Serie TV > NCIS
Segui la storia  |       
Autore: katyjolinar    03/09/2007    3 recensioni
Vacanze dell'Independence Day.
La curiosità può fare brutti scherzi, per questo Ziva si troverà a seguire di nascosto Tony a Baltimora, scoprendo il suo più grande segreto.
Non ci sono spoiler sulla s4, anche se la stagione ora in onda è soprannominata "stagione dei segreti" e, dal titolo di questa fanfic potrebbe sembrare collegata. L'ambientazione è precedente all'episodio "l'attentato" nella S3.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
2

IL PIU' GRANDE SEGRETO DI TONY

Primo giorno

Il giorno dopo, Ziva arrivò a Baltimora verso le undici del mattino.

Scese subito dall'autobus e andò a darsi una rinfrescata nei bagni della stazione, poi mangiò qualcosa al fast food della stazione e si riposò un paio d'ore, prima di chiamare un taxi e farsi portare all'indirizzo che aveva letto nel borsone di Tony.

Arrivata quasi a destinazione, si accorse che si trovava in un quartiere medio-borghese della periferia della città, composto da graziose villette all'americana, con ampi giardini davanti e dietro le case, e sul retro di alcune riusciva a vedere anche delle piccole piscine private. La donna si fece lasciare a tre ville di distanza dall'indirizzo esatto, in modo da non farsi vedere, se Tony era già arrivato.

Si avvicinò cautamente, passando in mezzo ai cespugli per non farsi vedere nè dalla strada, nè dalle case, e quando arrivò alla villa corrispondente si fermò, rimanendo nascosta ad osservare.

Vide una bambina di quattro o cinque anni, che aveva lunghi capelli biondi e indossava un bel vestitino verde acqua, giocare, correndo sul prato, con un grosso terranova, che ad un certo punto l'aveva anche lasciata salire a cavalcioni sulla sua schiena. Davanti alla porta di casa, un uomo e una donna anziani la osservavano giocare.

Alle tre in punto sentì il rombo della Mustang di Tony, che si fermò davanti al vialetto della villa. Gli occupanti della casa sembrarono riconoscerlo, perchè i due anziani scesero dagli scalini, avanzando, mentre la bambina e il cane corsero incontro all'uomo, facendogli entrambi le feste.

Tony si inginocchiò, lasciandosi abbracciare dalla piccola, mentre il cane abbaiava rumorosamente, tanto che Ziva non poteva sentire cosa stavano dicendo, e leccava la faccia di Dinozzo, che gli carezzava la testa pelosa senza fare una piega. Poi, tenendo sempre tra le braccia la bambina, che sembrava non volerlo mollare, tanto lo teneva stretto, l'uomo si alzò e andò a salutare i due anziani.

Ziva vide che stavano parlando, quindi si avvicinò per ascoltare. Ma, nel farlo, pestò un ramo secco, attirando l'attenzione del cane che corse nella sua direzione, abbaiando.

Ziva: "Vai via, cane! Via!" sussurrò.

Tony: "Jeth! Hey, Jeth! Torna qui, bello!" ma il cane non ubbidiva, quindi fece due fischi acuti; il terranova smise di abbaiare, guardò un paio di volte alternativamente Ziva e Tony, poi si decise a tornare da lui.

Ziva tirò un sospiro di sollievo, sperando di non essere stata scoperta, quindi tornò ad osservare il gruppo. Vide Tony rimettere a terra la bambina e dire qualcosa alla coppia anziana, poi lo vide entrare a passo veloce in casa. Attese cinque minuti che uscisse di nuovo, ma nulla.

Proprio in quel momento sentì come se qualcuno la stesse guardando, dietro di lei; si girò lentamente, trovandosi di fronte un Tony severo, con le braccia incrociate sul petto, posizione che lo faceva sembrare più alto, e lo sguardo serio posato su di lei.

Ziva: "Posso spiegare tutto, Tony..." si giustificò, ben sapendo che la sua iniziativa non era stata molto gradita.

Tony: "Non ti basta corrompere il Pivello per sapere i miei fatti personali? Ora devi pure seguirmi quando vado in vacanza?"

Ziva: "Lo so, ma... Tu eri così misterioso, e io ero curiosa." tentò di spiegare, seguendolo ed uscendo allo scoperto.

Tony: "E non ti è passato per la mente che volessi mantenere... privata la mia vita privata?" chiese, alzando la voce; era davvero arrabbiato.

Nel frattempo la piccola si avvicinò, prendendo la mano di Tony.

Ziva si sentì in colpa, abbassò lo sguardo e disse:

Ziva: "Scusa..."

...: "Mai chiedere scusa, è segno di debolezza." enunciò la bimba, guardandola e continuando a stringere la mano di Tony.

La donna la guardò, un po' stupita perchè la bambina conosceva le regole di Gibbs e rispose per le rime:

Ziva: "Meglio chiedere scusa dopo che il permesso prima."

I grandi occhi verdi della bambina si illuminarono e fissarono Tony.

...: "Anche lei conosce quelle regole, papà!"

Tony sorrise, guardando la piccola, poi volse lo sguardo di nuovo verso Ziva, che sembrava quasi sconvolta ed osservava alternativamente i due.

Ziva: "Papà?"

Tony: "Sì, Ziva. Lei è Mary Stephany Dinozzo, mia figlia. Mentre loro" indicò la coppia di anziani che li guardava da vicino all'entrata della villa e si incamminò avvicinandosi a loro "sono il Rabbino Abrahm Levi e sua moglie Sarah, i nonni materni di Stephany."

Ziva: "Io credo... ho bisogno di sedermi..."balbettò, sentendo le gambe tremare. Certo si sarebbe aspettata tutto, ma non questo!

La signora Levi si avvicinò e la sorresse, conducendola dentro.

Sarah: "Signorina, stia tranquilla. Venga dentro, le offro una tazza di tè."

Entrarono in casa e la fecero sedere sul divano. Tony sapeva di doverle un po' di spiegazioni, quindi lanciò un'occhiata veloce ai due suoceri, che con delle scuse li lasciarono soli, poi si abbassò sulla figlia e le disse:

Tony: "Tesoro, perchè non vai in cucina a disegnare e a fare compagnia alla nonna?"

Stephany: "Va bene, papà." gli diede un bacio e scappò in cucina, dopo aver preso iuna matita e un blocco di fogli.

Tony: "Credo di doverti spiegare alcune cose..." cominciò, sedendosi accanto a Ziva.

Ziva: "Non sapevo avessi una figlia. Sui documenti che avevo letto non c'era scritto nulla."

Tony: "Perchè Gibbs mi ha aiutato a far sparire tutti i documenti, per proteggerla."

Ziva: "Capisco. Quindi Gibbs sa che tu hai una figlia illegittima."

Tony: "Non è affatto una figlia illegittima: la madre era mia moglie."

Ziva: "Era? Avete divorziato? E' per questo che la bambina vive con i nonni?"

Tony: "No, mia moglie è morta subito dopo la nascita di Stephany, per complicazioni dopo il parto." rispose. Aveva gli occhi un po' lucidi.

Ziva: "Quanti anni ha la bambina?"

Tony: "Farà cinque anni il 4 luglio."

Ziva: "Cinque anni? Ma se non ricordo male, tu sei nell'NCIS da quasi cinque anni..."

Tony: "Saranno cinque anni tra sei mesi, ma io e Gibbs ci siamo conosciuti quando mia moglie era incinta, ed è stato lui ad aiutarla a partorire."

Ziva: "E' vero, risale più o meno a questo periodo la cattura da parte tua e di Gibbs di quel Frank Fisher."

Tony: "Sì, quello che ha stuprato e ucciso undici donne."

Ziva: "Il rapporto diceva dieci..."

Tony: "Sì, mi sono sbagliato." ma Ziva notò un certo lampo di tristezza nel suo sguardo.

Ziva: "E' carina, tua figlia. Ha i tuoi stessi occhi." commentò.

Tony: "Grazie."

Sarah entrò in salotto con un vassoio e delle tazze di tè, seguita da Stephany, che andò subito a sedersi in braccio al padre, e interruppe i loro discorsi.

Sarah: "Cara, come ti chiami?"

Ziva: "Ziva David, signora." rispose.

Sarah: "Allora sei tu la famosa Ziva di cui parla tanto Anthony! Dimmi, hai progetti per il 4 luglio?"

Ziva: "Veramente no, signora."

Sarah: "Beh, allora che ne dici di passare un po' di tempo qui a Baltimora?"

Ziva guardò Tony: anche lui non se l'aspettava questa domanda.

Ziva: "Ma... veramente non so se è il caso..."

Tony: "Lo penso anche io."

Stephany: "Dai, papà..." lo supplicò.

Tony: "Va bene, tanto fareste comunque di testa vostra!"

Sarah: "Allora, Ziva? Vuoi restare?"

Ziva: "Mi piacerebbe, ma non ho portato altri vestiti con me."

Sarah: "Su quello non ti devi preoccupare: abbiamo in soffitta un sacco di scatoloni pieni di vestiti inutilizzati, che potrebbero starti, e per stanotte, magari Anthony potrebbe prestarti una delle sue T-shirt."

Ziva: "D'accordo."

Sarah, poi le fece visitare la casa, e Ziva notò sui muri parecchie foto di Tony e della moglie, in particolare una, che li raffigurava il giorno del matrimonio: lui con addosso l'alta uniforme della polizia, e lei con i capelli biondi coperti dal velo e un bellissimo vestito in pizzo bianco; sotto la loro foto c'era scritto "Mary Stephany e Anthony - 15 giugno 2000".

Poco dopo si misero a tavola per la cena, e più tardi andarono a dormire, ognuno nella propria stanza. La camera degli ospiti, dove era Ziva era accanto alla cameretta della bambina e di fronte alla camera di Tony.

Alla notte, verso le due, la donna si alzò e decise di scendere in cucina per bere un bicchiere d'acqua; quando aprì la porta, vide Mary Stephany con addosso un pigiamino rosa e in braccio un grosso orso di pezza, che bussava alla porta del padre, che subito aprì, guardandola assonnato.

Stephany: "Papà, ho fatto un brutto sogno, posso dormire con te?"

Tony sorrise e la prese in braccio, poi guardò Ziva, che aveva osservato tutta la scena, le fece l'occhiolino sorridendole e si chiuse la porta alle spalle.

CONTINUA...

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > NCIS / Vai alla pagina dell'autore: katyjolinar