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Autore: AliceC12    14/02/2013    3 recensioni
-Non riesco a smettere di fissarti-
-Allora non farlo, perchè quando incontro i tuoi occhi, il mio cuore riprende a battere-
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Chris Evans: una vita tormentata dall'odio del padre, da una passione irrealizzabile e dalla perdita del suo unico punto di riferimento, verrà messa ancora più alla prova dalla presenza di un ragazzo.
Zayn Malik: sarà il suo peggiore incubo, la illuderà, le spezzerà il cuore, la farà soffrire.
Ma quando capirà quanto lui sia dannoso, i loro destini saranno incondizionatamente legati e la loro intesa troppo forte per essere spezzata. Lui ormai è la sua DROGA.
Un ringraziamento a tutte coloro che seguiranno la storia. Un bacio :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 4


Abbandonai il moro accanto agli armadietti e mi rifugiai tra le docce, evitando di essere scoperta da quel maledettissimo intruso che avrei voluto uccidere per aver rovinato un momento perfetto, anche se con la persona sbagliata.
-Che ci fai qui ragazzo?-
Diamine, non mi era neanche passato per l’anticamera del cervello che il bidello si trovava a pochi metri dallo spogliatoio e avrebbe potuto sentire tutto.
Ancora una volta la mia mente aveva perso la capacità di cognizione alla vista di quei due occhi nocciola nei quali, per quanto involontariamente, finivo per immergermi ogni dannatissima volta.
Malik accampò una banalissima scusa che servì per far allontanare il bidello, ma di certo faceva intuire che la questione “Chris” era ancora aperta.
Mi avventai contro la porta, decisa a spalancarla e uscire da quella scuola il più velocemente possibile, prima che i suoi baci mi rendessero nuovamente prigioniera del suo corpo.
Non me ne diede l’opportunità; sfiorata la maniglia, mi voltò verso di se ma, questa volta, mi sorprese con un dolce e semplice bacio a stampo.
-Ci si vede Evans-
Uscì dalla palestra, abbandonandomi in balia degli ormoni che, tutto quello che mi consigliavano in quel momento, era semplicemente corrergli dietro per ripercorrere quegli attimi sfuggevoli che ci legavano inesorabilmente l’uno all’altra senza che nessuno dei due lo desiderasse.

-Allora hai capito?-
-No-
-Harry come faccio ad aiutarti se non mi ascolti?-
Le lezioni di matematica non stavano fruttando e cominciai a temere di essere io la causa della sua insufficienza, di non essere abbastanza qualificata per aiutarlo in quella situazione.
-Scusami non riesco a fare di meglio- sussurrai avvilita.
Mi abbracciò: sapeva quanto fossi terrorizzata da tutte le mie insicurezze una delle quali era, appunto, non risultare utile a niente e nessuno. Per questo ero entrata a far parte delle Chear Leader , in modo che la notorietà e le attenzioni dei ragazzi riuscissero ad aumentare la mia autostima.
Quel momento meraviglioso venne interrotto dalla suoneria del mio cellulare.
Per quale motivo Jake, il mio ex, mi scriveva messaggi?
-Ho voglia di vederti-
La perplessità si impossessò del mio corpo, e la richiesta di spiegazioni da parte di Harry fu più che lecita dato lo stato pietrificato del mio viso.
-Non penserai di uscirci vero?-
-Non lo so… tu sai quello che provo per lui-
Solo tre persone erano a conoscenza di tutto il dolore che quel bastardo mi aveva fatto subire; Harry era una di quelle, ed era sempre stato contrario anche al solo pronunciare il nome di quel verme.
Si limitò a voltare il viso dall’altro lato, impedendomi di captare dalle sue iridi chiare i sentimenti che il suo stato d’animo trasmetteva.
-Bene allora vai-
Si alzò dal divano, aprì la porta d’ingresso e, con movimento rotatorio delle braccia, mi indicò la via che separava il quartiere dal parco giochi.
-Harry ma cosa…-
-Esci ti ho detto-
Afferrai la borsa e seguii la sua richiesta, puntando gli occhi nei suoi pretendendo una spiegazione che però non arrivò.

*Harry’s pov*

Richiusi la porta alle mie spalle con tale rabbia e frustrazione che la vicina si affacciò per assicurarsi che non fosse in corso una delle solite liti tra ragazzi che, più di una volta, si erano verificate invitando i miei amici a casa.
Perché Chris si ostinava a correre dietro a quel verme? Cosa aveva di tanto speciale?
Mi conosceva da 14 anni, un lasso di tempo sufficientemente esteso per capire di potersi fidare di una persona… o per innamorarsene.
Da mesi ormai andava avanti questa situazione. Davanti ai miei amici dovevo fingere indifferenza, a casa non potevo parlarne con nessuno, né tanto meno confidarlo alla mia migliore amica perché, chiaramente, avrebbe significato svelarle tutto.
Mi lasciai cadere a peso morto sul divano, abbandonando tutti i buoni propositi di studiare algebra che Chris mi aveva inculcato in mente.

-Ciao tesoro, come è andata a scuola?-
Mia madre era appena rientrata dal lavoro. Come ogni sera, mi aveva salutato affettuosamente e si era immediatamente interessata delle mie faccende, nonostante avesse la testa fin troppo ricolma di problemi mentre, con amore e attenzione, preparava la cena.
-Andy è andato su a farsi una doccia, scenderà tra poco-
Mio padre ci aveva abbandonati quattro mesi fa;  dopo aver avuto la faccia tosta di tradire mia madre con una ragazza 25enne, aveva addirittura trovato il coraggio di ringhiarci contro perché non eravamo stati la famiglia che si immaginava.
Avevo totalmente perso ogni contatto con lui, il pensiero di dover udire nuovamente il suo tono saccente anche solo attraverso un apparecchio telefonico, mi disgustava.
In qualsiasi caso, nonostante i vani tentativi di mia madre di impedirlo, riusciva sempre e comunque ad intromettersi e rovinare la mia vita; non per nulla mi aveva minacciato di privarmi del football se non avessi alzato la mia media scolastica.
Fortunatamente era arrivato Andy, un uomo veramente fantastico che aveva salvato sia me che mi madre dall’oblio, donandole tanto di quell’amore che non avrei mai immaginato un individuo di sesso maschile potesse provare.
-Allora con Chris?-
La guardai con espressione confusa in volto. Aveva letto il mio diario? Un momento… io non avevo un diario. Mi aveva letto nel pensiero!!
-E’ da tanto che non la inviti a cena-
Un sospiro di sollievo uscì inconsciamente dalle mie labbra.
-Sarà per la prossima volta-
 
*Chris’ pov*

-Rose, ho bisogno di te! Di persona-
-Non puoi dirmelo al telefono? Non ho voglia di uscire di casa-
Non appena ebbi terminato la mia descrizione terribilmente dettagliata degli avvenimenti, sentii suonare il campanello.
Mi ritrovai davanti una Rose in pigiama che respirava affannosamente: pantaloni larghi della Coca Cola e la sua adorata maglietta nera degli Aerosmith, dotata di tutto il suo fascino nonostante quell’abbigliamento molto poco convenzionale.
Faticai a sopprimere una risata quando i miei occhi passarono dal suo viso rosso e sudato, alle pantofole a forma di gatto che aveva ai piedi.
-Entra-
Le raccontai tutto ancora una volta e la sua risposta fu semplice, chiara e concisa.
-Tu con quell’idiota non ci esci ed Harry… avrà il ciclo-
L’idea di quell’andicappato di Styles intento a cambiarsi un assorbente in piena crisi ormonale causata dal testosterone, mi fece scoppiare in una sonora risata.
-Rose, tu sai quello che provo per Jake-
-Ti ha tradita! Questo non ti basta?-
Rivolsi lo sguardo sulle mie mani che, da ormai cinque minuti, giocavano tempestivamente con le chiavi dell’auto della mia amica, senza riuscire a trovare una soluzione accettabile.
Rose tornò a casa lasciandomi completamente immersa nel dubbio, nonostante non lo avessi dato a vedere.
Cominciai ad autoconsiderarmi una sgualdrina: baciavo segretamente Zayn ma non riuscivo a togliermi dalla testa il bacio rubato di Harry, mentre pensavo ancora al mio ex.
Chris Evans aveva veramente bisogno di un radicale lavaggio del cervello.

*Zayn’s pov*

-Dov’è quell’idiota?-
-Ciao mamma-
-Si si ciao, dov’è quel pirla di tuo padre?-
Questa era la situazione che dovevo sopportare ogni benedettissima sera: mia madre faceva ingresso nel soggiorno sbraitando contro mio padre che ancora non era rientrato dal lavoro.
Le loro liti erano ormai all’ordine del giorno ed io mi sentivo impotente, non avevo mai fatto niente per evitarlo, me ne stavo in disparte, sdraiato sulla poltrona, a sorseggiare una lattina di cola, mentre i miei genitori si scannavano a parole e qualche piatto decideva di sfidare la gravità per mano di mia madre.
Non sopportavo più il fatto di non essere considerato, di essere invisibile ai loro occhi. Mio padre sembrava accorgersi di me solo quando doveva caziarmi per qualcosa non di suo gradimento.
Ricordavo amaramente il tenero periodo della mia infanzia durante il quale trascorrevamo le domeniche pomeriggio al parco, tutti insieme, giocando in mezzo alla natura come una vera famiglia.
Non ricordo come, ma quel legame magnifico tra di noi si era spezzato, non ero più riuscito a provare sentimenti profondi verso qualcuno; portarmi a letto le ragazze era un modo per sfogarmi, e la loro frustrazione dopo aver scoperto che non mi interessavano più, riusciva sempre a tirarmi su il morale.
L’idea che presto avrei aggiunto alla mia collezione quella bambolina mora con gli occhi verdi che rispondeva al nome di Chris Evans, era ancora più soddisfacente.
L’influenza dei miei genitori doveva essere fatale: mi stavo trasformando in uno STRONZO proprio come loro.

*Chris’ pov*

L’orologio segnava l’1.30 di mattina e ancora non riuscivo a chiudere occhio.
Il motivo della mia insonnia era ben chiaro, quindi decisi di farla finita con quelle notti in bianco: accesi la lampada sul comodino accanto al letto, afferrai il cellulare ancora bloccato sul messaggio inviatomi da Jake e, quasi spinta da un irrefrenabile desiderio di assaporare almeno per cinque minuti l’ebbrezza del sonno, inviai il messaggio.
-Dove ci incontriamo?-

Spazio autrice: E' comparso un nuovo personaggio nella storia... non avrà molto rilievo per ora, ma forse più avanti, chissà! E vorrei aggiungre che mi viene realmente da ridere se penso a Harry con il ciclo! ahahah
Va bene, evito di sparare ulteriori cavolate e vi lascio chiedendovi per favore di lasciare una piccola recensione per farmi capire cosa ne pensate! grazie mille :)
-Alice
  
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