La
ragazza tornata nella sala grande si sedette nel tavolo dei Grifondoro accanto
al fidanzato Ron. Aveva l’aria sconvolta ed ogni volta che Ron si avvicinava per
darle un bacio lei lo respingeva sempre dicendo
-Non
ora Ronald...-
Dopo
svariati tentativi Ron irritato e un po’ insospettito chiese alla fidanzata -Ma
si può sapere cos’hai Hermione? Ogni volta che cerco di avvicinarmi tu mi
allontani. Ma che ti avrò mai fatto di male?!-
-Ma
no, niente Ronald, niente.-Rispose la ragazza con lo sguardo perso nel
vuoto.
-Ah
ecco, poi cos’è questa novità che mi chiami Ronald?? È da quando ci siamo
fidanzati che non mi chiami più così!- E battè un colpo sul tavolo che richiamò
l’attenzione di altri Grifondoro che seguirono incuriositi la
discussione.
-Ascoltami
bene Ronald Bilius Weasley perché non lo ripeterò più! NON HO NIENTE!! Ma visto
che non ti accontenti di questa semplice risposta ti posso dire che adesso mi
stai facendo saltare i nervi!! Soddisfatto ora!?- Gridò Hermione arrabbiata.
-Bene,
allora la cosa è reciproca signorina Nevrotica-Granger!! Argh! Accidentaccio a
te!- ribbattè Ron con il volto color peperone. -Ah! Pensi che sia isterica? Beh
sempre meglio di essere infantile come te! E non mi riferisco solo al tuo
carattere, ma anche a quel ridicolo pigiamino arancione con i gufetti colorati,
al fatto che dormi ancora con la tua copertina ed hai paura dei ragni... e del
buio!! Sembra di essere fidanzata con un bambino!- Reagì Hermione fissata da
alcuni Grifondoro che ridevano sotto i baffi per non farsi vedere da Ron. La
ragazza si alzò dal tavolo per la seconda volta e si allontanò accompagnata da
lunghi applausi.
-Si
certo, và via! Hai paura di affrontarmi! Vero Hermione?- Urlò da lontano il
rosso, ma la sua ragazza non le prestò attenzione. Uscita dalla sala grande
Hermione si diresse verso la sala comune dei Grifondoro e si fermò davanti al
quadro con la signora grassa che era stranamente in compagnia di Sir Cadogan, i
due ridevano e scherzavano, e secondo la constatazione della malinconica
spettatrice, erano anche ubriachi! La ragazza l’interruppe pronunciando la
parola d’ordine che richiamò l’attenzione della signora grassa che sorridendo le
disse:
-Oh,
no mia cara, oggi la parola d’ordine non ti servirà a molto! Per entrare devi
rispondere ad un piccolo indovinello!- Disse tra un singhiozzo e l’altro la
proprietaria ubriaca del quadro.
-Non
oggi signora, non sono in vena di indovinelli o di altre diavolerie del
genere!-
-Beh
signorina o questo o niente! Allora, “Non
han cuor di leone, né la stoffa da campione, son infami e rivoltanti, portan
iella a tutti quanti!” di cosa sto parlando?-
-Dei
topi.- Rispose Hermione annoiata.
-Errato
mia cara, non sono i topi. Hai altre due possibilità!-
Alle
parole della signora grassa Hermione sbuffò e di nuovo senza riflettere dette la
seconda risposta
–I
quadri!- Esclamò soddisfatta.
-Bada
a come parli signorina, noi quadri siamo rispettabilissimi! Non per niente
Silente ci tiene come guardiani delle case, noi vi
proteggiamo!-
-Si
certo, come no!- Disse con aria abbastanza arrabbiata la
bruna.
-Beh,
allora la sai o no la risposta al mio indovinello? Sai, avrei altro da
fare!-
-NO,
NON
-E’
serpeverde!- Disse una voce stranamente calma che ad Hermione parve di
riconoscere, infatti dopo essersi girata di scatto vide Malfoy che spuntava da
dietro una statua e che a quanto pare aveva assistito a tutta la
conversazione.
-Ringrazia
il tuo amico per averti suggerito la risposta giusta. Se non fosse stato per lui
non saresti mai riuscita ad entrare!- Disse Sir Cadogan a Hermione, ma la
ragazza non le prestò attenzione perché troppo presa dallo sguardo che Draco le
stava rivolgendo, uno sguardo che forse non aveva mai visto dipinto in quel
volto, uno sguardo dolce, penetrante, seducente. Non ebbe neanche il tempo di
rigraziarlo che se ne andò. Sorpresa da questo avvenimento seguì con lo sguardo
il ragazzo che camminava da solo lungo il corridoio.
-Eh
si, ragazza mia, ha proprio un bel sedere!- Esclamò la signora grassa mozzando i
pensieri di Hermione che la guardò sconvolta, ma si girò verso Draco per
constatare con suo occhio. Si girò nuovamente per entrare nella sala comune
accompagnata da un sorrisino che neanche lei si era accorta di aver stampato in
faccia.
Salendo
le scale che la conducevano al dormitorio femminile incrociò una ragazzina del
primo anno che non aveva mai notato, la matricola aveva dei bellissimi occhi di
un colore tra l’oro e il verde smeraldo che si intonavano perfettamente con
l’oro che riportava nella divisa dei Grifondoro e che indossava con eleganza e
orgoglio. Hermione, pensò che non aveva avuto molto tempo per socializzare con
le sue vicine di letto, dato che ogni volta che andava nel dormitorio delle
ragazze era sempre impegnata a ripassare o a scrivere temi infiniti per le
lezioni del giorno dopo.
Questa
era la volta buona per fare nuove amicizie, anche perché sapeva che non avrebbe
parlato per un bel po’ di tempo con i suoi amici, o almeno, con Ron! Entrata nel
dormitorio, Hermione presa di coraggio si avvicinò alla ragazzina che era seduta
nel suo letto intenta a leggere
-Ciao!-
-Ciao!-
Pronunciò allegra la lettrice che si rivolse a Hermione con un enorme
sorriso.
-Piacere,
io sono Hermione Granger. Tu come ti chiami?-
-Io
sono Beverly Beaver, ma tutti mi chiamano Bebee!-
-Oh,
è un piacere conoscerti Bebee! Cosa leggi di interessante?- Chiese la ragazza
del settimo anno sedendosi vicino a quella del primo.
-Un
articolo molto interessante. C’è scritto che una strega di nome Katrine Badmoon
ha inventato una pozione per riportare in vita le persone, ma siccome non era
una cosa legale le hanno cancellato la memoria e distrutto tutte le pergamene
dove aveva scritto gli ingredienti per la pozione. Sai, vorrei tanto avere
quella pozione per riportare in vita i miei genitori. Sono morti in un incidente
stradale e ora vivo insieme ai miei zii. - Disse con viso smorto la
ragazza.
-Oh,
mi dispiace tanto. Però, che coincidenza, anche un mio amico è nelle tue stesse
condizioni! Ma lui non li ha mai conosciuti. Tu, li hai
conosciuti?-
La
neo Grifondoro fece cenno di no con la testa e continuò.
-Conosco
a stento i loro nomi.-
-E
come si chiamavano?- Chiese Hermione con un certo
imbarazzo.
-Amy
Lee Parker e Aurus Malfoy.-
-M-Malfoy?
Oh! Ma non abbattiamoci con questi discorsi così tristi. Sono venuta da te per
conoscerci, visto che non abbiamo avuto altre occasioni per farlo.- Disse
allegra
-Certo
hai ragione. Comunque mi devi scusare ma tra 5 minuti inizia la lezione di
Pozioni con Piton, e non vorrei arrivare tardi!-
Spiegò
-Per
la barba di Merlino, hai ragione! Anch’io devo andare a lezione!- Esclamò
Hermione guardando l’orologio.
La
nuova amica della Granger fece per andarsene salutando la ragazza con un enorme
sorriso, ma Hermione ancora seduta nel letto la fermò dicendo: -Emh...Bebee!- La
ragazzina che si stava dirigendo verso l’uscita del dormitorio femminile con
passo svelto si fermò di colpo e si girò in direzione della voce che la chiamava
con aria interrogativa.
-Ti
va di pranzare insieme?-
-Mi
piacerebbe tanto, veramente!-
-Perfetto,
allora a dopo!- Rispose contenta la saggia Grifondoro.