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Autore: Cilyan    16/02/2013    2 recensioni
Dal testo:
Certe volte, non so il perché,
ma la mente vaga, vaga e finisce in quei luoghi sconfinati,
quei luoghi che non vorresti mai abbandonare,
che non vorresti mai svanire, ma in cui non vorresti mai appartenere perché, paradossalmente, non ci sei mai stato.
Sarebbe come se se qualcuno potesse trasformare la nostra vita in un fiore.
Tutti potrebbero notare la fragilità che nascondiamo dietro quelle corazze in apparenza dure ed impossibili da scardinare da nulla e da nessuno.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buona sera carissimi lettori.
E' la prima volta che pubblico una cosa del genere e sinceramente non so come definirla.
Non prendetela troppo sul serio. Dopo tutto sono le mie mani che scrivono non la mia mente. Io la vedo così XD
Per cui fa nulla se nessuno se la fili *come sempre le originali* :)
Un bacione
fat
p.s. non ce la faccio a fare pubblicità alle persone che amo che tanto non guasterebbe, per cui spero scusino la loro fat.
 Tanto tanto affetto <3

p.s. il "banner" l'ho fatto io. E' semplice quindi non dovrebbe fare  poi tanto schifo (?) a me per lo meno piace...almeno quello, anche se non capisco come farli più piccoli ç_ç -.-"

p.p.s. scusate eventuali errori.



“Fantasy”



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Certe volte, non so il perché,

ma la mente vaga, vaga e finisce in quei luoghi sconfinati,

quei luoghi che non vorresti mai abbandonare,

che non vorresti mai far svanire, ma in cui non vorresti mai neanche appartenere perché, paradossalmente, non ci sei mai 

stato.

Sarebbe come se se qualcuno potesse trasformare la nostra vita in un fiore.

Tutti potrebbero notare la fragilità che nascondiamo dietro quelle corazze in apparenza dure ed impossibili da scardinare da 

nulla e da nessuno.

 Tutti potrebbero carezzare la paura e tenerla tra le dita, potrebbero assaporarla e trasformarla in consapevolezza, la 

consapevolezza che l'amore serve a volte anche se non sempre, perché anche chi sembra più forte, spesso in realtà è il più 

fragile fiore di tutti.

Sarebbe come se anche una misera erbaccia potrebbe divenire un bel fiore solo perché osservato da punti di vista differenti.

Sarebbe come se tutti potessero vedere quello che sta dietro le apparenze, quello che scriviamo imperterriti tra le righe, ma 

che nessuno capisce o si vuol soffermare a capire, allora il mondo sarebbe migliore, sarebbe un mondo pieno di prati colorati 

e felici.

Ma sarebbe solo un mondo di finzioni, quello in cui non potremmo mai vivere perché in realtà non ci appartiene.

Sarebbe quel mondo fittizio, pieno di illusioni e di sogni vani che verrebbero subito infranti non appena si uscisse da quel 

mondo tanto alla Alice in cui si era caduti.

Perché nella realtà la maggior parte dei fiori sono marci e non guardano in faccia nessuno.

Perché i sentimenti ormai nella società non contano ed i desideri si rivelano spesso delle grosse nuvole di fumo, inconsistenti 

e momentanee.

Perché nella realtà non si va avanti se non aggrappandosi alla propria fantasia, perché nella vita le uniche cose certe, alla 

fine sono le speranze.

Perché nella nostra esistenza di umani, l’unica cosa che riusciamo a vedere chiaramente è il male che ci sta attorno.

E il bene?

Tutta quella dolcezza sottesa dietro un gesto di disprezzo?

Chiunque è capace di criticare, ma quanti sanno vedere oltre le apparenze? Quanti sanno osservare il modo in cui quel fiore 

che abbiamo davanti si inclina mentre viene insultato?

Quanti?

E quanti riescono a fare qualcosa per cambiare la situazione?

Parole banali, forse, scontate, ma i piccoli volatili timidi che si nascondono dietro un’anima forte, li avete mai visti librarsi 

felici in aria?

Ma quel minuscolo animaletto che saltella tra l’erba alta, lo avete notato?

E quello più grande che lo rincorre per prenderlo e magari mangiarlo?

Forse no, forse si, ma la vita scorre frenetica e spesso non c’è tempo, né voglia di realizzare le cose, tanto che, spesso, si 

finisce per farsi scivolare quelle più importanti di mano.

Ma allora, anche allora, l’unica via di uscita, qual è?

Forse quel piccolo praticello di fronte a noi?

Forse quel misero sorriso, anche tirato, che ci si apre davanti agli occhi?

Forse quell’abbraccio mancato?

O semplicemente quel grande sogno che è la fantasia?

Quel sogno che rincorriamo e che non vivremo mai veramente perché non ci appartiene,

Già proprio quello in cui le persone sono fiori e le emozioni sono colori.

Proprio quello.

Ma è davvero così impossibile arrivarci come sembra?

Forse, forse lo viviamo proprio in quelle odiose illusioni su cui basiamo spesso la vita.

Forse, forse lo viviamo perché non sappiamo distinguere la realtà dalla fantasia, perché la vita ci mette di fronte ad 

avvenimenti così fuori dagli schemi da farci pensare che la vita stessa sia un sogno?

E se fosse davvero così?

E se ci risvegliassimo in un mondo ancor peggiore di quello che viviamo?

Siamo davvero sicuri che i sogni siano positivi e che invece la realtà sia negativa?

E se provassimo invece a non distinguere realtà e sogno e li rendessimo un tutt’uno?

E che nome avrebbe poi questo tutt’uno?

Ce lo siamo mai chiesti?

Forse, forse sarebbe proprio quella grande, grandissima palla di “finzione”:

fantasia.

 

  
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