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Autore: Ladra di zucchero filato    14/02/2013    0 recensioni
In un caldo pomeriggio d'estate Samantha West autolesionista di 18 anni, incontra uno dei suoi idoli. Non come vorrebbe, lo incontra in attesa che il dentista le metta quello che lei definisce 'la gabbia ai denti', col trasferimento della zia a Mullingar i due si innamorano.
Ma uno dei manager è contrario alla loro relazione e così per stare vicino a Niall, Samantha diventerà 'Faith Brooks' tra litigi, amori, gelosie si pensa che non possa andare peggio! Invece no! Le cose si complicano quando Samantha scopre di essere incinta e il figlio è di Niall.
Mi farebbe molto piacere se recensiste anche un commento breve a me va bene ;)
Baci,
Ladra.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6

"This things make me happy"

 

 

SAMANTHA POV

 

30 giugno.

 

Stupida casa.

Stupida vita.

Stupido amore.

Stupida me.

Non so se ridere di me, che sono in questo pietoso stato, o continuare a piangere come sto facendo in questo momento.

Avrebbe 52 anni, già avrebbe.Sette lettere che messe insieme formano una parola così amara, quasi tagliente. Il bello è che non posso farci niente, da piccola dicevano "Sei tutta tua madre!" e in fin dei conti, sapevo che prima o poi mi si sarebbe rivolto contro. La pioggia picchietta sui vetri dando origine a un rumorino fastidiosissimo.

"Ehy Sam!" mi girai, Niall era sulla porta appena vide i miei occhi gonfi e rossi il suo sorriso si spense.

"Che succede?" chiese venendomi ad abbracciare.

"Avrebbe 52 anni. Cazzo!" singhiozzai per un bel pezzo contro il suo petto metre mi accarezzava la testa e mi stringeva forte.

"Sam..." mormorò, ma io non lo lasciai finire. Mi attaccai alle sue labbra come se potessi vivere solo di quello, e in effetti è così.

 

**********************

 

Guardavo Niall dormire beato accanto a me.

Era così surreale amare qualcuno.

Sentì una ciocca dei miei capelli che si attorcigliava e veniva tirata leggermente.

"Ciao." mormorò poi.

"Buon giorno!" dissi io.Perchè era tutto così perfettamente imperfetto? Due innamorati non dovrebbero nascondersi quando si vogliono dare un bacio o semplicemente tenersi per mano. Perchè noi sì?

"Ti amo." sorrisi, lo amavo. Anche se avessimo dovuto nasconderci per una vita intera sarei rimasta lì con lui. Lesse un messaggio sul telefono e sbuffò.

"Devo andare, tra un ora ho le prove." recuperò i boxer verdi e si rivestì.

Prima di uscire mi stampò un bacio e sorrise.

Avevo trovato chi sapeva rallegrarmi le giornate.

 

 

 

6 Luglio

 

I giorni passavano e stavo sempre più male. Non mentalmete ero già abbastanza rincretinita di mio, ma fisicamente.

Mi alzai dal letto con troppa foga visto che le griglie cigolarono stridendo, mentre vomitavo per la terza volta sentì che Gemma mi chiamava dal piano di sotto.

"Ehy Sam! Ci sei?!" chiese lei.

"Sono in bagno, sali." mi trovò seduta sul letto con una faccia orrenda.

"Che succede?" chiese poi.

"Sto male da un po' di giorni." ammisi io.

"Influenza?" sorrisi, che idiota! Non ci avevo pensato!

"Si, può darsi." mormorai io.

"Come va con Niall?" sospirai.

"Bene, se non fosse per Mark." già Mark quanto tempo che non lo vedevo, e in un certo senso era meglio così.

 

 

CLAIRE POV

 

Vodka, Chupito, oh un Vodka Red Bull! Mandavo giù quei liquidi come se fossero succhi di frutta. Anche Louis non era coscientissimo.

Con un sorriso coglione stampato sul volto mi avviai verso il centro della pista dove vidi Louis che stava da solo.

"Meow" gli sussurrai prima di trascinarlo a centro pista a ballare con me.

Mi muovevo abbastanza goffamente per via dell'alcholl e dei tacchi in più le luci e il fumo finto mi davano abbastanza alla testa, Lou mi indicò il palo con fare provocante. Iniziai a strusciarmi addosso al palo mentre non staccavo gli occhi da lui, tolsi il regiseno e glielo lanciai, probabilmente fu la goccia che fece traboccare il vaso perchè mi prese in braccio e mi portò verso casa.

 

Mi svegliai con un mal di testa assurdo, la stanza era in disordine completo e una serpentina di vestiti era seminata fino al letto. Erano i miei vestiti.

Spalancai gli occhi e a fatica mi alzai vidi Louis che dormiva beatamente,

"LOU! CHE CAZZO ABBIAMO FATTO!" strillai io, lui si rianimò e mi guardò confuso.

"GUARDATI INTORNO!" ricompose un attimo i fatti e poi mi guardò.

"Cazzo Claire! Tu non reggi l'alcholl!" ribattè poi.

"Ah perchè tu sì invece!" rispose lui.

"Comunque scusa." disse indicando il collo.

"Per cosa?" allungò una mano fino a sfiorarlo,

"Per il succhiotto." ammise poi.

"LOUIS WILLIAM TOMLINSON CHE CAZZO HAI FATTO!?" tuonai poi.

"Sono un idiota, non dovevo rovinare tutto così." lo guardai per un attimo e poi dissi.

"Ricominceremo facendo finta che non sia successo nulla." ammisi poi, sorrise. Uscì dalla camera lasciandomi lì a riflettere, se avessi fatto la cosa sbagliata? Se così avessimo compromesso tutto?

"Ehm... Claire... vieni a fare colazione?" l'imbarazzo si era impadronito di entrambi.

"S-si, certo." dissi, indossai una maglietta a maniche corte e un paio di shorts e scesi.

"E se avessimo sbagliato?" chiesi, quasi d'impulso.

"Hai rimorsi?" scossi il capo. "Allora non abbiamo sbagliato." sorrisi, la sua capacità di capire le situazioni era allucinante.

 

 

SAMANTHA POV

 

 

16 luglio

 

 

Ho eliminato l'ipotesi dell'influenza, non può durare 12 giorni in più siamo in estate e le possibilità di prenderla sono minime.

"Allora come stai?" mi chiese Gemma entrando, le avevo dato una copia delle chiavi di casa. Mi fidavo di lei.

"Male. Come ieri, l'altro ieri e i giorni prima." mi buttai esasperata sul divano.

"Depenniamo l'influenza. Cosa potrebbe essere?" prese un foglietto e iniziò a segnare ogni tipo di malattia possibile.

"Mononucleosi!?"

"L'avresti anche tu allora." sospirò sollevata e lo cancellò dalla lista.

"Tenia?"

"Direi di no. Non mi dilungo nei particolari." depennata un altra.

"Disfunzione dell'escherichia coli?" la guardai stranita.

"Che cos'è?"

"Non lo so ma dirlo è divertente!" scoppiammo a ridere entrambe.

"Provo a chiamare mia mamma." compose il numero.

"Ehy Ma'! Sono qui con Sarah, ti ricordi vero? Si si è da 12 giorni che sta male... Vomita e basta cosa può essere?" chiese lei.

"Si ce l'ha."

"Ah, potrebbe essere quello? Perfetto glielo dico." mi guardò per un seondo e poi parlò.

"Sam, potresti essere incinta." scoppiai a ridere.

"Dai Gemma! Stai seria!"

"Sono serissima." mi grattai la testa.

"A questo punto." Gemma prese la sua borsa.

"Tieni, l'ho fregato alla mia compagna di stanza." mi tirò la scatolina e corsi in bagno. NON-DOVEVA-SUCCEDERE.

 

 

*****************

 

Una stupide lineetta in verticale.

Era da più di un quarto d'ora che aspettavo quella cavolo di lineetta, dopo secondi che a me parsero ore non uscì la lineetta, ne uscirono due. Soffocai un urlo e mi acasciai al muro, se mi avesse lasciata? I-io non sono pronta, appoggiai la testa sulle ginocchia e cominciai a piangere. Gioia, felicità, paura, tensione e solitudine ecco quello che provavo in quell' istante.

"Sam..." Gemma mi guardò con tenerezza.

"Gemma ho paura." mi abbracciò forte.

"Sam, Niall starà con te."

"Ma se non lo riconoscesse? E poi ho 18 anni! Cavolo! Tutti i progetti che ho fatto sono appena stati buttati nel cesso."

"Pensa, ora avrai qualcuno percui vivere. Avrai un motivo per alzarti la mattina. Avrai un motivo per appendere la lametta al chiodo! Sam ti darà un motivo per iniziare una nuova vita, con Niall accanto." sorrisi, Gemma aveva pienamente ragione.

"Come glielo dirò?" chiesi poi preoccupata.

"Glielo dirai e basta. Lui ti ama e se ti ama, amerà anche il tuo piccolino."

"Grazie Gemma."

"Figurati."

 

 

 

**********************

 

 

 

Picchiettavo nervosamente il piede sul pavimento.

Sarebbe arrivato tra pochissimo e stavo per fare lo sforzo più grande della mia vita.

La porta si aprì, me lo trovai davanti con il suo meraviglioso sorriso.

"Sam, appena ho letto il messaggio sono corso. Dimmi." presi un respiro profondo.

"Ecco v-vedi, era da un po' che stavo male e quindi ho deciso di cercare di scoprire cio' che avessi. E beh e-ecco." sentivo il mio cuore battere e rischiare di schizzare fuori dal petto.

"E?" mi incitò lui, presi un respiro profondo.

"E sono incinta. E so che mi lascerai, che ti ho deluso, che sono terribilmente spaventata e che non so neanche come si cambi un pannolino ma..." mi interruppe.

"Non è solo colpa tua, Sam io ti amo come amerò lui o lei. Ti capisco, sono terrorizzato anche io, perchè questa è una cosa più grande di noi." sorrise.

"Che cosa dirà Mark?" chiesi poi,

"Non è detto che debba saperlo... Domanda, conosci qualcuno che ha la madre ostetrica?" mi si illuminarono gli occhi,

"LOUIS!" urlai io, lui mi guardò preoccupato.

"Calmati, potrebbe nascere schizzato." lo guardai male.

"Niall non sto per morire."

"Ma non voglio che gli succeda niente." sorrisi e lo abbracciai, mi tolse una lacrima e poi disse:"Ehy... stai tranquilla. Andrà tutto bene." mi abbracciò forte, ero così sicuro tra le sue braccia.

 

 

 

 

 

 

 

Sciao Principppppessse!

Scusssssatemi se il capitolo ha così tanti salti temporali ma ho in mente una cosa hrrkfvhkwdhfqwkebhfkewjb *^*.

Ringrazio tutte le 150 meraviglie silenziose.

E federicaMalik e AccioHazza per le recensioni.

Ringrazio LadyTsuky per averla messa nelle preferite.

Grazie siete jfsdflkhdfjedjkakjfkh *^*

Ora me ne vado.

Peace, Love and One Direction.

Baci.

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