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Autore: AxlCharityBip    14/02/2013    2 recensioni
Alessandro amava giocare ad un, due, tre, stella.
Alessandro amava correre, ma sapeva di non dover correre per la strada.
La mamma glielo ripeteva sempre.
«Un, due, tre.»
Genere: Angst, Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alessandro amava giocare ad un, due, tre, stella. 
Rideva sempre, nel suo grembiule nero che ogni giorno veniva macchiato dai suoi colori preferiti. 
«Mamma, non mi piace il nero. È triste.»
Si ostinava a dirle, quando la mamma lavava le macchie di colore dal grembiule. 
Lei scuoteva la testa e gli sorrideva, divertita. 
 
Alessandro sorride, - fresco dei suoi otto anni portati con orgoglio - e si alza sulle punte, per riuscire a prendere la carta e la penna. Alessandro si siede sulla poltrona dell'ufficio di papà e scarabocchia al lato del foglio, prima di decidere che era ora di scrivere qualcosa. 
 
Ciao mamma. 
Ciao papà. 
Sono io, Alesandro Alessandro. 
 
Alessandro sorrideva, e forse non capiva davvero cosa stava scrivendo. 
 
Qualsiasi cosa succeda, voglio che sapet sappiate che queli quelli che ho passato con voi, 
sono stati gli otto anni più bellissimi belli della mia vita.
 
Le sbavature e i tagli si moltiplicavano, infondo aveva solo otto anni, e cercava di fare del suo meglio per scrivere qualcosa di sensato. Fece un cuoricino al bordo del foglio e poi riprese a scrivere. 
 
State litig
 
Non gli piaceva quella parola. Non gli piaceva la 'g' tremolante e non gli piacevano le lacrime che silenziosamente stavano solcando le sue gote.
 
State litigando. Di nuovo.
 
Fu scosso da un singhiozzo, gli occhioni neri pieni di lacrime e le labbra rosse. Non si sforzava di fare silenzio, non l'avrebbero sentito in qualsiasi caso.
 
È colpa mia, mamma?
Papà, perché alzi la voce? Perché picchi la donna che dici di amare?
Lei è la mia mamma, perché lei fai del male? 
 
Alessandro posò una merendina all'interno dello zainetto ed asciugò le guance con il dorso della mano. 
 
Mamma, io vado via. 
Scussami. 
Scusa. 
 
Alessandro amava giocare ad un, due, tre, stella. 
Alessandro amava correre, ma sapeva di non dover correre per la strada. 
La mamma glielo ripeteva sempre. 
 
«Un, due, tre.»
 
Tre passi e si trovava in mezzo alla strada. 
Qualche uomo passava ed urlava parolacce, chiedendo a quello stupido bambino di spostarsi. 
 
Stella.

 
  
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