Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart
Segui la storia  |       
Autore: Marichetta    02/09/2007    4 recensioni
Lui sgarbato, menefreghista, insomma il prototipo del tipo bello impossibile…Lei cordiale, altruista e sottolineo ragazza madre di un bellissimo bambino. Originale della mia fantasia, su come a mio parere, sarebbe nata la collaborazione di Kaori e Ryo. Ricordo che tutta la vicenda è totalmente inventata un AU emozionante descritta in 2 episodi…
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kaori/Greta, Ryo Saeba/Hunter
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cosi volle il destino…

 

Non sono riuscita a trattenermi, sono tornata nella mente di Ryo, è più forte di me, adoro fare delle storie che si incentrano sui suoi pensieri…E poi mi viene del tutto spontaneo, pensate me ne sono accorta alla fine che il mio punto di vista non era più onnisciente, bensì introspettivo. Scusate, spero piaccia comunque!!! Vado con le sdolcinatezze al massimo, anche se nella vita non mi ritengo una romanticona, tutt’ altro vero Eli??!?!?!Spero non annoi il mio ultimo capitolo di questi 2 episodi unici, essendo altamente lungo e particolareggiato, volevo farlo nel modo migliore. Dato che non avrò più la possibilità di mettere recentemente i miei racconti dato che non ho più internet. Buona lettura, at everybody!!!!

 

 

Cosi volle il destino…

 

Come avevo promesso non persi la speranza, ma dopo alcune settimane di ricerche anche il più ardito investigatore perderebbe le speranze, sto cercando un fantasma, mio Dio sono arrivato davvero a questo? Correre dietro ad una ragazza, senza né nome né dote, come potrei rintracciarla?

 

Ho provato a cercare su internet, sui motori di ricerca scrivevo le frasi più varie senza senso oserei definirle. Un esempio lampante, dopo estenuanti ore davanti al computer, sudato e nervoso ho scritto per disperazione “Ragazza che pianse a dirotto dopo aver sfoderato il mio sorriso migliore.” Umiliante per uno come me, per fortuna niente pubblico ad assistere.

 

Cavolo se solo potessi rivederla… Sperando che quando la guarderò negli occhi non ricomincerà a piangere…Che situazione.

 

Capo discusso della polizia, rispettato e temuto da tutto l’intero dipartimento, tranne Saeko, gli uomini sanno essere dei veri vigliacchi quando si presenta l’occasione di essere un uomo. Ieri sera è proprio questo che volevo trasmetterle entrando in bagno, che non ho paura del confronto, volevo mi spiegasse perché riduce la sua vita in un Night, perché il suo bambino si trova in quello stato…Molti pensieri e domande affollano la mia mente, ed proprio questo a rendermi nervoso, non poter agire, rimanere inerme davanti all’evidente realtà che lei fugge da me.

 

Sperando che la sorte non mi tiri questo tiro mancino, mi avvio verso la doccia per placare i bollenti spiriti, sai pensare a quella vitina sottile e quegli occhi dolci farebbero discutere e riscaldare anche un “maledetto” eschimese. Mentre mi trovo immerso nella vasca, senza bollicine equivoche; non sono ancora diventato del tutto una ragazzina adolescente, mi ritrovo a pensare che la vacanza potrebbe darmi una speranza di rincontrarla, magari casualmente. Non pretendo che cada ai miei piedi, desidererei solamente incrociare il suo profondo sguardo e affondare i miei occhi, la mia anima in quella creatura che è riuscita ad affascinarmi come nessuna. Io sparirei tra la folla, ma il suo sguardo rimarrebbe con me, per sempre…

 

 

Mi sento uno scemo, parlo di sguardi, cuore, amore! Bel salto, da dominatore a predatore dal cuore poetico. Dove andrò a finire?

 

Mentre mi trovo nella quiete della vasca, sento vibrare insistentemente. Il cercapersone non ci sono dubbi. Saeko non aveva detto niente lavoro?

 

Non la devo prendere mai sul serio, mi dimentico sempre questo particolare!

 

Lo prendo fra le mani, e come un pulcino impaurito che freme, premo deciso il pulsante e leggo con mia somma tristezza:

 

“Trovati, Mick Umiboozu, ci servono rinforzi, raggiungici davanti Piazza Makidori*, corri. Saeko.”

 

Sono finiti i riposi e le lunghe chiacchierate con il mio io interiore…Stavo persino diventando spirituale, devo ricordarmi di non prendere troppe vacanze o mi ritroverò a far compagnia al Dalai Lama. Annotazione da non sottovalutare!

 

La mia Mini rossa, sotto il mio tocco da maestro, prende subito lo slancio e mi ritrovo a 100 K/h in tre secondi, voglio archiviare il caso di quei due malfattori!

 

Mentre mi avvicino, scorgo una miriade di macchine della polizia tutte pronte come ci fosse in corso una sparatoria…Dove essere più grave di quel che pensavo.

 

Prontamente scendo, rivolgo il mio passo veloce in direzione di Saeko, una volta, abbastanza vicino, le sussurro con voce imperiosa “Dannazione, che diamine succede qui?”

 

“Non urlare…”

 

“Io stavo sussurrando!”

 

“Si…Comunque grazie per esser venuto, le cose si sono complicate, speravo di cavarmela senza il tuo aiuto. Ora è indispensabile.”

 

“E che cosa sarebbe cosi grave da interrompere “Il mio Riposo””

 

“Due ostaggi!Uno dei quali sta molto male, pare soffra di attacchi epilettici.

 

Un lampo di orrore balena nella mia mente, fino ad arrivare allo stomaco, chiuso in una morsa che non da pietà. E’ lei, ne sono certo, il mio istinto non mente mai.

 

Corro via senza nemmeno ascoltare la procedura, Maledizione conosco la procedura!

 

“Si può sap…”

 

Non sentivo nemmeno più la sua voce, il frastuono intorno a me si era tramutato in un silenzio di puro delirio. Non sono rimasto freddo, come si richiede, sto cedendo alle emozioni. La devo salvare.

 

Il mio unico pensiero, l’unico impulso dettato dalla mia mente è “Salvarla, salvare la ragazza e il bambino!”

 

Studio bene gli elementi intorno a me, mi accerto di non essere osservato nessuno…

 

Un vecchio palazzo diroccato in procinto di saltare in aria…Finestre rotte e cosa peggiore il buio non aiuta di certo la loro salvezza. Devo attivare tutti i miei sensi per riaverla qui con noi, con me…

 

La loro stanza, è illuminata, sento urli e scuotersi e dibattersi di oggetti vari, quei due maledetti dovranno pagare il doppio.

 

Intanto, mentre osservavo la finestra, per calcolare piano di azione e distanze da seguire vidi il riflesso di una folta chioma rosso fuoco. La vista di quella scena mi hanno fatto perdere il controllo, al diavolo procedure in caso di emergenza. Salvare lei è la priorità, deve ancora dirmi il suo nome!

 

 

Con un poderoso calcio sfondo la porta, mi ritrovo contro il muro, Magnum pronta per essere usata. Accanto a me c’è un passaggio niente pote o serrande, sono libero di aggirare senza farmi notare troppo. Neanche a dirlo, ecco due scagnozzi che vengono a prendermi, ma sono due elefanti! Questa dovrebbe essere una manovra silenziosa ed invece si affrettano a scendere come un branco di scimmie isteriche. Peggio per loro direi…

 

Mi ritrovo dentro quell’apertura e davanti a me la vista spazia, il luogo è immenso, un vecchio magazzino presuppongo. Scatole, casse, barili, di ogni forma genere e provenienza mi invitano a nascondersi dietro di loro, non perdo tempo e mi lancio contro una cassa aspettando la loro venuta.

 

A giudicare dai “leggeri” passi, sono qui. Finalmente si rendono conto che la loro cavalcata non è passata inosservata e si ravvedono a migliorare.

 

Troppo tardi.

 

Il mio respiro si fa affannoso, le mani cominciano a sudare, il cervello sta evaporando, situazione alquanto complicata. Devo mantenere la concentrazione, la loro vita dipende da questo.

 

Sento che l’eco dei loro passi si avvicinano, si dividono, uno viene verso la mia direzione! Perfetto non avrò nemmeno bisogno di usare la pistola. Risparmierò i miei colpe per Mick e Falco. Eccolo riesco a sentire perfino il suo respiro, gira la testa, come impazzito, mi cerca eppure sento l’odore della sua paura fino a qui. Passa davanti il mio nascondiglio senza nemmeno accorgersi della presenza tanto il suo cuore batte forte.

 

E’ un momento. Sono fuori, con uno scatto mi ritrovo con le mie mani sul suo collo lo giro violentemente e lo nascondo dietro la cassa che prima mi riparava.

 

 E’ il turno dell’altro. Aspetto silenziosamente, ma ansiosamente, che lui giri l’angolo. Non avrà via di scampo.

 

Ecco sento i suoi pensanti passi, ricoprire questa lugubre pace. Silenzio è una parola sconosciuta per questi individui, eppure per una che fa questo tipo di lavoro, dovrebbe conoscere a menadito, i rudimenti dell’attacco a sorpresa. Così…

 

Mi avvento su di lui, balzando dalla mia posizione, e atterrando ho afferrato le gambe, entrambi a terra…Il mio vantaggio era solamente la posizione. Scatto in piedi, lui ancora scombussolato dal pesante atterraggio cerca di fare la medesima cosa, con scarso risultato,da to che il mio piede si trovava sul suo collo inerme prima che potesse gridare. Il rumore che fanno le ossa mentre si rompono, mi hanno sempre dato una sottile e leggera soddisfazione di vittoria. Eliminati i primi due, passo al piano in cui si trova lei, e il suo bambino.

 

Corro, in maniera non udibile, su per le lunghe scale, finché un suono, di pianto sommesso, mi bloccano del tutto.

 

“Mamma, mamminaSign, sigh…”

 

 

E’ chiusa, sento il piccolo urlare, lo tranquillizzo dicendogli che tutto andrà bene, se resta calmo. A quanto pare, a forza di essere minacciato da Mick e Falco obbedisce ad ogni comando. Terrificante.

 

Con una spallata decisa, sfondo la porta.

 

 Dopo essermi rimesso in equilibrio, studio la stanza, e più in basso, proprio li, un piccolo marmocchio rannicchiato, nell’angolo, proprio come fosse in punizione.

 

“Eccomi, io sono Save Men!” – Mi metto in una posa da supereroe-

 

Save Man? Chi sarebbe?” –replicali lui, asciugandosi gli occhi-

 

“Beh, io non sono conosciuto come Super Man, perché la mia missione è segreta a tutto il genere umano, tu sei l’unico a sapere la mia vera identità, manterrai il segreto?”

 

I suoi grandi occhioni mi fissano, estasiati ed increduli. Mio Dio questo sguardo, mi ricorda…Mi ricorda…

 

BOOM!

 

Uno sparo improvviso mi risveglia, il piccolo sussulta impaurito... Mi avvicino a lui, cercando di farlo rimanere quieto. Con delicatezza gli domando dove sia la sua mamma…Lui mi risponde, tra singhiozzi e grandi lacrimoni, che l’hanno portata sul tetto, non sapeva bene il motivo. Questo piccolo genio non può avere più di 7-8, tuttavia al suo sguardo non sfugge nulla. Mi ricorda tanto la mia infanzia, il mio modo di essere questo ragazzino…Perché? Ora non c’è tempo per crogiolarmi su una risposta, devo salvarla...

 

“Ora io ti lascio qui, e ti do un incarico lo porterai a termine, soldato?”

 

Un piccolo, accennato sorriso arriccia le sue piccole labbra, sono riuscito a tranquillizzarlo…

 

Si signor Save Man, soldato Ryo è ai suoi ordini.”

 

Ryo?Come fa a sapere il mio nome?

 

“Piccolo, come sai il mio nome, chi te l’ha detto?”

 

“Ma Save Man… Sono io Ryo.

 

Come fosse un colpo di cannone, e fossi stato sbalzato per decine di chilometri la mia testa è intorpidita. Ha il mio stesso nome, non può essere una coincidenza…

 

E se lei fosse…

 

Ryo, ma la tua mamma si chiama Kaori per caso?”

 

“Sei davvero un supereroe allora! Indovina, quanti anni ho?”

 

Lui, Ryo, sembra terribilmente divertito da questa situazione, ma io sono del tutto scioccato! L’amore della mia vita, la mia dolce Kaori, colei con cui, prima della guerra in America Latina, avrei dovuto sposarmi. Finalmente l’ho ritrovata. Mi ricordo bene il nostro ultimo incontro…

 

“Tu sei nato, 8 anni fa…Sbaglio per caso?”

 

I suoi occhi incantati, mi guardano come fossi davvero un Super Eroe. Mi sento in uno stato di estasi, inebriato del suo nome, come ho fatto a non riconoscerla? Sto perdendo colpi, come detective mi devo dare decisamente fallito. Ecco perché, da metri di distanza, in quella finestra, il mio cuore ha sobbalzato alla sua vista. Posso non averla riconosciuta, eppure la mia anima, il mio amore hanno ravvisato i suoi tratti famigliari, i suoi bei capelli rossi, al tempo della guerra erano lunghi. La nostra separazione, deve averla segnata nel profondo. Devo riaverla con me, lei ed il bambino, ritorneranno da me.

 

Gli do un bacio sulla fronte. Mio figlio… Strana sensazione avere qualcuno, un bambino che fino ad allora era rimasto nell’ombra della mia insaputa. Rimedierò ad ogni cosa.

 

Lo saluto e gli rammento la promessa fatto.

 

Save Man, rimarrò qui nascosto e buono fino al tuo ritorno.

 

Faccio per andarmene, quando…

 

“Ah, dimenticavo, con me il tuo segreto è al sicuro.

 

Mi volto lentamente a guardarlo, la mia figura rimane immobile, con la mano poggiata sulla maniglia, solo la mia testa si volta. Un calda lacrima solca il mio viso duro, addolcito da quelle innocenti parole.

 

“Lo sapevo.”

 

Ed ora esco davvero da quella stanza delle emozioni. In meno di un’ora, ho ritrovato: l’amore di tutta una vita e mio figlio.

 

Richiudo dietro di me la porta e proseguo la mia corsa sfrenata su per quei gradini.

 

Kaori, sto arrivando da te.

 

Ci sono, sento le voci di quei due maledetti.

 

Mi apposto contro il muro, pistola alla mano, aspettando il momento opportuno. Arriverà molto presto, ne sono sicuro.

 

Dopo alcuni minuti, all’interno, sento infuriare una litigata, le parole erano spezzate, dal rumore di elicotteri.

 

“…come facciamo ora? TU MI HAI CACCIATO IN QUESTO PASTICCIO FALCO! ORA MI TIRERAI FUORI!”

 

“NON URLARE CON ME! ...- per me- morto… ”

 

Maledizione, le parole sono indecifrabili, questo dannato elicottero. Con il mio con il mio cellulare chiamo Saeko.

 

“Fai spostare da qui sopra, questo elicottero, non riesco a sentire la conversazione…”

 

Ryo, dove diavolo sei? Sta att…”

 

Chiudo il telefono di scatto, non ho voglia di sentire le sue ramanzine. Finalmente il rumore provocato da quell’aggeggio va scemando. Riesco di nuovo a sentire.

 

“… fai come vuoi allora, ma senza di me, io me ne vado…”

 

“Imbecille, la polizia ti sarà addosso appena varcherai la soglia, non lo capisci?”

 

“Forse è meglio cosi, ma io dirò che l’artefice di tutto sei tu, gli dirò… Gli dirò che tu mi hai incastrato. TU MI HAI  MINACCIATO… SI… Mi ridurranno la pena, può darsi che mi metteranno in libertà vigilata, tuttavia tu sconterai una bella pena. Almeno 20 anni.”

 

“NON OSERAI! NON TI CREDERANNO!”

 

“Si, allora crederanno a te, vero? Povero illuso! Addio!”

 

“No, no…”

 

Prima che Falco potesse finire di parlare, Mick era già con la mano sulla maniglia, monto il silenziatore sulla mia pistola e attendo con ansia la sua uscita. Se mi vede non perderà tempo e avvertirà Falco.

 

La porta si apre, ma prima che io possa sparargli, qualcuno prima di me, aveva già mandato un colpo. Falco, aveva ucciso il suo amico. Traditore.

 

Meritava di morire. Il corpo inerme di Mick, giace davanti i miei occhi, ammazzerà anche Kaori se non mi do da fare.

 

Incomincio a sbirciare dentro la stanza, Falco era sulla finestra a fissare la scena sottostante. Kaori, invece, splendidamente bella, non faceva una piega, nel suo sguardo non vedevo paura ma preoccupazione per suo figlio. Ricordando il nostro passato, un aneddoto mi ritorna in mente, da piccoli, per non faci capire da gente estranea, usavamo un linguaggio di gesti tutto nostro. Chissà se lei se lo ricordava. Devo tentare.

 

Mi affaccio, a primo impatto lei non mi nota, ma dopo svariati tentativi riesco a ottenere la sua attenzione. Molto sorpresa, le faccio il gesto del silenzio, avrebbe rovinato tutto se le fosse uscito anche solo un lamento. La rassicuro sul piccolo Ryo, un sospiro di sollievo alleggerisce il suo viso, ora mi ascolta con più passione. Le dico, di distrarre Falco, in qualsiasi modo ritenesse opportuno, ed io l’avrei avvicinato. Mi serviva la sua collaborazione. Si. Si ricorda decisamente della nostra infanzia, allora è davvero lei… Mio Dio com’è cambiata. Mi sorride. Quello è rimasto inconfutabilmente quello di sempre, il sorriso che mi ha fatto innamorare. Gliene mando uno di rimando, e le dico che ora dobbiamo agire. Mi fa un cenno di assenso, ed io le dico di stare attenta. Un altro sorriso.

 

Mi preparo mentalmente, aspettando di sentire la sua voce… Con molta sorpresa non è il tono che mi aspettavo.

 

“Falco, sai dopotutto devo dire che sei un bel uomo, le ragazze devono stravedere per uno come te, muscoloso, alto, un duro insomma. Sai, su di me, hanno sempre esercitato un certo fascino, i tipi come te, facendo eccezione per la situazione, se mi slegassi potrei farti ripassare la materia che ti manca da un po’, in prigione non potevi di certo spassartela con Mick, sbaglio? ”

 

Mio Dio ma cosa diavolo gli sta dicendo, non oserà davvero, mi affaccio fregandomene della copertura e vedo che lui avanza verso di lei. Con gli occhi AKroi mi fa cenno di aspettare ancora. Sto incominciando a sudare, la pistola scivolava sotto le mie mani acquose, non devo cedere ora, lo sta facendo solo per risolvere la situazione.

 

“Beh, in effetti è cosi, non tocco una donna da anni e tu sei proprio quella giusta per riprendere la mano…”

 

“Allora vieni qui, slegami e ti farò felice.”

 

Mi riaffaccio, troppo ansioso e infastidito per rimare li buono ad attendere l’inevitabile, vedo le sue enormi mani slegare con un colpo deciso le corde che la tenevano legata, ora la avvicina lentamente a lui. Socchiudo gli occhi, come fosse un film dell’orrore con una scena troppo cruenta per essere guardata attentamente. Lei le si avvicina in modo seducente, nemmeno io avrei saputo resistere alla sua fulgida bellezza selvaggia.. Lo sta abbracciando e da dietro la schiena di Falco, la sua piccola manina mi fa cenno di aspettare. Oddio. Come faccio ad attendere ancora? Le loro teste sono vicine, troppo vicine…

 

Esco allo scoperto e sparo un colpo deciso al suo ampio testone, l’uomo con le sue labbra vogliose avevano appena sfiorato quelle delicate di Kaori, non potevo permettere che accadesse davvero.

 

La sua imponente figura cade, con un rumore sordo, a terra, senza vita, un rivolo di sangue esce dalla sua testa. Kaori corre verso di me, io apro le braccia, sperando in un suo abbraccio… Invece sfreccia giù per le scale, incurante della mia presenza. Rimango deluso, però capisco che doveva prima riabbracciare il suo bambino.

 

La seguo svogliatamente giù per le scale, nemmeno una parola mi ha rivolto. Quando scendo per vedere la scena strappalacrime… Scomparsi.

 

Ora il mio cuore pulsa all’impazzata, dove sono finiti? Galoppo giù per le scale come fossi un cavallo impazzito, salto gradini, scivolo, cado, ma mi rialzo e ricomincia a correre. Se n’è andata un’altra volta. Non potevo permetterlo. Questa volta sarebbe rimasta con me.

 

Arrivo sulla strada, e i media mi assalgono, definendomi eroe. Il mo pensiero mi suggerisce tutt’altro che ascoltare le loro ipocrite lusinghe. Devo ritrovarla.

 

Intravedo Saeko tra la folla e scanso, spintono chiunque mi sbarri la strada. Con il fiato mozzato dalla frenetica discesa, le chiedo dove siano andata lei con il bambino. Mi fa cenno verso la fermata dell’auto. Fa per parlare, ma io sono già lontano. Ecco la vedo.

 

“KAORI TI PREGO ASPETTAMI, NON LASCIARMI ANCORA UNA VOLTA!”

 

Lei si gira verso di me, piange. Io mi blocco. Capisco che lei non vuole, non vuole soffrire ancora una volta. Non vuole scioccare il suo bambino con la rivelazione che ha un padre.

 

Le faccio un gesto, il gesto dell’amore, quello che io provo per lei. Lei mi sorride, prima di scomparire sull’auto per una destinazione indefinita.

 

 Mi getto a terra maledicendo questo infimo Destino, che ci ha fatto rincontrare, e che me l’ha portata via senza nemmeno avere la gioia di conoscere mio figlio.

 

 Non mi arrendo, continuerò a sperare che un giorno, affacciandomi alla finestra la vedrò, lei e il mio Ryo correre felici per la strada, indifferenti ai passanti guardinghi, e quel giorno saprò con certezza che lei sarà pronta ad accettare la mia presenza nella sua vita. Attenderò con ansia, quel giorno, ma fino ad allora, io sarò di nuovo solo. Solo, nella speranza di ritrovare la luce…

 

 

 

*: La piazza è di mia pura inventiva, non voglio camuffare nomi, perché è tutto frutto della mia fantasia, un po’ scarsa eppure è la mia. Ciao!

 

Sita: Oddio sono troppi, tanti mesi che non scrivevo e postavo più, mi mancava tantissimo eppure ora non posso più entrare frequentemente in questo sito e mi dispiace moltissimo, ciccia spero di non averti deluso con questo ultimo capitolo della mia drabble. La tua opinione è importantissima per me e sono felice di aver letto le tue FF. Ora tu commenti a me ed io a te. La cosa è molto entusiasmante!!!!Non sai quanto, ci sentiamo presto, mi raccomando non sparire!!!!!!Ciao ciccia alla prossima, scusa se sono cosi fugace, ma non posso stare molto su Internet!Un bacio!!!

 

 

Lisa: Scusa per non essermi fatta sentire affatto, ho raggiunto la tua stessa fine, mi spiace non volevo, spero che questo capitolo soddisfi tutti, soprattutto te e sita altrimenti posso dichiararmi fallita a tutti gli effetti!!!!Ciao ci sentiamo presto, sei sempre la mia socia vero?????Ciao!!!!!!!!!

 

Kaorychan: Spero abbia soddisfatto anche t, l’ultimo capito, grazie mille delle belle parole. Adoro l’affetto che mostrate per i miei lavori sono soddisfazioni grandissime sai?A prossima!!!!!!

 

 

Kushi: Scusa se mi sono fatta tanto attendere, ma in questo momenti la mia vita è in un vortice frenetico mille cose la mia testa genera!!!Sono davvero un po’ fuori a dirla tutta, spero comunque di aver raggiunto quello che tutte voi volevate. Ciao e Grazie!!!!

 

Dragon88: Proprio questo volevo raggiungere, l’originalità e la stranezza, che nella vita sono gli aggettivi che mi corrispondono!Grazie per il tuo commento, fammi sapere cosa ne pensi!!Ciao!

 

Manderlay: La mia fretta di completare sono la mia rovina, scrivo e posto la FF immediatamente, rileggo alla svelta, non mi interessa più di tanto perché io trovo i lavori come dire?Grezzi, i migliori perché colpiscono la vera essenza della storia, comunque farò più attenzione la prossima volta. Ciao!!!!!!

 

Fiore del Deserto: Mi incuriosisce molto il tuo nome. Molto interessante, bella scela. Grazie, commento piccolo ma molto apprezzato, spero di risentirti presto. Non mancare al prossimo capitolo!!!

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > City Hunter/Angel Heart / Vai alla pagina dell'autore: Marichetta