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Autore: KiaraRowling    03/09/2007    8 recensioni
Un incantesimo sconosciuto, uno scambio di identità.. amore, gelosia, litigate, riappacificazioni, e soprattutto la consapevolezza che niente è mai ciò che sembra.. vi siete incuriositi? Leggete..
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Non lo accetto. Voglio dire, ci deve pur essere un modo per tornare a casa.. c’è, ne sono sicura.. dobbiamo solo trovarlo! - disse Hermione dopo essersi sfogata con le lacrime.

- Riflettiamo.. - disse poi Hermione - Il Cangeo Omnium si attiva quando due entità identiche compiono la stessa azione.. perciò, se ciascuno di noi esegue un’azione uguale al suo doppio.. -

- Ma questo avviene quando le entità si trovano in realtà diverse.. e noi siamo tutti qui.. - disse la Granger scuotendo la testa.

- Hai qualche idea? - le chiese Hermione, ma la Granger non le rispose.

Malfoy si sedette a terra.

- Ma che fai? - gli chiese Potter.

- Visto che non abbiamo idea di come uscire da qui, tanto vale metterci comodi no? - rispose il ragazzo.

Gli altri si guardarono gli uni con gli altri, cercando conforto.

Poi, una alla volta, si sedettero anch’essi.

- Secondo voi che ore sono? - chiese Ron, a disagio in mezzo a tutto quel buio.

I suoi compagni alzarono le spalle: come si faceva a tenere il conto del tempo in quella specie di posto?

Il tempo scorreva, e i ragazzi rimanevano seduti, gli occhi fissi a terra, ciascuno immerso nei suoi pensieri. Un’unica domanda aleggiava su di loro: sarebbero mai tornati a casa?

Poi, pian piano, scivolarono in un sonno agitato: solo Hermione rimase sveglia, intenta a fissare il vuoto.

Dopo qualche ora, Malfoy aprì gli occhi, e vide la ragazza un pò più lontano, seduta, immobile.

La raggiunse, sedendosi accanto a lei.

- Ehi.. - le disse.

- Posso farti una domanda? - gli disse Hermione.

Malfoy annuì e lei riprese: - Come ti sei fatto le cicatrici sulla schiena? -

Malfoy rimase interdetto: come faceva a saperlo?

- Io.. - disse, abbassando lo sguardo.

- Diciamo solo che è il prezzo da pagare per non voler diventare un Mangiamorte.. - le disse.

- Tuo padre.. - sussurrò Hermione portandosi le mani alla bocca.

Malfoy annuì: aveva detto la verità a suo padre, gli aveva detto di non voler diventare un Mangiamorte.. e quelle cicatrici ne erano le conseguenze.

- Posso.. posso vederle? - chiese ancora Hermione.

Malfoy la fissò per qualche istante; poi, lentamente si spogliò fino a rimanere a torso nudo, e girò la schiena verso di lei.

Hermione trattenne a stento un urlo, soffocandolo premendosi le mani sulla bocca.

La schiena di Malfoy era completamente martoriata, coperta da cicatrici, alcune anche molto recenti.

- Non esiste un incantesimo per togliertele? - gli chiese Hermione con le lacrime agli occhi.

Malfoy scosse la testa: il padre gliele aveva inferte con un incantesimo, di modo che continuassero a torturarlo senza dargli tregua.

- Va tutto bene.. non fanno così male.. - disse Malfoy cercando di rassicurare Hermione.

- Quando ti ho detto.. - iniziò Hermione con la voce che tremava; prese fiato e continuò: - Quando ti ho detto che ti amavo.. io non stavo fingendo.. -

Malfoy la guardò: era così bella, così piccola e indifesa.

- Voglio fare l’amore con te.. - disse Hermione, sentendo il sangue salirle alle guance e il cuore accelerare i battiti.

Malfoy le sorrise, pur essendo un sorriso amaro, e le accarezzò una guancia.

- Non sei obbligata perchè ti faccio pena.. non voglio la tua pietà - le disse.

Hermione scosse la testa: - Non lo faccio certo per pietà.. io voglio che tu.. sia il primo.. per me.. - gli mormorò.

Malfoy assunse un’espressione stupita: ecco perchè si era spaventata tanto quando lui le aveva proposto di fare del sesso.

- Ne sei sicura? - le chiese, cercando di trattenersi.

La verità era che lui la desiderava immensamente, e non voleva aspettare un secondo di più. Ma non voleva, non poteva farle del male.

Hermione gli si avvicinò, ed iniziò a baciarlo, cercando di nascondere la sua paura.

- Non ti farò del male - le promise Malfoy guardandola negli occhi.

E in mezzo a quel buio, l’amò terenamente.

Hermione si svegliò, e tentò di aprire gli occhi: questo però non le riusciva, a causa della luce che le penetrava nelle palpebre.

- Luce.. - pensò Hermione, riuscendo faticosamente ad aprire gli occhi.

Si tirò su di scatto, guardandosi intorno: si trovava nell’infermeria di Hogwarts, e poco più in là rispetto a dove si trovava lei, Madama Chips era intenta a curare un’altra persona.

- Oh, ti sei svegliata finalmente! - disse Madama Chips sorridendole.

- Ma cosa.. - disse Hermione, ma le parole le morirono sulle labbra quando si accorse che l’altra figura nel letto, quella che Madama Chips stava curando al suo risveglio, era Draco Malfoy.

- Avete preso una bella botta tutti e due! - le spiegò Madama Chips - Il signor Malfoy si è sentito male, e deve averti chiamata per aiutarlo.. tu ti sei girata, hai perso l’equilibrio.. e hai sbattuto la testa! E’ una fortuna che entrambi stiate bene! -

Hermione dovette distendersi: era stato tutto un sogno allora.. l’incantesimo, lo scambio.. non era mai stata in una realtà parallela, non aveva mai dovuto fingere di essere una Serpeverde.. non aveva fatto l’amore con Draco..

Hermione sentì le lacrime scenderle lungo le guance. Non voleva accettare la realtà, non voleva essere tornata indietro.. voleva continuare a sognare.. voleva continuare a stare con lui..

- No.. - mormorò Hermione tra i singhiozzi.

- Cara ti senti male? - le chiese Madama Chips preoccupata.

Hermione non rispose, ma continuò a piangere, rifiutandosi di mangiare, di bere e persino di ricevere visite.

Il mattino dopo il suo risveglio, Hermione vide che il letto, occupato fino alla sera prima da draco, era vuoto.

- Devono averlo già dimesso.. - pensò Hermione.

Anche lei voleva lasciare l’infermeria, ma Madama Chips voleva tenerla sotto osservazione ancora qualche giorno.

A pranzo si rifiutò nuovamentedi mangiare, così come non volle vedere Harry e Ron: voleva stare da sola, non se la sentiva proprio di ricevere visite.

Si rannicchiò sotto le coperte e cercò di dormire.

Dopo qualche ora, sentì una mano che le accarezzava i capelli: aprì gli occhi e si voltò.

- Ciao - le disse Draco seduto sul bordo del letto.

Hermione si tirò su a sedere: ci mancava solo Malfoy, che guarda caso era esattamente la persona che voleva dimenticare.

- Come ti senti? - le chiese.

Hermione alzò le spalle, evitando il suo sguardo: - Diciamo che sono stata meglio - rispose.

- Mi guardi? - le chiese Draco, prendendole il mento tra le dita e costringendola ad alzare lo sguardo verso di lui.

- Dio quanto sei bella Mezzosangue.. - le sussurrò, baciandola dolcemente.

Hermione ricambiò il bacio, senza neanche pensare a cosa lui stesse facendo o al perchè.

- Ehm ehm.. - borbottò una voce alle loro spalle: Harry li stava fissando.

- Harry io.. - iniziò subito Hermione, ma lui la interruppe.

- Va tutto bene Hermione.. immagino che sia io che Ron dovremo abituarci a vedervi insieme.. - disse lui, indicando Hermione e Draco.

- Ma tu come.. - disse Hermione, passando lo sguardo da lui a Draco.

- Non hai ancora capito Herm? - la stuzzicò Harry con un sorriso.

- Siamo tornati a casa - le disse Draco.

- Ma.. allora tu.. cioè.. perchè mi hai baciata? - chiese Hermione a Draco.

- Dopo aver fatto l’amore con te, ti pare che ti lasciavo andare via così? - le disse lui.

Hermione rimase senza parole: Draco e il suo doppio si erano scambiati!

- Ma com’è possibile? Come abbiamo fatto a tornare? - chiese la ragazza.

- Non lo sappiamo - disse Harry - Ne ho parlato con Silente appena tornati, e ha detto che ci avrebbe pensato lui -

- Quindi tu.. tornerai nella tua realtà? - chiese Hermione a Draco abbassando lo sguardo.

- E perchè.. Silente non sa che non sono il Draco di questa realtà.. perchè dirglielo? - le rispose lui con un sorriso.

Hermione guardò Harry.

- Bocca sigillata, sia io che Ron - la rassicurò.

- Allora.. starai qui?.. con me? - chiese Hermione a Draco, abozzando un sorriso.

- Sì, starò qui.. con te.. - le rispose lui.

Hermione lanciò un urlo di gioia: il suo incubo iniziale si era man mano trasformato in un sogno, ed ora era diventato realtà!

- Ma non pensare che io e Potter diventeremo amici.. chiaro? - le disse subito Draco.

Hermione scoppiò a ridere, e mentre Harry usciva dall’infermeria, le si protese verso il suo Draco, abbracciandolo con amore.

- Ti amo - gli disse lei.

- Ti amo anch’io - le rispose lui.

Che bello essere tornata!! Grazie per le recensioni, devo dire che in questi 15 giorni non facevo altro che pensare a quanto volessi aggiornare la mia fiction! Questo è l'ultimo capitolo di questa storia, ma ne ho già in serbo per voi una nuova, e penso vi piacerà, perchè è una situazione che tutti i fan di Harry Potter vorrebbero vivere!! Vi lascio alla lettura, sperando vi piaccia..

P.S. (Se andate a londra, correte da Madame Tussaud's, il museo delle cere, e troverete una bella sorpresa.. come la sottoscritta, che ha potuto fare la foto assieme alla statua si Daniel Radcliffe! E non dimenticate di passare alla stazione di King's Cross, per una foto di fronte al binario 9 e 3/4!Baci!!) 

  
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