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Autore: Change_Your_Life_    13/02/2013    10 recensioni
Quella mattina, come al solito, la sveglia non smetteva di suonare e fui costretta a spegnerla con un pugno più forte del solito e finii per farmi più male io, che quella stupida sveglia.
Così, non appena mi alzai dal letto, notai la mia figura davanti lo specchio: avevo i capelli arruffati, gli occhi ancora un po’ sporchi di trucco e la guancia destra, che aveva, ancora, la forma della mia mano. Poi mi diressi in bagno e mi feci una doccia, che, per un minuto, mi fece dimenticare tutto quello che, per quel giorno, avrei dovuto sopportare. Poi, il più velocemente possibile, mi vestii e mi diressi in cucina, ma come al solito nessuno mi aveva preparato la colazione, dato che mio padre era appena uscito. Allora lasciai perdere la colazione e uscii di casa, diretta a scuola.
Ma quel giorno sentivo qualcosa di diverso, come se quel giorno la mia vita potesse cambiare, ma io ero stufa dei cambiamenti!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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You have changed my life.



La mattina mi svegliai, dopo appena tre ore di sonno e mi andai a preparare.
Decisi di mettere qualcosa di diverso; mi misi una camicetta verde acqua, allacciata sopra la pancia, sotto un paio di jeans a sigaretta, un cardigan grigio e un paio di converse dello stesso colore della camicetta. Lasciai i capelli sciolti e mi truccai. Non appena fui pronta, scesi in cucina e li trovai Anne che preparava la colazione. La salutai con un bacio sulla guancia, prima di darle il buon giorno.
Lei mi sorrise e mi passò una bella tazza di latte, con un goccio di caffè, proprio come piaceva a me. Dopo qualche minuto scese Nina, che vedendomi senza i miei soliti maglioni larghi e un po’ di trucco in più, mi sorrise compiaciuta; si perché era stata lei qualche giorno prima a dirmi, che se volevo fare colpo, avrei dovuto mettere qualcosa che mettesse in risalto le mie forme, parole sue. Io, semplicemente, volevo iniziare una nuova vita.
Appena ebbi finito di prendere il mio latte, ricevetti un messaggio da Niall, dove mi diceva che era fuori. Non passò neanche un secondo, che Niall aveva già bussato al campanello. Subito mi diressi ad aprire, ma qualcuno mi precedette. Non appena vide Niall, il suo sguardo si fece serio e mi guardò. Io lo ignorai e feci entrare il mio migliore amico. Lui salutò, con un cenno di mano, Harry e venne insieme a me in cucina.
Salutò sia Anne che Nina, quest’ultima disse che prendeva la borsa e veniva con noi.
Harry, nel mentre, era sparito al piano di sopra.

Subito rispuntò Nina e io mi ricordai che dovevo, ancora, prendere la borsa. Salii di corsa le scale e mi diressi verso la mia camera, quando una mano calda si poggiò sulla mia. Non c’era neanche bisogno che mi girassi, sapevo benissimo a chi apparteneva.
Mi girai e lo vidi fissarmi con i suoi occhioni verdi, lo vidi guardarmi dalla testa ai piedi, poi ritornare ai miei occhi. Io sbuffai infastidita, o almeno era quello che davo a vedere fuori: infatti solo il fatto che lui mi osservasse, mi faceva arrossire, ma la nuova Lottie, non si faceva più mettere i piedi in testa da nessuno.
“Harry dimmi che cosa vuoi, sai non ho tempo da perdere!” gli dissi io fredda. Lui si stupì del mio comportamento e mi guardò confuso.
“Perché Niall è qui?” mi chiese lui, ignorando del tutto quello che gli avevo detto.
“Non sono affari tuoi e se lo volessi sapere, è passato a prendermi per andare a scuola insieme. E adesso se non ti dispiace, i miei amici mi aspettano.” Gli risposi, mantenendo quel tono distaccato, anche se ancora mi risultava abbastanza difficile.
Lui mi riprese il braccio e mi avvicinò a sé. “Si che mi dispiace. Ti avevo chiesto solo del tempo Lot e, invece, tu te ne stai altamente fregando.”
“Primo non chiamarmi Lot, solo gli amici possono farlo, quelli veri e non quelli che prima ti baciano e poi se ne vanno, senza dare spiegazioni. E secondo, tempo per cosa? Scoparti Margi, mentre io sto male a causa tua? No, Harry mi dispiace, e se darti del tempo significa questo, beh da me non avrai niente. E poi io me starei fregando? Ah-ah questa è bella Harry. Non sono io che, pur essendo fidanzata, bacio un altro. Harry, pensa prima di parlare!” Sbottai acida. Lui mi guardò sorpreso, ma poi abbassò lo sguardo. L’avevo preso alla sprovvista e lui non poteva negare la verità.
“Vedi che ho ragione, tu sai soltanto mentirmi Harry e io non starò più sotto le tue bugie, no, mi sono stancata dei tuoi tira e molla. Io non sono una bambola da prendere, quando Margi non c’è. Ma sappi che da me non avrai mai più niente; da ora in poi saremo solo due persone che vivono insieme, ma che si limitano a salutarsi, niente di più, niente di meno.” Gli dissi, infine.
Lui mi guardava stupito, non si aspettava una risposta del genere. Io, invece, mi aspettavo che facesse qualcosa, che smentisse quello che gli avevo detto, ma rimase fermo, immobile. Gli sorrisi falsamente, prima di prendere la borsa e dirigermi verso Niall e Nina, che mi aspettavano già in macchina, così salutai Anne e uscii di casa.

Durante il tragitto, nessuno parlò, se non per dire a Niall che per un po’ avrei abitato a casa loro. Lui annuì, capendo che non volevo parlare d’altro.

Arrivati a scuola, mi diressi con entrambi verso l’aula di storia, li salutai Niall ed entrai in classe con Nina. Quel giorno, stranamente, ma per mia fortuna, la Forester era assente e quindi mi sarei potuta evitare un’altra insufficienza. Nina e io stettimo a parlare tutto il tempo, gli raccontai quello che era successo con suo fratello e lei si arrabbiò molto per il comportamento del fratello.
Nina era sempre stata così, difendeva sempre chi, secondo lei, aveva ragione e in quel caos c’è l’avevo io: infatti appoggiò in pieno la mia idea di cambiare, di voltare pagina, ma vide che neanche io ne ero tanto convinta, ma lo avrei dovuto fare, soprattutto per me stessa.

Durante la pausa, andai a posare i libri nell’armadietto, quando mi sentii picchiettare sulla spalle e quando mi girai, notai con sorpresa e sollievo, che non si trattava di Harry.
Era un ragazzo che non avevo mai visto, probabilmente era nuovo. Era alto, aveva i capelli biondini, simili a quelli di Liam, ma un po’ più scuri; aveva degli occhi azzurri stupendi e un sorriso bellissimo. Era un ragazzo davvero affascinante. Rimasi per qualche secondo a guardarlo imbambolata, lui tossì per attirare la mia attenzione e io mi ripresi dal trans.
“Ehi scusami se ti disturbo, ma sei l’unica qui che potrebbe aiutarmi. Sono nuovo e avrei bisogno di una mano.” Mi disse lui, con un sorriso imbarazzato, passandosi una mano sulla nuca.
“Certo, con piacere. Comunque piacere, io sono Charlotte Tomlinson, ma per gli amici sono Lottie.” Gli dissi io sorridendo, lui ricambiò.
“Piacere, Chase Henderson.” Mi rispose cordialmente.
Gli feci cenno di seguirmi e gli mostrai, un po’, la nostra scuola. Lui mi seguì sempre attentamente e questo mi fece, davvero, piacere.

Ad un certo punto, mi ricordai che i miei amici mi stavano aspettando, così gli chiesi se voleva unirsi a noi, lui annuì sorridendo.
Lo portai con me in mensa; cercai la chioma bionda del mio migliore amico. Lo vidi ad un tavolo insieme a Nina e ad un’altra ragazza.
Ci dirigemmo verso i miei amici, che non appena mi videro mi sorrisero e Niall mi fece segno di sedermi accanto a lui.
“Ragazzi, lui è Chase, è nuovo.” gli dissi sorridendo, presentando Chase agli altri; Niall gli diede una pacca sulla spalle e gli sorrise, mentre Nina aveva la mia stessa faccia di qualche minuto prima.
“Lottie lei è Jennifer, anche lei è nuova e quanto vedo conosce già Chase.” Mi disse Nina, mentre presentava la nuova arrivata. Io le sorrisi e lei ricambiò; il suo sorriso e tale e quale a quello di Chase e mi venne un dubbio.
“Ma voi due siete, per caso, fratelli?” gli domandai io curiosa.
Chase annuì, seguito dalla sorella. Jennifer era davvero una bella ragazza: capelli castani, più scuri rispetto al fratello e gli occhi castani, ma il sorriso restava lo stesso.

Ad un certo punto notai che mancava qualcuno all’appello, Nina, che mi era seduta di fronte, notando il mio sguardo, mi indicò, senza farsi notare, un tavolo un po’ più distante dal nostro e fu allora che lo vidi, insieme a Margi e a tutti i suoi “amici”. Notai, però, che il suo sguardo era puntato sul mio.

Lo vidi irrigidirsi, all’improvviso, e capii che era a causa di Chase, che in quel momento mi aveva posato una mano sulla spalla, per richiamare la mia attenzione. Io mi girai verso di lui sorridendo.
“Tutto bene Lottie?” mi chiese, sempre con quel suo fantastico sorriso. Io annuii e mi persi nei suoi bellissimi occhi color mare. Restammo a fissarci, fin quando non sentii una mano poggiarsi sulla mia spalla e distraendomi dagli occhi di Chase, che in quel momento mi guardò confuso. Mi girai, tentando di mantenere la calma, mentre mezza scuola ci osservava.

Vidi Harry guardarmi furioso, prima di prendermi per il braccio e trascinarmi fuori dalla mensa. Cercai in tutti i modi di liberarmi, ma lui era molto più forte di me, così mi arresi. Mi fece entrare dentro lo sgabuzzino e poi chiudere la porta a chiave. Lo guardai furiosa e in cerca di una spiegazione.
Ad un tratto sentii le sue labbra sulle mie e le sue braccia posarsi sulla parete, io fui costretta ad indietreggiare, fino a poggiare la schiena al muro; ero in trappola. Non riuscii ad oppormi, quel bacio mi aveva lasciata senza parole. Era diverso dal precedente, quello era stato dolce, invece questo era più passionale, come se non riuscisse più a trattenersi.

Ad un certo punto, capii che quello era un errore e con tutta la forza possibile, mi staccai da lui. Lo sentii sbuffare, prima di posare i suoi occhi nei miei.
“Ma sei, forse, impazzito? Cosa ti salta in mente, prendermi così e portarmi qua dentro, per poi baciarmi. Harry tu stai seriamente male!” gli dissi io, furiosa.
“Chi è quel ragazzo che era con te?” mi chiese, ignorando, di nuovo, quello che gli avevo detto.
“Ma si può sapere perché ti interessa così tanto con chi io stia? Che c’è Harry, sei per caso geloso?” gli chiesi io squadrandolo.
“E se anche fosse, mi diresti chi è?” lo vidi irrigidirsi, lo avevo, quasi, in pugno.
“Può darsi. Comunque si chiama Chase ed è nuovo. E, se lo vuoi sapere, si mi piace.” Gli dissi io, sorridendo falsamente. Lo vidi stringere i pugni, fino a far diventare le nocche bianche.
“Ah, davvero? E come mai, adesso, sei qui con me?” mi chiese lui, non perdendo quel suo sorrisetto fastidioso.
“Primo mi ci hai trascinato tu e secondo, se ti da così tanto fastidio, perché sta mattina non hai smentito quello che ti ho detto? Perché non mi hai fermata? Perché sei stato tutto il tempo con Margi e i suoi amici, invece di stare con i tuoi veri amici? Che c’è Harry, la verità fa male, non è vero? Adesso, però, è il momento che incominci a pensare a ciò che vuoi veramente, ma sappi che io non farò più parte della tua vita, mi hai già fatto soffrire troppe volte.” Gli dissi quello che pensavo, quello che gli avrei, già, dovuto dire da un po’.
“Allora, forza, va da lui. Sicuramente lui non ti farà soffrire, come ho fatto io, no? Sai che c’è Lottie, credevo che mi avresti creduto, mi avresti appoggiato e avresti aspettato che io scegliessi, ma forse sono io che ho sbagliato tutto” mi disse quelle parole, che, all’apparenza, potevano sembrare quello che volevo, ma mi fecero male e non poco. Era diventato freddo e non mi guardava più negli occhi, era arrabbiato, ma sta volta non lo avrei perdonato, mi aveva abbandonato, aveva abbandonato i suoi amici per essere popolare e, se era questo che voleva, non gli avrei più parlato.
“Sai che cosa Harry, io avrei pure potuto crederti, ma sei stato tu a far si che io non lo facessi, quindi… Addio Harry.” Glielo sussurrai, ma ero sicura che lo avesse sentito, ma non si mosse rimase fermo; così aprii la porta, e uscii, ma prima di andare via, lo sentii dare un pugno al muro e sussurrare “maledizione!”.

Incominciai a correre, volevo andare via, via da lui. Comincia a salire le scale, fino ad arrivare all’ultimo piano, dove c’era un’enorme terrazza. Da li si poteva vedere tutta Londra. Mi sedetti su un muretto e cominciai a fissare la città.
Le lacrime cominciarono a scendere, senza che me ne accorgessi. Mi sentivo così sola, così impotente. Harry era riuscito di nuovo a farmi stare male, ma da oggi in poi, proprio come mi ero ripromessa la sera prima, lo avrei cancellato dalla mia vita, definitivamente, sta volta!


“A volte è la verità che cerchi di non affrontare. O la verità che cambierà la tua vita. A volte è la verità che sarebbe dovuta venire a galla da tempo. O la verità che ti auguri non vedrà mai la luce. Alcune verità possono essere intese diversamente da come speravamo ma rimangono sospese per molto tempo dopo essere state proferite. Ma il tipo di verità per cui si è maggiormente grati? Quella che non ti aspetti e che ti cade direttamente tra le braccia.”







Ehiiiiii Girlssssssss :D

Eccomi qui con il nuovo capitolo! So che è "un pò" lungo, ma era fondamentale.
Bene vediamo due nuovi personaggi. Chase e Jennifer. Secondo voi cosa succederà?
Ragazze sono così felice per la storia, cioè io che pensavo di arrivare a mala pena a una recensione a capitolo, invece la storia ha 112 recensioni, ma vi rendete conto di quanto siete fantastiche? Forse no, ma io ve lo dico lo stesso! Io vi amo! :D Ed è anche grazie a voi se sto ritrovando tutta la fantasia e l'ispirazione per scrivere questa storia! :D
Ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo, ringrazio i lettori silenziosi e chi ha aggiunto la storia tra le preferite/seguite/ricordate.
Grazie davvero! :')
Adesso scappo...
Mary :*



PS: Ogni tanto aggiungerò qualche link con i look dei personaggi! Ecco qua quello di Lottie: (http://www.polyvore.com/my_look_247/set?id=65869457#fans)










Lui è Chase, ovvero il bellissimo Chase Crawford! Lo amo! *-* Lei invece è Jennifer, ovvero la bellissima NIna Dobrev! :)
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