ehm grazie. Perché sei venuto?” gli chiesi arrivando al punto.
“Sei triste, te lo si legge negli occhi, sorridi ma mai fino ha far coinvolgere gli occhi. Ti ho proprio rovinato la vita, ho sbagliato tutto con te fin dall’inizio. Comunque ho accompagnato Alice e Jasper per poi poter andare a caccia, diciamo che non mi avevano avvisato di un cambio di direzione. Non volevo entrare capisco che la mia presenza ti infastidisca però volevo dirti che qualunque cosa avvenga di te e di me,
comunque si svolga la nostra vita, non accadrà mai che, nel momento in cui tu mi chiami seriamente e senta d’aver bisogno di me, mi trovi sordo al tuo appello. Mai!” mi disse.
“Lo so Edward, so benissimo di poter far affidamento su tutti voi ma ho bisogno di imparare ha difendermi che tu lo voglia o no, non ti dovrebbe neanche interessare perché ciò che faccio o che decido di fare non so più affar tuo da tanto tempo”.
“E se io volessi che lo fossero?” mi chiese guardandomi attentamente negli occhi.

“Hai preso la tua decisione in quel bosco e non si può tornare più indietro anche se lo desideri con tutto te stesso. Spero che tu possa vedere e capire come si sta, dalla parte di chi perde tutto all’improvviso, dimmi il vero motivo per qui mi ha abbandonata. Tutti continuano ha dirmi che mi ha mentito quel giorno, Edward cogli questa occasione che forse non avrai più e dimmi tutto ciò che devo sapere adesso” gli dissi decisa più che mai a scoprire la verità.
“Ti ho già detto tutto quel giorno, non c’è un altro motivo” mi rispose evitando di guardarmi.
Si alzò e si avvicinò velocemente alla porta.
“Hai perso di nuovo la tua occasione Edward Cullen” gli dissi alzandomi e voltandogli le spalle: “Torna dalle tue distrazioni che di certo non ti saranno mancate. Mi dispiace non essere stata abbastanza per te per il resto nessun rimpianto, amo averti conosciuto e lo rifarei mille volte”
“Bella io…” iniziò ma poi si interruppe e uscì.
In quel momento se avessi potuto avrei pianto, come aveva fatto a dimenticare tutte le sue belle parole e le sue promesse. Come aveva fatto soprattutto a dimenticare cosa eravamo stati.
in quel momento mi accorsi di non aver ancora pensato alla domanda che Jasper mi aveva posto.
Allora Bella si sincera con te stessa lo ami ancora?
Forse non c'era neanche bisogno di rispondere visto l'effetto che mi faceva ogni volta incontralo, vorrei davvero riuscire a reprimere tutto ciò che provo e mettermi la maschera dell'indifferenza ma non ce la faccio.
Ero riuscita ha salvarmi dalla depressione e ricominciare a vivere ma non sarei mai riuscita a smettere di aspettarlo ed ora che fa di tutto per ricucire i nostri rapporti non so quanto resisterò. 
L'unica cosa certa è che Alice e Nessie avevano ragione: mi stava nascondendo qualcosa riguardo alla sua decisione di lasciarmi ed io avrei fatto di tutto per scoprirlo.
Poi deciderò se ricominciare a vivere accanto a lui oppure voltare completamente pagina.

   
 
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