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Autore: in love with horan    14/02/2013    6 recensioni
-hai appena uccido una direzione- parla finalmente Sam, fissandomi ancora sconvolta.
La fisso, non capendo a cosa si riferisse.
-la famosa band, One Direction, quelli di Londra- mi sventola una mano davanti la faccia.
Ecco dove l'avevo già visto!
-e che ci fanno a Miami?- chiedo non capendo.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ANOTHER WORLD
 
 
Continuavo a fare zapping tra i canali dell'immensa tv posta al centro del salotto.
La nonna ancora non era rientrata dalla manifestazione ed io ero completamento sola in casa, oltre la servitù che vagava di tanto in tanto per le stanze.
I miei occhi cadono sulla veranda della cucina aperta: George è piegato a metà busto, intento a sistemare delle rose gialle.
Lascio il telecomando della tv sul divano, infilo le ciabatte da casa e mi avvio all'anziano signore. Vedendomi, mi sorride.
Mi appoggio allo stipide della porta, guardando con attenzione le sue gesta: una volta mi aveva spiegato che i fiori sono un pò come le persone, se hai cura di loro, crescono forti, regalandoti un sorriso come vengono sù.
Sorrido involontariamente.
-ahia- dice l'uomo rimettendosi dritto col la schiena ed infilando un dito nella bocca.
-tutto bene?- chiedo gentile, avvicinandomi preoccupata. L'uomo annuisce, sfilando il dito dalla bocca con uno schiocco e osservandolo per bene: un goccia di sangue scende velocemente sulla sua pelle chiara.
-vieni- lo tiro per un braccio -hai bisogno di una medicazione per non prendere infezioni- mi segue in cucina in silenzio.
Apro il cassetto dove è riposta la cassetta dei cerotti. Prendo un batuffolo di cotone, del disinfettante ed un cerotto. Mi volto verso il signore, che nel frattempo si era messo comodo su una sedia del tavolo. Se lo avesse visto la nonna, le sue urla si sarebbero sentite per tutta Miami.
-la mano- annuncio, indicandogli la mano da disinfettare.
Svito il tappo del prodotto e lascio cadere qualche goccia sul cotone, poi lo passo delicatamente sul dito di George.
-scch- si morde la lingua con i denti, cercando di mostrarsi un uomo forte. Sorrido, senza farmi vedere.
Era un uomo sulla cinquantina; sapevo che non aveva mai avuto una donna in vita sua, ma il suo sogno era quello di crearsi una famiglia prima di morire, oltre continuare a curare i fiori del nostro giardino.
-dovresti rivelare i tuoi sentimenti a mia nonna- dico, sorprendendolo.
Il suo sguardo è confuso, ne approfitto per togliere la carta inutile del cerotto.
Scrolla le spalle, facendo finta di non aver capito.
-cosa intende dire?- mi chiede poi.
Sorrido, fasciando ordinatamente il dito col cerotto.
-l'ho notato come fissi mia nonna. Sei l'unico uomo che le abbia fatto trovare un mazzo di fiori ogni mattina su questo tavolo- indico il vaso posto al centro dell'immenso tavolo -sei l'unico che sia riuscito a sopportare i suoi insulti, il suo essere acida- spiego, allontanandomi di qualche passo e lasciando la presa della sua mano. Il suo sguardo è ancora fisso sul mio -sei innamorato di lei-.
L'angolo della sua bocca si alza di poco, mostrandomi un mezzo sorriso -molto divertente, signorina Smith- appoggia le sua mani leggermente malandate a causa delle spine, sulle ginocchia, rimettendosi in piedi per tornare al suo lavoro -ma anche quando, siamo di due diversi livelli. La società non ammette queste unioni- ammicca, sorridendo.
-sarò pure una semplice adolescente, ma capisco quando una persona è innamorata..e tu lo sei- affermo convinta -non ha importanza se hai le tasche piene o meno di soldi, un uomo dev'essere ricco nel cuore-.
L'anziano signore mi fissa qualche secondo, poi sospira, sorridendo -siete l'esatto contrario di vostra nonna, principessa- alzo gli occhi al cielo.
-ti prego, evitami questo nome..non sono niente di questo, sono una semplice ragazza che però non ha la possibilità di viversi la sua vita come le pare- sbotto, leggermente infastidita dal nome che aveva usato.
L'uomo scoppia in una fragorosa risata, forse un pò per il mio comportamento da bambina, forse per il semplice fatto che non avevo mai accettato questo titolo.
-è una ragazza forte, sa? Sarà la migliore principessa che un popolo abbia mai avuto-.
Con quelle parole, George si allontana, per ritornare al suo lavoro. Sbuffo, riposando il dovuto al suo posto.
Il mio udito riesce a riconoscere la suoneria di un messaggio, ricordandomi di aver lasciato il cellulare sul divano, con la tv ancora accesa.
Richiudo il cassetto e mi sciacquo velocemente le mani, per poi entrare in sala e recuperare il cellulare.
 
'Ti va di andare al cinema questo pomeriggio?'
 
Rispondo immediatamente.
 
'Certo, ci vediamo alle 15 a casa tua.'
 
Mi butto a peso morto sul divano, facendo scivolare nuovamente i miei occhi sull'uomo alle prese con le rose.
Perchè l'amore a volte è così difficile?
 
*  *  *
 
-che film c'è in proiezione?- chiedo a Sam, ritornando alle scale con le mani piene di cibo e acqua.
-amici di letto- mi sorride, porgendomi il mio biglietto -ne hanno parlato bene, e poi mi scocciava sempre il solito film romantico che scegli tu-.
Come biasimarla; ogni volta che faceva scegliere a me, finivo sempre sul genere rosa. Sono una schifosa romanticona a causa delle letture di tutti quei libri presenti in casa di nonna.
Sam sposta la tenda rossa, facendomi passare per prima.
La sala è quasi vuota, e comincio a mettere in dubbio l'ipotesi di Sam su questo film.
-i nostri posti sono lì- indica due seggiolini che segnavano il 28 ed il 29.
Si prende, finalmente, il suo pacco di pop corn e comincia ad entrare nella fila giusta, arrivando ai piedi dei seggiolini.
Ci accomodiamo, sistemando la borsa sul sedile accanto e le bibite nei buchi addetti.
-allora..quando ritorna la nonna?- chiede Sam, sicuramente giusto per parlare un pò prima del film.
Lei e mia nonna non andavano tanto d'accordo dal giorno in cui la mia amica mi aveva fatto rimanere a scuola, in quanto ci fosse occupazione. Ma il sentimento era ricambiato.
Da quel giorno, Sam, agli occhi della nonna, era una pestifera, persona cattiva, possibile ragazza da carcere. Ai miei di occhi, era esattamente la ragazza con la vita perfetta, quella che avrei tanto voluto fare io.
Sam è bionda, gli occhi verdi e due fossette accompagnavano ogni suo sorriso. Veste quasi sempre sportivo, nonostante i suoi genitori, gente altolocata, continuassero a rimproverarla e cominciare a comportarsi come una del suo livello.
Sam, non ci faceva mai caso a quelle parole, e continuava a divertirsi a modo suo: festini, scappatelle, tutto quello che gli capitava a tiro.
Io ero il suo esatto opposto: mora, gli occhi nocciola, un sorriso spesso assente.
Il mio armadio era composto per la maggior parte da vestitini, qualche jeans comprato di nascosto e qualche t-shirt regalata da Sam.
Il nostro rapporto di amicizia nacque in prima elementare, quando scoppiò a piangere avendo dimenticato l'astuccio delle penne a casa. Io gli prestai la mia, che non vidi più. Ma in cambio mi diede la sua amicizia, e da allora siamo inseparabili, meglio di due sorelle. Ci completiamo, in un certo senso.
Alzo le spalle, notando la ragazza aspettare una mia risposta -dovrebbe arrivare stasera- spiego.
Le luci si calano, quindi faccio segno a Sam di stare in silenzio e vedere questo film, che già il nome la diceva lunga.
 
Se devo essere sincera, non avevo mai visto questo genere di film..e sto seriamente pensando di essere stata una pazza a non averlo fatto prima. Insomma, tutti vogliono l'amore, un ragazzo che regala tante attenzioni, ma poi alla fine vanno sempre dietro a quello stronzo.
I popcorn erano quasi sul finire, quando le luci vennero riaccese per il breve intervallo.
-vado a prendere un'altra bottiglietta d'acqua- avviso Sam, alzandomi dal seggiolino.
Corro all'ingresso, seguendo la fila.
Esco il borsellino di tasca per prendere uno spicciolo, ma un ragazzo mi urta facendomi cadere tutto per terra.
-scusa- dice abbassandosi veloce quanto me.
-figurati- sorrido al ragazzo biondo che mi riconsegna le mie monete.
-carino il film- commenta poi. Annuisco distratta, forse un pò per il celeste dei suoi occhi, o forse perchè ho la vaga idea che non fosse la prima volta di averlo visto.
-oh Niall, potevi anche aspettarmi- i nostri visi si girano insieme verso il ragazzo che era appena arrivato. Un momento! Lui è quel ragazzo che..
-ciao, noi non ci siamo visti ieri?- mi chiede.
Annuisco, silenziosa.
I due scoppiano a ridere della mia faccia. Sicuramente stavo facendo la figura della scema!
-sarà una directioner- afferma il biondino. Cosa ero?
-no, mi chiamo Sophy- rispondo tranquilla. Le loro risate aumentano di volume. Che avevo detto?
-io sono Louis, e lui è Niall- mi spiega quello con la maglia a righe, quello che il giorno prima aveva urlato all'amico di alzarsi per correre.
Louis, Niall...
-il tuo amico sta bene?- chiedo poi, ritornando sulla terra.
Annuisce, sorridendo -è in sala per il film- mi spiega -e mi sa che è arrivato il tuo turno- mi indica il bancone delle bibite, dove il ragazzo, scocciato, aspettava che mi spicciassi parola.
-oh, si..due bottigliette d'acqua-.
Pago il dovuto e mi sistemo per ritornare in sala, quando una mano mi blocca -aspetta, vengo con te- mi dice il castano.
Sbatto gli occhi velocemente e attendo che il biondo paghi tutto quello che aveva preso. Aveva fatto la spesa al cinema?
Finalmente finisce e cominciamo a camminare verso la sala, dove c'era in proiezione il nostro film.
-sei sola?- mi chiede il biondo.
Nego con la testa -c'è la mia migliore amica che mi aspetta- confesso.
-oh- risponde -anche noi siamo con gli altri- mi sorride.
Bene, almeno potevo scusarmi come si doveva con il ragazzo che il giorno prima non uccidevo, per poco.
-come mai non ci conosci?- mi chiede il castano, scostando la tenda e facendomi passare per prima.
-in realtà so il nome della band,  ma tra scuola e affari di famiglia, non ho molto tempo per dedicarmi alla musica- le loro facce sembrano sconvolte.
-scusa, ma quanti anni hai?- mi chiede il biondo.
-18 il prossimo mese- rispondo, cercando con lo sguardo Sam. Che strano, dov'è?
-e a 18 anni non ascolti musica?- quella classica, sì.
Nego energicamente -non ho tempo-.
Di sicuro si staranno chiedendo chi fosse questa pazza.
-Sooo- alzo lo sguardo sugli ultimi seggiolini, dove Sam sbraccia insistente nella speranza che la noti. Che ci faceva così in alto? Mi ricordavo che i sedili erano più bassi.
I miei occhi si abbassano sui ragazzi seduti al suo fianco. Sbatto contro il petto del castano, che mi sorride tranquillizzandomi -vedo che la tua amica ha già fatto amicizia con il resto del gruppo- dice.
Annuisco, cominciando a muovere i piedi verso le ultime file.
-guarda che i nostri posti sono lì in fondo- la avviso vicino alla mia amica.
-ma va, non c'è nessuno qui- risponde imbronciandosi. Questo voleva dire solo una cosa.. -e poi qui ci sono gli One Direction, dai- fisso i ragazzi, che mi guardano, quando le luci vengono calate.
Sospiro -solo perchè ho paura di cadere dalle scale- prendo posto tra Sam ed uno riccio.
-io sono Harry- si presenta.
-Sophy- ricambio.
-loro sono Liam, Louis, Zayn e Niall- mi presenta gli altri. Annuisco.
-stai bene?- chiedo gentile.
Il moro si tocca il naso e mi sorride -adesso si- risponde poi. Diciamo che adesso mi sentivo un pò meglio
La programmazione del film continua, tra risate e scherzi da parte dei ragazzi: i popcorn avanzavano, e all'improvviso il cinema era diventato un campo di guerra.
Devo dire che erano strani, ma allo stesso tempo persone interessanti.
Quasi diventavo triste quando i titoli di coda spuntarono sul maxi schermo.
-aaahhh- si alza Louis, allungando le braccia al cielo -bello- commenta sul film.
-interessante- sogghigna il riccio.
-avete da fare stasera?- chiede il moro.
Io e la mia amica ci scambiamo uno sguardo.
-si- -no- rispondiamo all'unisono -Sophy!- mi rimprovera poi, mentre i ragazzi ridono.
-dovrebbe tornare la nonna- gli ricordo.
Sbuffa, chiudendo gli occhi.
-nonna papera ritorna a casa, ci dispiace- spiega la mia amica.
-oh, sarà per un'altra volta- risponde il biondo.
Già, chissà quando.
 

 
SALVE :)
non pensavo di avere già tante visualizzazioni
col primo capitolo jkhsd
Grazie :)
Anyway, non mi trattengo molto, ma voglio dirvi
che già sono arrivata a scrivere il quinto capitolo,
che amo da morire, ma non vi anticipo nulla ;)
 
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