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Autore: _Arale_    16/02/2013    1 recensioni
"Joseph..abbiamo bisogno di te..."
"Ma chi.. chi sei...? E che ci fai nel mio sogno...?"
Genere: Comico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono nel furgoncino mezzo scassato di mio padre che ci dirigiamo al lavoro, sono le 7.30 del mattino e in tutto avrò dormito si e no 3 ore..
Ieri sera c'era una ragazza da urlo che ha insistito perché io rimanessi da lei.. Come potevo dirle di no?
Non sono uno stronzo, ma siccome non mi piacciono le storie 'serie', ho preferito non farla soffrire. Così me ne sono tornato a casa dopo averla sfinita per bene.
Quindi, tutto sommato, l'ho fatto per il suo bene.
Dio, come puzza questa macchina. Mio padre sta parlando ininterrottamente da almeno dieci minuti, convinto che io lo stia ascoltando. Penso stia dicendo qualcosa a proposito di come si pulisce il pesce...
Deo gratias siamo arrivati!
Mi precipito giù da quella macchina dell'orrore e aspetto che mio padre apra la saracinesca. "Il re del pesce", che nome idiota. Anche se, per le menti più maliziose, questo potrebbe essere un chiaro invito. In effetti mio padre è ben dotato, è una dote di famiglia.. Che io ovviamente ho preso!
Per mia fortuna quando mio padre mi ha assunto mi ha messo alla cassa, ha detto che voleva sfruttare 'l'unica mia capacità'. Diciamo che in matematica me la cavo abbastanza. E meno male! Dando ripetizioni si rimorchia tantissimo.. E alla fine non davo ripetizioni solo di matematica.
Stamattina c'è più gente del solito, quindi sono costretto a riporre la mia rivista di Play Boy sotto il bancone e dedicarmi ai clienti.
Oh grazia divina. Che gnocca. Mi sistemo i capelli come posso, e sfoggio il mio solito sorriso che alla fine mi porta sempre degli ottimi frutti.
"Buongiorno signorina"
"Buongiorno.." Bingo. Le si sono arrossate le guance.
Mi porge la roba che ha comprato senza guardarmi negli occhi.
"Fanno trentatrè e ottanta."
"Ecco a lei.."
"Se per caso passi ancora di qui, fammi uno squillo.."
Le porgo un biglietto con il mio numero di cellulare insieme allo scontrino. La vedo sorridere e allontanarsi sculettando.
Sono un maestro. Mio padre è nell'altra stanza del negozio che vende articoli da pesca, quindi siccome non c'è nessuno posso tornare al mio giornalino.

Merda. Ho fatto un macello...Tutte le volte mi dico che devo smetterla di farlo al lavoro e invece puntualmente mi ci ritrovo. Cazzo.. se entra mio padre sono finito.. Oh no. Non entrare. Ti prego..
"Buongiorno!"
Merda. Una signora sulla settantina si aggira furtiva intorno al salmone..
"Buongiorno..." Considerando che ho una mano completamente bianca, usata per un disperato tentativo di non sporcare tutta la cassa, devo fare molta attenzione ai miei gesti.
"Quanto costano questi?"
"Cinquanta euro.."
"Come?"
"Cinquanta euro.."
"Scusi non ho sentito.."
Ma che, sei rincoglionita o cosa?!
Apro la mano, ovviamente quella sporca e gli faccio vedere il 5.
"CINQUANTAAAAAA."
"Maiale! Porco! Schifoso!"
Nooo, non urlare.. Vecchia racchia. Ma bene!
"Ciao Pa'..."
Mio padre diventa prima bianco, poi verde, blu, arancione, viola e rosso.
"Joseph, torna a casa. Finisco io."
"Ma.. abbiamo un solo furgone..."
"Vai a piedi." 
Bene. Sono licenziato. Penso che dovrò cercarmi un altro lavoro.. o cogliere la palla al balzo e dire a mia mamma che per me non c'è speranza. Esco da dietro al bancone con il mio Amico ancora di fuori, facendo svenire quella vecchia stronza. Mi copro all'istante ed esco dal negozio.

Bella mattina di merda.

  
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