13/02/2013
7 recensioni
Il Capitano e la Cadetta
Vecchi marpioni?
Sakura e Tenzo passeggiavano tranquillamente e ignari per le vie di Konoha, come se tenersi per mano o sottobraccio ormai non destasse più gli sguardi increduli della gente, ancor più dei loro compagni o maestri.
Kiba fischiava ogni qualvolta i due si trovavano nei paraggi, ondulando le sopracciglia in segno di consenso verso il jounin, come per dire “Lei si che ha capito tutto della vita!”.
Per i primi tempi Tenzo arrossiva e cercava scuse maldestre per distanziarsi quando, in pubblico, Sakura le schioccava qualche bacio; col tempo aveva imparato a trattenersi, addirittura ultimamente prendeva l’iniziativa, posandole delicatamente una mano su una guancia e avvicinandosi per baciare l’altra.
Quella mattina Tenzo l’aveva addirittura tenuta stretta, abbracciandola per più di un minuto d’orologio di fronte all’entrata dell’ospedale.
“Così pieno di iniziativa oggi?”, sorrideva Sakura alquanto divertita dai progressi dell’uomo.
“Mi piace pensare a quei due che spettegolano come vecchie comari guardandoci… perché tu sei consapevole che sento lo Sharingan di Kakashi perennemente puntato addosso, vero?”, sogghignava Tenzo, affondando il suo viso nel collo della ragazza e rimanendo così, percependo le scosse nel petto che la risata di Sakura provocava.
“Sai anche che la signorina Tsunade gli ha ordinato di sorvegliarci H24, ventiquattro ore su ventiquattro?”, domandava Sakura, mettendo su l’espressione più seria che i suoi muscoli facciali riuscissero a comporre.
Tenzo si era scostato bruscamente, trattenendola per le braccia e mantenendo rigide le sue in evidente segno d’allerta.
Sakura lo aveva guardato ancora per poco con espressione seriosa, poi l’aveva dimenticata presto, ridendo dell’inutile preoccupazione dell’altro; Tenzo aveva allora rilassato ogni suo millimetro di nervo, voltando meccanicamente lo sguardo verso la finestra dello studio dell’Hokage.
“Staranno parlando di noi?”, aveva chiesto ironicamente, poiché la risposta era già certa.
“Ah, ma insomma! Potrebbero almeno levarsi dalla strada!” aveva urlato Tsunade battendo il pugno sulla scrivania.
“Sakura dovrebbe trovarsi ancora nell’età dell’innocenza! La guerra l’ha già cresciuta troppo in fretta, queste cose poi!”, continuava ad urlare stuzzicando nervosamente con i denti le unghie ben limate.
Kakashi annuiva energicamente ad ogni parola proferita dal Capo Vilaggio; pensare alla sua giovane allieva insieme a Tenzo gli faceva venire in mente alcune scene tratte dai romanzi scritti da Jiraiya che a lui piaceva tanto leggere. Il solo pensiero di quei due in tali atti gli aveva fatto drizzare i peli sulla schiena. Ecco, ora anche i suoi romanzi preferiti gli erano stati rovinati; non ne avrebbe più potuto leggere neanche uno senza immaginarsi quei due.
Tsunade si era nel frattempo riavvicinata alla finestra, nascondendosi dietro la tenda come se da laggiù la potessero vedere.
“Per tutti i Kami!”, aveva esclamato d’un tratto.
Kakashi era allora accorso dietro di lei, facendosi scudo con la sua schiena, temendo di poter essere visto.
“Questa è una cosa inaudita!”, continuava l’Hokage indignata.
Kakashi poteva scorgere due figure abbracciate che si baciavano teneramente. Le mani gli avevano iniziato a sudare; Tsunade borbottava sproloqui a non finire. Nemmeno si erano accorti che Shizune fosse entrata nella stanza e che in realtà erano diversi minuti che bussava da fuori la porta senza ottenere risposta. Quando vide i due con i nasi appiccicati alla finestra li aveva raggiunti, capendo subito a cosa fosse rivolta la loro attenzione.
“Sono molto carini insieme,” aveva azzardato la giovane.
Tsunade e Kakashi si erano allora voltati lentamente, nello stesso momento, osservando Shizune con sguardo assassino.
“Insomma signorina, basta con questa gelosia, sono entrambi adulti, diciamo! Non pensa di dovere un po’ di fiducia a quella ragazza?”.
La vena sulla tempia dell’Hokage aveva iniziato a sporgere, segno che dovesse essere alquanto irritata; Shizune non voleva però risparmiarsi nel rincarare la dose.
“Oh guardate, e quella mano dietro la schiena di lei?”, sogghignava il ninja medico divertita e decisa a non finire di prenderli in giro molto presto.
I due si erano voltati di nuovo alla finestra per coglierli in flagrante; Tenzo e Sakura però non c’erano più.
“Dove saranno andati?”, aveva domandato Kakashi sottovoce.
“Si saranno appartati,” aveva insinuato Shizune.
Mentre Kakashi sbiancava in volto, Tsunade inveiva contro le fantasie poco caste di Shizune. Il ninja medico era uscita allora divertita dalla stanza, lasciandosi dietro un Hokage che le urlava contro “Ti farò ingoiare shuriken, Shizune!”.
____________________________________________________________________________________________________________
Note dell'autrice
Siam giunti alla fineeee! I due sono felicemente innamorati, si sbaciucchiano a destra e a manca, i loro "genitori" sono gelosi ma ehi, è tutto nella norma!
Ho tardato a pubblicare l'ultimo capitolo poiché ultimamente mi era mancata l'ispirazione, mi sentivo boh, un po' giù.
A questo proposito vorrei ringraziare tutti quelli che hanno recensito, inserito la storia tra le preferite, ricordate e seguite, perché mi hanno immesso la voglia di continuare; ma soprattutto alla mia dolce Bameriu che con la sua simpatia mi fa sempre sorridere e al mio Subconscio che mi riempe di giustissimi consigli e che mi fa girare il mondo con un "click"! (Non sono impazzita, lui capirà e ciò mi basta!).
Credo di aver detto tutto.
Zài jiàn ragazzi!