Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: banksy    13/02/2013    3 recensioni
Alla Solar Blue, prestigiosa accademia di surf australiana, è tempo di nuove leve.
Come ogni anno, a tre ragazzi e tre ragazze viene data la possibilità di diventare campioni del surf.
Tra litigi, amori sbocciati a bordo piscina, piatti da lavare e corse sulla sabbia, passeranno i dodici mesi migliori della loro vita.
[La fanfiction è ispirata alla serie tv Blue Water High]
Genere: Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Questo capitolo va a te, KleineJAlien.
Tu hai dedicato a me la tua centesima recensione
e io dedico a te questo quarto capitolo.
Grazie per essere stata la mia prima lettrice.

 

Image and video hosting by TinyPic

Chris
 

 
La mia fuga notturna era servita a qualcosa, dopotutto: ero riuscita ad ottenere i pass per la festa di fine estate del Surf Club oltre che per me, per tutti i ragazzi dell’Accademia.
Non era stato facile convincere mio fratello Louis, poiché lui e i suoi amici del Barraban non hanno mai visto di buon occhio gli allievi della Solar Blue, ma l’importante era esserci riuscita.
Decisi di informare gli altri durante la colazione.
Attesi con calma il momento adatto, ma sembrava che nessuno si decidesse a stare zitto.
Presi quindi un cucchiaino e lo picchiai contro il bicchiere con forse troppo entusiasmo, visto che tutti si girarono all’unisono nella mia direzione.
«Ho grandi notizie» feci, con il tono di una che la sa lunga «Siamo tutti invitati alla festa di fine estate al Surf Club! Questa sera!»
«Questa sera?!» urlacchiò Lisa, mentre Meg e Zayn si scambiavano un cinque.
Annuii tutta allegra e persino Simmo sembrò contento che noi partecipassimo.
Il resto della giornata passò in estrema tranquillità: Deb e Simmo ci fecero allenare al mattino, così da darci il pomeriggio libero per prepararci in santa pace.
Non sapevo proprio cosa avrei indossato, ci tenevo a fare una bella figura.
A Blue Water ero sempre stata “la sorella di Tomlinson”, non “Chris”. Non avevo mai fatto niente per cui valesse la pena ricordarsi di me e del mio nome, al contrario di mio fratello, famoso in tutta la cittadina per le sue imprese sulle onde e soprattutto per quelle a scuola.
Quando ero stata scelta dalla Solar Blue, non potevo credere di essere riuscita a superarlo in qualche cosa. Nemmeno lui si era capacitato della scelta di Simmo di lasciarlo fuori dalla finale.
«Pensierosa?» mi chiese Meg «Guarda che ci devi aiutare a scegliere i vestiti»
«Ma dai, Margaret Carson, sei proprio tu ad essere indecisa su cosa indossare? Devo credere che c’è sotto qualcosa?» per quanto avevo capito io, non era quel tipo di ragazza perennemente indecisa sull’abbigliamento.
«Scusa, ho sbagliato. Devi aiutare Lisa, a me non importa» ridacchiò.
«Così va meglio!» risi, tirandole uno scappellotto sulla nuca.
Alla fine fummo pronte tutte e tre ancora prima del previsto: Lisa indossava un vestitino bianco, molto morbido, abbinato a una camicia di jeans, mentre Meg aveva scelto dei semplici jeans cortissimi neri e una canottiera a fiori, forse un po’ troppo larga per lei, ma che le stava ugualmente da dio.
Io puntai più sul classico: jeans lunghi, attillati, e maglietta bianca.
Non ero mai stata un asso nel mondo della moda e vedendo le mie due compagne di stanza che, seppur si fossero vestite molto semplicemente, erano bellissime, provai invidia.
Quando scendemmo in salotto ci trovammo davanti ai nostri coinquilini, come non li avevamo mai visti.
Zayn aveva dei capelli perfetti, lucidi e acconciati in una cresta esagerata; indossava dei jeans neri e una semplice maglietta grigia, ma tutto ciò gli donava tremendamente.
Liam aveva dei jeans e una camicia a quadri chiusa che fasciava alla perfezione il suo corpo muscoloso; Niall portava dei pantaloni beige e una maglietta bordeaux.
Meg si complimentò immediatamente con loro e nessuno dei tre mandò all’aria l’occasione di abbracciarla e restituire i complimenti.
Ero sempre stata al centro dell’attenzione alla festa del Surf Club. Intuivo già che quell’anno ci sarebbero state altre due ragazze, non io.
Mi venne quasi l’impulso di dire che non ci sarei andata, ma la voce di Simmo che ci richiamava per salire sul furgoncino, mi distolse dal flusso ininterrotto dei miei pensieri.
 

 

Image and video hosting by TinyPic

Meg

 
Avrei potuto tranquillamente definirmi un tipo festaiolo: sembravo molto riservata e scontrosa, all’inizio, ma poi con un po’ di musica e di alcool mi scioglievo immediatamente.
«Mi raccomando, qui all’una» si raccomandò Simmo «Un minuto di ritardo e tornate a casa a piedi»
Zayn gli sorrise come per assicurargli che non avremmo fatto tardi, anche se effettivamente non sembrava granché rassicurante. Per l’appunto, si guadagnò un appellativo poco simpatico e Simmo ripartì subito.
«Allora, stiamo per entrare?» chiede Niall sfregandosi le mani.
Tutti annuimmo con entusiasmo e Chris ci fece strada.
Non appena entrati, la musica assordante mi riempì le orecchie, facendomi venire una gran voglia di muovermi e ballare.
Mi voltai verso Zayn e lo vidi già tenere il tempo con una mano. Sorrisi.
Il rapporto che si stava formando tra di noi era qualcosa che né io né lui avremmo potuto definire, ma comunque qualcosa di bello.
Prima che potessi avvicinarmi a lui, Liam e Niall lo convinsero a seguirli, lasciando me, Chris e Lisa da sole.
«Balliamo?» propose Lisa con gli occhi che già le brillavano.
In uno scatto d’entusiasmo, annuii e le trascinai al centro della pista.
La canzone che il DJ aveva messo su al momento era Can’t Stop Me Now, di Afrojack, una delle mie preferite in assoluto.
Ballammo, cantammo, urlammo le parole del ritornello.
Lisa mi faceva morire dal ridere: non avrei mai detto che potesse scatenarsi in un modo simile.
Mentre ballavamo, notai che Chris non riusciva a divertirsi al massimo: non faceva altro che guardarsi in giro e muoversi distrattamente, senza nemmeno seguire il ritmo.
Con una scusa riuscii a trascinare sia lei che Lisa al bancone dei drink.
«Si può sapere qual è il problema Chris?» le domandai un secondo prima di ordinare il mio Sex On The Beach.
«Nessuno» rispose lei, guardando altrove.
«Non pensavo di avere scritto in fronte “Prendetemi per il culo”» scherzai, facendo un lungo sorso.
«Vorrei sapere dove sono i ragazzi» esclamò all’improvviso «Siamo venuti qui tutti insieme e loro sono spariti..»
Non mi sembrava una grandissima motivazione, ma decisi che comunque indagare ulteriormente sarebbe stato controproducente.
«Comunque ha ragione..» fece Lisa, ma non riuscì a finire la frase, perché delle urla più forti e delle risate più divertite delle precedenti giunsero alle nostre orecchie.
Ci voltammo verso la pista e, stupite, ci trovammo davanti all’assurda immagine di Niall, Liam e Zayn che ballavano indisturbati sul cubo.
«Ecco, Tomlinson, ora non hai più scuse» le feci notare prima di raggiungere i tre.
Non fu facile arrivare fin sotto al cubo, ma ci riuscii – grazie soprattutto a qualche spintone ben assestato – e non appena Zayn mi vide mi porse la mano per salire con loro.
La afferrai e in pochi secondi mi trovai a ballare tra Niall e Zayn, coinvolta in una danza tanto buffa e assurda quanto sensuale.
Sentivo le mani di Zayn sui fianchi, sulla pancia, sulle spalle e lo lasciavo fare. Ero totalmente in me e questa forse era la cosa che mi spaventava di più: come potevo non temere di essere toccata da lui? Come potevo desiderare le sue mani su di me? Come potevo pensare che fosse sobrio?
Nel giro di poche ore si sarebbe pentito di quello che stava accadendo, mentre io non ero sicura di poter fare la stessa cosa.
Mi spostai un po’ di più verso Niall, notando che per fortuna – o purtroppo? – lui non si era spinto a ballare con me come aveva fatto Zayn.
Diedi un’occhiata ai ragazzi che ballavano sotto di noi: sembravano senza pensieri.
Perché io dovevo rovinarmi la serata, facendomi mille inutili problemi? Maledetto Zayn.
Me l’avrebbe fatta pagare.
Non avevo imparato ad essere fredda e distaccata con chiunque, per poi ricadere nel baratro della mia timidezza angosciante per colpa di un ragazzo qualsiasi.
Non avrei retto un intero anno così, quello era poco ma sicuro, pensai mentre i miei occhi verdi si scontravano con quelli color nocciola di Zayn, provocandomi mille emozioni fino a quel momento del tutto sconosciute.








Nota dell'autore:
Pensatavate che fossi morta, eh? E invece no, ero solo stata abbandonata dal mio computer!
Non ho niente da dire e sono di fretta, spero che il capitolo vi piaccia, come sempre ;)
A presto,
B.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: banksy