5° Capitolo
 
Ahh come mi sento bene! Dopo questa bella passeggiata con Max mi sento rinata, mi ha fatto sentire speciale!! Peccato che quel momento è finito e ora devo tornare a casa, dove ci saranno le persone di sempre, uff!! Oggi l’autobus è un po in ritardo, ma niente può rovinare questa bella giornata, non lo permetterò a nessuno!! Oh…eccolo!!
Salgo, consegno il cartellino all’autista, un uomo abbastanza strano per i miei gusti, ha i capelli verdi nascosti da un cappellino di un giallo/beige uguale a quello dell’uniforme che indossa e le scarpe sono un blu scuro, che non c’entrano niente con tutto il resto!
Mi giro dopo aver fatto i raggi X a questo povero autista e guardo in giro per cercare un posto, cosa impossibile dato che stiamo tutti schiacciati come topi! Mi metto vicino la porta e aspetto, devo scendere tra tre fermate. Passano circa dieci minuti durante i quali, col mio nuovo Iphone 4s nero, penso ad un messaggio da inviare a Maximiliano:
-“Bello questo pomeriggio con te!”, no, troppo banale e scontato;
-“Non vedo l’ora di rivederti!”, no, troppo… fidanzata ossessiva;
-“Allora a quando il prossimo gelato??”, ma anche no, troppo a deficiente;
vabbè, lasciamo perdere, meglio nessun messaggio! Mi infilo il cellulare in tasca e guardo la gente del pulman.
Ci fermiamo alla prima fermata e ora una folla esagerata deve scendere. Povera me che sto proprio vicino la porta; ma che stupida, perché mi sono fermata qui?
Passano due ragazzi affianco a me che devono scendere e mi spingono violentemente contro il finestrino, ahii! Ho dato una forte testata contro il vetro del bus per colpa di sti’ deficienti!
Mentre l’autobus riparte lancio un’occhiata omicida a quei due che stanno fermi sul marciapiede e mi guardano soddisfatti, poi uno di loro si gira verso l’amico e gli da una pacca sulla spalla, chissà a cosa staranno pensando!
Dopo altri 15 minuti ce l’ho fatta ad arrivare a casa di Noemi, sono quasi l’una e quindi staranno mangiando. I genitori di Noemi hanno un orologio nello stomaco, all’una meno venti precisa mangiano e non si scappa! Vabbè, ora gli mando  un messaggio per dirgli che vado a mangiare a casa. Vado per prendere il mio adorato cellulare e… cazzo non c’è!! Ma com’è possibile? Ce l’avevo in mano nel pullman, volevo scrivere un messaggio a Max… oh cazzo, il numero di Max stava nel mio telefono! Non potrò più chiamarlo, non potrò più ridere e scherzare come oggi… no!!
Alessia aspetta, resta calma… RESPIRA, RESPIRA, RESPIRA. CALMATI, guarda nella tasca del giubbino.. No, non c’è! Allora, ricapitoliamo: Sono salita sull’autobus e fino alla prima fermata ce l’avevo, perché volevo scrivere il messaggio a Max, poi non se n’è fatto più nulla, l’ho messo in tasca e poi… aspetta un attimo! Quei due ragazzi… mi hanno spinto, gli sgaurdi orgogliosi, la pacca sulla spalla… Oh Cazzo! L’hanno preso loro! No! E ora??
Torno a casa pensando e ripensando al numero di Max e al mio splendido Iphone 4s nero ancora con la pellicola, da 3 giorni comprato, ma soprattutto al numero di Maximiliano! Entro a casa e i miei genitori stanno pranzando insieme a mio fratello, che adoro con tutto il cuore, è l’unico che mi capisce! Uff oggi c’è anche papà che non è andato a lavorare! Come faccio ora a dirgli del telefono? E se…

Scusatemi se il capitolo è abbastanza corto, ma non avevo prorio idee! Sinceramente, non è che mi piaccia tanto, però vi prometto che il prossimo sarà più bello, PROMESSO! 
Ora vado, ciauu! =)