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Autore: rossellatrix    29/08/2007    7 recensioni
i diciassette anni sono un traguardo importante e vanno festeggiati... la pensa così anche draco malfoy che decide di organizzare una festa clandestina e di invitare qualcuno molto speciale...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Happy birthday Draco

Happy birthday Draco

 

 

Capitolo primo.

 

Tutto ebbe inizio quasi 17 anni fa, quando nacque, fra le grinfie d’illustrissimi purosangue, il più terribile fra gli angeli, il più ricco fra i poveri e il più povero fra i ricchi. Fin dalla nascita fu educato ad ammirare i ricchi purosangue, come lui, e a disprezzare i poveri mezzosangue e i Potter! Quest’ancora innocente creatura prese il nome di una delle più belle costellazioni, Draco, ma nessuna delle stelle che la componevano brillava quanto lui.

 

Giorno 9 novembre. Hogwarts. Dormitorio dei Serpeverde.

 

DRIIIIN!!!! «Mmmmmh...Tiger...la...sveglia...».

Grugnì un ragazzo sotto le coperte, da cui si scorgeva solo un ciuffo biondo pallido illuminato dal primo raggio di sole proveniente dalla finestra di fronte al suo letto.

Al terribile suono della sveglia rinvenì tutto il dormitorio maschile, ma nessuno ebbe il coraggio di alzarsi, tranne il povero Tiger, che percorreva a fatica la strada che separava il suo letto da quell’irritante arnese il cui rumore continuava a rimbombare nelle orecchie dei vili Serpeverde.

Dopo aver staccato la sveglia, bersaglio prediletto di maledizioni lanciate da tutti i presenti, Tiger fece per tornare a letto, ma non arrivò neanche a poggiare la testa sul suo agognato cuscino perché fermato dalla vista del suo orologio che segnava le 7:55, ciò vuol dire che aveva solo 5 minuti per vestirsi, e a quel ritmo non ce l’avrebbe mai fatta. Draco, appena pronto aspettò controvoglia i due tirapiedi fuori del dormitorio, ma stufatosi di aspettare decise di andare a fare colazione da solo. Voltato l’angolo del corridoio vide quattro facce familiari, quelle di Potter insieme alla sua miserabile fidanzatina Weasley, di quel beota morto di fame del suo fratellino e della sapientona Granger che si tenevano per mano.

Quale hobby più divertente la mattina prima di colazione, se non quello di insultare quei poveri babbei!

«Oh! Ma come siete carini mano nella mano Weasley, potreste sembrare una coppia normale, se non fosse per il fatto che tu sei un sudicio pezzente e la tua amichetta una insopportabile so-tutto! » esordì Draco spuntando in mezzo ai due facendoli separare.

«Sparisci Malfoy! » rispose irritata Hermione.

«Suvvia Granger era solo un piccolo apprezzamento per rallegrarvi la giornata!» replicò Draco fissandola intensamente. Hermione sembrò perdersi in quegli occhi così intensi per un attimo, ma si allontanò stringendo la mano più forte di prima a Ron e lanciando un’ultimo sguardo di disprezzo a Draco.

Quest’ultimo s’ incamminò nella stessa direzione dei quattro ma questa volta insieme a Tiger e Goyle che l’avevano finalmente raggiunto.

Entrati nella sala grande presero posto al tavolo dei Serpeverde nell’ultimo spazio libero, per disgrazia di Draco, vicino Pansy Parkinson.

«Ciao Draco, è una gioia vederti, oggi sei più bello del solito, non sarà perché domani compi 17 anni?» disse con voce stridula la ragazza.

«Ciao Pansy...» rispose il suo neo vicino di posto svogliato.

«Comunque, senti Draco, ma per venire alla tua strepitosa festa c’è bisogno dell’invito vero? Perché sai, forse i tuoi amici si sono dimenticati di consegnarmelo. Ma tranquillo puoi darmelo anche ora se vuoi. Non vorrai mica festeggiare i tuoi 17 anni senza di me, vero pasticcino?!» domandò la Parkinson con un sorrisino quasi nascosto dal suo abbuffarsi di torta alla zucca.

«Si...più tardi magari, ora devo andare a lezione.» spiegò Draco alzandosi e fissando il tavolo dei Grifondoro con sguardo annoiato e notando che la Granger si stava alzando.

La seguì con passo spedito fin davanti alla porta e fece cenno a Tiger e Goyle di allontanarsi.

Poi appena usciti dalla sala grande strattonò la ragazza e la spinse dentro un’aula vuota.

«Ciao mezzosangue…»abbozzò il ragazzo.

«M-Malfoy, cosa vuoi?» chiese la ragazza sorpresa e un po’ spaventata.

« Senti... lo sai che sto organizzando una festicciola per il mio compleanno di domani, vero?»

«Si certo, una delle tue solite “modeste” festicciole clandestine. E’ da più di una settimana che ripeti a me e ai miei amici che per niente al mondo ci avresti invitati, anche se nessuno di noi importa di andare alla festa di un mezzo mangiamorte.» Rispose con tono tagliente.

«Ah, non t’ interessa venire alla mia festa? Che sciocco che sono stato a pensare che ti avrebbe fatto piacere essere invitata! »

«Già... proprio uno sciocco Malfoy!» Disse con voce tremante Hermione.

«Verrai. Stanne certa!» Esclamò con tono fermo Draco.

«Cosa ti fa pensare che verrò? Eh Malfoy? Cosa?» Domandò la Grifondoro con un tono isterico e sicuro allo stesso tempo.

«Ti posso solo dire che se non vieni il tuo gattino farà una brutta fine...» disse con appena un fil di voce il ragazzo che uscì dalla classe deserta lasciandola popolata solo dalla mezzosangue e dai suoi infiniti pensieri.

«Grattastinchi? Cosa c’entra ora Grattastinchi? Malfoy non puoi...» gridò la ragazza quando Draco era ormai troppo lontano per poterla sentire.

Hermione uscì pensierosa e preoccupata per il suo povero gatto. Cosa le avrebbe fatto Malfoy se lei non fosse andata alla sua festa? Avrebbe avuto il coraggio di maltrattarlo o peggio... di ucciderlo? Hermione non lo sapeva e non ci voleva pensare, voleva capire invece il motivo per cui Malfoy l’aveva invitata alla sua festa... Era da escludere il fatto che volesse provarci, perché se così fosse stato, ciò avrebbe voluto dire che Malfoy aveva preso una cotta per lei... Naaaaaaa! Impossibile! Forse la voleva alla sua festa per avere la possibilità di umiliarla di fronte a centinaia di persone. Beh, si, questa, in effetti, poteva essere una di quelle pensate tipiche da “Draco Malfoy”. Certo doveva essere per forza così. Ma, aspetta, le cose non quadravano ancora, perché invitare solo l’insignificante Hermione Granger e non Harry Potter? Poteva avere l’occasione di umiliarlo a vita e... Uff... Ci doveva essere per forza un'altra spiegazione!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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