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Autore: jas_    15/02/2013    15 recensioni
Aprii gli occhi di scatto e spostai il cuscino, mettendoci un attimo a far riabituare i miei occhi assopiti alla forte luce che entrava dalla finestra vicina a me. Mi guardai intorno e sussultai: quella non era la camera di Molly, né tantomeno la mia.
Un altro movimento mi fece voltare di scatto alla mia sinistra, un ragazzo seminudo dormiva sereno nel mio stesso letto. Prima di rendermene veramente conto urlai, guardando poi il mio di corpo: indossavo solo la biancheria intima. Cominciai improvvisamente a sentire caldo, mi passai una mano tra i capelli in preda al panico e cercai di ricordare gli avvenimenti della serata precedente.
Ricordavo la festa, i diversi cocktail che Molly mi aveva portato, quelli che invece mi ero arrangiata io a prendere, la pista affollata, quasi soffocante, io che non trovavo più Molly e cercavo di uscire da quella trappola umana e... Due mani che mi cingevano i fianchi, poi il vuoto.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Right side, wrong bed'
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Capitolo 3

 
«Questa è la giornata della verità» osservò Molly, mentre entrava in camera mia e si sedeva sul letto, «e non c’è modo di scappare.»
Mi nascosi sotto le coperte e mi tappai le orecchie con la speranza che vedendomi inerme, la mia amica si sarebbe rassegnata.
«Forza Victoria, la nostra agenda è piena di impegni e non abbiamo tempo da perdere!» esclamò.
«Quali impegni?» domandai io, uscendo dal mio nascondiglio solo con la testa.
«Beh, prima di tutto questo» spiegò lei, tirando fuori dal sacchetto un test di gravidanza.
Sbiancai vedendo quel coso che Molly mi stava sventolando sotto il naso, «non credo sia una buona idea» sussurrai, timorosa.
«Cosa?» strillò Molly, «da questo test dipende la tua vita! Lo sai o no?»
«Esiste l’adozione o, ancora meglio, l’aborto» dissi.
«Non vorrai essere un’assassina!» mi accusò lei.
«Non è uccidere se si abortisce per tempo» spiegai.
«Invece sì!»
«No!»
«Sì!»
«No!»
«Fai il test e non rompere i coglioni!» mi ordinò Molly, lanciandomelo e togliendomi le coperte di dosso, «il risultato è più sicuro se si utilizzano le urine di primo mattino. Non fare storie e sbrigati che io non esco di qua fino a quando non hai fatto.»
Mi alzai rassegnata ed aprii la scatola contenente il test di gravidanza per leggere le istruzioni. Poi, in assoluto silenzio, mi avvicinai al bagno e mi chiusi dentro.
Sentivo il cuore che mi scoppiava nel petto dall’agitazione mentre mi rigiravo tra le mani quell’aggeggio che fino ad un minuto prima non sapevo neanche come fosse fatto.
Seguii le istruzioni e poi uscii dal bagno, con in mano il test che non aveva ancora dato un risultato.
«Dobbiamo aspettare tre minuti» sussurrò Molly, improvvisamente spaventata anche lei.
Annuii e mi sedetti accanto a lei sul letto, tenendo il test appoggiato sulle gambe.
«Come lo chiameresti?» domandò poi, rompendo il silenzio.
Quelli erano gli attimi più lunghi di tutta la mia vita.
«Non c’è bisogno di sprecarsi nel pensarci su, anche se dovessi essere incinta non terrei il bambino, o la bambina.»
«O i bambini» aggiunse Molly, «potrebbero essere gemelli.»
«Non mi interesserebbe comunque» ribattei dura, abbassando lo sguardo sul test. «Oddio si vede qualcosa!» strillai, alzandomi di scatto e cercando di capire cosa fosse.
Molly mi seguì ed allungò la testa per vedere cosa l’indicatore segnasse.
«Una linea» dissi, «cosa vuol dire una linea? Molly controlla!» cominciai a blaterare, in preda all’ansia.
Lei prese il libretto delle istruzioni con foga e cominciò a leggere velocemente, «una linea, una linea, una linea...» continuò a ripetere, mentre i suoi occhi si muovevano velocemente da destra a sinistra, «non sei incinta!» esclamò poi, buttando via il foglio e saltandomi addosso facendomi perdere l’equilibrio e, successivamente, cadere sul letto.
«Non sono incinta!» ripetei io, abbracciandola con forza, «dovrei cominciare a pregare più spesso.»
 
«Non credo di essere pronta psicologicamente» annunciò drammatica Molly, mentre salivamo le imponenti scale della nostra scuola.
«Okay, però io vorrei la mia mano indietro, sai com'è, mi serve ancora» ribattei, cercando di liberarmi dalla sua stretta.
Molly ignorò le mie parole e si arrestò appena fuori dalla porta.
«Dai, non fare la bambina!» la ripresi.
«La fai facile tu, che avrai A in tutte le materie!» mi riprese corrucciata.
Alzai gli occhi al cielo, «allora che ne dici se entro io e guardo anche i tuoi voti e quando esco ti dico?»
Molly ci pensò su un attimo, «non possiamo semplicemente andarcene, goderci l'estate e poi tornare qua a settembre e vedere i nostri voti?»
Sorrisi alle sue parole ma scossi la testa, «direi di no. Io vado, tu fai come vuoi» dissi, prima di entrare nell'edificio.
Quei corridoi non mi mancavano per niente, pensai, nonostante la scuola fosse finita da appena una settimana. Alcuni ragazzi si dirigevano verso l'uscita mentre altri erano fermi a chiacchierare tra di loro. La vera folla, però, era davanti ai tabelloni che erano appena stati appesi. Mi avvicinai titubante e cercai di intrufolarmi tra le persone ammassate in quel punto. A suon di "scusa" e "permesso" alla fine riuscii ad arrivare davanti ai fogli esposti. Cercai la mia classe e infine i nomi miei e di Molly. Sorrisi notando che la mia media era la più alta di tutte, mentre quella di Molly tra le più basse. Fortunatamente, però, era stata promossa lo stesso.
Dopo aver visto tutti i voti ed averli segnati sul cellulare cercai di andarmene di lì ma andai a sbattere addosso a qualcosa, o meglio, qualcuno.
«Scusa!» esclamai, alzando gli occhi verso la persona davanti a me.
«Ciao cioppicioppi!»
Aprii la bocca per dire qualcosa ma ero troppo scioccata per riuscire a formulare qualsiasi frase di senso compiuto. Cioppicioppi? Che cos'ero, un peluche?
«Sono contento anch'io di vederti!» continuò indisturbato, prima di prendermi per mano e trascinarmi via da quella folla.
Mi liberai dalla presa con uno strattone, «ehi!» esclamai poi, rude.
Il ragazzo inarcò un sopracciglio, per niente disturbato dal mio atteggiamento, ed alzò le braccia in segno di resa, «mi scusi principessa.»
Lo ignorai e mi incamminai decisa verso l'uscita ma lui si parò di nuovo davanti a me, questa volta però riuscii a fermarmi in tempo prima di andargli addosso.
«Mi dici che vuoi?» chiesi, quasi sprezzante.
Il ragazzo si passò una mano tra i capelli, sorridendo strafottente, prima di porgermela.
«Sono Harry, piacere.»
Osservai il suo braccio teso davanti a me, senza muovere un muscolo.
«Interessante, peccato che nessuno te l’abbia chiesto» sentenziai, prima di superarlo e continuare per la mia strada.
«Ehi!» mi richiamò lui, lo sentii corrermi dietro e poi prendermi la mano, costringendomi a voltarmi nella sua direzione.
«Potrei denunciarti per molestie, lo sai?»
Harry rise, «per cosa, l'altra sera?»
Trasalii a quell'insinuazione, «hai finito? Non è successo niente» affermai decisa, nonostante non avessi la certezza di ciò che stavo dicendo.
«E tu che ne sai? Non ti ricordi nulla» ribatté.
«Se è per questo nemmeno tu.»
«E chi te lo dice?»
«Lo hai detto tu.»
Harry sorrise, «allora ti fidi di me, ma chi ti dice che io non abbia mentito?»
Strabuzzai gli occhi, «giuro che se mi hai mentito io...» non finii la frase, Harry scoppiò a ridere.
«Facciamo un accordo» disse poi.
«Non faccio patti con il diavolo» lo interruppi.
Lui sorrise, «se tu vieni a prendere un caffè con me, io ti racconto tutto quello che so su quella sera.»
«Mi stai ricattando?»
Harry alzò le spalle, «forse.»
Ci pensai su un attimo, infondo che avevo da perdere? Certo che questo Harry era proprio subdolo, pensai, come poteva approfittarsi così di me? Ogni secondo che passavo in più con lui ero sempre più convinta del suo pessimo carattere. Era superficiale, tremendamente vanitoso, maleducato, sfacciato e...
«Allora?» domandò.
«No» dissi decisa, e mi voltai diretta verso l'uscita per l'ennesima volta.
«Ti aspetto da Starbucks alle tre!» mi gridò, quando ormai io ero fuori dalla scuola, «lo so che ci sarai!»
 
«Mi hanno promossa?» mi domandò Molly, non appena mi avvicinai a lei.
Salutai il gruppo di ragazzi coi quali stava chiacchierando prima di guardarla dispiaciuta.
«Molly, io...» mormorai, abbassando lo sguardo.
«Lo sapevo io che quella stronza di chimica non mi metteva la sufficienza!» sbottò lei, alzandosi dalla panchina sulla quale era seduta.
«Molly...» la chiamai, ma lei non mi stette a sentire.
«È dalla prima che ce l'ha su con me, ma io giuro che quella lì la ammazzo!»
«Molly!» la ripresi di nuovo senza riuscire a non ridere, e in quel momento lei si arrestò.
«Che c'è?» chiese, con voce alta.
«Sei stata promossa!»
 Lei strabuzzò gli occhi sorpresa prima di scendere dalla panchina, «Fanning comincia a scappare» borbottò a denti stretti.
Senza farmelo ripetere due volte cominciai a correre per il cortile, con Molly alle calcagna.
«Dai stavo scherzando!» cercai di difendermi, mentre andavo a rifugiarmi dietro ad un albero.
«Mi hai fatto prendere un infarto!» esclamò lei, affannata.
«Volevo divertirmi, dai» tentai.
«Cioppicioppi» sentii alle mie spalle.
Mi voltai di scatto, Harry poco lontano da lì, mi mandò un bacio e mi fece l'occhiolino prima di camminare verso la strada.
«Cioppicioppi?» ripeté Molly, incredula.
«Non ho idea da dove l'abbia tirato fuori, te lo giuro.»
Lei ignorò le mie parole, «da quando in qua hai tutta questa confidenza con Harry Styles?» quasi strillò, incredula.
Rimasi in silenzio per alcuni secondi, in cerca delle parole esatte.
«Hai presente l'imbecille della festa di Louis?» chiesi, titubante.
Lei annuì con foga.
«Ecco, è lui.»
«Sei andata a letto con Harry Styles?» strillò di nuovo, mi avvicinai a lei e le tappai la bocca con una mano.
«Stai zitta!» le ordinai a bassa voce, «e poi mi sbaglio o eri tu che dicevi che non ero andata a letto con nessuno?»
«Sì ma Harry Styles!» ribadì lei, in preda ad una crisi isterica.
«Potrebbe essere anche Babbo Natale che a me non cambierebbe niente» borbottai.
Molly sospirò, cercando di calmarsi.
«Okay, allora hai dormito col ragazzo più popolare della scuola e anche il più desiderato dalle ragazze. Fossi in te appenderei dei manifesti che lo mettono bene in chiaro.
La guardai truce, «Molly, prova solo a farne parola con qualcuno che io...»
Lei alzò le spalle in segno di resa, «non dirò nulla senza il tuo consenso, prometto.»
«Bene, allora direi che possiamo andare a casa» proposi, incamminandomi verso il cancello del cortile.
Molly mi seguì trotterellando, «sì ma è... Harry Styles!» ripeté, con la solita voce stridula che aveva quando era particolarmente felice per qualcosa.
«Mi spieghi che ha di così eccitante questo ragazzo?» chiesi, mentre camminavamo sul marciapiede.
«Quello è tutto eccitante!» esclamò lei, esaltata.
Le tirai un colpo sul braccio, senza tuttavia nascondere una risata.
«No, a parte gli scherzi» Molly tornò seria, «è tipo il migliore amico di Tomlinson, quei due lì sono la créme de la créme, la ciliegina sulla torta, sono come un... Non so, sono come due dei greci, anche se personalmente preferisco Louis.»
Alzai le spalle indifferente, «non l'ho mai visto» ammisi.
Molly alzò gli occhi al cielo, «se è per questo non conoscevi neanche Harry, visto che per te fino alla settimana scorsa era "il ragazzo con cui ho dormito"» mi accusò.
«In realtà mi si è presentato prima» ammisi, rendendomi conto soltanto dopo a cosa quest'affermazione comportasse.
«Cosa?»
Molly si arrestò in mezzo al marciapiede guardandomi sorpresa, «ci hai parlato?»
Annuii tranquilla, non capendo tutto quel fervore, infondo chi era Harry? Un ragazzo carino, ma idiota, che frequentava la mia stessa scuola. Non era Johnny Depp, né Orlando Bloom, né Robert Downey Jr né Zac Efron, purtroppo per me, quindi non capivo perché Molly si mettesse quasi a strillare come una quindicenne in piena crisi ormonale non appena lo si nominava.
«Gli sono andata a sbattere addosso per sbaglio mentre uscivo dalla scuola, è piuttosto insistente come tipo, maleducato, superficiale, strafottente, arrogante. Devo continuare la lista?»
«Insistente?» chiese Molly, calmandosi.
«Sì, non mi lasciava in pace, ha persino detto che può darsi che abbia mentito sul fatto che non si ricordi nulla di quella notte, ma secondo me non è vero.»
Molly strabuzzò gli occhi, «devi chiedergli! Potrebbe sapere la verità e porre fine a tutti questi dubbi!»
«Meno lo vedo meno è, stanne certa.»
Molly sospirò, «dammi retta ogni tanto, parlagli. Che hai da perderci?»
Ci pensai su un attimo, «dici che dovrei presentarmi all'appuntamento?»
Lei mi guardò confusa, «appuntamento? Quale appuntamento?»
Brava Victoria, sei proprio furba, pensai.
«Ecco... Mi ha detto che se volevo sapere la verità dovevo andare da Starbucks alle tre» mormorai, così a bassa voce che per un attimo credetti davvero che Molly non mi avesse sentita, in realtà però aveva capito tutto alla perfezione.
«Eh?» strillò quasi, «devi andarci!»
«No!» esclamai.
Molly si mise a braccia conserte osservandomi seria, «Victoria ascoltami per una volta, devi andare.»
«L'ultima volta che ti ho ascoltata si è visto com'è andata a finire» le ricordai, dura.
Lei si accigliò, «sei una stronza, non vale.»
Mi strinsi nelle spalle, «uso le armi che ho a disposizione» mi difesi.
«Vaffanculo» borbottò, riprendendo a camminare.
«Ti voglio bene anch'io!» esclamai, raggiungendola ed abbracciandola da dietro.
«Comunque non sai cosa ti perdi, Harry Styles sarà pure un idiota, ma è tanta roba.»


 

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Buon San Valentino + 1! :D
Prima che cominci a parlare del capitolo, volevo solo dirvi che l'anno scorso ho postato una one-shot di Sal Valentino, cliccate qui se vi interessa leggerla :)
Ora torniamo a noi!
Ecco qua col capitolo dove finalmente entra in scena il nostro splendido Harry Styles! Che ne pensate?
Victoria non è incinta, non credo sarei in grado di scrivere una fan fiction su una gravidanza, e infatti non sarà così, tranquille :)
Louis entrerà in scena moooolto più in là, pian pianino invece appariranno tutti gli altri One Direction ma non saranno per forza tutti amici di tutti, poi vedrete, mannaggia a me e alla mia lingua lunga HAHAHA
Secondo voi Vì andrà all'appuntamento? Cosa vi aspettate da Harry?
Sono curiosa di sapere che ne pensate e soprattutto i vostri sospetti sugli sviluppi della trama!
Fatemi sapere, intanto grazie per le splendide recensioni che mi avete lasciato nello scorso capitolo!
Jas

P.S. Se siete fan dei Simple Plan potete fare "mi piace" a questa pagina? Grazie :)



 

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