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Autore: Sheloveherguitar    16/02/2013    8 recensioni
TRATTO DAL PRIMO CAPITOLO.
"-Merda! oddio, scusa- dissi inciampando e spintonando una ragazza.
-Oh, non fa niente- mi disse. Appena alzò lo sguardo due occhioni teneri mi iniziarono a fissare.
-Io sono Samantha Margharet Smith, ma chiamami Sam. Odio il mio intero nome- dissi sorridendole.
-Piacere, sono Demetria Devonne Lovato, ma chiamami Demi, non mi piace essere chiamata così- disse ridendo. Mi piaceva quella ragazza. Ispirava felicità."
In questa storia entreranno a far parte anche i Oned e forse Justin. Su, che aspettate? Leggete :33
Genere: Comico, Drammatico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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18. GO BACK TO ITALY.







minchia che freddo.
beh, è dicembre, sono bagnata, in mezzo alla strada, bello.
se facessi l'autostop? boh, magari mi si ferma qualcuno tipo una vecchietta con i nipotini(?)
e se poi si ferma un pedofilo? oppure un assassino e mi uccide stile saw?
okay, troppi film, meglio che faccia l'autostop se non voglio prendermi un malanno.
aspetta, come si faceva? devo mettere il pollice alzato? boh, proviamo.
una macchina.
due macchine.
tre macchine, eccola, lei si stà fermando.
grazie a Dio.
-Ehi, quanto vuoi?- mi dice un ragazzo abbassando il finestrino.
Mi aveva presa per una troia? ma troia ci sarà tua madre.
-Non sono in vendita, maniaco.-
lui alza il finestrino e se ne va.
questa è sfiga.
ma proprio sfiga, sfiga, sfiga. meglio che continui a camminare prima che faccia altre figure di merda.
-Aspetta- sento da dentro un auto che mi affianca.
-Scusa, non sono una prostituta, prova a tornare in dietro, ne avevo viste alcune- dico, continuando a camminare a testa bassa.
 -Non volevo.. emh, cioè. Ho visto che facevi l'autostop e ho pensato di farti salire, perchè non sono di queste parti, sono di passaggio e volevo anche una guida- continua il ragazzo.
Mi giro verso la macchina, hai il finestrino alzato, solo un filo aperto per far passare la voce. strano.
-Vuoi salire?- dice aprendo lo sportello dall'altra parte.
Faccio il giro e salgo, ormai ero disposta a tornare a casa anche a cavallo di un unicorno che vomita caramelle.
-O mio Dio. Dio mio.- sussurro guardando il ragazzo.
O meglio, QUEL ragazzo.
-una fan?- mi chiede.
-No, ma mi piaci-
-Mmh, bene- dice sorridendo.. quel sorriso.
-No, non hai capito, sono fidanzata, ma mi piaci come cantante- dico ridendo.
Anche se non mi sarebbe dispiaciuto Bieber.
-Che ci fai qui Justin?- domando spezzando il silenzio che si era creato.
-Sono in vacanza, l'inghilterra mi è sempre piaciuta, anche se volevo andare in italia perch...-
-ti prego vacci- dico velocemente interrompendolo.
-perchè mai dovrei andarci?-
-Li ci sono davvero tante beliebers, in tutta italia, quindi se devi andarci vai sia al nord che al sud. Ci rimarrebbero troppo male se tu andassi solo da una parte. Ah, e non dimenticare la sicilia e la sardegna. Anche li ci sono-
-come mai sai tutte queste cose... emh, come hai detto di chiamarti?-
-Sam, non ci siamo ancora presentati. Lo so perchè le conosco, sono italiana-
-Mi piacciono le ragazze italiane, anche se sono canadese-
-E io rimango fidanzata, anche se sei una superstar in praticamente tutto il mondo- rispondo. Bieber ci sta' provando con me? no, non credo.

-Siamo arrivati? cioè, è questa la casa?- domanda indicandone una a caso, forse non lo sa neanche lui dove siamo.
-No, aspetta chiamo Niall- dico prendendo il telefono.
Subito risponde, come se stesse aspettando una telefonata.
-Sam? Sam, ma dove sei?- mi domanda, era preoccupato, lo percepivo.
sento un "Oddio, è Sam, passamela, cretino" dall'altra parte del telefono, come non riconoscerla?
-Aspetta Demi, cazzo, ci stò parlando io!- grida Niall.
-Con calma eh, posso parlare con entrambi, non mi sciupo- dico con un filo di carcasmo.
-Fai la seria, dove sei?- domanda, ancora.
-Sono con Justin Bieber-
-Si, io sono la mucca carolina. Ho detto fai la seria per una volta, ti vengo a prendere- dice.
-Ti giuro, sono qui, con Justin. Siamo...- oddio, dove eravamo? -emh... non so dove siamo. c'è una capra al volante-
-Riconosci qualcosa? magari qualche casa, alberi.. vedi il big ban da li?- mi chiede.
-Si, lo vediamo quasi tutto, poi qui ci sono delle case gialle(?)- spiego.
-Ho capito, stò arrivando.-
e attacca.
Ha attaccato. Mi ha attaccato in faccia. Fanculo.
-Allora, nell'attesa che facciamo?- mi domanda Bieber con un filo di malizia.
mlmlml
-Parliamo di quanto sia figo il mio ragazzo, di quanto io lo ami e che stà venendo a prenderci per non farci gelare il culo- ride. -Dove andrai a stare dopo?- continuo.
-Non lo so, pensavo a casa di un amico, ma è kilometri lontano da qui, arriverei domani mattina-
-Se vuoi puoi restare nella casa dove stò io. Cioè, non è casa mia, è di Demi, ma credo che per lei non ci sarebbero problemi-
poi è single... lo ha detto lei. lol
-Anche la tua amica è carina come te?-
-Demi è molto più carina di me- sorrido strafottente.
Che poi che demi è più bella di me è vero. Io sono un cesso a pedali, lei è asdfg
Mi squilla il cellulare.
-Dove sei? sono qui, davanti le 'case gialle'- ride.
Eccolo, si gira intorno come un demente. quanto lo amo.
-Ti vedo.- stacco.
Vendetta. Ora sei tu ad essere stato appeso come hai fatto tu prima.
-Vieni, eccolo- dico a Justin scendendo dalla macchina.
-Amore- dice venendo verso di noi Niall.
-No, con te non ci parlo. Attaccarmi in faccia? davvero?-
Ovviamente scherzo, ma voglio vedere che fa. lol
-Wow, era vero il fatto di Justin Bieber- dice guardandolo.
Annuisco.
-Andiamo con la mia o la tua di macchina?- chiede Bieber.
-venite-

Ma dove aveva parcheggiato stò demente? il mio demente..
-Siamo arrivati- dice.
-Porco cane, ma siamo a casa- urlo.
-Infatti sono venuto a piedi- si giustifica.
-Mi hai fatto fare kilometri a piedi pensando che avessi la macchina, capra-
-Quali kilometri, se era qua dietro?-
mio Dio che nervi.
Entro in casa e corro di sopra, mi stendo sul letto.
Non voglio litigare con Niall.
-posso entrare?-
non rispondo, non ho le forze, stò ancora pensando alla figura di merda di prima, quella con Taylor.
Minchia che nervi.
Vedo una chioma bionda affacciarsi alla porta.
-Scusa, scusa, scusa. stò ancora pensando alla figura che ho fatto prima, nel locale- dico andando ad abbracciarlo.
-Sei intonata, mi piace molto più la tua voce che quella di Taylor.-
Cazzata.
-Give me loooove- canta.
-Ma io ti amo già- lo bacio.
Erano poche le volte che lo baciavo di mia spontanea volontà. non mi ero mai.. diciamo, 'permessa'...
-Permesso?- entra Bieber. -Di sotto non c'è spazio e quindi Dianna mi ha mandato qui, dicendo che dovrò dormire qui- continua.
Ma Dianna era tornata? perchè dov'era andata? mah, non ricordo.
Non la vedo da tanto, anche vivendoci nella stessa casa. Forse si materializzava.
-Sam, posso parlarti?- mi dice il mio ragazzo. mi fa strano dire 'il mio ragazzo'. asdfghjkl mi gasa.
-Dimmi- dico andando in corridoio.
-Tu con quello in camera non ci dormi-
-C'è anche Demi, non mi stuprerà, tranquillo- sorrido.
-Mi da fastidio.- dice girandosi.
-Niall, ho fatto karate tre anni, se solo ci prova gli stacco le palle-
-Sarà meglio, altrimenti gliele stacco io- sussurra.
Aww, fa il geloso.
Scendiamo di sotto con Justin, intanto sono arrivati Harry, Liam e Taylor.
Ma tutti qui?

(da qui potete ascoltare il capitolo con "autumn leaves" di Ed sheeran? fa più effetto)

-Give me love like her..- inizia a cantare Taylor guardandomi.
abbasso lo sguardo.
Mi si poteva dire di tutto, avrei sempre risposto e attaccato, facendo finta di non aver accusato l'offesa, ma sul canto no. sul canto era diverso.
-cosa c'è, non sei abituata a perdere?- dice alzandosi e venendo verso di me.
-Non ho perso. Tu hai barato- avevo gli occhi lucidi. No ti prego, piangere davanti a lei no.
perchè non rispondo?
-Cosa c'è, ora vai dalla mammina?-
magari mia mamma fosse pronta ad abbracciarmi...
ma lei che ne sapeva? lei parla solo, è brava solo a parlare, parlare, parlare. non preoccupandosi delle persone che le sono attorno. tra cui me, non so che ci faccia ancora li.
Ho bisogno di un abbraccio.
Tutti mi fissano, forse hanno paura che faccia qualche sparata, ma possono stare tranquilli.
Nessuno mi viene vicino, nessuno mi da coraggio, tutti hanno lo sguardo freddo.
Dov'è demi?
-Ma demi?- dico tirando su con il naso e dando le spalle a Taylor.
Nessuno risponde.
-Ho detto, dov'è demi?- chiedo calma.
-Non l'hai capito?- mi giro di nuovo verso Taylor, che parlava.
ma cosa? che ingenua che sono.
-L'hanno portata via, l'hanno rinchiusa. E' pazza, va chiusa. E' pericolosa-
-cosa?- dico flebilmente. le gambe mi stanno cedendo.
No, non possono averla portata via, via da me.
Louis mi si avvicina, mi prende il braccio. Lo sposto bruscamente.
-E non avete fatto niente?- dico guardandoli uno per uno.
A telefono, prima, avevo la possibilità di parlarle l'ultima volta, perchè non l'ho fatto? ma non è l'ultima volta. cazzo.
-Rispondete, minchia. codardi- grido.
Apro la porta e corro via.

-Scusi, sa dov'è il Rehab?- chiedo a una signora dopo un pò.
Stavo correndo, ma non sapendo dove.
-Si, allora, devi girare a destra..- la signora inizia a spiegarmi dove andare, appena finito corro.
Forse faccio in tempo. Devo farcela.
-Aspettate, non chiudete- grido guardando il cancello chiudersi. Ero quasi arrivata. Non posso crederci.
-Demi, Demi- grido, eccola, si gira.
Ha gli occhi lucidi.
-Aiutami Sam, non farmi entrare qui dentro, ti prego- dice cercando di liberarsi.
-Ti tiro fuori da qui, te lo prometto, ti voglio bene- grido ancora, prima che il portone si chiudesse alle spalle della mia migliore amica.
Mi giro con le spalle al cancello e scendo giù.
Come ho potuto permetterlo? Lei non ha bisogno di questo, lei ha bisogno di me, della sua famiglia, io sono la sua famiglia. Non lo capiscono. Lei deve aiutare me.
Un pezzo di vetro.
Cosa ci fa lì? forse è destino.
Lo prendo, lo sfioro con il dito, sono due anni, due anni che non lo faccio seriamente.
Dovrei?
Lo lancio via, mi alzo e corro.
Corro a casa. A fare le valigie. Cosa ci faccio li? Sono solo un peso, solo un peso inutile, io sono inutile.
Entro e sbatto la porta, salgo in camera. C'è Justin.
Prendo la valigia di quando arrivai e inizio a riempirla con tutti i vestiti che ho nell'armadio.
-Che fai?- mi chiede Harry appoggiandosi allo stipite della porta con Taylor di fianco.
-Torno in Italia- dico guardandolo.








ed eccomi di nuovo qui.

Beh, che dire, ho scritto questo capitolo da dove vi ho detto di mettere la canzone, piangendo.
Ho pianto, anche se è strano, ma piango sempre quando scrivo questi tipo di captoli. quindi, scusate gli eventuali errori.
Stò malissimo in questi ultimi tempi, mi scambiereste per uno zombie, non capisco più niente..

Comunque, recensite in tanti e fatemi sapere cosa ve ne pare. Il vostro parere è importante quindi recensite!
vi voglio bene(?) ciao.

-Adele.

  
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